CAPITOLO 34

Gabriele mi prese per mano e mi portó in riva al mare. Ormai era mezzanotte ed era tutto buio. Ma io con lui mi sentivo al sicuro.
Mi sedetti sulla sabbia e lui si sedette accanto a me. Restammo a guardare le onde infrangersi contro gli scogli per un po', poi alzai gli occhi al cielo.
Le stelle erano veramente tantissime. Anche lui sembró accorgersene.
- Guarda che belle - dissi.
Lui annuí.
- Sono molte, é vero. Sono molte le stelle che illuminano il cielo. Molte mi rubano lo sguardo - mi guardó un attimo e mi strinse forte la mano - Ma solo una é riuscita a rubarmi il cuore.
Mi si avvicinó e cominció ad accarezzarmi i capelli. Per la prima volta fui io a gettarmi su di lui e a baciarlo appassionatamente.


- Wow, che cosa romantica, peró. Qui in campeggio invece non c'é traccia di ragazzi. E poi conta che quel gran figo di Gabriele ha due anni in piú di te!!
- Ed é alto 15 cm in piú di me...non avrei mai creduto di innamorarmi di lui...non avrei mai creduto di innamorarmi!!
- Quanto ti voglio bene Anna!! Un giorno dici che é un insopportabile arrogante e la sera dopo te lo baci in riva al mare...
- Amy, ha detto che mi ama!!
Non riuscivo a crederci nemmeno io.
- La mia Anna si é innamorata!!
- Già.
- Ci sentiamo piú tardi, ora devo andare.
Dopo una chiamata con Amy non si poteva essere tristi. Andai a cena allegra. Erano già passati due giorni dal nostro appuntamento in riva al mare, e le cose erano procedute normalmente. Dopo cena uscii a fare una passeggiata.
- Tu, troia, vieni qui!!
Taylor mi stava correndo dietro. Mi guardai intorno in cerca di un luogo in cui scappare ma niente da fare, in piú ero completamente sola. L'unica cosa da fare era affrontarla.
- Ciao, Taylor. Pensavo avessimo risolto io e te.
- E io pensavo fossi sincera. Pensavo che non ti importasse di Gabriele! Ma il problema é che lui ha occhi solo per te! - ringhió.
- Mi spiace, non é colpa mia- dissi sorridendo.
- Cosa ridi! E io che pensavo che colpendo....lui...te...non si sarebbe piú fidato.
Spalancai gli occhi. Aveva straparlato, ma avevo capito benissimo a cosa si riferiva.
- Tu!! Hai aggredito Fabian accusandomi pensando che cosí Gabriele mi odiasse???
- Ehm...io...non...
Mi voltai di scatto. E io che l'avevo anche consolata!
- Ragazze, tutto bene?
La voce di Gabriele mi arrivó da dietro e come al solito le mie mani cominciarono a tremare.
Taylor si gettó fra le sue braccia e lo abbracció forte. Io dovetti reprimere un moto di gelosia. Li guardai furibonda, poi mi voltai.
Quando vidi Taylor ancheggiare e fare un irresistibile sorriso scoppiai. Anche perché Gabriele sembrava avere occhi solo per lei.
- Se non vi dispiace, me ne vado a casa - dissi digrignando i denti. - Non voglio interrompere un momento cosí...delicato.
Gettai un'occhiataccia a Gabriele e mi avviai verso casa.

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