Prologo
Anna correva, il viso rigato di lacrime. Si sentivano i suoi passi svelti. Talvolta inciampava in qualche pozzanghera, poi si riprendeva.
La lunga gonna della quattordicenne era sporca di fango e bagnata. La pioggia le scompigliava i capelli.
Ma a lei non importava niente di tutto questo. In realtà, ormai non le importava niente. Niente di niente.
Ora che lui non c'era piú, niente aveva senso. Niente era bello come lo era stato prima, mentre erano mano nella mano.
Cadde in ginocchio. Non ebbe la forza di alzarsi. Fra i singhiozzi compose in fretta il numero di Scott. Si era ripromessa di non chiamarlo, ma non aveva scelta. Comparve il contatto. "Amore mio". Cambió il nome con "nulla mio" e si portó il cellulare all'orecchio. Scott rispose subito.
— Scott, ti prego, t-t-ti prego — non riusciva a smettere di singhiozzare. Aveva le ginocchia in una pozzanghera, per arrivare a casa mancavano ancora un paio di chilometri. La gonna di velluto turchese che un tempo era stata stirata ora era marrone di fango.
— Mi sembrava di essere stato chiaro con te. — Scott era duro e arrogante.
— Scott!! Ti prego, torna indietro. Davvero, non volevo..— non fece in tempo a finire la frase che lui la interruppe in modo ancora piú freddo.
— Basta. É finita.
— No! S-s-se tu torni, sistemeremo t-tutto insieme. É una promessa!!
— Basta cosí, Anna. Ho già perso troppo tempo con te.
— Sarà b-b-bellissimo, noi d-due insieme...ricordi??
— Anna basta, per favore — la sua voce si era un po addolcita.
— Non mi a-a-arrenderó.
— Perché sei cosí testarda? — buttó giú la chiamata.
"Perché ti amo" disse Anna sottovoce.
Si strinse il telefono al petto con forza.
Poi si fece forza e si alzó tremando. Ma non tremava per il freddo. Un tuono la spaventó. Il cellulare le cadde di mano. Dalla cover uscí una foto di lei e Scott. Erano insieme, lui le porgeva un mazzo di fiori e lei rideva.
Era contenta.
Tornó indietro a raccoglierla e si mise a correre verso casa.
Arrivata davanti al cancello non aveva la forza di entrare. Si sedette sul muretto, gli occhi rossi, il mascara che colava sulle guance, i capelli bagnati dalla pioggia. Era sera tarda ormai.
Chiuse gli occhi. Ripensó a tutti i momenti felici della sua vita. Accanto a lei c'era sempre Scott.
E ora, l'unica persona per cui valeva veramente la pena di vivere non c'era piú. Era lontana. I loro cuori erano lontani. L'unica persona veramente importante. L'unica persona per cui valeva la pena lottare.
Scott.
Il suo unico vero grande amore.
Se n'era andato.
Anna riaprí gli occhi.
Era tardi, doveva rientrare.
Si alzó. Guardó la casa illuminata, poi si giró di nuovo verso la strada deserta.
Prese la foto sua e di Scott che aveva conservato tanto a lungo. Ricordó il momento. Riassaporó il bacio che si erano dati. Fece per rimetterla nella cover, poi ci ripensó.
Diete un'ultima occhiata alla sua espressione, all'ultimo ricordo di quando era ancora felice.
Poi la strappó lentamente, ma con decisione. La fece in tanti pezzi e li lanció in una pozzanghera in cui era inciampata poco prima.
"Guarda cosa hai fatto" disse riferendosi a Scott.
"Guarda come mi stai cambiando".
Perché sí, sarebbe cambiata. Non aveva intenzione di soffrire ancora.
Si girò e percorse il vialetto di casa.
I suoi passi erano diversi, lei era diversa.
L'amore l'aveva cambiata.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top