16 - Contegno
< Pensavo... ma mi
farai restare a casa
tua se riesco a passare
da New York? >
<Pensavo... lo sai che
qui sono le 2 del mattino? >
< Fuso orario del cazzo!
Scusa piccola ti ho svegliata >
< Mai stata più sveglia,
tranquillo. Sono a casa
di Rob con le altre >
< Niente champagne >
< Tranquillo!
Tu sei già sveglio?
Saranno le 6 lì? >
< Le 7. Mi sono appena
alzato. Sto andando
a fare una doccia.
Se solo tu fossi qui... >
< JD... Non sono sola...
E i miei amici tra un po'
mi chiederanno con chi chatto...
Contegno... >
< Come vuoi. Stavo per
mandarti una foto...
la prossima volta >
< QUALE FOTO? >
< Carpe diem, ragazza.
Vedi di non fare troppo tardi
e non sbronzarti. Scrivimi
quando ti svegli >
< BASTARDOOOOO >
"Cioè, fammi capire: il tuo uomo ti dice che sta per farsi una doccia e tu vuoi chiudere la conversazione? Credevo di essere l'unico omosessuale in questa casa!"
"Rob!!" Jay urlò cominciando a rincorrere l'amico per la stanza, sperando di recuperare il telefono che le aveva appena sfilato dalle mani.
"Io lo sapevo, lo sapevo!" Esclamò Emily sollevando le braccia sopra la testa per poi additare Jay "Sono tre giorni che negli spogliatoi del ristorante ti vedo di testa in quel telefono."
"Calma, stronzetta. Tu ora ti siedi, parli e io te lo restituisco." Disse Rob alzando la mano con cui stringeva il telefono verso il soffitto.
Jay dovette arrendersi: Rob era una montagna insormontabile, col suo metro e novanta di altezza, e il lungo braccio muscoloso aggiungeva un ulteriore ostacolo tra il suo misero metro e settantacinque e l'iPhone.
"Ok, ok, parlo. Cosa volete sapere?" Jay si era seduta sul divano fra Kate ed Emily, a testa bassa, sperando che gli amici ci sarebbero andati piano con l'interrogatorio.
"Anzitutto, 'piccola' - sì, ho letto più di quanto tu immagini in quella conversazione - non pensi che dovresti ringraziarmi? Chi credi che abbia mandato quel bellimbusto al parco l'altra sera?"
Jay sorrise mordendosi il labbro, sapeva che Jeffrey non l'aveva trovata per caso la sera della cena, e sapere che Rob aveva aiutato entrambi a ritrovarsi la rese, se possibile, più felice di quanto già non fosse.
"Beh quindi c'è poco da raccontare, no? Ci siamo rivisti alla cena del concorso, prima mi ha letteralmente scaricata, poi me lo sono ritrovato seduto di fianco sulla panchina al lungomare, mi ha accompagnata a casa e la mattina dopo si è presentato con questo" disse indicando l'iPhone che Rob le stava porgendo "prima di partire per Londra."
"Tesoro, dettagli. Dettagli!" La esortò Emily scuotendola per un braccio.
"Non abbiamo fatto sesso, ok? I dettagli sarebbero ore di discorsi e seghe mentali sulla differenza d'età e cose così... sul serio volete sentirli? Non è successo niente, giuro. Prometto che non appena accadrà mi sprecherò in dettagli."
"Ok, cara. Ma adesso alza quel maglione e mandagli una foto delle tue tette."
"Rob?!?"
"Senti, quell'uomo è sotto la doccia in questo momento, e per colpa tua ci siamo giocati un selfie. Quindi ora tu gli mandi le tue tette e noi avremo già i nostri dettagli di cui parlare."
Quando i tre amici sì scaraventarono su di lei, cercando di sfilare il maglione bianco che aveva indosso, Jay non poté far altro che ringraziare il fato per averle fatto trovare degli amici tanto matti quanto sinceri.
In quei giorni era un po' giù di corda, non perché non fosse felice, ma la mancanza di Jeffrey questa volta era davvero difficile da superare.
Si sentivano tutti i giorni, per lo più tramite messaggi, e quella realtà non faceva altro che alimentare il suo desiderio di farsi stringere dalle invitanti braccia tatuate di lui.
Erano tre sere che tornava direttamente a casa dopo il lavoro, ignorando gli inviti dei suoi amici e sfogando la nostalgia che le pesava sul petto vegetando sul divano, in compagnia di qualche serie TV.
Quella sera non era riuscita a sfuggire al suo destino: quando Kate si era presentata alla porta di casa sua minacciandola -letteralmente- per farla uscire di casa, era stata costretta a rivestirsi e dire addio al suo comodissimo pigiama in pile.
Ed ora erano lì, a ridere e a fare la lotta come quattro adolescenti spensierati durante un pigiama party.
Non poteva sperare in amici migliori: sapevano farla impazzire, sapevano farla ridere e, sopratutto, sapevano come tirarle sempre su il morale.
