~78~
<< Ehi ehi, ferma>> mi dice Cameron seguendomi fuori dalla classe mentre mi allontano arrabbiata per la giornata pesante che ho avuto. Nessuno si aspettava un test a sorpresa di matematica, compresa me, che quando mi sono trovata le domande sul foglio sono rimasta a bocca aperta perché non ero per niente pronta.
<< Cosa vuoi?>> domando continuando spedita verso l'uscita della scuola.
<< Cosa ti sta succedendo?>>
Mi fermo in mezzo al corridoio e lo guardo dritto negli occhi :<<Niente, lasciami stare>>
<<No, dimmelo>> insiste.
<< Cameron, finiscila >> dico. Mi sto stancando di questa situazione dove io, forse, provo qualcosa per Cameron, mentre lui non mi sopporta. Dubbiamo mettere in chiaro una volta per tutte, e non mi importa se succederà in mezzo a questo corridoio, ma voglio chiudere una volta per tutte questa storia.
Si allontana da me confuso:<< Di fare cosa?>>
<< Di fingere che ti importi di me. Lo sai che effetto mi fai, perciò ti prego di smetterla. Non voglio soffrire e nemmeno avere problemi con Matt. Ti prego...>>
<< Ma...>> comincia a dire, ma io lo blocco subito. So già che con qualche parola sarebbe capace di farmi cambiare idea subito:<< Stiamoci distanti per un po', va bene? Ho bisogno di tempo per pensare bene a tutto questo casino e soprattutto per cercare di capire se provo veramente qualcosa per Matt>>
<<Lo sai che cosa provi per lui, solo che continui a pensare che ti sbagli>> intuisce.
<<Non sai che cosa penso veramente perciò smettila>> mi innervosisco.
Solleva le braccia:<< Va bene scusa. Penso solo che tutto questo sia una grandissima cavolata. Possiamo provare ad essere amici, ma non ce ne staremo lontani>>
<< Per poco, non per molto, va bene?>> chiedo e lui sbuffando annuisce. Poi rivolge uno sguardo dietro di me, mi volto e vedo Susan. Mi sembra più che chiaro che è ancora innamorato di lei e io in questa storia sono solo la ragazza che li tiene separati. Guardo i suoi occhi, come la seguono in ogni sua singola mossa, come se da un momento all'altro volesse correrle incontro per dirle ciò che prova nei suoi confronti.
<<Adesso vado>> dico e lui annuisce rivolgendo finalmente lo sguardo a me.
Mentre esco da scuola, non posso fare a meno di pensare al vuoto che sento dentro di me in questo momento. Ho solo la necessità di vedere qualcuno e di passarci del tempo insieme solo per sentirmi meno sola. Afferro il cellulare con l'intenzione di chiamare Matt... Ma qualcosa mi frena. Forse la testa, forse il cuore.
Cammino con le cuffie nelle orecchie e le uniche cose che mi vengono in mente sono le bellissime camminate con gli amici, con Set, i bellissimi momenti passati con lui senza avere altri problemi per la testa.
Mi manca davvero tutta la mia vita di Los Angeles.
Il mio cellulare vibra e sblocco lo schermo per vedere di chi è il messaggio.
*Vieni da me, ora* messaggio da Sam.
Passerei volentieri del tempo con Sam e sarei già a casa sua in questo momento, se solo Cameron non fosse suo fratello. E se non le rispondo e mi invento che avevo il cellulare spento o qualcosa del genere? Prima devo capire se è una cosa grave.
*Cos'è successo?*
*Niente, voglio solo passare un bel pomeriggio con te* mi risponde immediatamente.
Effettivamente, io e Sam nell'ultimo periodo abbiamo passato davvero poco tempo insieme e sinceramente sento parecchio la sua mancanza. Lei stata la prima persona che ha avuto voglia di conoscermi quando ho messo per la prima volta piede in questa scuola e mi manca avere un'amica con la quale condividere i miei pensieri.
*C'è Cameron a casa?* domando. Mi manca Sam, certo, ma se Cameron è in casa, allora preferisco organizzarmi in altro modo.
