Richiesta da Leyla_Ackerman. Spero che ti piaccia!
-"[Nome]! Cosa devo fare con te? Sei arrivata in ritardo e hai perfino dimenticato i compiti a casa!" il professore era adirato con la studentessa che aveva davanti.
-"Sono molto pentita..." disse [Nome Cognome] chinando il capo.
Il professore alzò gli occhi al cielo. -"Lo spero... adesso puoi anche andare a fare ricreazione."
-"La ringrazio..." rispose la ragazza sconsolata e si avviò. Era giù di corda ma non per il rimprovero del professore, a quello ci era ormai abituata. C'era dell'altro che la tormentava. "Menomale che il professore non sa che ho lasciato a casa anche la merenda!" pensò frustrata. "Se lo avessi saputo avrei fatto colazione, tanto sono arrivata tardi lo stesso." Uscì in cortile a prendere una boccata d'aria, ma lo stomaco iniziò a brontolarle. "Spero di arrivare viva all'ora di pranzo..."
-"Ehi, [Nome]!" qualcuno la chiamò.
La ragazza vide che si trattava di Hizashi Yamada. Era seduto su una panchina insieme a Shouta Aizawa.
-"Ciao, ragazzi!" li salutò [Nome] e si avvicinò a loro.
-"Un'altra ramanzina del professore?" chiese divertito Yamada.
-"Incredibile ma vero!" rispose ridendo [Nome].
-"Hai già fatto merenda?" le chiese invece Aizawa.
[Nome] arrossì per l'imbarazzo. -"In realtà... ho dimenticato la merenda a casa..."
Yamaza iniziò a ridere mentre Aizawa rimase serio. [Nome] guardò i suoi compagni di classe nonché migliori amici, erano due persone totalmente diverse: il primo era sempre energetico e chiacchierone, il secondo invece sempre serio e composto e parlava poco.
-"Tieni..." disse Aizawa porgendole una scatola di biscotti. [Nome] guardò i dolci affamata, sembravano squisiti.
-"Non posso accettare... è la tua merenda!" in quel momento il suo stomaco brontolò rumorosamente facendo ridere nuovamente Yamaza.
-"Non preoccuparti, e poi, i dolci non mi sono mai piaciuti." rispose pacatamente Aizawa.
-"In questo caso... ti ringrazio!" disse [Nome] ed iniziò a mangiare quei biscotti deliziosi.
Finalmente finirono le lezioni mattutine ed arrivò l'ora di pranzo. [Nome] era al settimo cielo. "Per fortuna Aizawa mi ha dato i suoi biscotti, altrimenti sarei già morta di fame." Prese un vassoio pieno di cibo ed andò alla ricerca di un tavolo libero. L'impresa risultò più ardua del previsto. Non riusciva a trovare neanche un posto. Vide i suoi amici Yamaza e Aizawa seduti a un tavolo insieme ad altri ragazzi della loro classe. Yamaza chiacchierava animatamente mentre mangiava un hamburger, Aizawa ascoltava distrattamente mentre mangiava un budino.
"Un budino!?" pensò [Nome] esterrefatta. "Non aveva detto che i dolci non gli erano mai piaciuti?" Talmente era sorpresa che doveva essere rimasta lì ferma impalata per troppo tempo, perché ad un tratto tutti quelli seduti a quel tavolo alzarono gli occhi su di lei.
-"Non trovi un posto [Nome]?" chiese Yamaza. La ragazza sorrise e scosse la testa. In quel momento Aizawa afferrò il suo vassoio e si alzò.
-"Puoi sederti qui..." le disse. -"Tanto ho finito." e fece per andare via. [Nome] però notò un particolare.
-"Ma il tuo vassoio è ancora pieno!" gli disse ma lui sembrò non sentirla e si allontanò. La ragazza si sedette sulla sedia ora libera e iniziò a riflettere. "È strano il suo atteggiamento, prima mi dice che non gli piacciono i dolci e poi lo sorprendo a mangiarne uno, poi mi dice che ha finito di mangiare quando invece è evidente che non è così..." iniziò a mangiare e le venne in mente una teoria. "È possibile...? Forse lui...?" iniziò ad arrossire. "No, non può essere!" ma più passava il tempo e più si convinceva di avere ragione.
-"Ehi, [Nome]!" la chiamò Yamaza, interrompendo i suoi pensieri. -"Ti va di venire al cinema venerdì sera?"
La ragazza rimase a fissarlo senza dire nulla, poiché era ancora presa dalle sue teorie. -"Al cinema?"
-"Sì, venerdì sera!" ripetette Yamaza.
