9-compromessi
Andai a svegliare mio padre mentre la mamma restava con Thomas e un po' l'uno, a turno restavamo svegli tutta la notte per controllare andasse tutto bene. Fortunatamente la notte passò serena, Thomas non si era ancora svegliato ma fortunatamente respira ancora. Alle prime luci dell'alba la mamma fece l'ultimo "cambio di guardia" con me e andai finalmente a letto. O per meglio dire nel divano essendo che il mio lo stava usando Thomas; sospirai, non riuscivo a pensare ad altro, avevo il pensiero fisso lì, quella sera mi è stato impossibile addormentarmi, presi il diario e incominciai ad annotare il tutto.
Cara Jane, sono le 05:30 del mattino e io sono ancora sveglia dopo una notte insonne, sono preoccupata per Thomas, per tutto quello che gli potrebbe accadere, è da un paio d'ore che mi prende questo pensiero per la testa: se gli angeli sono buoni, perché stanno facendo ciò a Tommy?. Proprio non riesco a darmi una spiegazione logica, nella mia stanza c'è mamma che controlla le funzioni vitali di Thomas, spero solo stia bene; nella stanza dei miei ci sta mio padre, anche lui è molto in ansia, un po' come tutti ecco, non penso abbia preso sonno, io sono molto stanca Jane, ma voglio restare sveglia in caso Thomas si risvegliasse da un momento all'altro. Anche se sarà difficile; la penombra va piano piano scomparendo e lasciando posto ai raggi del sole mentre ti scrivo queste parole tra uno sbadiglio e l'altro. Ti lascio in pace adesso mia cara Jane, ti aggiornerò appena avrò novità. tua Julia.
Così chiusi il diario e feci scattare la penna con cui avevo scritto. Per cercare di non addormentarmi accesi la tv e cercai qualcosa da guardare, ma nel mentre pigiavo i tasti numerici del telecomando mi addormentai lasciando cadere il telecomando dalle mani e mi lasciai cullare tra le braccia di morfeo.
Qualche ora dopo sentii una voce chiamarmi, era la mamma che mi chiamava per svegliarmi.: "ehi tesoro svegliati" sussurrò dolcemente lei, emisi un leggero lamento con la voce e mi girai dall'altro lato del divano, "Dai July svegliati" continuava a ripetermi mamma, dalle mie labbra uscì un suono quasi impercettibile "che c'è'?" dissi quasi sussurrando, la mamma non esito due volte e disse "Thomas si è svegliato, volevo lo sapessi.... ma siccome per te forse è più importante dormire ti lascio stare" disse come a farmi un dispetto. Mi alzai di scatto e mi misi seduta subito nel divano e alzando leggermente la voce dissi "ma stai scherzando per caso?!" mi alzai del tutto dal divano e andai con passo veloce verso la mia camera, ma mia madre mi fermo ancor prima di entrare "fai piano" disse a bassa voce, annuì ed entrai senza manco bussare.
"Ciao Thomas" dissi con voce bassa quasi sussurrando, non ricevetti subito risposta, vidi la testa del ragazzo alzarsi a guardarmi e poi disse "ciao Julia" poi calò nuovamente la testa. Entrai nella stanza e chiesi:
J- è colpa mia vero?
T- c-cosa? non pensarci nemmeno Julia!
J- ma forse lo è veramente, ecco, quello che è successo stanotte è stato bello, anzi, stupendo però subito dopo sei stato improvvisamente male, e se io sono il motivo per cui non ti lasciano tornare non voglio che sia così, tu, tu mi piaci Tommy ma è importante che tu possa tornare al tuo posto, nel cielo, in paradiso, o in qualunque altro posto stiano gli angeli, per me questo è l'importante!
T- July, io-
J- no Thomas ti prego, io voglio solo il meglio per te e tornare a casa tua lo è.
A questo punto Thomas calò la testa ancora più di prima e restò in silenzio. Mi sedetti nella punta del letto, alla stessa posizione in cui stava lui e sentii come dei bisbigli provenire dalla bocca di Thomas.
J- come?
T- ho- ho solo un desiderio...
J- certo, dimmi tutto
T- io sto meglio, non rimandiamo l'uscita di oggi, ti prego, ne approfitterò anche per spiegarti alcune cose che non sai.
J- lo faccio solo per te, ma a una condizione soltanto
T- mh, quale?
J- dovrai farti controllare un altra volta dalla mamma, sarà lei a decidere se potremmo uscire o no oggi
T- va bene, accetto
J- benissimo.
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