*No, non c'è! C'è qualche problema?* mi risponde e tiro subito un sospiro di sollievo.
*Adesso arrivo*
Passo davanti a casa mia e prendo subito la direzione della via in cui si trova la casa dei Dallas. Ho intenzione di passare un po' di tempo con Sam, stando però attentissima a non beccare Cameron, perché in tal caso non saprei come reagire e che cosa dirgli. Sospetto sia a scuola per allenarsi a calcio, perciò potrei avere due ore intere a disposizione prima che arrivi.
Suono al campanello e da dietro di porta si sentono passi pensanti e rapidi di Sam, che in pochi secondi mi apre la porta e mi abbraccia senza dire una parola. Resto un po' sorpresa inizialmente, ma dopo qualche secondo mi riprendo e ricambio strangola forte a me.
<< Cameron non c'è, puoi stare tranquilla. Ha allenamento questo pomeriggio, quindi sei salva>>mi dice prima di allontanarsi dall'abbraccio.
<< Meglio>> sussurro, entrando in casa.
<<Cos'è successo tra di voi? A fine scuola Cameron sembrava arrabbiato>>
<<Ti racconto dopo, adesso non mi va di parlarne>> taglio corto, perché in realtà non saprei nemmeno che cosa dire. Io ho preso una decisione e ho intenzione di rispettarla... Il problema fondamentale è : per quanto tempo sarò determinata in questo modo? Giorno dopo giorno, mia accorgo di quanto Cameron riesca ad avere effetto su di me senza che io lo voglia, e la mia paura è che, dopo qualche sua parola, la mia idea possa cambiare.
<<Va bene, ma se avete problemi cercate di sistemarli perché Matt rischia di essere preso a botte da Cameron, e non credo che sarà una scena molto carina da vedere>> consiglia Sam, con voce tremante.
<<Matt rischia di essere preso a botte?>> non credo che Cameron sia in grado di fare una cosa del genere. Stiamo pur sempre parlando di Matthew, uno dei suoi più cari amici. Certo, non stanno avendo un ottimo rapporto in questo periodo, ma non vuol dire nulla!
<<Sì, oggi mentre stavano andando ad allenamento, Matt per sbaglio è andato addosso a Cameron e lui l'ha spinto a terra facendogli male >> spiega.
Che diamine sta succedendo a Cameron? Perché si comporta in questo modo?
<< Cambiamo argomento ti prego >> dico, con la grandissima voglia di togliermi dalla testa la terribile immagine di Cameron che alza le mani per fare del male a Matt.
<<Va bene! Andiamo in camera mia e facciamo qualcosa>> suggerisce.
La mia testa è ancora piena di pensieri riguardanti Cameron mentre faccio le scale per andare al piano di sopra. Non riesco a capire il motivo di questa sua reazione esagerata nei confronti di Matthew... Perché mai dovrebbe odiarlo così tanto? La prima cosa che mi viene da pensare è che tutto sia fatto per gelosia, ma la vera domanda è : gelosia per cosa? O per chi?
<< Com'è andato il test di matematica?>> domanda Sam.
<< Malissimo, non ero assolutamente pronta. A te?>>
<< Bene. Nash mi ha dato una mano prima della verifica, quindi è andata bene>> mi spiega. Non appena pronuncia il nome di quel ragazzo, le si illuminano gli occhi. Si capisce benissimo che vederlo la rende felice e sono davvero contenta per lei.
<< Come va tra te e Nash?>> chiedo curiosa. Lei e Nash li vedo spesso insieme a ricreazione e anche fuori da scuola, e sembrano sempre così allegri, senza problemi.
<< Così così, diciamo che abbiamo avuto un litigio pesante e nessuno dei due ha coraggio di mettere da parte l'orgoglio per sistemare>>
<<Davvero? Cos'è successo?>> chiedo.
