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Quando torno in classe, tutti mi guardano e cominciano a sussurrarsi cose all'orecchio qualcosa che sicuramente riguarda me... Non sono così scema da non rendermene conto, alcuni addirittura mi indicano. Mi domando, a questo punto, quale possa essere il motivo per il quale io mi trovi al centro dell'attenzione e in realtà la risposta arriva dopo poco tempo : Lexy.

Il mio telefono vibra e, non appena guardo lo schermo, ecco che appare il suo nome. Grandioso!

*Da Tipa Che Non Sa Farsi Gli Affari Suoi :

Avvistati Cris, Susan e Cameron in bagno. Grazie alle mie fonti ho scoperto che Susan e Cameron sono tornati insieme.*

Non ci vuole un genio per capire che una delle sue fonti è sicuramente Susan. Non c'erano altre persone in bagno e nemmeno in corridoio quando me ne stavo andando, solo i genitori di Cameron.

Il professore di matematica entra in classe, placando le chiacchiere di tutte le persone che prima stavano parlando. Tento di stare attenta durante la sua lezione, ma non ci riesco... La mia testa sembra improvvisamente piena di pensieri.  Non riesco ancora a tirarmi fuori dalla testa l'immagine di Cameron e della sua mascella viola a causa dei colpi di Matt. E in più, non sono neanche riuscita a scoprire come mai hanno litigato.

Forse perchè Susan è tornata con Cameron? Non credo che la cosa interessi particolarmente Matt.

Perché Cameron non mi ha detto di essere tornato con lei ? Sapeva che comunque, prima o poi, l'avrei saputo e che non avrebbe potuto tenermelo nascosto per sempre perchè o Susan o Lexy me l'avrebbero detto. Forse aveva paura di ferirmi, o forse voleva solo giocare ancora con me. Si, penso che la seconda opzione sia quella giusta. Ha giocato con me per tutto questo tempo, sapendo benissimo che ormai per me è non è un semplice amico.

Voleva solo divertirsi con qualcuno e a quanto pare quel qualcuno sono io.

Al contrario, Matt non fa altro che colmare il vuoto dentro di me e mi fa bene stare con lui. Sa tirarmi su di morale e mi fa sentire amata. Più penso a lui e mi accorgo di quanto io ci tenga alla nostra relazione e al fatto che Cameron non abbia fatto altro che distrarmi dall'unico ragazzo che mi ama veramente.

Ha sempre cercato di separarci e la richiesta di oggi è la prova.

Ora voglio concentrarmi solo su me e Matt, solo su noi due.

Per fortuna le altre lezioni passano velocemente e io mi alzo con entusiasmo dal mio banco, pronta per andare in mensa e gustarmi il mio pranzo come si deve. Il cibo è l'unica cosa che mi dà la forza di andare avanti questa giornata.

Mi fiondo fuori dalla classe, decisa ad arrivare in mensa senza farmi bloccare da nessuno, ma mi rendo conto di essermi immaginata una cosa sbagliata, visto che qualcuno mi blocca non appena faccio il primo passo.

<<Cris>> si tratta di Jack, il ragazzo biondo che ho conosciuto un po' di tempo fa. Accanto a lui c'è un altro ragazzo, dalla pelle scura e dai capelli castani. È più alto di Jack e anche più muscoloso.

<< Ehi Jack! Come stai?>> chiedo.

<< Bene! Devo farti assolutamente una domanda...>>il tono della sua voce già non mi convince.

<< Certo, chiedi>>

<<Ma è vero che Cam e Matt si sono presi a pugni per te?>> una domanda che da lui sinceramente non li aspettavo.

<<Si sono presi a pugni, ma non per me... Chi te l'ha detto?>>

<<Girano voci... Comunque lui è Jack>> mi presenta l'amico accanto a lui.

<< Jack? Si chiama come? Quindi siete Jack e Jack?>> chiedo ridacchiando.

