~83~
Le ore pesanti a scuola più il cibo poco digeribile della mensa hanno reso la mia giornata a dir poco vivibile. Il mio unico obiettivo, dal suono della campanella, è proprio quello di uscire da questo posto e di potermi stendere sul mio divano per riposarmi.
Non appena esco dalla classe, sento il mio cellulare vibrare nella tasca della felpa e, quando prendo il telefono, trovo il nome 'Trevor'. Sono settimane che non sento i miei migliori amici e sinceramente non ho mai avuto tempo di contattarli a causa dei tanti casini che sono successi.
Mi sento in colpa.
<<Trevor>> rispondo.
Si sentono solo dei rumori in sottofondo e non si capisce niente.<<Trevor?>> Chiedo alzando un po' la voce per farmi sentire.
<<Chiudi la chiamata, non fare l'antipatico>> dice una ragazza in sottofondo e sono sicurissima che si tratti di Cass. Ma che cosa sta succedendo?
<<Trevor?>> Domando immobile in mezzo al corridoio con il cellulare davanti alla bocca.
<<Cris... Io...>> la chiamata si spegne subito. Cosa sta succedendo?
L'ansia comincia a prendere il sopravvento, e richiamo immediatamente Trevor con la speranza che mi risponda subito. Non riesco a capire che cosa stia succedendo e soprattutto che problemi abbia Cass... Dalla voce che aveva, la situazione non sembrava essere per niente in ottimo stato.
Segreteria telefonica.
Non posso crederci.
Richiamo ancora e ancora ma nessuno dei due mi risponde. Sbatterei questo stupido telefono a per terra a causa della rabbia, ma con questo peggiorerei solo la situazione.
<<Tutto bene?>> Chiede Nash dietro di me. Mi volto e si acciglia subito.
<<No>> dico poggiandomi una mano sulla fronte per passarla sui capelli e spostarli dalla faccia.
<<Cosa c'è?>> dal tono della voce sembra preoccupato.
<<Io... Non lo so... Ho ricevuto una chiamata da un amico di Los Angeles e penso sia successo qualcosa di grave>>
<<Prova a richiamarlo>>
<<Giá fatto, ma non risponde>>
Non capisco il senso della chiamata se poi mi ha attaccato in faccia. C'era così tanto rumore in sottofondo e non capisco veramente che cosa possa essere successo. Sinceramente non voglio neanche saperlo anche perché ho già tantissimi problemi per la testa, ma devo scoprire che cosa voleva dirmi perché sono sua amica e non può trattarmi così.
<<Usa il mio, se vuoi. Magari ti risponde>> propone Nash.
Accetto volentieri la sua proposta e afferro il telefono per digitare rapidamente il numero del mio amico. Spero davvero che risposta, anche se di solito con i numeri sconosciuti non lo fa mai.
<<Dai... Trevor...>> sussurro nella speranza che risponda e sembra che la mia richiesta venga accolta quando mi risponde:<< Pronto>>
<<Trevor! Che cosa sta succedendo?>> Chiedo ad alta voce
<<Cris?>>
<<Si sono io. Adesso spiegami che cosa sta succedendo.>>
Sta zitto per qualche secondo e sento solo le lamentele di Cass in sottofondo.
<<Niente>> dice infine.
<<Niente? Mi chiami per dirmi niente? Mi sta prendendo in giro?>> Dico.
<<Si... Ascolta, anche se te lo dicessi che cosa cambierebbe? Tu sei lì e noi siamo qui dall'altra parte del fottuto Stato. Inoltre sono sicuro che non te ne importerebbe. Vattene pure dai tuoi nuovi amichetti, visto che ti diverti tanto con loro>>
Le sue parole mi feriscono. Come puó aver detto certe cose? Ci conosciamo da quando siamo piccoli e lui sa meglio di tutti che mi importerebbe di lui e di Cass anche se abitassero ancora piú lontani. Lo so che nell'ultimo periodo non gli ho scritto, ma avevo anche io i miei problemi.
<<Trevor, non le stai pensando veramente queste cose, vero?>> chiedo disperatamente.
<< Si, Cris. Le penso sul serio. È passato piú di un fottuto mese e non ti sei mai scomodata a scriverci o a chiamarci. Continua pure la tua bella vita a Miami con i tuoi amici, noi ce ne stiamo benissimo anche senza di te. Cass passerà il suo brutto periodo anche senza il tuo aiuto. Sei solo una stronza che pensa a se stessa e mai agli altri. Ti sei mai chiesta come mai Cass si comportava in modo strano? Ovviamente no,eri sicuramente troppo impegnata con i tuoi amichetti. Beh, lei sta male e fa tutte queste per colpa tua. Ci teneva veramente a te e quando te ne sei andata, non hai fatto altro che evitarla>> spiega.
