34. Attraction
Lui ti lascia poi ti chiede come stai, tu gli dici "bene" e gli fai i complimenti per il concerto, lui ti ringrazia e ti dice di trovarti in forma. Ed è tutto così piacevole e parlate solo l'uno per l'altra che quasi hai l'impressione che non ti serva altro da sapere del mondo in questo memento. Poi però l'incantesimo si spezza; ed è Martine a farlo. S'intromette nei vostri discorsi e dice al ragazzo che ha parlato con te, Lara, che ha avuto modo di spiegarti quanto è grande il vostro talento e di quanto però è sprecato se non faranno le scelte giuste per il loro futuro.
«Oddio.» fa Cameron spostandosi per andarsi a sedere ai divanetti un po' in disparte rispetto agli altri «non credo di riuscire ad ascoltarti di nuovo su questa storia.»
«Insisto solo perché ci tengo a voi e al vostro futuro» fa la ragazza.
«Sicura t'interessi?» fa lui con una strana decisione.
«E lo metti in dubbio?» gli risponde la ragazza «non penso che qualcun altro sarebbe così insistente.»
«L'insistenza è un pessimo atteggiamento.»
«Solo se lo si è per le ragioni sbagliate.»
«Su via ragazzi» s'intromette Lincoln «non discutete adesso. È stata una così bella serata fin ora.»
«Sarebbe ancora più bella» fa Martine «se il tuo amico Cameron capisse come fare le scelte migliori per voi.»
«Il meglio per noi viene solo dal suonare.»
«Che succede qui!» a interrompere i due adesso è il cantante del gruppo che si è avvicinato al tavolo emergendo dalla ressa che ancora occupava l'ingresso. Ha le braccia avvolte attorno a due ragazze, una per lato. Le due sembrano alticce. Ma il cantante sembra persino più ubbriaco delle due.
«Stavo spiegando a Martine qual è il bene della nostra band.»
«Il bene della band?» fa il cantante. «E che gli hai detto?»
«Lo sai Spike.» gli risponde Cameron «Che il solo bene per noi è continuare a suonare.»
«E suonare rock'n'roll amico!» fa il cantante gridando con le dita al cielo seguito dalle due ragazze.
«Cavolo, Spike, così mi stoni.» fa il batterista, un ragazzo dalle spalle grosse e il torace ampio che come l'altro arriva dalla calca all'ingresso accompagnato da un'altra ragazza molto sexy. «che hai da urlare.»
«Urlo per la vita, amico.» esclama Spike «e per le donne e per tutte le cose belle. E tra un po'» continua «spero proprio di poter urlare per il sesso. » e si avvinghia a una delle due ragazze che sono con lui.
«Dio Spike» esclama Lincoln «e piantala.» quello lo ignora cosi al bassista non resta che rivolgersi al batterista della band: «Kobe digli qualcosa che sei l'unico che sta a sentire.»
«E pensi che mi ascolterebbe?» gli risponde quello «non vedi che è andato.»
«Ehi» Esclama ancora Spike sciogliendosi dalle labbra della tipa «ma perché qui ancora non si beve? Dobbiamo brindare per un altro splendido concerto.»
«Beh» fa il tuo Cameron «questa mi sembra proprio una buona idea. Su, prendete i bicchieri.» poi afferra una delle bottiglie di Champagne dal secchiello del ghiaccio sul tavolo e – mentre libera la capsula – ti guarda e ti fa segno di sederti accanto a lui. Tu obbedisci e, mentre quello apre la bottiglia e inizia a riempire i bicchieri che gli vengono portati, ti fa – ma sottovoce come per un segreto: «sono davvero felice che sei qui.» esita per un istante, come se volesse essere sicuro che nessuno lo senta «Sai, ti ho pensato molto in questi mesi.»
La cosa ti lascia per un attimo stupita; ma in un modo dolce e profondo che non sai spiegarti e ... sì; anche tu hai pensato molto a lui. Più di quanto avresti dovuto. Più di quanto saresti disposta a confessare; così raccogli tutta la forza e il coraggio che hai e ... cerchi di dirglielo.
Purtroppo, proprio mentre stai per farlo, Martine lo afferra e prova a costringerlo ad alzarsi e a ballare con lei. Lui prova a restare, ma lei è così insistente che alla fine lui semplicemente è costretto a chiederti: «è un problema se vado con lei?»
A cui tu sul momento non puoi che rispondere: «ma figurati » e poi « non preoccuparti.»
Così lui si alza e si allontana e tu resti da sola per un po' a domandarti perché ha detto quel che ha detto in quel suo tono dolce e deciso di chi non ha paura dei propri sentimenti. E resti sola, ad arrossire di gioia – anzi, di felicità un po' folle e un po' imbarazzata – come l'adolescente che sei.
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