~65~

Il ragazzo biondo, passa davanti a noi, ma senza notarci e senza mai girarsi nella nostra direzione. Sento il battito del mio cuore aumentare improvvisamente, lasciando presto spazio alla preoccupazione e alla tensione... Chissà come reagirebbe se mi vedesse con Cameron! Non posso e non devo farmi notare in alcun modo da lui, perciò afferro il braccio di Cam, e lo trascino via con me nella direzione opposta. Continuo a pregare dentro di me, con la speranza che veramente Matthew non ci abbia visti. 

<< Cosa stai facendo?>> chiede Cameron, come se non fosse già abbastanza evidente.

<< Cerco di andare il più lontano possibile da Matt. Non può vedermi insieme a te. >> spiego brevemente.

<<Lo sai vero che, prima o poi, dovrai parlargli? Non potrai evitarlo per sempre>> certamente ha ragione, ma questa giornata l'ho passata così bene che non voglio che qualcuno me la rovini.

<<Si, ma non oggi>> chiudo il discorso, continuando a trascinarlo via. 

Per fortuna, Cameron mi segue senza dire un'altra parola, e rallentiamo quando comincio a sentirmi più tranquilla e sicura. Siamo arrivati in una via non poco lontana da casa di Cameron, e resto quasi a bocca aperta quando davanti a me vedo una casa... Una specie di casa dei miei sogni. Il tetto marrone scuro e le pareti esterne tinte di un tenero rosa perla, sicuramente a quattro piani. L'abitazione è circondata da un grandissimo giardino verde e cosparso di tantissimi fiori... Resto incantata davanti a tale meraviglia. Sembra una di quelle ville che si vedono nei cartoni animati e che tutte le bambine sognano di avere da grandi. 

<<Di chi è?>> Chiedo a Cam, stupita. 

<< Di Susan... >> il fastidio è evidente nella sua voce, quindi decido di non domandare altro. 

Susan e Cameron abitano praticamente attaccati, e solo adesso mi rendo conto di quanto possa essere vantaggioso... I miei pensieri continuano a concentrarsi su quella splendida villa, fino a quando la voce acuta, di una persona che ormai conosco bene, non pronuncia queste parole:<<Ah, quindi voi due non siete venuti a scuola per passare una bella giornata insieme >>

Davvero ha il coraggio di pensare una cosa del genere? Sa benissimo che Cameron prova ancora qualcosa di molto forte per lei, e che sicuramente non sarebbe in grado di dimenticarla in così poco tempo, soprattutto dopo anni di relazione. 

<< In realtà, no >> mento. << Stavo poco bene, così ho deciso di fare una passeggiata per il quartiere... Avevo bisogno di una boccata d'aria fresca. Ho incontrato Cameron casualmente.>>

<<Sta zitta! Pensa se lo scopre Matt... >> ridacchia mordendosi il labbro, come se si fosse appena trovata davanti all'occasione della sua vita. 

<<Non lo scoprirà!>> Interviene Cameron, interrompendola. <<Vero?>> Domanda con tono minaccioso. Il sorriso scompare subito dal volto coperto di fondotinta di Susan, e serra i pugni, arrabbiata. Susan sa benissimo che non può mettersi contro Cameron, se non vuole perderlo per sempre... 

<< Io veramente non ti capisco! Come... Come puoi solo pensare di farmi ingelosire con lei...>> inventa Susan. Incredibile! Riesce a far cambiare argomento in pochi secondi, riportando l'attenzione su me e il suo ex fidanzato. Sono più che sicura che Cameron non sarebbe mai in grado di usarmi per far ingelosire la sua fidanzatina! Sa bene che non otterrebbe nulla. 

<<Ti sai sognando cose impossibili>> ride Cameron. 

<< Susan, ti prego. Non dire a Matt che mi hai vista con Cameron! Abbiamo già parecchi problemi e non voglio peggiorare la situazione>> la supplico. 

Spero davvero che si arrenda... Sono sicura che sarebbe capace di inventarsi una storia talmente surreale su me e Cameron, che Matt potrebbe anche cascarci, per quanto ingenuo possa essere. 

<< Va bene... Ma mi dovete entrambi un favore >> la biondina chiude così il discorso, andandosene in direzione della sua casetta. 

Tiro un sospiro di sollievo... Poteva davvero andare peggio. 

