~90~

Svegliarsi la mattina con il suono del vento e le gocce di acqua che sbattono sul vetro della finestra della mia stanza, è sicuramente una delle sensazioni più belle al mondo. La sveglia suona e la spengo subito, anche perché ormai sono già sveglia e non ho bisogno di altro rumori se non di quelli che sto sentendo in questo momento, là fuori.

Questa è una di quelle giornate in cui l'unica cosa intelligente sarebbe quella di stare a letto, con una tazza di tè e un bel libro da leggere.

Ho deciso che oggi andrò a scuola a piedi, infatti, dopo il litigio di ieri, Cameron e io non ci siamo più scritti o parlati e la cosa mi fa stare male, ma non importa, passerà, ne sono sicura. 

"Buongiornoooooo " arriva Kate in cucina gridando.

Sono le 7.30 e lei è già piena di energia, come fa? Io mi sento peggio di uno zombie e già è tanto se sono riuscita a versate il latte nella ciotola con i cereali.

"Buongiorno"dico e sento di essere quasi senza voce.

"È vero che Nash organizza una festa?"chiede.

"Si."dico e metto il cucchiaio con i cereali in bocca.

"E ci andrai?" Chiede curiosa.

"Penso di si... Perché tutta questa curiosità?"

Prende un respiro profondo e fa un sorriso enorme come quando deve chiedermi qualcosa.

"Quella sera anche Hayes organizza una festa e io vorrei andarci. Magari potresti chiedere a uno dei tuoi amici di darmi un passaggio! Tanto abitano entrambi nel dormitorio"

"Vedrò che cosa posso fare" rispondo. 

"Davvero?"

"Si"

"Grazie"

Mia madre entra in cucina e si prepara il solito caffè che ama bere al mattino. Ha le occhiaie sotto agli occhi e non capisco come mai non abbia dormito questa notte. Ho sentito papà rientrare tardi, forse era in pensiero per lui e l'ha aspettato sveglia.

"Cos'ha Kate? E più allegra del solito"osserva.

"Le ho detto che le avrei dato un passaggio fino al dormitorio per la festa di Hayes" 

" Una festa?" domanda preoccupata.

"Sì, è con persone davvero tranquille. Ci sono ragazzi di tutte le età, non ti devi preoccupare. Anche perché puoi starne certa che Kate sarà controllata, come sempre" la tranquillizzo.

Comincio a dirigermi verso scuola e, dato che sono anche in anticipo, decido di fare il tragitto più lungo,ossia quello per il centro città.

Per fortuna Cameron non è qui fuori ad aspettare perché non saprei come avrei reagito.

Dopo poco tempo arrivo al marciapiede e che percorre la spiaggia e mi viene in mente uno dei primi giorni in cui sono arrivata quindi. Stavo esattamente su quella spiaggia a prendere il sole,e mi è arrivato un pallone addosso. C'erano Nash, Cam, Matt, Carter e Taylor.

Erano dei ragazzi a caso, e non avrei mai immaginato di rivederli e di addirittura avere problemi con due di loro.

Quel giorno me ne sarei dovuta semplicemente stare a casa per non conoscere Nash. Sono sicura che se non mi avesse riconosiuta il giorno in cui la preside gli aveva detto di farmi vedere la scuola, non saremmo diventati amici e non avrei conosciuto tutte queste persone. Avrei avuto una vita più semplice e io sarei stata una delle tante ragazze che hanno una cotta per uno di loro.
Con tutte le cose che sono successe sembra essere passato almeno un anno,ma sono solo passati quasi due mesi. Se sono succese cosí tante cose in due mesi,non voglio sapere che cosa succederá tra un anno.

Senza accorgermene arrivo a scuola d quando guardo l'ora sono solo le 7.55

Non pensavo di arrivare cosí puntuale, e sono fiera di me stessa. 

Non appena arrivo al mio armadietto, il mio cellulare vibra e lo tiro fuori per vedere di chi si tratta. 

Da Matt:

*La mia giornata non sarà lo stesso senza te. Mi manchi. Ti amo*

È di Matt e non posso credere a quanto possa essere dolce. Potrei cominciare la mia giornata in modo migliore?

A Matt

*Anche io*

Con la testa ancora tra le nuvole per il messaggio di Matthew, prendo i libri in mano e, quando mi volto, vado addosso a qualcuno per quella che sarà ormai l'ennesima volta. Dovrei veramente fare qualcosa per sistemare questo mio problema, perché mi ha sempre portato solo guai.

