"Perché sono stato così stupido?"
"Io... credo che tutto questo sia servito a qualcosa."
"Davvero? E a cosa?"
"A farci capire che probabilmente non siamo fatti per stare insieme."
Aggrotta la fronte e mi guarda come se fossi pazza. "Cosa stai cercando di dire?" chiede con voce tremante.
"Che è ora di ricominciare, ognuno per la sua strada." Pronunciare queste parole fa male, ma devo.
"Credi davvero che sia possibile una cosa del genere?"
"Si."
"Be', io non la penso in questo modo. Non ho alcuna intenzione di dimenticarmi di te: Non ho mai sofferto così tanto per qualcuno... E adesso, non puoi venire qui e chiedermi di andare avanti senza di te" dice alzando la voce. Ci alziamo in piedi.
"Non posso crederci..." Scuote la testa. "No, cazzo. Non succederà! Non ti lascerò andare via."
"Possiamo sempre cercare di essere amici..." Suona stupido, detto a lui.
"Amici? Io e te?" Ride. "Mi spieghi come faccio a esserti amico se ogni volta che ti vedo muoio dalla voglia di baciarti?"
"Allora stiamo lontani. Ma ho bisogno che tu rispetti la mia decisione."
"Io... mi dispiace. Tantissimo. Per tutto! Ma non posso in alcun modo esserti amico" sussurra, e se ne va. 
Pagine 127 e 128 di My dilemma is you 3

Alessia 🌌