Dabi x Reader ITA (Richiesta 3)

Richiesta da Ladyabeja. Spero che ti piaccia!

Era un pomeriggio di maltempo. Una ragazza correva durante il temporale tra i vicoli di un quartiere in degrado. Svoltato l'angolo si ritrovò in un vicolo cieco, troppo stanca per continuare a correre si appoggiò al muro per riprendere fiato mentre le gocce di pioggia continuavano a scorrerle addosso, facendola rabbrividire. Quando udì di nuovo quella risata si allarmò. Si voltò di scatto ed ecco che la vide: a una decina di metri di distanza c'era la sua inseguitrice con un sorriso sadico sul volto. La ragazza si guardò intorno, la sua unica via di scampo era impraticabile. Notò una porta di un palazzo piuttosto mal ridotta.

"Devo provarci!" pensò. Allora prendendo la rincorsa le diede una spallata riuscendo a buttarla giù. Senza perdere tempo entrò dentro e salì le scale a due a due. Sentì la sua inseguitrice entrare nell'edificio. Salita la rampa corse per il pianerottolo, fino a che non si trovò di fronte a una grande vetrata. Resasi conto di trovarsi in trappola, cercò di tornare indietro. Non fece in tempo a voltarsi che vide la sua inseguitrice avventarsi su di lei. La ragazza cadde all'indietro, sentì la vetrata rompersi e urlò mentre cadeva nel vuoto.

-"Missione compiuta!" esclamò Himiko Toga entusiasta e andò via saltellando.

[...]

"Piove ancora..." pensò Dabi camminando sotto la pioggia. Stufo di starsene a casa era uscito a fare due passi nonostante il brutto tempo. "Mi chiedo che missione abbiano affidato a Himiko, ne fanno tutti un gran mistero..." in quel momento il ragazzo si bloccò quando vide una ragazza che camminava a fatica a testa china. 

"Voglio vedere fra quanto cadrà a terra." pensò divertito. Vide la ragazza che avanzava verso di lui fino a sbattergli contro. La ragazza si spaventò ma non appena lo vide sembrò calmarsi.

-"Che hai combinato?" le chiese Dabi.

La ragazza abbozzò un sorriso. -"Sono caduta..."

-"Davvero?" chiese il ragazzo. -"Una semplice caduta?"

La ragazza si guardò intorno, sembrava piuttosto agitata. -"Mi piacerebbe molto fermarmi a parlare, ma vado piuttosto di fretta." Fece qualche altro passo. -"Se vuoi scusarmi..."

-"Non credo che tu possa fare molta strada in quelle condizioni." commentò Dabi. -"Vieni da me..." La ragazza annuì e lo seguì. -"Come ti chiami?"

-"[Nome Cognome]. Tu sei...?"

-"Puoi chiamarmi Dabi." 

Il ragazzo condusse [Nome] a casa sua. Una volta dentro la ragazza si sedette su una poltrona, non riuscendo più a reggersi in piedi. Dabi rimase in piedi davanti a lei.

-"Adesso, dimmi la verità!" le disse.

-"Ecco... sono caduta da una certa altezza. Non ti dico altro perché tanto non mi crederesti."

Dabi annuì. "Mi sembra più plausibile." -"Puoi restare qui per questa notte."

-"Davvero? Ti ringrazio!"

-"Dubito che andresti molto lontano queste condizioni. Puoi andare nella mia stanza."

[Nome] si rimise in piedi e si avviò. -"Buonanotte, Dabi." gli disse. Il ragazzo non le rispose e la guardò in silenzio mentre andava via. "Mi incuriosisce parecchio." pensò e si addormentò sul divano.

Dabi sentì un rumore e si svegliò si scatto.

-"Scusami! Non volevo svegliarti!" disse [Nome] porgendogli una tazza di caffè.

Dabi rimase un momento a fissarla, poi ricordò gli avvenimenti del giorno prima. Si mise a sedere e prese la tazza. 

-"Vedo che oggi cammini normalmente."

-"Già, mi sento molto meglio!" rispose [Nome] e si sedette accanto a lui. -"Ti ringrazio per la tua ospitalità. Sono in debito con te. Se c'è qualcosa che posso fare per sdebitarmi..."

-"Per il momento no..."