I libri finiscono a terra, mentre io per fortuna riesco a mantenere l'equilibrio e a non cadere.

"Scusami"diciamo contemporaneamente e appena guardo la persona, noto che è il ragazzo che Jack mi ha presentato ieri.

"Ehi"risponde sorridendo. "Cris, giusto?"

Annuisco:"Jack?"

"Scusami, sono molto sbadata"mi scuso, mentre mi chino per afferrare i libri da terra.

"Tranquilla... Non importa"sorride e, mentre si abbassa, per sbaglio entrambi scontriamo le nostre mani per prendere il libro di chimica.

La ritiro subito e sento che mi sta guardando, ma io afferro il libro facendo finta di nulla. La situazione comincia a farsi subito imbarazzante, perciò mi alzo subito in piedi per evitare ulteriori problemi. 

"Ci vediamo in giro"dice mentre mi passa il libro di storia.

"Certo"sorrido e vado in classe.

Entro in classe e ammetto che senza Matt e Cameron sembra vuota. Si sente tantissima la loro mancanza: non c'è più una persona che mi possa dare conforto e che, soprattutto, mi faccia sentire apprezzata in questa classe; manca anche qualcuno che, allo stesso tempo, sia fastidioso e confortante. 

Appoggio le cose sul mio banco e Nash mi si avvicina:"Sei ufficialmente invitata alla mia festa di Natale. La farò nel mio dormitorio"

"Ci sarò di sicuro. Non vedo l'ora "confermo.

"Sai che Hayes ha una cotta per tua sorella? Non fa altro che parlare di lei. Ti giuro ormai so tutto di lei" Ridacchio quando sento queste parole, e a quanto pare Kate e Hayes sono molto simili.

"Kate fa la stessa identica cosa. Sono perfetti l'uno per l'altra"affermo e lui sorride.

Il nostro discorso viene interrotto dall'arrivo di Sam, che entrando in classe si toglie il casco completamente bagnato dalla pioggia:"Si è di nuovo messo a piovere e non è per niente bello venire fino a qui in motorino"

Sembra tutta congelata e Nash subito l'aiuta a togliersi la giacca, poi le dà un bacino sul naso. 

La mia adorabile vista di una coppia così bella come quella tra Nash e Sam viene interrotta improvvisamente da una voce stridula, di una persona altrettanto fastidiosa, Susan:"Cris"

"Ascoltami, non voglio parlarti... La mia giornata stava andando bene, fino ad adesso, e non voglio che nessuno me la rovini chiaro?"avviso. 

Con un sorriso, che non promette nulla di buono:"Volevo solo dirti due cosette, poi ti lascerò continuare la tua vita noiosa in pace"

Lo so che me ne pentirò, ma annuisco.

"Ieri Lexy mi ha detto che vi ha visti andare via insieme nella sua macchina e che addirittura è rimasto fuori per tre ore ad aspettarti... Le ho detto di non pubblicare la notizia"

"Wow, gentile da parte tua" ironizzo. 

"Ma sappi che se continui a farti vedere in giro con Cameron o se continuerai anche solo a salutarlo, te la faró pagare cara, Evans..."

Dice avvicinandosi a me e guardandomi negli occhi.

"Non mi spaventi e sappi che il tuo piano di farmi rinchiudere in casa per le foto che hai inviato a mia madre è fallito. "

"Oh tesoro, quello della farina e dei messaggi era solo l'inizio... Posso fare di peggio. Una volta una ragazza è finita in ospedale, quindi vedi un po' tu se ti conviene metterti contro di me"

Cris, mantieni la calma. Lo fa per provocarti. Penso tra me e me. 

"Non mi fai paura"rispondo. 

"Stagli lontana. è l'ultima volta che te lo dico" minaccia.

Non cambierà mai.

Si volta e se ne va dalle sue amichette - schiavette, mentre il professore entra in classe.

Le lezioni passano in fretta e all'ora di pranzo non riesco a mangiare nulla, nonostante il cibo buono che ci hanno offerto oggi. Quando arriva l'ora di andare a casa, mi sento la ragazza più felice della Terra. 

Non vedo l'ora dibere una cioccolata calda e mettermi sotto le coperte. Prendo la mia borsa e mi dirigo verso l'uscita della scuola. Camminando per il corridoio vedo Tamara, ed è strano ma nell'ultimo periodo l'ho vista poco in giro. Si volta verso di me e quando mi passa accanto mi sorride e mi saluta. 

