Tre ragazzi si stavano divertendo nell'umiliare una loro compagna di classe. Uno di questi la prese per i capelli e cominciò a strattonarla, ignorando le sue urla di dolore.

-"Perché non ti difendi [Nome]?" la prese in giro.

-"Te lo dico io! Non ha un'Unicità!" rise un altro ragazzo.

Era vero. [Nome Cognome] non aveva un'Unicità, apparteneva a quel 20% della popolazione che ne era privo. Per questa cosa era vittima della cattiveria dei suoi compagni di classe. Veniva presa in giro da tutti e le cattiverie aumentarono quando seppero che anche lei, come tutti i ragazzi della sua età desiderava diventare un eroe. Quello che le tirava i capelli la fece mettere in piedi. -"Davvero speri di poter entrare alla Yuuei?" 

In quel momento [Nome] reagì. Gli sferrò un pugno in pieno viso e il ragazzo indietreggiò dolorante tenendosi il naso tra le mani. Una volta libera, la ragazza continuò a colpirlo, voleva solo fargli male. Ad un tratto venne afferrata e tenuta ferma dagli altri due ragazzi. Quello ferito la fissò nero di rabbia, il naso sanguinava e lo rendeva ancora più spaventoso.

-"Adesso ti faccio male!" disse e si preparò a colpirla. [Nome] chiuse gli occhi aspettando il dolore imminente.

-"Fermi!" urlò qualcuno. 

Tutti e quattro videro che a parlare era stato Midoriya Izuku, ormai lo conoscevano tutti dopo l'ultimo festival dello sport. Sapendo che non potevano avere possibilità contro di lui, lasciarono cadere a terra la ragazza e fuggirono a gambe levate.

-"Stai bene?" le chiese Midoriya porgendole una mano.

[Nome] ignorò la mano e si rimise in piedi con le sue forze. -"Grazie... non so cosa sarebbe successo se non fossi venuto..." 

-"Non pensarci!" la rassicurò lui e la prese sotto braccio. [Nome] si tranquillizzò, era in compagnia di quello che forse sarebbe stato l'unico a non deriderla per ciò che era. Ormai conosceva Midoriya da mesi, lo aveva visto allenarsi sulla spiaggia in vista del test di ammissione alla Yuuei, lo aveva sostenuto fin dal primo giorno e fu felice nel sapere che ce l'aveva fatta ad entrare. Midoriya portò l'amica in un bar e presero da bere.

-"Cosa è successo esattamente?" volle sapere Midoriya.

[Nome] rimase in silenzio, fissava il bicchiere di succo di frutta che aveva di fronte.

-"Midoriya per te è una cosa così grave... non avere un'Unicità?" chiese di punto in bianco [Nome].

-"Assolutamente no!" le rispose senza la minima esitazione. 

-"Non potrò mai diventare un'eroe. Hanno ragione!" disse tristemente.

Midoriya le afferrò una mano. -"Certo che puoi!" la rassicurò. -"Gli eroi vengono considerati tali non per le loro Unicità, ma per le opere di bene che compiono!" Le sue parole la tirarono un po' su di morale. 

Ad un tratto una donna urlò, un uomo gigantesco aveva una pistola in mano.

-"Che nessuno si muova!" disse minacciosamente. -"Mettetevi tutti qui con le mani dietro la testa!" 

Tutti obbedirono. [Nome] rimase vicino a Midoriya.

-"Porta in salvo tutti quanti." le bisbigliò all'orecchio e partì all'attacco verso il criminale.

-"Seguitemi!" ordinò invece decisa [Nome] e portò le persone all'uscita. Lei però non uscì, osservò Midoriya combattere. Non se la cavava male, riusciva a tenere testa all'avversario nonostante la differenza fisica tra i due. Ad un tratto però successe qualcosa di brutto: Midoriya saltò contro l'avversario ma qualcosa andò storto, cadde a terra dolorante e non riusciva a rialzarsi, [Nome] impallidì quando vide che le gambe di Midoriya, per qualche strano motivo erano rotte. L'uomo gli si avvicinò e gli puntò la pistola. [Nome] a quel punto uscì allo scoperto e in men che non si dica gli era sopra. Iniziò a colpirlo con tutta la forza che aveva.

-"Lascialo stare!" gli urlò.

Il criminale però la scaraventò a terra, le strinse il collo e la sollevò da terra, stringendo sempre di più le mani intorno al suo collo. [Nome] agitava le gambe e cercava in tutti i modi di prendere ossigeno. Si sentiva sempre più debole e l'ultima cosa che sentì era Midoriya che la chiamava.

-"Ehi svegliati!" disse qualcuno dandole dei colpetti. [Nome] aprì gli occhi e sobbalzò.

-"A-All Might!" esclamò. L'eroe numero 1 era proprio di fronte a lei. Midoriya era al suo fianco, steso a terra e le sorrideva.

-"Stai tranquilla, è tutto finito!" le disse Izuku. -"Grazie, mi hai salvato la vita!"

-"Il giovane Midoriya mi ha raccontato quello che hai fatto. Complimenti, ti sei comportata come una vera eroina!" si complimentò All Might.

[Nome Cognome] non riusciva a credere alle sue orecchie: lei, una ragazza senza Unicità, veniva elogiata dal simbolo della pace! 

-"Grazie!" riuscì a dire. -"Midoriya, sono contenta che tu stia bene!" poi si coprì gli occhi con le mani, per nascondere la sua commozione.