~99~
Il viaggio in aereo è stato breve,soprattutto grazie al fatto che mi sono messa a dormire,e ora è il turno per il noleggio delle auto,in modo da poter arrivare senza alcun problema ad Asper.
I genitori hanno deciso di noleggiarne due,una per la mia famiglia e una per i Dallas,ovviamente.
Cominciamo a sistemarci tutti dentro,e afferro il piccolo manico della valigia con le rotelle per avanzare verso l'auto in cui ci saranno i miei genitori e Kate.
"Dove stai andando?"chiede con la sua solita voce profonda.
"In auto con i miei genitori,forse?"chiedo ironicamente.
"No"risponde lui.
"Si"ribatto.
"No. I genitori stanno tra di loro,mentre io,te,Sam e Nash andremo avanti con la seconda"risponde.
"E chi l'ha deciso questo?"
"Kate"risponde indicandola.
La guardo e lei,capendo la situazione,distoglie lo sguardo e si infila rapidamente nell'auto con i genitori.
Sbuffo per la rabbia.
Metto la mia valigia dentro al bagagliaio e mi siedo sul sedile arrabbiata per il fatto che mi toccherà stare vicina a Cameron per almeno tre ore,prima di arrivare a destinazione.
Tutti entrano nelle proprio auto,e Cameron,dopo aver fatto partire l'auto,inaugura questo 'meraviglioso' viaggio con la frase:"Si parte! Pronti per la migliore vacanza della vostra vita?"
"Sii,wow,che bello"dico senza alcuna emozione nella mia voce,guadagnandomi subito uno sguardo assassino da parte sua.
Il tempo passa lentamente,e non solo perchè non faccio altro che guardare l'ora,ma anche perchè c'è un silenzio imbarazzante. Si sentono solamente Sam e Nash che ogni tanto sghignazzano per qualche foto trovata su internet.
Sbuffo e appoggio la testa al finestrino.
"Qualcosa non va?"chiede Cam allungando la mano verso i pulsanti del riscaldamento.
"No,sono solo stanca"
Oltre ad essere infastidita da questa situazione,ho anche un terribile mal di testa e mi pento di aver bevuto.
"Si..in effetti ieri sera eri messa malissimo. Non ti ricordi proprio niente?"
Chiede e mi guarda per qualche secondo prima di tornare a guardare la strada.
"No"dico. Eppure dentro di me sento qualcosa,e sono sicura che deve essere il senso di colpa per aver detto quelle cose terribili a Susan.
"Ti ha già chiamato?"chiedo
Sta zitto per qualche secondo. Lo so che ha capito di chi sto parlando.
"Non ancora,ma sono sicuro che lo farà prima o poi"dice sicuro di sé.
Sinceramente spero che resti arrabbiata con lui fino a dopo la gita in montagna,perche ho paura che se torneranno insieme,lei ci raggiungerà.
"Perchè?"chiede curioso e grazie al tono che ha usato riesco a capire che in realtà intende chiedere 'sei gelosa?'
"Non lo so. Ho paura di averle detto cose troppo pesanti e poi non voglio che ti lasci per colpa mia."
Ridacchia un po' e si passa la mano fra i capelli.
"Perchè ridi?"chiedo nervosa.
"Da quando in qua ti importa di me e Susan? Non eravate tipo nemiche o cose del genere e non dovevi tipo starmi lontana?"chiede.
"Non siamo nemiche..solo..non so neanche come spiegarlo! Semplicemente lei mi odia e io sto facendo di tutto per non farla arrabbiare e per starti lontano"
"Eppure guarda un po' dove sei! E con chi hai dormito questa notte?"chiede in modo ironico.
Stronzo.
Lo odio quando fa cosí.
Decido che è meglio che lo ignori fino all'arrivo se non voglio peggiorare ancora il mio umore.
"Comunque..non dovresti tanto preoccuparti per me e Susan. Piuttosto pensa ad Austin. Riuscirai veramente a stargli lontana per una settimana intera?"ironizza.
"Io e Austin siamo solo amici"quasi grido per la rabbia.
"Scusate,potete parlare più piano? Io e Sam stiamo cercando di guardare un film"dice Nash,sporgendosi leggermente in avanti.
"E allora perchè sei andata con lui ieri sera?"continua Cameron,ignorando la richiesta dell'amico.
"Con chi ci sarei dovuta andare? Da sola?"
Non risponde. Si limita solo ad allungare la mano per alzare la musica per il volume,e io faccio la stessa cosa per abbassarla.
Il nostro piccolo litigio va avanti per qualche secondo,fino a quando,dopo uno sbuffo sonoro,Cameron si arrende.
"Scusa,ma ho mal di testa"sussurro e non so nemmeno perché gli sto chiedendo scusa.
"Non ti preoccupare"dice sorridendo.
Quando mi volto,noto con mio grandissimo piacere che stiamo per raggiungere il comune di Aspen.
Cominciamo a percorrere le stradine che ci portano in cima alla montagna,e io sento già la nausea. Chiudo gli occhi per cercare di dormire e di dimenticare che stiamo risalendo una montagna,piena di curve e si possibili imprevisti che potrebbero creare incidenti stradali.
"Tutto bene?"chiede Cameron,notando il mio stato di salute.
Apro gli occhi e vedo il suo sguardo preoccupato puntato su di me.
"Insomma..diciamo che odio l'altezza e la montagna"cerco di forzare un sorriso.
Mi afferra mano e dice guardando la strada."Dormi un po'. Quando ti sveglierai saremo già arrivati"
Faccio esattamente ciò che mi dice,e mi sveglio solo quando sento qualcuno toccarmi il braccio.
"Siamo arrivati"sussurra Cam e io mi guardo attorno per cercare di capire dove siamo.