-"Permettimi allora di occuparmi della casa!" lo interruppe lei. -"Può sembrarti una cosa stupida, ma ci tengo a dimostrarti in qualche modo la mia gratitudine."

Dabi sorrise. -"Se ci tieni tanto... Puoi restare."

[Nome] si rallegrò. -"Fantastico! Vedrai, non te ne pentirai!" detto questo si alzò e si mise subito a lavoro. Dabi bevve la sua tazza di caffè e la vide mentre si adoperava. "Che tipo..." pensò sorridendo. 

Quel giorno, [Nome] si occupò della casa e di Dabi, preparandogli addirittura da mangiare. Il ragazzo dal canto suo, si limitava a guardarla lavorare. "Non è niente male sotto tutti i punti di vista." Si fece sera e la ragazza preparò per entrambi del ramen per cena. "Squisito!" pensò Dabi assaggiandolo. Una volta finito di mangiare il ragazzo si alzò in piedi. 

-"Devo uscire." la informò.

-"Dove vai?" le chiese lei incuriosita.

-"Non ti serve saperlo." tagliò corto lui. Di fronte all'espressione imbarazzata di [Nome] aggiunse in tono pacato. -"Nulla di importante, ci vediamo dopo." Detto questo, uscì di casa. Era una notte senza stelle, piuttosto fredda. Dabi camminò fino a raggiungere il rifugio di Shigaraki Tomura. Una volta dentro, capì che stavano aspettando solo lui.

-"Finalmente sei arrivato!" esclamò Shigaraki.

Dabi alzò le spalle e si sedette su una sedia libera.

Shigaraki spostò l'attenzione su Himiko Toga. -"Allora, come è andata la missione?"

La ragazza iniziò ad agitarsi sulla sedia. -"Missione compiuta! La ragazza è morta... o almeno credo."

-"Cosa vuol dire almeno credo!?" domandò Shigaraki infuriato. -"Ti sei assicurata che sia morta?"

-"Non l'ho ritenuto necessario!" si giustificò Himiko non smettendo di sorridere. -"È caduta da una altezza tale che non può essere sopravvissuta!"

"Caduta da una certa altezza... non sarà..." pensò Dabi.

Shigaraki iniziò a grattarsi il collo. -"Sei un'idiota! Affiderò questa missione a qualcun altro!" Prese allora una foto e la fece girare ai membri della sua organizzazione. Quando Dabi afferrò la foto, vide il volto familiare di una ragazza.

-"[Nome]!" esclamò sorpreso.

-"La conosci?" esclamò Shigaraki sorpreso. -"Allora te ne occuperai tu! Vai e non deludermi."

-"Cos'ha che non va questa ragazza?" volle sapere Dabi.

-"Non c'è bisogno che tu lo sappia." rispose Shigaraki. -"La vogliono morta e ci pagano per fare il lavoro."

Dabi allora uscì dall'edificio e tornò a casa. "Proprio [Nome]? Perché lei?" Aprì la porta e vide la ragazza addormentata sul divano. Fece uscire dalla mano una fiamma oscura. "Mi dispiace tanto, ma devo dirti addio..." si preparò a colpirla ma qualcosa lo trattenne. "Basta così poco e sarà tutto finito, cosa mi trattiene?" Guardò meglio quella ragazza che si era affezionata a lui e che voleva servirlo al meglio. Estinse le fiamme e posò la mano sulla sua spalla iniziando a scuoterla.

-"Svegliati!" le disse.

[Nome] aprì gli occhi. -"Dabi! Che succede?"

-"Dobbiamo andare via! Non c'è tempo per spiegare!"

La ragazza si mise allora in piedi e si preparò senza fare domande. Una volta pronti entrambi uscirono e si allontanarono nel buio della notte. Camminarono fino a che non si fece giorno, giungendo fuori città. Si fermarono di fronte a una casa immersa nel verde che sembrava abbandonata. 

-"Questa sarà la nostra nuova casa!" esclamò lui.

-"Non sarà niente male dopo le opportune modifiche!" rispose [Nome] divertita ed entrò. Dabi la seguì subito dopo. -"Staremo bene qui!" esclamò [Nome] entusiasta. Dabi mise le mani sulle spalle della ragazza.

