35. Oblivion

Mentre non riesci a staccare gli occhi dai due che ballano e ti senti ancora immersa in quella strana forma di folle felicità che ti sta invadendo la pancia, vengono aperte altre bottiglie di champagne e iniziano a girare calici mentre gli altri della band fanno festa e chiasso. Ti riprendi da quell'incantesimo solo quando qualcuno – Ted per la precisione di cui ti eri completamente scordata – ti passa un calice. Mentre lo ringrazi noti che la tua amica Vanessa sta chiacchierando – ma in modo piuttosto annoiato – con Morty.

«Che fai non bevi?» ti chiede Ted che ora si è seduto accanto a te.

«Sì, tra un po'» gli fai distrattamente mentre tieni il calice tra le dita.

«Guarda che è buono.»

«Di sicuro, ma...» ti fermi. Il perché è semplice. Mentre, chi sa perché, non staccavi gli occhi da Vanessa e Morty, e mentre qualcuno della band faceva voltare la tua amica distraendola, hai notato che il vostro compagno di scuola ha lasciato cadere qualcosa in uno dei bicchieri di champagne per poi offrirlo alla tua amica. «ma che diavolo...» ti ritrovi a dire.

«Dai, bevi.» senti fare a Ted. Ma ormai hai altro nella testa. Senza pensarci, mandi giù in un sorso il liquido nel tuo bicchiere, poi ti alzi e – con passo deciso – vai da Vanessa. Le strappi il bicchiere e lo versi sul pavimento. Tutti si voltano verso di te ma non dura molto, solo il tempo di fissare lo sguardo sul pavimento e trovare, sul fondo della pozza, i resti di una pillola mezza sciolta. Sembra bastarti questo per costringere tutti a guardare nella tua stessa direzione.

«Che diavolo è quella roba?» fa Spike tra i fumi dell'alcool.

«Bisogna chiederlo a questo qui.» rispondi voltandoti verso Morty.

«Io... io non ne so niente» fa quello in tono esitante.

«Ti ho visto metterlo nel bicchiere di Vanessa mentre non guardava. »

«Ehi!» interviene Spike alzandosi «che è sta storia? Al nostro tavolo nessuno scioglie niente nel bicchiere di nessuno... non senza il suo consenso almeno.»

«Bella filosofia.» fa Lincoln ironico.

«Non mi è mai piaciuta la filosofia.» gli fa eco quello biascicando.

«Non credo sia questo il punto.» fa Kobe con tono ostile, poi s'inginocchia, intinge il mignolo in ciò che resta del liquido nel quale si vede galleggiare alcuni frammenti della misteriosa pillola, e se lo passa sulla lingua.

«Insomma» fa Vanessa arrabbiata «Che roba è quella.»

«Ma nulla» fa Morty «solo qualcosa per farti divertire un po'. Sembravi tesa.»

«Che diavolo dovrebbe significare!» grida la tua amica.

«Questa è GHB» fa Kobe, calmissimo.

«LSD? Cazzo. Chi ha sprecato dell'LSD?» fa Spike.

«GHB non LSD.»

«E che è? »

«La droga dello stupro.» sentenzia Lincoln alzandosi. Ciò che accade dopo è molto confuso. Almeno per te, Lara. La prima cosa che senti è un forte capogiro, unito a un improvviso insonnolimento. Così quando vedi Spike afferrare Morty, e Ted gettarsi sui due per proteggere l'amico, ti accorgi non solo di avere un'incredibile voglia di dormire, ma anche di ascoltare tutto come da una distanza anormale. Quando la tua vista s'inizia ad abbassare come se si dissolvesse per i fumi dell'alcol – cosa che succede nello stesso momento in cui Vanessa ti sposta indietro per impedirti di farti franare qualcuno addosso – hai d'improvviso l'impulso di guardare nel calice di champagne che ancora tieni in mano. Ricordi vagamente di averci bevuto... ma non ricordi di sapere, nemmeno vagamente, cosa sia quella polverina bianca che sembra galleggiare sul fondo del bicchiere. Ti accorgi solo allora di avere dei problemi a restare in equilibrio sui tuoi piedi. Poi; poi tutto inizia a farsi più scuro. E a sciogliersi. E a sparire.

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