14. No Compassion 2
È a quel punto che lui ti stringe in un abbraccio. Ed è così spontaneo e dolce e ti trasmette tanta sicurezza che ti quieti; e lo fai in un istante. Ti ritrovi a ispirare il profumo buono della sua pelle, e ad affondare la fronte e gli occhi nel suo petto caldo e accogliente. E mentre lo fai, lo senti dirti: «Non piangere» e poi «non ne hai più bisogno.» Poi ti sussurra che ti capisce. Che anche lui da ragazzo viveva lo stesso tormento. Che sa quanto male può fare alla tua età.
«Ma tu sei più forte di questo male. Sei più forte di questo dolore. Abbastanza da affrontare tutto ciò che ti potrà mai capitare. Compreso il giudizio degli altri. Un giorno scoprirai che sono poche le persone che contano nella tua vita; e sono le sole che non ti giudicheranno mai. Mai male almeno, perché sono le uniche che ti conoscono sul serio» ti carezza la testa, ti stringe di più; e intanto ti dice che presto ti accorgerai – come è successo a lui – che il male può toccare un cuore grande solo se lo lasciamo fare. Ma che, se si è coraggiosi come lo sei tu e sicuri abbastanza, nulla può accaderci di davvero brutto.
«Non sono coraggiosa. Non sono forte.»
«Vuoi scherzare?» ti risponde lui «Ti ho vista difenderti con tutta te stessa in quel vicolo. Hai più forza di quel che pensi. E hai molto più coraggio di quel che immagini.»
Poi ti sussurra che il mondo non è brutto come ti sembra adesso. Che c'è altro che la vita ha da offrire a qualcuno come te che – in verità – ha già sofferto troppo. Che non sei sbagliata solo perché più sensibile degli altri. Anzi. È questo a renderti migliore. Ti accarezza ancora. Poi con voce gentile aggiunge che nulla di male può accadere a chi segue la propria natura, ha il coraggio di mostrarsi per ciò che è, e insegue la propria felicità con tutto sé stesso.
«Vedrai che andrà tutto bene.» continua «Vedrai che un giorno ti guarderai indietro e ti chiederai che fine abbia fatto tutto il dolore che ora senti. Vedrai. Andrà bene perché tutti prima o poi hanno ciò che meritano. E tu meriti solo cose meravigliose. Un giorno la ragazza che sei e la donna che dovresti essere, s'incontreranno e si stringeranno; e che splendida creatura nascerà dal loro abbraccio.»
Ti lasci andare alle sue parole che sono sicure e vere e ti sembrano tanto giuste. E una parte di te quasi né è ipnotizzata. E credi a questo giovane uomo che nemmeno conosci. E desideri farlo perché sei così stanca di farti schiacciare dal mondo. Dalla tua natura che hai sempre creduto fragile. Dal tuo essere sensibile che hai sempre usato un po' come alibi. Una colpa da farti perdonare invece che una forza capace di distinguerti dal resto.
«Che cosa faccio?» ti ritrovi a dire con voce appena tremante.
«Inizia col fare ciò che ritieni giusto. Sii testessa. E quando sei nel dubbio, domandati cosa faresti se fossi certa di non sbagliare.E segui il tuo cuore; il tuo istinto. Quelli, credimi, non sbagliano mai.»
Spazio autrice.
Rieccomi qui amiche.
Spero che la storia vi stia piacendo. Fatemi sapere cosa ne pensate.
Come al solito insulti e lamentele varie sono ben accetti.
Baci baci.
Sempre Vostra
Antoinette
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