"Ti ha detto quando torna?" Le chiese Kate durante la pausa che il gruppo si era concesso, più che altro per permetterle di riprendere fiato viste le risate e gli urli che le avevano provocato.
"Ha detto che starà a Londra per una settimana, più o meno. Ma non sa ancora se riuscirà a passare da New York o se dovrà rientrare a L.A. una volta lasciata l'Inghilterra." Rispose prontamente Jay mentre ancora cercava di ricomporsi.
"E vacci tu a Los Angeles, no?" Emily pronunciò quella frase in maniera così naturale, quasi fosse una cosa troppo scontata da dire.
"Sì, certo. E col lavoro come la mettiamo?" Jay roteò gli occhi, incrociando le braccia sul petto, come se quella fosse la cosa più stupida che avesse mai sentito.
"Io a volte mi chiedo come hai fatto a laurearti visto che sai usare il cervello come un pinguino sa usare una chiave inglese!" Rob si dette un sonoro schiaffo sulla fronte suscitando l'ilarità delle sue amiche "Andiamo, tesoro, gioca d'anticipo. Questi giorni appena becchi il capo chiedi se ti lascia scontare le ferie estive in anticipo. Magari ne usi solo una delle due settimane che ci sono concesse e fai una sorpresa a Jeffrey. E non te ne uscire con 'ma se poi ha da fare?' perché sai meglio di me che ti porterebbe con lui ovunque e non gli saresti certo di peso."
"Io non ti sopporto quando hai sempre ragione..." sussurrò Jay abbozzando un sorriso colmo d'ammirazione verso l'amico.
Era un'ottima idea. Il capo le avrebbe concesso le ferie sicuramente non prima di un mese, o forse due, considerando che avrebbe dovuto riorganizzare per bene i turni per coprire le sue assenze, e così lei avrebbe sicuramente avuto modo di proporre la cosa faccia a faccia a Jeffrey e pianificare per bene il tutto.
Una settimana intera con Jeffrey, a casa sua, o chissà dove, la spaventata e la affascinava allo stesso tempo, ma del resto era cosciente del fatto che di lì a poco le sue incertezze sarebbero svanite.
Avrebbero avuto presto altre occasioni per vedersi, per conoscersi, per scoprirsi, e Jay sapeva che le sarebbe bastato averlo davanti agli occhi, anche solo per pochi minuti, per desiderare ben più di una sola settimana con lui.
Lo sgraziato sbadiglio che si disegnò sul volto di Kate fece trasalire Jay, che fece notare alle amiche la tarda ora, convincendole a rincasare.
Le tre raccattarono le loro cose sparse per il salotto di Rob e dopo averlo salutato con i rituali baci sulla guancia si avviarono verso l'auto di Kate.
In pochi minuti raggiunsero l'abitazione di Jay che, ringraziate le amiche per il passaggio, si fiondò in casa per raggiungere le calde coperte del suo letto.
*****
< Emh... buon...giorno? >
< Sul serio? Sei
riuscita a svegliarti? >
< Sono solo le 12... >
< Dovrei importi
un coprifuoco >
< Il solito geloso.
Non ti fidi di me? >
< Non ho detto questo.
Ti sei alzata almeno? >
< Mi ero alzata... >
< ??? >
< Ho preparato il caffè
e sono tornata a letto.
Gli mancavo... >
< È almeno bevibile
questa volta? >
< Ehi il mio caffè è
buonissimo. Te l'ho detto
che con la moka è
tutta un'altra storia >
< Sarà... >
< Lo vedi che non ti fidi di me? >
< Va' che bel colore!
Mica la brodaglia delle
vostre macchinette diaboliche! >
< Leopardi? >
< Perché ci sono
dei leopardi sul
tuo pantalone? >
< È un semplice pigiama -.-" >
< È osceno >
< Perché tu dormi
in smoking? >
< No. Ma non dormo
nemmeno con dei leopardi >
< Va meglio? >
< Decisamente >
< Dimentichiamo
i leopardi? >
< Ho tutt'altra immagine
in testa in questo momento >
< Del tipo? >
< Del tipo cambiamo discorso.
E non mandarmi queste
foto senza preavviso.
Mi hai fatto andare il caffè
di traverso >
< Per un paio di
gambe? E se ti avessi
mandato i leopardi
vicino la scollatura?>
< Sicura sia semplice
caffè? >
< Sei tu quello
che era in vena di
fotografie stanotte >
< Ero solo. Ora no. >
< Quindi niente
selfie prima della
doccia? Peccato avevo
tolto anche i
leopardi di sopra >
< Perché non
ne riparliamo
tra un'oretta? >
< Carpe diem >
< Stronza >
< 1 - 1 >
< Ti chiamo quando
torno in albergo.
Forse >
<Addirittura?
Sarai mica
arrabbiato JD? >
< Non riuscirei mai
ad essere arrabbiato
con te. Devo sbrigare
alcune cose.
A dopo piccola >
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