Iida Tenya x Reader ITA (Richiesta 2)
Richiesta da Emmamerca05. Spero che ti piaccia!
-"Non mettere i piedi sul banco! Non ti sembra una mancanza di rispetto nei confronti dei senpai dello Yuuei e di coloro che lo hanno costruito!?"
-"Direi di no! Ma tu da che medie vieni, personaggio secondario?"
-"Io vengo dalle medie private Somei. Mi chiamo Tenya Iida."
Fin dall'infanzia ad Iida era stato insegnato che il rispetto e la disciplina fossero alla base per essere dei buoni cittadini. A causa di quest'educazione ricevuta dai genitori, il ragazzo, fin dall'asilo, si assunse la responsabilità di rimproverare i suoi compagni di classe ogni volta che facevano qualcosa che non andasse, a costo di risultare noioso e antipatico.
Quella mattina non fece eccezione, anzi era ancora più motivato: ormai frequentava il liceo Yuuei, la scuola di eroi più prestigiosa del paese.
-"Somei!? Ma sei un riccone! Varrebbe la pena farti fuori!"
Iida era senza parole: quel ragazzo, Bakugo, voleva davvero diventare un eroe? Il suo comportamento e i suoi modi di fare dicevano tutt'altro: si era dimostrato fin dal primo momento un tipo arrogante e, a differenza degli altri, ignorò completamente i suoi rimproveri continuando a fare come voleva. Con uno come lui si sarebbe dovuto munire di molta pazienza.
-"È davvero inammissibile che il professore non sia ancora arrivato!" commentò, mettendo da parte la cattiva condotta del biondo. -"Queste cose non dovrebbero succedere in una scuola prestigiosa come lo Yuuei!"
-"Non ti sembra di esagerare, Iida?" gli domandò Sero divertito. -"In fin dei conti la campanella è suonata solo da un paio di minuti."
-"È comunque in ritardo!" sottolineò il ragazzo.
In quel momento la porta si aprì, ma non entro il loro professore, bensì una ragazza con addosso l'uniforme della scuola. Aveva il fiatone ed era leggermente rossa in viso, come se fosse venuta correndo. Si chinò leggermente e riprese fiato.
-"...Finalmente... ce l'ho fatta..." disse con un filo di voce. -"Trovare l'aula... è stata un'impresa..."
Iida non riusciva a toglierle gli occhi di dosso e sentii le sue guance andare a fuoco; davanti a lui c'era una delle ragazze più belle che avesse mai visto. Non riusciva a trovare in lei alcun difetto sebbene fossero evidenti le fatiche della corsa.
Improvvisamente la ragazza si raddrizzò ed imbarazzata si portò una mano dietro la testa. -"Mi spiace di essere arrivata tardi, ma ho avuto molte difficoltà a trovare l'aula. Il liceo Yuuei è così grande!"
-"N-Non preoccuparti!" la rassicurò Iida. -"T-Ti do il benvenuto!"
-"Come sarebbe a dire!?" esclamò Sero incredulo.
Iida si voltò verso di lui e iniziò a gesticolare. -"Non l'hai sentita? Ha avuto dei problemi per arrivare qui! Inoltre è in ritardo solo di un paio di minuti, non è poi così grave!"
Tutti quanti lo fissarono a bocca aperta, si stava comportando in modo totalmente diverso rispetto a un attimo prima, la nuova arrivata invece tirò un sospiro di sollievo e gli si avvicinò sorridendo.
-"Grazie per la comprensione, sei davvero molto gentile." gli disse, subito dopo si bloccò e si diede un colpetto sulla fronte. -"Che sbadata, quasi dimenticavo le buone maniere! Io sono [Nome Cognome], piacere di conoscerti."
Iida arrossì all'istante e gesticolò ancor più di prima. -"I-Il p-piacere è tutto mio! I-io sono Tenya Iida. V-Vengo dalle medie private di Somei!"
-"Dici sul serio?" domandò [Cognome] sorpresa. -"Ho sentito parlare di quella scuola; devi essere uno studente modello!"
Quelle parole riempirono d'orgoglio il ragazzo che per la prima volta da quando aveva messo piede in quella classe era di ottimo umore. Quella ragazza così carina gli aveva appena fatto un complimento e Iida non poteva esserne più che felice, al punto che per un attimo dimenticò l'atteggiamento scontroso di Bakugo e il ritardo, per lui illegale, del professore.
In quel momento la sua attenzione era totalmente rivolta a quella ragazza che stava suscitando qualcosa dentro di lui.
-"Iida, sei tutto rosso!" commentò Ashido ridendo strappando una risata a qualcuno dei presenti.
