CAPITOLO 15
Appena mi svegliai, ricordai gli avvenimenti della sera precedente. Riassaporai i sentimenti provati. Avevo provato dei sentimenti. Ed era stato bellissimo. Cercai di rimuovere la mia armatura, ma il mio cuore si rifiutava di reagire. Aveva paura di soffrire di nuovo.
Uscii di casa e andai a prendere il sole sul lettino.
Vidi Gabriele entrare in spiaggia con una palla in mano. Sorrisi e lo seguii con lo sguardo cercando di non farmi vedere. Era incredibile, avevo sempre piú bisogno della sua presenza. Dovevo smetterla di pensare a lui, o avrei finito per soffrire una seconda volta. In fondo, fra due settimane me ne sarei andata e non l'avrei piú visto.
E non avrei avuto la possibilità di prendere il suo numero, non saremmo mai stati cosí legati. Probabilmente, a lui non interessava niente di me, ne aveva conosciute tante di ragazze nel camping. Stava semplicemente facendo il suo lavoro.
Passó di fianco al mio lettino. Lo guardai, ma evitó il mio sguardo. Provai una fitta allo stomaco. Perché mi evitava?
Non erano affari miei, ma non riuscivo a sconfiggere le mie sensazioni di tristezza. Non provavo emozioni del genere da tanto tempo e non ero abituata.
Non avevo voglia di vederlo divertirsi senza di me ancora per un po', cosí me ne andai a casa.
— Ciao, ieri sera ti ho vista parlare con Gabri. — disse una ragazza dietro di me.
Mi voltai. Una bella ragazza, bionda, snella, mi guardava.
— Ciao, sono Anna. Sí, ci sono andata contro.
— Per quanto ne so, é venuto apposta da te. Stava parlando con me quando...
Il mio stomaco fece una capriola. Davvero Gabriele aveva smesso di parlare con una sua amica per venire da me? No, impossibile. E poi, non me ne doveva importare.
— Devi sapere che io e Gabri siamo in ottimi rapporti e non voglio che tu ti avvicini a lui. Appartiene a me. E comunque, sono Taylor.
Se ne andó. Ero confusa. Era forse la sua ragazza?
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