<<Non è vero... Io...>> dico quasi sottovoce, ma lui mi ferma e continua:<<No Cris. Vaffanculo>> e chiude la chiamata.
Mi sento distrutta e potrei crollare in questo preciso momento, qui davanti a tutti. Quello non può essere stato Trevor, il mio migliore amico.
Passo il telefono a Nash e mi asciugo le lacrime dal volto.
Non posso ancora crederci. Come fa Trevor a pensare che tutto questo sia colpa mia? Non ho scelto io di trasferirmi! Inoltre, come facevo a sapere che Cass stesse male?
<<Grazie>> ringrazio Nash. Prende il telefono e mi si avvicina subito per abbracciarmi e per cercare di consolarmi. Il suo abbraccio non fa altro che alimentare la mia tristezza e scoppio a piangere tra le sue braccia.
<<Tranquilla>> sussurra accarezzandomi la testa.
Come faccio a tranquilizzarmi? È impossibile.
<<Eh>> dice Cameron fermandosi vicino a Nash e guardandoci:<<Cosa succede?>>
<<Non lo so... Ma non si sente bene>> spiega Nash.
Non riesco a dire niente e continuo a piangere.
<<La porto a casa. Ci sono troppe persone che non sanno farsi i gli affari loro>> propone Cameron.
<<Su, andiamo>> mi guarda e forza un sorriso.
Annuisco e mi mette un braccio attorno alle spalle per uscire da questa scuola. Passiamo davanti a tutti nel cortile e ci guardano con insistenza, come se davanti a loro si stesse presentando una scena epocale.
<<Entra>> dice Cameron aprendomi la porta della macchina. Entra anche lui e mi guarda mentre io mi copro il volto con le mani per cercare di tranquillizzarmi.
Respiro profondamente.
<<Cos'è successo?>> chiede.
Sto zitta ementre cerco di tranquillizzarmi.
<<Ehi...>> dice e appoggia la sua mano su una delle mie per cercare di vedere che cosa sto facendo. Devo avere un aspetto davvero orribile in questo momento ma non mi importa.
<<Possiamo andare a casa?>> Chiedo guardandolo dritto negli occhi. Voglio solo andare a casa e piangere senza dare spettacolo a nessuno.
<<Prima mi dici che cosa è successo, poi ti lascio andare>>
<<Cameron fa partire subito quest'auto>> insisto.
<<Voglio solo esserti d'aiuto>>
<<Non lo sei se ti comporti in questo modo>> rispondo.
Continua a guardarmi e giuro che, se non la smette, esco da quest'auto e me ne vado a casa a piedi.
<<Allora?>>
<<E va bene. Il mio migliore, che conoscevo fin da quando ero piccola, mi ha mandata a fanculo. Mi ha detto tantissime cose terribili e in più la mia migliore amica ha problemi per colpa mia. Mi sento uno schifo. Vaffanculo al trasferimento!Sarebbe tutto diverso se fossi rimasta lì>>
Tanto per cominciare avrei ancora i miei migiori amici, la mia vecchia scuola e in poche parole la mia bellissima.
<<Non sei uno schifo e se lo dici un'altra volta ti faccio uscire dall' auto. Come fai a dirlo? Guardati. Se lo fossi non te ne sarebbe importato dell'amico e delle cose che ti ha detto. È lui lo stronzo, perchè un vero amico non se la sarebbe presa con te in quel modo. E il trasferimento è stato positivo per tutti . Insomma, sei qui da un mese e io e mia sorella andiamo d'accordo, non credo sia poco...>> dice passandosi la mano fra i capelli e non posso ancora crederci di essere in auto con Cameron che cerca di tirarmi su di morale.<<...Non sono bravo con le parole... Ma il punto della situazione è che non sei la persona orribile che credi di essere. E poi dovresti smetterla di pensare a come sarebbe la tua vita se fossi rimasta lì. Sei qui e le cose non possono cambiare. Non mi piace vederti così. Non dovresti buttarti giù per qualcuno che ti tratta male.>> appoggia la mano sulla mia guancia.
Alzo lo sguardo e mi trovo davanti il suo volto perfetto. I suoi occhi sono puntati sulle mie labbra, le sue dita accarezzano la mia pelle e il suo viso si avvicina sempre di più al mio... <<Non posso>> sussurro.
<<Ma vuoi>> e non posso fare a meno di dargli ragione.
<<Ma non posso>>ripeto.>>Non posso fare questo a Matt, lo sai>>
Abbassa lo sguardo e annuisce.
<<Mi dispiace>> dico.
<<Non ti preoccupare! Hai ragione>> Forza un sorriso. <<Andiamo a casa>>
N/A:
Ciao Family ❤️
Ci vediamo a Tempo di Librii domani alle 15.30 nella Sala Caffè Garamond PAD. 4. Non vedo l'ora di vedervi 😻
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