Il ragazzo si voltò verso di loro fulminandoli con lo sguardo. -"Cosa avete da guardare!? Piuttosto prendete posto che il professore sarà qui a momenti!"
Quelle parole suscitarono ancora più ilarità e questa volta fu Kirishima a farsi avanti. -"Guarda che gli unici ancora in piedi siete voi due!"
Prima che Iida potesse rispondere, la porta si aprì nuovamente e questa volta entrò il loro docente: un uomo alto e magro, con i capelli neri e un'espressione annoiata.
-"Cosa avete da ridere? Credete forse di essere al luna park?"
Quella domanda sarcastica bastò a far calare il silenzio e spinse Iida e [Cognome] a prendere posto. L'uomo si avvicinò alla cattedra e dopodiché rivolse un'occhiata intensa agli studenti.
-"Io sono Shota Aizawa e sarò il vostro coordinatore di classe." disse e con quelle semplici parole diede inizio alla lezione.
Quando la campanella suonò annunciando l'inizio dell'intervallo, tutti tirarono fuori lo spuntino che si erano portati da casa. Iida iniziò a mangiare e allo stesso tempo tenne sotto controllo la situazione. Un comportamento irrispettoso non era giustificabile nemmeno durante la ricreazione. Con lo sguardò cercò [Cognome] e il cuore gli andò in gola quando si rese conto che si era seduta sopra un banco a chiacchierare con le altre ragazze.
Immediatamente sentì l'impulso di rimproverarla per quel gesto, ma qualcosa dentro di lui gli diceva di chiudere un occhio e di far finta di nulla. C'era un conflitto tra il suo senso del dovere e la paura di fare una brutta figura di fronte a quella ragazza che gli interessava.
"Cosa dovrei fare?" si domandò confuso. Prima che potesse prendere una decisione, vide Uraraka avvicinarsi a [Cognome].
-"Ti conviene scendere da lì prima che Iida ti rimproveri."
-"Perché? Ho fatto qualcosa di male?" domandò la ragazza per poi rivolgersi verso Iida.
Il ragazzo arrossì all'istante e quegli occhi puntati addosso lo misero estremamente a disagio. -"No... beh, ecco..." era la prima volta che gli risultava difficile rimproverare qualcuno, sebbene sapesse di essere nel giusto. -"Insomma..."
-"Iida pensa che sedersi sul banco sia una grave mancanza di rispetto verso coloro che lo hanno costruito." si intromise Uraraka.
-"Non esagerare adesso!" le gridò il ragazzo. -"Penso solo che se ci sono le sedie ci sarà un motivo!"
Subito si voltò verso [Cognome] timoroso di aver fatto una figuraccia, ma con sua grande sorpresa la vide sorridere e scendere dal banco.
-"Hai perfettamente ragione. Ti chiedo scusa per il mio comportamento." detto questo avvicinò una sedia e ci si sedette.
Iida avrebbe voluto dirle qualcosa, ma le parole gli morirono in gola. Temeva che con quella piazzata sarebbe stato ai suoi occhi uno noioso e antipatico. Consapevole di quella possibilità, andò a sedersi al suo posto senza riuscire a guardarla nuovamente.
Le lezioni ripresero e furono così impegnative che il ragazzo riuscì ad accantonare i suoi timori. La lezione di "fondamenti all'eroismo" di All Might fu l'ultima di quel primo giorno di scuola e una volta finita tutti gli studenti si apprestarono a tornare a casa. Iida si unì ad Uraraka e Midoriya: aveva stretto amicizia con entrambi in quel primo giorno. Mentre si dirigevano alla stazione una voce alle loro spalle li fece fermare.
-"Ochaco, aspettami!"
Iida non poteva credere ai suoi occhi. Si trattava di [Cognome] e correva verso di loro. Nel vederla arrivare nella mente del ragazzo tornarono i timori di quella mattina. Non appena li raggiunse si fermò e rivolse ai tre un sorriso radioso. -"Anche voi andate alla stazione?"
-"Esatto." le rispose Uraraka. -"Vuoi venire con noi?"
-"Volentieri!"
Midoriya era leggermente imbarazzato, ma mai quanto Iida che si affrettò ad inventare una scusa.
-"Che sbadato! Dimenticavo che devo sbrigare delle commissioni per mia madre! Ci vediamo!" prima che uno di loro potesse rispondere, corse via cercando di allontanarsi il più possibile. Dentro di sé era molto triste, molto probabilmente era disprezzato dalla ragazza che gli piaceva e quindi per il suo bene avrebbe fatto meglio a prendere le distanze.
