— Mi hai fatto innamorare. — disse Gabriele.
— Già. Ho commesso un reato. — mi gettai fra le sue braccia.
Eravamo seduti su un muretto con vista mare e ci tenevamo stretti come se da un momento all'altro dovessimo separarci. Ma io non mi sarei mai separata da lui. Ormai mi aveva fatta sua, e non potevo piú tornare indietro.
— É stata una decisione difficile — disse mentre mi mordicchiava un orecchio.
— Lo so, ma senza di te non sono nessuno.
Lui mi sorrise e lo vidi arrossire per una seconda volta.
— Ho già preparato tutto. — dissi facendomi coraggio — La mattina della mia partenza verró da te due ore prima in modo che i miei genitori non si accorgano neanche della mia assenza. Quando si sveglieranno saró già lontana. Lasceró una lettera con le dovute spiegazioni. — deglutii, la sola idea mi preoccupava. Mi scese una lacrima ma mi affrettai ad asciugarla. Avevo fatto la scelta migliore.
— Abbiamo fatto progressi. — disse baciandomi la fronte.
— Tu mi hai fatto fare progressi — gli puntai contro un dito, poi aggiunsi — Non farmene pentire.
Lui mi strinse a sé come non aveva mai fatto prima. Non potei fare altro che sentirmi a casa.
Gli gettai le braccia al collo e lo baciai. Era tanto che non mi sentivo cosí. Era come se fossi rinata. E la nuova me mi faceva impazzire.
— Senti, Anna, tu mi fai impazzire. Non mi sono mai innamorato di una ragazza prima. Non so come hai fatto, ma sei speciale.
Queste parole mi risvegliarono dai miei pensieri.
— Spero che tu non lo dica a tutte le ragazze che incontri.
— No, solo tu sei cosí. — disse mentre affondava la testa nei miei capelli.
Mi lasció una scia di baci sul collo e io fui assalita da brividi lungo la schiena.
In qualche modo le sue parole mi avevano convinta. Non sapevo se mi sbagliavo, ma di sicuro in quel momento non ero in grado di ragionare. Non ero lucida. Lui mi faceva perdere il senno.
Sapevo solo che mi aveva resa la ragazza piú felice del mondo.