-"Lo hai chiesto anche ad Aizawa?"
La sua domanda infastidì un po' il ragazzo anche se cercò di nasconderlo. -"No, lo conosci. Non credo che verrebbe."
-"Provare non costa nulla." disse [Nome]. -"Potrebbe sorprenderci."
La mattina seguente, durante la lezione, [Nome] scrisse un bigliettino e sfruttando la sua Unicità, lo fece arrivare sul banco di Aizawa che subito lo lesse.
"Vediamoci durante la ricreazione dietro la scuola. Desidero parlare con te da sola. [Nome]".
Aizawa guardò la ragazza la quale gli fece l'occhiolino. "Spero proprio che verrà!" pensò [Nome] speranzosa.
Al suono della campanella, [Nome] si diresse subito nel luogo dell'appuntamento. Il cortile dietro la scuola non era molto frequentato dagli studenti poiché non c'era alcuna panchina. L'unica attrazione per la scolaresca era una fontana di acqua potabile e il prato adatto per un pic-nic. Come immaginava, non c'era nessuno. Lo aveva scelto apposta per parlare comodamente con Aizawa. Qualche minuto dopo [Nome] sentì un rumore di passi e sorrise quando le si presentò davanti Aizawa.
-"Sono felice che sei venuto!" disse [Nome] sorridendogli.
-"Volevi parlarmi?" chiese invece il ragazzo.
-"Sì." disse la ragazza e iniziò a pensare a cosa voleva dirgli. -"Ti va di venire al cinema venerdì sera con me e Yamaza?"
Aizawa sembrò sorpreso dell'invito. -"Vorresti che io venissi?"
-"Certo! Altrimenti non te lo avrei chiesto."
-"Di solito nessuno mi invita..."
-"Perché tu sei sempre serio, per conto tuo e non parli mai." disse [Nome]. -"Una come fa a conoscerti meglio? Non vorrai che tutti interpretino i tuoi gesti come ho fatto io ieri!"
Aizawa si sorprese ancora di più. -"Cosa?"
[Nome] tirò fuori dalla tasca una scatola e gliela diede. Il ragazzo la aprì e vide che c'erano dei biscotti. -"Li ho fatti io, solo per te!" disse la ragazza. -"Ho scoperto che i dolci in realtà ti piacciono. Ieri mi hai lasciato i tuoi biscotti solo per farmi felice." Aizawa arrossì. -"Per non parlare del posto in mensa..." continuò la ragazza. -"Mi hai fatto sedere anche se non avevi ancora finito."
-"Mi hai osservato bene." commentò Aizawa. -"Non credevo che te ne saresti accorta."
-"Perché non cerchi di essere un po' più sciolto?" gli chiese [Nome] sorridendogli.
-"E come?"
-"Tipo..." [Nome] fece finta di riflettere e poi all'improvviso schizzò l'acqua della fontana addosso al ragazzo bagnandogli la divisa. -"Cosa fai adesso?"
Aizawa la guardò sorridendo. -"Adesso te la faccio pagare!" disse ridendo.
-"Prova a prendermi!" disse [Nome] ed iniziò a correre mentre il ragazzo la inseguiva. Ad un tratto la ragazza si sentì afferrare e fu buttata sull'erba, Aizawa la bloccò a terra.
-"Ti arrendi?" le chiese il ragazzo.
-"Mai!" rispose lei ridendo e cercando di liberarsi.
-"Ti arrendi?" ripetette Aizawa ridendo.
La sua presa era troppo forte. -"Va bene mi arrendo!" disse [Nome]. Aizawa però non la lasciò e si chinò su di lei. -"Che ti prende?" gli chiese [Nome] e subito sentì le labbra di lui sulle sue. Il bacio durò qualche secondo. Quando Aizawa si staccò, era visibilmente imbarazzato.
-"Scusami, non dovevo!" disse ed allentò la presa. -"Non so cosa mi sia preso!"
[Nome] approfittò di questo momento per liberarsi e ribaltare la situazione. Adesso era lui ad essere bloccato a terra.
-"Mai abbassare la guardia!" disse [Nome] e questa volta lo baciò lei. Dopo un momento di esitazione Aizawa ricambiò il bacio.
Il suono della campanella interruppe quella magia che si era creata. I due si alzarono e si diressero in classe.
-"Complimenti, ti sei proprio sciolto!" bisbigliò [Nome] all'orecchio di Aizawa.
-"Sono molto felice. Mi piaci tanto!" le rispose lui sorridendo.
Questa storia mi è stata chiesta da Leyla_Ackerman, spero vivamente che ti sia piaciuta così come per chiunque altro che la leggerà. :)
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