"Non vorrà mai più avere a che fare con me." pensò timoroso. "Spero che prima o poi possa perdonarmi."
Nei giorni seguenti decise di lasciarle i suoi spazi, ma non rinunciò a salutarla quando la vedeva. L'educazione era sempre importante e in cuor suo sperava che con il passare del tempo le cose sarebbero migliorate.
Un giorno mentre Iida era seduto a un tavolo in mensa in attesa di Uraraka e Midoriya, vide [Cognome] avvicinarsi stringendo tra le mani il suo vassoio. Anche lei aveva stretto amicizia con i due, per cui era normale che a pranzo si sedessero insieme.
-"Ciao, Iida! Potrei chiederti un favore?" gli domandò sorridendo.
Il ragazzo la fissò incuriosito. -"Cosa posso fare per te?"
-"Vedi... non ho capito molto bene ciò che hanno spiegato oggi. Mi chiedevo se potessi darmi una mano a studiare."
-"Assolutamente! Ti aiuterò in tutti i modi!" esclamò il ragazzo. Quando si trattava di aiutare qualcuno nello studio, non si tirava mai indietro.
-"Grazie mille!" rispose lei sollevata. -"Ci vediamo a casa mia dopo la scuola?"
Il ragazzo annuì ed iniziò immediatamente a pensare come avrebbe potuto spiegare in modo esaustivo e comprensibile la lezione di quella mattina.
Finite le lezioni i due uscirono insieme dalla scuola e si recarono a casa della ragazza. Una volta arrivati si misero subito a lavoro. Si sedettero sul divano e [Cognome] tirò fuori il quaderno.
-"Ho delle perplessità in questo punto..." gli disse mostrandogli gli appunti.
Mentre gli veniva spiegata la situazione, Iida non prestò attenzione. Soltanto in quel momento si rese effettivamente conto di essere solo con lei. Era la prima volta che gli capitava e non poté fare a meno di contemplare quanto ai suoi occhi fosse bella.
-"Mi stai ascoltando?" gli domandò la ragazza schioccando le dita e riportando il ragazzo alla realtà. -"Qualcosa non va?"
-"No, no... non è nulla."
-"Ne sei sicuro?" domandò lei preoccupata. -"È un po' di tempo che con me ti comporti in modo strano. Ti ho fatto arrabbiare in qualche modo?"
-"Non devi nemmeno pensare a una cosa del genere!" esclamò Iida. -"Non hai fatto nulla di male, anzi sono stato io ad esagerare quando ti eri seduta sul banco."
-"Ci stai ancora pensando?" domandò la ragazza. -"Non hai esagerato affatto! Sono stata io a sbagliare e quindi era giusto che tu mi dicessi qualcosa."
-"Non sei arrabbiata con me?"
-"Certo che no! Perché mai dovrei esserlo?"
-"Che sollievo!" esultò Iida. -"Temevo che non mi avresti mai più rivolto la parola!"
Di fronte alla sua reazione, [Cognome] trattenne una risata. -"Non ti sembra di esagerare?"
-"Neanche un po'. Ci sarei rimasto malissimo se fosse accaduto perché tu..." stava dicendo ma si bloccò di colpo rosso in viso. Aveva appena rischiato di sbandierare tutto ciò che provava.
-"Io cosa...?" gli domandò lei incuriosita.
-"N-Niente di importante!" rispose lui. -"Adesso riprendiamo a studiare!"
-"Dai, non puoi lasciarmi sulle spine!" lo pregò lei. -"Cosa volevi dire?"
Iida rimase a fissarla indeciso se svuotare il sacco o meno. -"Ecco..." per quanti sforzi facesse, la timidezza prese il sopravvento.
-"Stai tranquillo!" lo rassicurò [Cognome]. -"Non c'è alcun motivo per essere così nervosi."
Iida chiuse gli occhi e cercò di calmarsi. Fece un respiro profondo e decise di rivelarle tutto. -"Tu mi piaci!" gridò.
Aveva ancora gli occhi chiusi e non aveva il coraggio di aprirli. Rimase in attesa di una risposta della ragazza che tuttavia sembrava non volesse arrivare mai.
-"[Cognome]...?"
Prima che potesse aprire gli occhi, sentì le labbra della ragazza sulle sue cogliendolo di sorpresa.
-"E io che pensavo di starti antipatica!" esclamò lei divertita. -"Anche tu mi piaci tanto."
Quelle parole gli diedero il coraggio di riaprire gli occhi di ricambiare quel gesto amoroso.
Questa storia mi è stata chiesta da Emmamerca05, spero vivamente che ti sia piaciuta così come per chiunque altro che la leggerà. :)
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