Capitolo 24

Quei dieci minuti di macchina che separano la mia casa dalla Sway House, passano in totale silenzio.

Nè io nè Jaden ci rivolgiamo la parola, lui concentrato sulla strada, io sul panorama della città che scorre dal finestrino.

Le mille luci di Bel Air, il quartiere dove si trovano entrambe le case, mi passano davanti agli occhi, quasi accecandomi, ma non mi importa.

Nella testa solo il rimbombo delle parole di Dylan, che ora starà probabilmente dormendo come un angioletto.

Totalmente assorta nei miei pensieri, non mi accorgo che Jaden ha appena parcheggiato l'auto nel vialetto di casa e non ne capisco il motivo.

Può semplicemente scaricarmi davanti al cancello, come è già abituato a fare... a mollarmi.

"Che stai facendo?" Gli chiedo quando scende anche lui dalla macchina.

"Ti accompagno dentro" risponde Jaden appoggiandosi al cofano con le braccia conserte.

"Non ho bisogno della babysitter" ribatto secca voltandogli le spalle.

Cerco di non fare rumore mentre cammino verso la porta. È molto tardi e non voglio svegliare tutto il vicinato.

"Me l'ha chiesto Dylan" risponde Jaden facendo spallucce e seguendomi dentro casa.

A queste parole, la mia mente mi riporta direttamente a qualche ora prima, quando avevo sentito Jaden e mio fratello confabulare tra loro, senza aver capito cosa si fossero detti.

Secondo la mia modesta opinione, l'idea di Dylan di affidarmi al suo amichetto non mi sembrava poi tanto buona.

"Okay, ma per me puoi anche sparire" rispondo acida dopo aver chiuso la porta e posato le chiavi nella ciotolina di ceramica sul mobiletto vicino ad essa.

"Vuoi che tuo fratello si arrabbi di nuovo?" Continua Jaden seguendomi con lo sguardo, che io cerco in ogni modo di evitare.

"Si arrabbierebbe di più a sapere cosa c'è tra noi" mi lascio sfuggire prima di rendermi conto di quello che avevo appena detto.

"Perché?" Ammicca Jaden "Cosa c'è tra noi?"

"Assolutamente niente" ribatto io, questa volta guardandolo fisso nei suoi occhi di ghiaccio "Se non una scia di errori"

"Anche l'altra sera è stata un errore?" Mi provoca lui mentre un leggero sorriso gli si forma sulle labbra.

"Quello è stato decisamente l'errore peggiore" gli rispondo, decisa a non ricadere nella sua trappola.

"Tu credi?" Jaden sostiene il mio sguardo e io non riesco a non notare ogni suo particolare perfetto del viso, la sua mascella e i ricciolini scuri che gli ricadono sulla fronte.

"Si" rispondo stringendo i denti "Ora esci di qui"

"Non posso" fa spallucce lui "L'ho promesso a Dylan"

Stringo forte i pugni mentre delle calde lacrime iniziano a pizzicarmi gli occhi. Sto provando a trattenerle da circa un paio d'ore, ma sento che sto per scoppiare.

"Se crede di poter aggiustare le cose affidandomi a te si sbaglia di grosso" sbotto "A te poi" dico con una risata amara.

"Tu e lui non siete molto diversi" continuo "Ma tu, Jaden, sei anche peggio"

Le parole mi escono dalla bocca senza controllo, come un fiume in piena che non riesci ad arrestare, a meno che non lo faccia da solo.

"Io mi fidavo di te, ti ho raccontato tutto di me, eri importante" gli urlo in faccia, mentre le lacrime che stavo cercando così disperatamente di trattenere, iniziano a riversarmisi sulle guance "Io credevo di esserlo per te, invece, testuali parole, ti annoiavi e volevi un passatempo" continuo ironica scimmiottando la sua voce.

Jaden ha ancora lo sguardo fisso su di me, ma non dice niente.

"Mi hai abbandonata anche tu, come mio fratello, e non vi siete guardati indietro, non vi siete curati dei sentimenti delle persone, voi agite e non vi importa delle conseguenze e, io, vi odio entrambi" butto tutto fuori, complici la stanchezza, un po' d'alcol e soprattutto la rabbia "Non avrei mai voluto conoscerti, mai" concludo senza distogliere lo sguardo dagli occhi di Jaden, mentre le lacrime continuano a scendere dai miei.

"Avevo le mie buone ragioni" risponde Jaden continuando a sostenere il mio sguardo.

Dentro di me qualcosa si rompe, di nuovo. Non bastava tutto quello che era successo poco prima con Dylan, ora ci si mette pure lui.

"E io ho le mie buone ragioni a cacciarti da casa mia a calci" ribatto impuntandomi e asciugandomi in fretta le guance bagnate con la manica del giubbotto, sul quale rimane una bella striscia nera.

Mi ero dimenticata di aver messo il mascara e probabilmente ora sembro un panda che urla contro Jaden. In più ho appena sporcato uno dei miei giubbotti preferiti.

"Oddio ti odio" dico dandogli le spalle e correndo sulle scale che portano al piano di sopra.

