CAPITOLO 1

3 anni dopo

— Anna! Sveglia, é l'ultimo giorno di scuola!!
Mi alzai confusa, mamma diceva davvero? A quanto pare non era un trucchetto per farmi alzare rapidamente, era veramente il 6 di giugno.
Controllai il cellulare, un messaggio da Amy. Amy é la mia migliore amica. Io e lei non crediamo nelle storie dell'anima gemella: noi siamo esattamente l'una l'opposto dell'altra. Amy é esageratamente alta e abbastanza formosa, capelli biondi e occhi verdi.
Io sono di statura media, magra con i capelli e gli occhi castani e una spruzzata di lentiggini sulle guance. Si puó dire che Amy vada matta per le cose pericolose, ecco, io preferisco guardare un film al cinema o fare un giro in centro.
Entrambe abbiamo 17 anni e oggi sarà il nostro ultimo giorno del terzo anno di liceo.

Diedi una rapida occhiata al suo messaggio.

COME AL SOLITO DAVANTI ALL'EDICOLA?

SI mi affrettai a rispondere. Dovevo sbrigarmi. Ero molto indietro, non avevo sentito la sveglia. Infilai una t-shirt molto casual e un paio di jeans corti che mia mamma non approvava molto.
Mi misi lo zaino in spalla e uscii di fretta di casa.
— Non hai fatto colazione! — mi urló dietro mia madre.
— Non ho avuto tempo!— urlai di rimando, ormai dall'altra parte della strada.
Sentii la mamma ridacchiare, ma non ebbi tempo di ribattere. Avevo solo dieci minuti per raggiungere Amy. Attraversai il bosco che separava casa mia dal paese e mi affrettai verso la scuola.
Abito in un paesino nei pressi di Venezia.
La mia casa era una vecchia fattoria, ora sistemata come nuova, che ha l'unico difetto di essere lontana dal resto della società. É come vivere in un altro mondo. Era appartenuta ai miei nonni, che la abitavano insieme ai loro parenti, ma ora rimane a noi.
Mamma ci tiene molto, anche se a volte papà prova a convincerla a venderla.

Vidi Amy che mi aspettava dall'altro lato della strada. La salutai e le corsi incontro. Aveva i capelli raccolti in una coda di cavallo.
— Oggi siamo sudate — disse scrutandomi attentamente.
— Già, e noi non ci siamo truccate — ribattei io guardando le sue ciglia.
Scoppiammo entrambe a ridere.
— Dai, entriamo — dissi.
Salutammo il professore di matematica.
— Ed ecco che finisce un altro anno — disse Amy posando rumorosamente lo zaino sul banco accanto al mio.
— Già, per fortuna.
— Non vedo l'ora di fare le mie solite avventure estive. Come al solito incontreró qualche ragazzo carino.

La guardai mentre parlava dei vari ragazzi con cui si era messa le estati precedenti. Io non stavo con un ragazzo da tre anni. Anzi, non avevo avuto a che fare con un ragazzo da tre anni.
— E ti faró conoscere qualcuno, se accetti. — disse infine.
Mi lasciai sfuggire un "bleah".
Lo sapevo che in fondo avrei voluto avere una relazione, ormai avevo 17 anni. Ma il mio cuore diceva di no. Mi ero disintossicata dai ragazzi.
"Nessuno é quello che cerco" era la mia scusa, ma la realtà era che avevo paura di ricominciare, e mi ero chiusa in me stessa.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top