Annuiscono entrambi e capisco che non si tratta di uno scherzo.

<< Piacere, Cris>> dico e ci stringiamo la mano. Ha una stretta di mano molto stretta e ammetto che quasi mi sento in imbarazzo mentre mi guarda dritto negli occhi.

<<Piacere mio>> sorride.

<<Beh io ora devo andare, i ragazzi mi aspettano in mensa! Ci vediamo in giro>> li saluto entrambi.

Cammino ed esco da scuola. Solo ora mi rendo conto che non ho un mezzo per tornare a casa. Ma perchè mi sono fatta accompagnare a scuola da Cameron?

Per fortuna ha smesso di piovere, altrimenti mi sarei maledetta mentalmente per la mia ennesima e pessima scelta. Sto per prendere la strada per andare verso il cortile e passare per di là per andarmene a casa, ma mi arriva un messaggio, quindi mi fermo per poterlo leggere.

*Da Cam:
Sono fuori che ti aspetto.*

Sono leggermente senza parole, dato che continuo a domandarmi: con quale coraggio mi contatta dopo essere tornato con Susan? Non ha paura della reazione della sua ragazza? Certo, non nego che sia una mossa carina da parte sua, ma perché lo fa? Per gentilezza o per altro?

Quando mi volto, non vedo la sua auto e la cosa mi incuriosisce un po'. Non sono per niente distante dal parcheggio, e da qui dovrei riuscire a vederla.

<<Ti muovi?>> domanda qualcuno e, quando mi giro nella sua direzione, ecco che Cameron comprare davanti al mio volto.

<<No>> è la mia risposta mentre comincio ad andare in direzione di casa mia.

<< Vieni in macchina>> quasi mi ordina, seguendomi.

Per quanto possa essere carino il suo gesto, non ho per niente voglia di andare in auto con lui perché so già a che cosa porterebbe un nostro avvicinamento: un litigio. E la mia giornata sta già avendo parecchie complicanze...

<< Se non ti fermi entro due secondi, ti ci portò dentro con la forza. Non obbligarmi a farlo>> afferma sicuro di sé.

<<Ho detto: no>> ripeto.

<<Come vuoi>> lo sento borbottare a bassa voce.


Come immaginavo, non avrebbe mai il coraggio di fare una cosa del genere anche perchè le persone potrebbero prenderla in modo diverso e domani mattina potrei ritrovarmi un messaggio da Lexy che dice:"Cameron tiene in braccio Cris. Domani si sposano"

In meno di due secondi, mi sento sollevare con le gambe per aria. Il suo braccio è appoggiato dietro la mia schiena e mi guarda negli occhi, quasi volesse dirmi qualcosa di importante... Ma non lo fa.

<<Ti avevo detto di non sfidarmi>>dice scherzando.

<<Mettimi giù>> cerco di liberarmi dalla presa.

<<Solo se mi segui in macchina>> 

Ci guardano tutti e sono sicura che qualcuno ci sta facendo qualche foto con il cellulare, quindi devo andare per forza con lui se non voglio cacciarmi nei guai con il mio fidanzato.

<<Eh va bene, ma mettimi subito giù>> sbuffo, e lui, sorridendo, mi appoggia delicatamente a terra.

Lo seguo silenziosamente fino all'auto con il broncio e il cattivo umore che comincia a farsi spazio in ogni singola cellula del mio corpo. Non posso ancora crederci che sia rimasto qui per darmi un semplice passaggio a casa. Non riesco per niente a capire che problemi abbia.

<<Hai freddo?>> Mi domanda non appena mettiamo piede in auto. 

<<No, ti sbrighi? Voglio arrivare a casa il prima possibile>>

Senza obiettare, fa partire l'auto e in pochi minuti siamo già distanti dalla nostra scuola.

<<Io e te dobbiamo parlare>> interrompe il silenzio.

Parlare di cosa? Non voglio parlare con lui.

