CAPITOLO 51
— Non é stato un colpo fatale.
— Quindi si risveglierà? — la voce di Gabriele mi rimbombó nelle orecchie.
— Sí.
Piano piano aprii gli occhi. Riuscivo a respirare. Il braccio destro mi faceva un male atroce, ma non ricordavo perché e dove ero finita. Vidi solo Gabriele seduto su una sedia poco distante da me, gli occhi gonfi e arrossati.
Improvvisamente ricordai tutti gli avvenimenti della sera precedente. Ma soprattutto che Gabriele mi aveva detto ti amo. Era stato bellissimo. Mi amava. Aveva detto "ti amo, Anna, resta con me". O forse me l'ero immaginata? Mi sentivo felicissima.
Ero sdraiata su un letto di ospedale circondato da muri bianchi con disegni di bambini.
Mi alzai di scatto e mi misi seduta. Non appena Gabriele se ne accorse venne subito da me e mi si sedette accanto. Aveva l'aria stanca di chi non aveva dormito niente. Quando mi vide sveglia, peró, sorrise.
Io detti sfogo al mio istinto e gli gettai le braccia al collo. Lui mi strinse a sé come se fossi stata un miracolo.
— Sei..sei viva — mi disse meravigliato — Anna, sei viva!!
Scoppió a ridere come non aveva mai fatto.
— Ero cosí preoccupato per te, come avrei vissuto senza? — mi disse gioioso.
Io ero ancora un po' addormentata e mi girava la testa.
— Gabri io...io..io ti amo. — riuscii a dire mentre appoggiavo le labbra sulle sue.
Sprofondammo in uno di quei baci indimenticabili. Mi baciava come se da un momento all'altro fossi potuta scomparire, come se per un attimo gli fossi scivolata via, come era successo.
Bació ogni angolo di me con passione.
Quando ci staccammo, mi guardó dritto negli occhi.
— Ti amo anch'io.
Io sorrisi raggiante. Erano le parole piú belle che potessi sentire.
— Come ho fatto a sopravvivere?
— Sei stata ferita al braccio, non in un punto vitale. Non sai quanto...sono stato preoccupato. É stata la giornata peggiore della mia vita.
Gli sorrisi e lo baciai.
— Mi spieghi come avrei fatto a dimenticarti? — domandai.
Lui si mise a ridere.
— Scusami, sono stato davvero...
— Stronzo — conclusi.
— Solo che..secondo me sarebbe stato meglio se tu mi avessi dimenticato. Per questo ti evitavo, volevo che tu andassi avanti a vivere senza di me. Perché pensavo fosse troppo difficile essere felici insieme. Eravamo troppo lontani, e per di piú io non sono capace di amare. Ma tu mi hai insegnato cos'é l'amore. — in quel momento mi accarezzó dolcemente la guancia — Pensavo che l'unica soluzione era che tu mi dimenticassi. Perché eravamo troppo lontani. Ma il problema é che nemmeno io riesco a dimenticarti. E non sopportavo l'idea che tu mi odiassi, per questo sono venuto qui a sistemare. Ma ho capito che senza di te non riesco proprio a starci. É stata l'impresa piú difficile della mia vita. E sappi che Taylor l'ho respinta. Scusami, mi dispiace.
Lo guardai negli occhi per qualche secondo, poi mi venne da ridere. Mi aveva sempre amata.
— Beh, sappi che "dimenticami" o "restiamo amici" non sono le parole che amano sentirsi dire le ragazze innamorate. Ma io ti perdono.
Gli gettai le braccia al collo e sprofondammo in un bacio fantastico.
Era il ragazzo che avevo sempre cercato.
**********
— Tesoro, sono davanti a casa tua, aprimi!!!
Corsi ad aprire la porta di casa ad Amy. Ero stata dimessa dall'ospedale quella mattina, e il medico aveva detto che sarei comunque potuta andare in campeggio con i miei amici. Gabriele aveva accettato l'invito, e non vedevo l'ora di partire.
La sera prima mi ero separata da lui controvoglia, dopo un lungo, tenero bacio.
Amy mi abbracció forte.
— Come va? — domandó squadrandomi da capo a piedi, soffermandosi sul mio braccio fasciato.
— Bene, date le circostanze. Qualche visita e saró a posto.
Ero contenta di vederla. Mi era mancata molto.
— Hai parlato con Scott? — domandai.
— Sí, era molto preoccupato per te. E non mi avevi detto che sarebbe andato a una festa con te.
— Ehm, no...
— Tu mi taci troppe cose tesoro.
Sorrisi ingenua e la abbracciai forte. Poi mi misi a raccontare degli ultimi avvenimenti.
— Sei una ragazza perfetta! Lo sapevo che alla fine avresti vinto tu!! — concluse Amy.
— Grazie! E verrà in campeggio con noi.
— Wow! Vedi che la tua amica Amy ha sempre ragione!?
— Già.
— Ma non ti ho ancora detto dov'ero io quando eri alla festa.
— E dove?
— Al cinema con Aron. Scott é troppo interessato a te per i miei gusti. Anche Aron é interessato a te, certo, ma mi é sembrato molto carino e semplicemente fantastico.
— Se lo dici tu.
Osservai i suoi capelli biondi che si era legata in una treccia che non teneva. Come si poteva guardarla in faccia e dirle di no?
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