Capitolo 10 - Tea Party

-Un'altra occasione?-
-Esattamente. Dopo ciò che è successo il capitano ha deciso di darti un'altra occasione. Un altro incarico. E questa volta è davvero importante-
-Ma Andrew io non-
-Niente scuse. Andiamo-
Aidan seguì Andrew che entrò in città. Il capitano aveva saputo ciò che era successo e non lo considerava né un errore né un successo. Giorni prima, mentre Aidan si era rinchiuso nella stiva, il capitano aveva mandato un pirata a scoprire come facessero i soldati a sapere come rintracciarli e arruolarli per compiti da mercenari.
Mentre navigavano ricevette una lettera dal pirata. Un uomo, che aveva in passato ricevuto i servizi della ciurma, aveva spifferato ai soldati le informazioni.
Per questo la nuova missione di Aidan era...
-Scovarlo e ucciderlo. Sappiamo il suo nome e che si trova in questa città, però non sappiamo dove abiti o i luoghi che frequenta. Per questo, è un incarico adatto a te- si fermarono davanti alla porta di una taverna
-Ma come dovremmo scoprirlo? E come potrei rendermi utile io?-
-Cerchiamo informazioni- indicò il bar -Abbiamo un informatore che ci aspetta. Fai quello che faccio io-

Dopo essere entrati si sedettero al bancone. Era pieno di gente malfamata che giocava a freccette e beveva ridendo e gridando ad alta voce. Un barista era in piedi dietro al bancone, intento a pulire i bicchieri con un panno. Aidan non riuscì a non pensare a quanto fossero curati i suoi baffetti, perfettamente proporzionati e lucidi. Anche l'uomo era ben vestito e pulito, cosa strana in un luogo come quello
-Desiderate?-
-Rum, liscio grazie-
Aidan pensò a quello che gli aveva detto un momento prima. Prese fiato e gonfiando il petto d'orgoglio disse -A-anche per me-
Quei pochi momenti di gloria si estinsero subito
-No per te no. Un bicchiere di latte-
Il barista annuì e si ritirò
-Cos? Ma sono un pirata, perché mai dovrei bere del latte?-
-Hai mai bevuto un alcolico?-
-N...no non credo...-
-E allora come pensi di sopportare l'alcol? La prima volta è la peggiore, fidati-
-Oh...è vero. Capisco, grazie- pensò che quella fu la prima volta che notò l'interessamento di Andrew verso di lui
-Grazie per prenderti cura di...-
-È già una tortura starti dietro da sobrio, pensa da ubriaco-
-...me-
Eee no, non si stava interessando al benessere del biondo.
-E poi con il latte diventerai tanto grande e forte- lo prese in giro dandogli pacche sulla testa come si fa ai bambini, con un ghigno divertito.
-Ecco qui- il barman spinse in avanti due bicchieri, uno grande ed uno piccolino.
-Devo davvero berlo?-

~~~

Arrivò il pomeriggio e il luogo stava cominciando a svuotarsi.
Dopo vari bicchieri Andrew cominciò a picchiettare le dita sul tavolo
-Reggi bene l'alcol-
Il corvino annuì sollevando le spalle -Abbastanza-
-Che dobbiamo fare per parlare con l'uomo?-
-Aspettare-
-Cosa?-
-Sta zitto. Sei fastidioso-
-Me lo dici spesso-
-Ti sta per arrivare un pugno così doloroso che anche i tuoi nipoti si lamenteranno del dolore-
-Okay sto zitto-

Poco dopo il barista si avvicinò nuovamente
-Golden Garden-
-Come scusi?-
-Bar di lusso?- disse Andrew fingendo disinteressamento
-Beh, quartiere per ricconi. Costantemente sorvegliato dalle guardie. Molto sorvegliato-
-Non conviene scatenare risse lì vicino eh?-
-Meglio evitare-
Il corvino schioccò la lingua e si alzò spingendo in avanti un sacchettino che il barista afferrò cautamente e nascose nelle tasche.
Aidan guardò prima Andrew e poi barista, non capendo cosa stesse succedendo.

~~~

Andrew controllò che nessuno li vedesse. Erano nascosti dietro ad un muro
-Cosa stiamo facendo?-
-Abbassa la voce- lo ammonì Andrew con un urlo sussurrato.
Aidan aggrottò le sopracciglia.
-Ora tu entri lì dentro e fai qualche domanda-
-Cosa!? No non posso farlo!-
-Togli i guanti e la bandana, sistemati i capelli, abbottonati la camicia e indossa questo nastro al collo e questa giacca-
-Dove li hai trovati?-
-Muoviti-
Il biondo annuì velocemente facendo quanto detto e poi si fermò improvvisamente
-Non dirai sul serio-
-O entri con le buone o ti ci mando io. E ti conviene non scoprire come-
-Ma io non so come estorcere informazioni-
-Spalle dritte, petto in fuori, testa alta, e sguardo altezzoso. Ti mimetizzarai perfettamente. Più pensano che tu sia ricco più ti farai ben volere-
-Ah, lo so già-
Fece un respiro profondo e prese coraggio
-Okay, posso farcela-
Si diresse verso il bar
-Ah, pidocchio- lo richiamò.
Aidan si girò verso il corvino
-Sorridi- mise due dita ai lati della bocca
-So già come comportarsi con i ricchi, non c'è bisogno che me lo dici tu- pensò roteando gli occhi.