<<No, non voglio parlare con te. Voglio solo arrivare a casa il prima possibile e non farmi vedere da Susan, perché questa volta sicuramente mi farà fuori se scopre che sono con te.>>

<<Non vuoi parlare con me perchè non vuoi farti vedere da Susan? Questa è una bella scusa>> dice<< In ogni caso mi dispiace, non volevo che lo venissi a sapere in quel modo...>> sussurra.

<<Sinceramente? Non mi importa. Non capisco perchè pensi che possa starci male per il fatto che sei tornato con Susan! Puoi farci tutto quello che vuoi con lei, non mi importa. L'unica cosa a cui tengo veramente è alla mia relazione con Matt e, per la cronaca, non ho intenzione di lasciarlo solo perche tu mi hai detto di farlo. A quanto pare lui non nasconde nulla di importante, solo che è tornato amico di Susan, perciò ora puoi anche smettere di investigare, il mistero è risolto>> spiego, evitando di guardarlo.

<<Pensavo che ti importasse e da come ti stai comportando adesso lo penso ancora di più. Non puoi negarlo Cris, l'hanno capito tutti che provi qualcosa per me e l'ho capito anche io. Basta vedere come rabbrividisci tutte le volte che ti bacio e come il tuo cuore batte forte. E quelle lacrime non sarebbero scese se non fossi stata gelosa>>

<<E allora se lo sai e ami ancora Susan, perchè continui a farlo? Perchè fai il simpaticone con me? Se vuoi avere qualcuno con cui divertirti perchè ti annoi con lei, cercati qualcun altro. Ma sappi che io non saró mai più il tuo giocattolino che sfrutti quando ti pare>> 

<<Io non ti ho usata. Ho solo fatto ciò che sentivo di fare. E hai cominciato tu tutta questa storia. Non so se te lo ricordi>>

<<Ero ubriaca. Non l'avrei mai fatto da sobria>>

<<L'hai fatto da sobria. Il divano in casa mia ti ricorda qualcosa?>> dice e non posso evitare di pensare che ha ragione.

<<Da quanto tempo siete tornati insieme?>> Chiedo.

<<Una settimana>>

<<Una settimana e tu sei ancora qui con me? Non posso crederci, Cameron>>

<<Non puoi credere a cosa? Al fatto che voglio parlarti, vederti, passare del tempo con te? Si, è cosí. Anche se sono tornato con Susan non posso starti lontano e nemmeno io riesco a capire perché>> alza la voce.

Arriviamo davanti a casa mia e voglio solo uscire da quest'auto  perché mi sento mancare l'aria.

<<Cameron smettila>>sussurro.

<<Quindi non hai intenzione di lasciare quel cretino?>>

<<Chiamalo così un'altra volta e giuro che non ti parlerò mai più>> gli grido contro.

<<Non ti ha detto il motivo del litigio, vero? Che idiota. Non ha neanche il coraggio di dire la veritá alla sua fidanzatina>> ride tra sé e sé.

<<Tu non sei meglio di lui. Neanche ti vuoi dirmi la verità, quindi siete entrambi due cretini>>

<<Non lo ami>> afferma e non posso credere alle sue parole. Che cosa ne sa lui di che cosa provo?

<<Che cosa ne sai tu? Io lo amo>>

<<Non è vero. Se fossi veramente innamorata di lui, non mi avresti baciato>>

<<Beh allora eccoti la novità Cameron: ti ho baciato solo perchè ero disperata per la rottura con Matt e avevo bisogno di qualcuno. Non ho mai provato nulla per te, chiaro?>>

Lo guardo e apro lo sportello per andarmene via da quest'auto prima che possa rimangiarmi tutte le parole che ho appena detto.

Prima che io possa alzarmi, mi afferra il polso e dice:<<Puoi inventarti qualsiasi scusa, ma non ti crederò perchè so che provi qualcosa per me. E lo sai anche tu>>

<<Ti sbagli>> sono le ultime parole che intendo rivolgergli. 


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