Non appena vedo la fila di cottage e i tantissimi alberi coperti di neve capisco tutto.
Scendo dall'auto e quasi grido all'impatto che l'aria fredda ha sul mio corpo. Odio la montagna anche per il freddo costante e la neve.
Si,diciamo che non è il mio habitat naturale.
Mi avvicino al retro dell'auto per afferrare la mia valigia,ma Cameron mi precede dicendo:"Faccio io"
La solleva con tutta la forza che ha e quando l'appoggia a terra chiede:"Hai paura di morire di freddo?"
"No"rispondo e afferro la valigia per entrare finalmente dentro il cottage.
Entro ed è un ambiente davvero carino: tutto fatto esclusivamente di legno e ci sono dei quadri molto interessanti.
Proseguo il 'tour' della gigantesca casa e arrivo in un gigantesco salotto,dove mio padre sta cercando di accendere il fuoco.
"Come è andato il viaggio,tesoro?"chiede non appena mi vede.
"Ho dormito,quindi è andato bene"
"Ammetto che inizialmente avevo paura di affidarti nelle mani di Cameron,anche perchè avevo paura che avessi problemi durante la salita. Ma poi ho pensato che,essendo figlio di John,poteva essere un ragazzo di cui ci si può fidare!"
Ecco che ci risiamo. Odio Cameron e la sua tecnica per far innamorare di sè gli adulti.
La mia valigia mi viene strappata dalle mani e viene afferrata da Cameron:"In quale stanza ti porto la valigia?..oh,signor Evans,non mi ero accorto della sua presenza!"
Non immaginavo fosse così bravo a fingere.
"Cameron! Chiamami pure Simon."dice mio padre rivolgendogli un piccolo sorriso.
Decido che è meglio che trovi al più presto una stanza in cui sistemarmi per evitare di sopportare 'Cameron l'attore'.
Salgo le scale ed entro nella prima stanza vuota che trovo.
"Andrà bene qui"dico rivolgendomi a Cameron. "Grazie per avermi portato su la valigia"
"Prego! Mi aspetto una ricompensa per questo"dice uscendo dalla stanza e facendomi l'occhiolino.
Uno stupido sorriso mi si pianta in volto,mentre io cerco di allontanarlo e di concentrarmi più sul paesaggio che si vede dalla finestra della mia stanza.
Apro la valigia e comincio a sistemare le varie cose essenziali sul tavolino e nell'armadio,e mentre lo faccio vedo tutti che passano davanti alla mia stanza per arrivare in fondo al gigantesco corridoio.
"Ottima scelta"Sam guarda meravigliata la gigantesca stanza. "Vado a scegliere la più grande prima che me la rubi Cameron"
Lascia la mia stanza e io mi siedo sul bordo del letto per prendere il cellulare e controllare se ho chiamate o messaggi.
Solo un messaggio da parte di Matt :* Sei già partita per la montagna?*
Comincio a digitare una risposta,ma cambio immediatamente idea. Sono venuta in vacanza per rilassarmi e per dimenticarmi per una settimana i problemi con Matt e tutte le altre persone di Miami,perciò lascerò che il biondino si informi da Susan o dalla sua fidanzatina.
Lascio il cellulare in carica sul comodino,e torno al piano di sotto per sistemarmi accanto al fuoco e per mandare via i brividi che sento lungo tutto il mio corpo. Non sono per niente abituata a queste temperature.
Prendo un cuscinetto dal divano e mi sistemo a terra,accanto al fuoco.
"Si,certo..tra una settimana..si è con me..no,ascoltami..come vuoi.."la voce di Cameron si fa sempre più vicina a questa stanza e in passi sulle scale sempre più forte.
Immagino stia cercando di avere una chiacchierata tranquilla con Susan,cosa impossibile dato che lei no è assolutamente una persona tranquilla.
Sento i suoi passi in salotto,e dopo qualche secondo,appoggia un cuscino accanto al mio e ci si siede sopra.
"Si congela in questa casa"sfrega tra di loro le mani davanti al fuoco per riscaldarsi più rapidamente.
"Già.."lascio che passi qualche secondo prima di chiedergli:"Stavi parlando con Susan?"
"Sì! Ultimamente è più insopportabile del solito"dice innervosito.
La domanda che mi viene in mente è 'allora perchè continua ad insistere con lei? Perchè insiste sulla relazione con una persona talmente odiosa?'
Avvicino le mani gelide davanti alle labbra e ci soffio sopra per riscaldarle.
Sento lo sguardo di Cameron puntato su di me,e quando mi volto incontro subito il suo dolcissimo sorriso.
Si allunga leggermente verso di me e afferrandomi le mani,dice:"Faccio io"
Soffia leggermente sulla superficie,facendomi sentire calore non solo in quel punto,ma anche sul resto del mio corpo. è bastato il suo piccolo tocco per farmi dimenticare il freddo della stanza. Ad un certo punto,si ferma improvvisamente e lascia un piccolo bacio sulla mano ormai calda.
"Va meglio?"chiede sorridendo.
Ho paura di aprire bocca. Sono sicura che comincerei a balbettare e a dire cose senza senso,perciò mi limito ad annuire.
"Ehi..."dice Sam entrando e io allontano subito le mie mani"Scusate.."guardando Cameron.
"I genitori hanno detto di andare in cucina per mangiare qualcosa "dice e se ne va via imbarazzata.
"La solita guastafeste"dice Cameron alzandosi e porgendomi le mani per aiutarmi.
Cerco di allontanarmi da lui non appena riesco a reggermi bene in piedi,ma si tiene stretto la mia mano sinista e la infila,ancora intrecciata alla sua,dentro la tasca della sua felpa.
"La tengo al caldo"sorride.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top