8-Segnali Dal Cielo
Tornai a casa, e mi chiusi in camera mia per scrivere un po'.
Cara Jane, oggi è stata una giornata bellissima, spero che lo sia anche domani. Buonanotte.
Mi misi il pigiama e scesi dai miei e Thomas che mi stavano aspettando per cenare. C'è stato silenzio per tutto il tempo. Finita la cena come al solito andai in camera mia e mi poggiai sul letto col telefono. 10 minuti dopo sento bussare alla porta, era mia madre che entrò nella stanza cominciando una conversazione.
Elena (mamma) : Ehi tesoro, com'è andata oggi con Madison? vi siete divertite?
Julia: si mamma, ci siamo divertite tanto, è stato bellissimo, mi era mancato uscire con lei. Quando ci siamo trasferiti pensavo che non l'avrei più vista... e invece eccoci qua.
E: hai visto piccola, vi siete ritrovate. E invece che mi dici di Thomas?...
J: che vuoi dire mamma??
E: se non ci fossimo trasferiti non avresti mai conosciuto Thomas.
J: beh... ora che mi ci fai pensare mi sento un po' in colpa...
E: ma no... perché tesoro...
J: se non ci fossimo trasferiti io non avrei evitato l'incidente grazie a lui, e ora non sarebbe bloccato qui.
Bussarono alla porta.
T: Julia, signora Thompson...
E: ti prego Thomas ,ti ho detto tante volte di chiamarmi Elena!
T: mi scusi! comunque dicevo Julia, Elena, ci sono novità !
J: cosa! cos'è successo? sono notizie belle o brutte?
dissi tutta agitata.
E: tesoro calmati e fallo parlare.
J: giusto.
T: venite a vedere fuori.
Andammo in giardino e Thomas ci indicò il cielo. C'era una tempesta di fulmini rossi, ma stranamente non pioveva.
J: cosa significa?
T: è un segno dal cielo, gli angeli stanno discutendo su qualcosa di importante. Succede una volta ogni 1000 anni solitamente. però possono esserci delle eccezioni.
J: di che tipo?
T: dipende, so che sta per succedere qualcosa, e molto probabilmente riguarda me.
Rientriamo a casa e molto dubbiosi su cosa stesse succedendo andammo tutti a letto.
Andai in camera mia, posai il diario sulla scrivania e entrai nel letto sotto le mie coperte calde. 5 minuti dopo Thomas entrò in camera e si sedette sull'angolo del letto. Mi guardò e sorrise.
J- Cosa c'è?
dissi ridacchiando
T- Nulla, solo che sei bellissima.
Arrossì subito, calai la testa e sorrisi ancora di più. Gli feci cenno di avvicinarsi così lui si alzò, si avvicinò e mi baciò... Spalancai gli occhi per l'emozione ma li chiusi subito dopo.
Dopo 5 minuti mi staccai da Thomas e gli chiesi:
J- perché l'hai fatto?
Lui non mi rispose subito ma dopo disse
T- perché ti amo Julia!.
Restai in silenzio, calai la testa e io sorrisi. Avevo le farfalle allo stomaco, non capivo se questa cosa avrebbe causato problemi a Thomas o meno. In quel momento pensavo solo al bacio.
Alzai la testa di botto, misi una mano sulla guancia di Thomas e l'accarezzai per un po' rimanendo in silenzio. Lui mi guardava con un sorriso che portava dolcezza e serenità. Chiusi gli occhi e mi avvicinai sempre di più fino a baciarlo. Appena mi staccai risposi:
J- Anche io ti amo Tommy.
Lo guardai negli occhi e sorrisi, lui fece lo stesso. Poi mi abbracciò.
T- questa cosa non so se potrà funzionare... però vorrei provarci.
J- vorrei provarci anche io... ma se questo ti causerà problemi non voglio farlo!
T- July, guardami, quali altri problemi potrebbe mai causare? non sono più un angelo!
J- come?!...che vuoi dire Thomas?... che cosa significa che non sei più un angelo? cosa mi tieni nascosto?
T- non ti sto nascondendo niente... hai presente il cielo che ti ho mostrato poco fa? beh penso che stanno decidendo cosa fare di me!!
J- e tu pensi che...
non feci in tempo nemmeno a finire la frase che mi rispose con sguardo fermo e deciso.
T- Si! penso proprio che sarà così.
Lo abbracciai e gli sussurrai in un orecchio:
J- posso vederle?
Fece un cenno con la testa per dire "sì" e si girò di spalle. Gli alzai la felpa e misi una mano poggiata sulla sua schiena ad altezza delle scapole.
T- oh, ehm preferisci che me la tolga? magari ti viene meglio!
Non mi fece manco rispondere che già era a petto nudo.
Continuai a toccargli le spalle ma non notai nulla di strano. Gli passai la felpa per farlo rivestire, l'afferrò e passo la testa attraverso lo scollo della felpa, infilò le maniche e mentre stava per abbassarla sentimmo il rumore di un tuono, all'improvviso Thomas iniziò a gridare e si piegò a metà. Erano urla di dolore. Non capì subito cosa stesse succedendo, cercai di aiutarlo e lo feci stendere sul letto. Notai che incominciava a tenere le mani nella schiena, così alzai nuovamente la felpa e notai un'enorme chiazza rossa che emana un vapore dorato, simile a un'aura angelica che circondava le scapole. Gridai ai miei genitori di venire subito nella mia stanza; all'inizio non mi sentirono perciò decisi di andare direttamente da loro. Aprì perciò la porta della mia camera lasciando Thomas in preda al dolore. Appena arrivai in camera dei miei svegliai mia madre e la portai in camera mia. Si sentivano le urla di Tommy fin dal corridoio; arrivò un fulmine, era molto vicino a casa. Subito dopo ci fu anche un tuono, fece molto rumore, almeno anche il doppio del precedente, sentimmo Thomas gridare ancora di più e per un secondo tutte le cose iniziarono a fluttuare. Nel mentre eravamo entrate in camera. Non potevamo fare nulla per lui, la mamma provava ad alleviare il suo dolore con un antidolorifico, siamo stati fortunati essendo un'infermiera; purtroppo però non sembrava funzionare. Continuò così per altri 10 minuti, poi svenne.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top