Ti volti come per provare di nuovo a scappare, ma ti ritrovi ancora davanti l'uomo con il passamontagna, e ti sembra per un istante, un fantasma capace di comparire sempre davanti ai tuoi occhi. Solo quando vieni afferrata da dietro per i capelli realizza che sono in due ad aggredirti e che fino ad ora ti è stata dura capirlo solo per il fatto che entrambi sono vestiti di nere e indossano il medesimo tipo di passamontagna.

Fai per gridare e chiedere aiuto, ma quello che hai di fronte, ti tappa la bocca e ti colpisce alla pancia. Ti centra allo stomaco con così tanta forza che finisci per sentire le budella contorcersi e rimpicciolirsi, e il fiato mozzartisi in gola. Quello che hai alle spalle ti afferra da dietro tenendoti in una presa dolorosissima. Quasi ti solleva e – mentre l'altro continua a tenerti chiusa la bocca e con l'altra mano ti stringe alla gola – ti trascina verso un vicolo più piccolo e buio a lato della stradina che stavi percorrendo.

Ma tu reagisci. Malgrado tutto. Provi a scalciare per difenderti in un tentativo disperato di fuga mentre lo shock e il dolore rendono in parte il tuo corpo insensibile. Ma non serve a molto. Quello che hai di fronte ti colpisce di nuovo allo stomaco con un pugno e, visto che non smetti di lottare, ti assesta una ginocchiata in mezzo alle gambe; e la paura e il dolore sono così improvvisi e violenti che ti paralizzano in una morsa infernale.

A pensarci adesso le umiliazioni di stamattina nonsono più così terribili; e la tua mente, come per scappare da questo momento,si concentra di nuovo su ciò che è successo dopo l'intervallo e cosa di precisot'ha spinto a uscire di casa in una notte come questa. 

Spazio Autrice.

E rieccomi al secondo appuntamento di oggi. Altre botte per la piccola Lara, ma non temete, ancora qualche tormento e poi... e poi lo scoprirete (sono cattiva lo so...ma che ci posso fare?)

Mando un bacio forte fortissimo a chi avrà la pazienza di leggere questa storia e il suo proseguo.

Tanti cuoricini tesori miei.

Sempre Vostra.

Antoniette.