Avevo predetto che sarei scoppiata e l'ho fatto proprio in grande stile. Ovviamente sono ironica: non avrei potuto mettermi più in ridicolo di così.

Raggiungo il bagno alla velocità della luce e mi ci chiudo dentro iniziando a sciacquarmi il viso, senza neanche guardarmi nello specchio.

So di essere in condizioni pietose e voglio solo andare a dormire per dimenticare tutto, almeno per qualche ora.

Dopo aver pulito la manica del mio giubbotto, esco lentamente dal bagno, cercando di non fare rumore. Non so se Jaden se ne sia andato, ma in caso contrario non ho intenzione di farmi sentire.

Una volta nella mia stanza, indosso velocemente il mio pigiama e mi lancio sul letto. Il battito cardiaco del mio cuore sembra essere ritornato stabile, ma la testa inizia a pulsarmi con forza, così chiudo gli occhi e provo ad addormentarmi.

"Tutto ok?" Quando sento la sua voce così vicina, penso di stare sognando, ma, purtroppo, è tutto molto reale.

Non avevo sentito la porta aprirsi, eppure Jaden è qui, proprio davanti a me.

"Tu sei fuori di testa" sbotto sollevandomi sui gomiti "Sparisci"

"Dylan mi ammazza poi"

Il ragazzo si siede sul mio materasso, facendolo cigolare dolcemente sotto il suo peso.

"Primo, non credo gli importi così tanto" rispondo stringendomi al petto il lenzuolo azzurro del mio letto "Secondo, alzati"

Jaden alza gli occhi al cielo, ma non accenna a muoversi "Non pensa davvero quello che ha detto"

"Lo pensa da sette anni in realtà" rispondo guardando fisso l'armadio davanti a me.

"Fidati di me" dice Jaden, provocando una mia reazione istantanea. Mi volto di scatto verso di lui, guardandolo con un'espressione più che accigliata.

"Okay, hai ragione" ridacchia Jaden "Però su questo puoi fidarti"

Io continuo a guardarlo scettica e non so cosa mi stia trattenendo dal buttarlo giù dal mio letto con una pedata.

"Ascolta lasciamo perdere quello che c'è stato tra noi" Jaden rompe, a un certo punto, quel silenzio assordante.

"Come posso farlo? Mi hai delusa, come tutti gli altri" rispondo dopo una breve pausa "Non riesco neanche a guardarti in faccia"

"Non credo sai" mi sorprende lui ammiccando. Effettivamente era proprio quello che stavo facendo e abbasso subito lo sguardo sulle coperte.

"Idiota" bisbiglio e percepisco un leggero sorriso formarsi sulle labbra del ragazzo.

"Senti, la stanza di tuo fratello è chiusa a chiave e il tuo divano è scomodissimo" Jaden cambia discorso "Posso..."

"No, vai in quella degli ospiti" rispondo subito io sapendo dove vuole andare a parare.

"Non ci stanno le lenzuola"

Purtroppo per me, quelle lenzuola sono nei panni sporchi da quando i ragazzi sono rimasti a dormire a casa nostra. Dylan aveva detto che se ne sarebbe occupato, ma ovviamente non l'ha fatto.

"Arrangiati" ribatto semplicemente rimettendomi dentro il letto e tirandomi il lenzuolo fin sopra la testa.

"Okay" risponde lui e, dopo qualche secondo, mi ritrovo il tipo per il quale avevo una gigantesca crush steso accanto a me.

Al momento non mi va di discutere con Jaden, sono le tre del mattino e ho non ho proprio la forza.

Mi sollevo di scatto e recupero i cuscini decorativi che avevo lanciato ai piedi del letto prima di mettermi a dormire.

Poi li dispongo con cura tra le due piazze del mio letto, come a creare un muro che ci separi, il tutto sotto lo sguardo interrogativo di Jaden.

"Ma che stai facendo?" Chiede sollevandosi sui gomiti.

"Non devi oltrepassare il confine" rispondo incastrando i miei occhi nei suoi. Ci guardiamo attraverso il muretto improvvisato di cuscini e fortunatamente la luce è spenta quindi Jaden non può vedere le mie guance arrossire leggermente.

Ricordati che lo odi, mi rimprovera la mia coscienza mentre io mi perdo totalmente nei suoi occhi.

"Sicura che non vuoi che lo faccia?" Jaden si sporge verso di me mentre lo dice, facendo scivolare lo sguardo sulle mie labbra, per poi riportarlo sui miei occhi.

"Si" rispondo risvegliandomi dal mio stato di trance.

Un mezzo sorriso gli si forma sulle labbra, mentre io mi stendo nuovamente sotto le coperte, con lo stomaco in totale subbuglio.

SPAZIO AUTRICE

Ecco a voi il nuovo capitolo. Ci tengo tanto a questo, quindi spero che vi piaccia, nel caso fatemelo sapere nei commenti :)

Comunque sono felice perché ora Comatose è prima nella classifica #adolescenza mentre questa storia nuova è quarta in #badboy, non so quanto durerà, ma grazie di cuore a tutti voi per il supporto che date continuamente alle mie storie.

Detto questo, ci vediamo al prossimo capitolo,

-madhatterx0x-

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