Entrò. Il luogo era stato addobbato in stile tea party. Le pareti erano di colore verde tiffany, con alcune decorazioni bianche e delle grandi finestre con tende leggere dello stesso colore. Il pavimento era in marmo, con effetti neri e bianchi. I tavoli erano a sinistra, rotondi e apparecchiati con tovaglie azzurrine e sedie intagliate nel legno bianco. A destra invece c'erano dei divanetti rosa cipria con spalliera d'oro e cuscini dello stesso colore delle pareti. Guardandosi intorno notò anche un piccolo bancone di marmo e legno bianco dove alcuni uomini bevevano in piedi e ridevano. C'erano molte persone che prendevano il tè, altre che parlavano tra di loro seduti nelle poltrone, ma tutti lo facevano silenziosamente. Era da tanto tempo che Aidan non entrava in un posto del genere. Quando era ancora un nobile partecipava spesso (obbligatoriamente) all'ora del tè, circondato dalle vecchiette amiche della madre che gli stringevano le guance, gli facevano complimenti e gli raccomandassero di mangiare (a detta loro ogni giorno che passava sembrava sempre più 'sciupato'). Dopo essere stato in una nave tanto rumorosa quel silenzio lo metteva a disagio.
-Benvenuto al Golden Garden. Posso aiutarla?- chiese un cameriere vestito di bianco
-No no grazie faccio da solo- lo liquidò con un gesto della mano.
Si sedette in uno dei divani liberi e un altro cameriere gli si avvicinò
-Desidera qualcosa?-
-Ormai sono qui e non devo sembrare sospetto, perciò tanto vale ordinare-
-Una tazza di tè nero con due zollette di zucchero, grazie-
Il cameriere fece un piccolo inchino e se ne andò, tornando un attimo dopo posando la tazza sul tavolino davanti al divano.
Prese il piattino con una mano mentre con l'altra sorreggeva la tazza e cominciò sorseggiare, guardandosi intorno e pensando a come ottenere informazioni.
Una giovane ragazza dai capelli biondi appuntati si avvicinò
-Posso?- indicò il posto libero sorridendo
-...certo- sorrise di rimando e quella si sedette
-Non vi ho mai visto qui, è la prima volta che venite?-
-Ecco... non sono di qui-
-Oh siete di un'altra città?- un'altra ragazza dai capelli neri si avvicinò e si sedette alla sua destra
-Sì sono in viaggio-
-Un viaggiatore?- disse esaltata un'altra ragazza ancora dai capelli castani, sedendosi sul bracciolo destro
-Che cosa affascinante- disse sognante una rossa sedendosi sul bracciolo sinistro e sdraiandosi sullo schienale
-E diteci, come vi chiamate, signor viaggiatore?- disse suadente la bionda
-Huh...Aidan-
-E siete fidanzato, Aidan?- chiese la mora
-Nno al momento no-
Le quattro ragazze risero con approvazione
-Che tipo di donna preferite? Una rossa magari-
-O una mora-
-Secondo me una bruna-
-No no una bionda sicuramente-
-Beh...basta che respiri...-
-Io respiro!-
-Io lo so fare meglio!-
-Non le ascolti, io posso respirare anche tutto il giorno-
-Nessuno sa respirare delicatamente come me!-
Si spinsero tra di loro e Aidan decise di sfruttare l'occasione
-Signorine, vi prego, non sto cercando fidanzata al momento-
-Oooow...- mormorarono deluse
-Non rimarrò in città per molto tempo, perciò non trovo indispensabile avere una ragazza. Ma sto cercando una persona e vi sarei molto grato se mi aiutaste. È un mio grande amico e sono venuto a trovarlo a sorpresa, ma non so dove abiti, perciò non so dove andare-
-Quanto ci sareste grato?- sorrise maliziosamente la corvina
-Tanto- sorrise Aidan
-Tanto quanto?- gli si avvicinò di più la bionda
-Vi porterei per sempre nei ricordi e nel cuore-
Sospirarono sognanti. Erano decisamente cotte.
-Chi cercate, mio dolce viaggiatore?- gli accarezzò la spalla la rossa
-Derek Goldberg-
-Goldberg?- si misero a pensare
-Oh! Ma sì certo!- disse la mora
-Viene ogni giovedì, prende sempre un sigaro e un amaro-
-Ah sì, mi ricordo!-
-Vive in una villa all'estremo est della città-
Aidan sorrise
-Vi ringrazio tanto, siete state di grande aiuto- prese le mani di ognuna di loro.
Mentre andava via la bionda lo richiamò
-Signor viaggiatore! La villa è circondata da guardie, dica prima a loro chi siete altrimenti non vi faranno passare!-
-Grazie!- aprì la porta e uscì frettolosamente
-Tornate presto!-
-Sicuro!-

Raggiunse Andrew
-Allora?-
Si fermò e si piegò sulle ginocchia per il fiatone
-Estremo est- si sollevò
Il corvino annuì e cominciò a camminare
-Hai fatto velocemente-
-Beh...- guardò verso la sala da tè -È stato facile-

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top