-"Stammi a sentire!" le disse serio. -"Io esco per un po'. Non devi uscire di casa finché non torno!"

-"Che succede Dabi?" domandò lei preoccupata.

-"Promettilo e basta!" rispose lui. [Nome] annuì e Dabi continuò. -"Sarò qui tra poco." detto questo uscì, lasciandola sola.

Dabi si guardava intorno. "Sembra un posto abbastanza tranquillo..." pensò. "[Nome] sarà al sicuro qui!"

-"Sapevo che anche tu mi avresti deluso!" esclamò qualcuno. Dabi riconobbe quella voce, davanti a lui c'era Shigaraki Tomura. 

"Come ha fatto a sapere che eravamo qui?" pensò Dabi sorpreso. -"Ci hai seguito?" domandò.

Shigaraki iniziò a ridere. -"Esattamente! Avete scelto proprio un bel posticino!" tornò poi subito serio. -"A questo punto mi occuperò di lei di persona!"

-"Non ti permetterò di farle del male!" esclamò Dabi ma si sentì afferrare alle spalle. Si voltò di scatto e vide che Shigaraki aveva portato con se uno dei suoi Nomu.

Nel frattempo [Nome] era in casa ed aspettava che Dabi tornasse. Passarono le ore, ma il ragazzo ancora non tornava. La ragazza iniziò a preoccuparsi. "Gli sarà successo qualcosa?" pensò in preda al panico. "Devo andare a cercarlo!" si avvicinò alla porta ma all'ultimo minuto esitò. "Dabi mi ha proibito di uscire, però non posso starmene qui senza fare niente." Mise da parte i suoi dubbi e uscì di casa. Si guardò intorno alla ricerca del ragazzo, ma non lo vedeva da nessuna parte. Iniziò a chiamarlo a gran voce, ma non ottenne alcuna risposta. 

-"Cerchi Dabi non è vero?" le chiese un uomo che indossava una mano sul viso.

-"Dov'è?" chiese lei in ansia.

-"Se fossi in te mi preoccuperei della tua incolumità!" rispose lo sconosciuto divertito.

-"Cosa vuoi dire? Chi sei?" chiese lei spaventata.

-"Shigaraki Tomura e non temere, presto sarà tutto finito!" e iniziò a correre verso di lei.

[Nome] tentò di fuggire, ma Shigaraki era troppo veloce. Riuscì a raggiungerla all'istante e a bloccarla a terra. La ragazza iniziò ad agitarsi, cercando di liberarsi. -"Dabi! Aiutami! Aiutami!" gridava disperata.

Shigaraki iniziò a ridere e avvicinò la mano al corpo della ragazza. -"Vediamo un po'... inizio a disintegrarti il petto oppure parto direttamente dal tuo bel viso?" facendo gridare [Nome] disperata. -"Mi piace quando urli!" commentò Shigaraki. -"Cominciamo da qui!" e poggiò la mano sulla spalla di [Nome] che iniziò a gridare. Shigaraki a quella scena continuava a ridere.

Ad un tratto, Shigaraki non era più sopra [Nome] che poté quindi portarsi le mani sulla spalla ferita. Si mise a sedere e vide che c'era Dabi che sembrava infuriato.

-"Come hai fatto a sconfiggere il Nomu?" chiese Shigaraki sorpreso.

-"Ti avevo detto di lasciarla in pace!" gridò Dabi e colpì Shigaraki con le sue fiamme, facendolo gridare di dolore. 

-"Ti prego! Lasciami andare!" implorò.

Dabi gli si avvicinò e gli sferrò un calcio allo stomaco lasciandolo senza fiato. -"La prossima volta non sarò così clemente!" detto questo si avvicinò a [Nome] che era ancora scossa per quello che era successo. La prese in braccio e iniziò a camminare. -"Non temere [Nome]! Nessuno ti farà più del male, te lo prometto!"

[Nome] si tranquillizzò a quelle parole. -"Grazie Dabi." riuscì a dire e si rilassò tra le sue braccia, curiosa di dove l'avrebbe condotta per iniziare una vita tranquilla.




Questa storia mi è stata chiesta da Ladyabeja, spero vivamente che ti sia piaciuta così come per chiunque altro che la leggerà. :)


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