<< Hai presente quando una persona ti vede costantemente come un cucciolo indifeso? Ecco. Il nostro problema è questo. Ultimamente mi stava troppo addosso, mi chiedeva ogni cinque minuti se stessi bene o meno, se mi fosse successo qualcosa. Mi fa piacere, non lo metto in dubbio, ma dopo un po' dà fastidio. Abbiamo litigato e mi ha detto che sono una persona debole e insicura, che ha bisogno di qualcuno che si prenda cura di lei... Mi ha dato fastidio, perché nonostante io sia fragile, so di essere capace di stare bene anche da sola>>
<<Mmhh>> le dico, non avendo il coraggio di dirle che Nash è venuto a parlarmi proprio di questo.
<< Ho bisogno di un fidanzato, non di un babysitter >> conclude:<< Tu con Matt, invece?>>
<<Non va proprio bene. Litighiamo sempre e anche se alla fine sistemiamo, sappiamo che dopo ci sarà qualcosa che ci dividerà di nuovo e non è una bella sensazione>>
<<O qualcuno. So che non ha preso bene ciò che è successo alla festa>> lo sanno tutti ormai, ne sono sicura.
<< Non ero in me e non sapevo che cosa stessi facendo>> mi giustifico ripensando a quella sera.
<< Quando si è ubriachi si fanno le cosa più strane e soprattutto si fanno cose che si desiderano fare da tanto tempo. L'alcol ti da solo il coraggio di compiere un'azione che hai sempre voluto fare>> ma non sembra molto sicura di ciò che dice. In effetti ha ragione, perché è dal giorno dello sgabuzzino che voglio baciare Cameron e la situazione che si è creata alla festa mi ha solo dato il coraggio per farlo.
<< Provi qualcosa per Cameron?>> chiede.
Provo qualcosa per Cameron?
<< Io... >> la mia testa dice 'NO', ma la mia bocca sembra non essere particolarmente d'accordo con questa risposta, perciò mi ritrovo a balbettare senza riuscire a dare una risposta ben elaborata:<< ... Non lo so... Voglio dire, certo che no... Ma... >>
<< Non è un no, quindi>> taglia corto Sam.
<< Non è neanche un sì>> immaginarmi con suo fratello, per adesso, mi risulta come una cosa un po' strana e difficile, ma non è una cosa che mi dispiace... Ed è questa la cosa mi preoccupa : io sono fidanzata con Matthew, eppure sto pensando ad un altro ragazzo.
Qualcuno suona al campanello e io sento che qualcosa di terribile sta per accadere...
<<Deve essere papà>> ipotizza Sam e si alza per andare ad aprire.
Mentre spero con tutta me stessa che non si tratti di Cameron, mi guardo un po' attorno e poi su un piccolo comodino delle piccole foto attirano la mia attenzione. Mi alzo e vado a vedere.
Sono incorniciate e nella foto c'è una piccola Sam e un piccolo Cameron che si abbracciano. Sono tenerissimi, e mi chiedo se anche Cameron abbia conservato dlle foto del genere con la sorella... Ti prego, aiuta Sam ripete Nash nella mia testa e solo adesso mi ricordo di avergli promesso di sistemare le cose tra i due fratelli. Ma come ,se io e lui non ci parliamo?
Riappoggio la foto e torno a sedermi sul letto.
Chissà perché Sam ci sta mettendo così tanto.
Esco dalla stanza per andare a vedere se ci sono problemi. Scendo lentamente le scale e trovo Sam che chiude la porta dell'ingresso con una faccia preoccupata e scusa. Che cos'è successo?
<< Tutto bene?>> chiedo e sembra che sia preoccupata.
Si guarda attorno e annuisce. Il suo comportamento non mi piace neanche un po'.
<< Sei sicura che vada tutto bene?>> dico.
Annuisce:<<Dai torniamo in camera>> la sua voce trema... Cosa sta succedendo?
<< Va bene, ma prima vado a bere qualcosa perché ho sete>>
<< Va bene... >> scappa al piano di sopra.
Con il volto preoccupato di Sam ancora stampato in mente, vado in cucina e cerco nei vari scaffali i bicchieri. Ne afferro uno e ci verso dentro l'acqua...
<< E così, questo tu lo chiamo starsene lontani?>>
L'acqua mi va quasi di traverso e, quando mi volto, vedo Cameron appoggiato all'ingresso della cucina.
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