Ma lei non mi odiava? Non voleva tipo farmi fuori perchè stavo con Matt? Esco da scuola e decido di fare lo stesso percorso che ho fatto sta mattina.

Passo per il solito marciapiede lungo la costa e il mare è bellissimo in questo periodo dell'anno. Mi fermo un attimo a guardarlo, poi mi volto e vedo Cameron che passeggia e guarda il mare.

No, adesso che faccio? Non voglio parlargli e neanche vederlo.

Mi metto il cappuccio della giacca in testa e cammino a testa bassa, forse cosí non mi riconosce. Cammino tranquilla e gli passo accanto senza che se ne accorga. Lo supero e tiro un sospiro di sollievo.

"È inutile nasconderti, tanto capirei che sei tu anche a chilomentri di distanza."avvolgendo la mano attorno al mio braccio.

Lo guardo negli occhi e mi ci perdo dentro. Cosí profondi e così... No, basta.

"Lasciami stare, sono di fretta"dico e cerco di liberarmi dalla sua presa, ma non molla:"Cameron non sto scherzando. Devi lasciarmi stare, quante volte te lo devo dire?"

"Anche mille, ma non mi conviceresti lo stesso"

Ma cosa vuole da me? Che vada dalla sua Susan.

"Devo andare"dico poco convinta

"Vieni con me, ho la macchina qui vicino"insiste.

"Non vado proprio da nessuna parte con te. Non voglio mettermi nei guai"

"Metterti nei guai? Che c'è di male se ti do un passaggio fino a casa?"chiede divertito.

"Ti ricordo che hai una fidanzata molto gelosa e per lei, qualsiasi cosa possa riguarda me, è il male."se ne sta zitto per qualche secondo.

Ne approfitto per voltarmi e per proseguire verso casa mia.

Spero che finalmente si sia messo in testa il fatto che ora e fidanzato e che non può comportarsi come prima con me, perchè Susan ci farebbe fuori. Ho avuto problemi con lei dal primo giorno di scuola e sinceramente mi sto stancando di tutto questo odio. Se mi allontano da Cameron sono sicura che mi lascerà stare e che eviterà di farmi dare altre figuracce simili a quella della farina.

Cammino per neanche mezzo chilometro ed arrivo vicino a un piccolo parco per bambini che sta un po' prima del quartiere in cui abito.

Qualcuno mi afferra di nuovo il polso e giuro che non ce la faccio più.

Mi volto e mi ritrovo di nuovo i suoi occhi scuri davanti.

"Sai una cosa? Non mi importa di cosa pensa Susan. Dovrà abituarsi all'idea che io e te non possiamo stare separati. Cris, non posso starti lontano e non capisco perchè. Vorrei cercare di capirlo, ma so che non posso farlo se non mi stai accanto"

È esattamente ciò che penso io e potrei essere d'accordo con lui. Non vorrei mollare subito, ma effettivamente ha anche ragione. Io, in primis, ho davvero bisogno di capire se Cameron potrebbe essere una minaccia alla mia relazione. 

"E va bene, ma glielo dira tu a Susan perchè io non voglio altri guai"dico e ridacchia.

"Va bene"

"Bene, ora devo andare a casa. Ho freddo e ho bisogno di un bagno caldo"ridacchio, sfregando le mani sulle mia braccia tremolanti. 

Cerco di voltarmi, ma Cameron mi blocca e mi avvicina a sé come se volesse abbracciarmi. Questa volta, però, non ho intenzione di mollare... Questo abbraccio mi sembra parecchio strano e poco voluto, esattamente come quella volta al campo di calcio. 

"Cam, cos'hai?"Chiedo a bassa voce.

Non risponde, ed è evidente che c'è qualcosa che non va.

Questa volta non ho intenzione di stare immobile e zitta per poi sentirmi dirmi una scusa. Mi allontano un po' per guardarlo negli occhi e vedo che sta guardando qualcosa dietro di me.

Mi libero immediatamente dalla presa e mi giro... 

Non avrei dovuto farlo. Il mio cuore si spezza in due e non posso credere a ció che sto vedendo.
Le lacrime scorrono subito lungo il mio volto e mi metto una mano sulla bocca per non provocare alcun rumore.

Matt e Tamara si stanno baciando,e io sono qui,in piedi come una stupida a soffrire e a sperare che tutto questo sia solo un sogno.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top