<<Che caratteraccio... >> sussurra Cameron, squadrando la sua ex da capo a piedi, mentre cammina sculettando verso l'ingresso di casa. 

<< Dai torniamo a casa, ho incontrato troppe persone oggi>> sbuffo, decidendo di tornare a casa. Il mal di testa sta lentamente tornando, e credo che una buona dormita sul mio letto mi farà più che bene. Cameron mi segue senza dire una parola, ed è una meraviglia quando la mia testa si appoggia sul cuscino morbido, quello appoggiato sul divano da Cam questa mattina. 

<<Tutto okay?>> Chiede preoccupato.

<< Mi è tornato il mal di testa, niente di grave >> appena finisco di dire la frase, la porta dell'ingresso si chiude, e io mi alzo subito dal divano.

Chi potrebbe essere? Mia mamma, no, perché è decisamente troppo presto. Mio padre nemmeno, anche lui lavora fino a tardi... Kate ci raggiunge in salotto e lascia cadere il pesante zainetto per terra. 

<< Ehi! >> ci saluta. << Non volevo disturbare... In realtà, non sapevo che mia sorella fosse in compagnia di qualcuno. Toglietemi una curiosità : c'è qualcosa tra voi due? >> domanda subito, senza nemmeno darmi il tempo di chiederle almeno come sia andata a scuola. No. Come al solito, mia sorella, con pochi giri di parole, è arrivata dritta la sodo.

<< No, non c'è nulla. Stavamo solo guardando la televisione >> spiego. 

<< Ah, va bene. Chiami il fattorino della pizza? Non ho mangiato niente in mensa, e sto morendo di fame>> dice mia sorella, stiracchiandosi e andando in camera sua. 

Rivolgo una piccola occhiata in direzione del ragazzo, che sta seduto sul mio divano, per cercare di capire la sua reazione, e sembra confuso e stupito, esattamente quanto me. Decido di distrarmi e di tenermi impegnata con l'ordine delle pizze, ma questo funziona per poco. 

<< Simpatica tua sorella >> sussurra Cameron, accomodandosi sulla sedia della cucina non appena chiudo la chiamata con il fattorino. 

Kate ha un rapporto speciale con tutte le persone che la circondano. È sempre molto socievole e non ha mai paura di fare domande strane, tipo quella che ha fatto a Cameron poco fa. Non ha paura di essere se stessa con gli altri e per questo l'ammiro.

<<E così... >> comincia Cameron, avvicinandosi a me:<<Hai detto alla tua tenera sorellina che stiamo insieme...>> Passo dopo passo, sento il mio cuore pulsare sempre di più. 

<< No >> riesco a malapena a dire. 

<< Sicura?>> inarca un sopracciglio. Le sue labbra si muovono a rallentatore, e io respiro faticosamente... Quando mi sento abbastanza cosciente per aprire bocca e parlare, vengo interrotta da mia sorella, che grida dal salotto :<< CRIISSSS>> 

Mi allontano da Cameron, e preoccupata corro in salotto:<< Cos'è successo?>>

<<Non riesco più a cambiare canale >> dice continuando a digitare il pulsante sul telecomando. Prenderei volentieri quell'aggeggio e glielo sbatterei testa. Una cosa che odio di Kate : grida per ogni singola cosa stupida che le succede. Non riesco mai a capire se si tratti di qualcosa di grave o no... 

<<Forse è scarico il telecomando>> ipotizza Cameron, andando verso la televisione e premendo un pulsante su di essa. Si accende.

Intanto, qualcuno suona alla porta e io corro per andare a vedere. Per fortuna,  è solo il fattorino della pizza, e dopo averlo pagato vado in cucina per appoggiare il cibo sul tavolo. C'è un profumino davvero delizioso e non vedo l'ora di mangiare, dato che io e Cameron abbiamo saltato pranzo. 

<<È ARRIVATA LA PIZZA>> alzo la voce per farmi sentire dalla cucina. 

Cam e mia sorella mi raggiungono in pochi secondi, e mangiamo quella delizia. Passiamo una buona mezz'ora a ridere, scherzare e sentire le battute pessime di Cameron sulla pizza, come ad esempio :<< Qual è il colmo per una pizza?>>

<< Non voglio sentire... >> scherzo, tappandomi le orecchie. So già che questa battuta sarà in grado di farmi perdere quel briciolo di stima che avevo nei confronti di questo ragazzo. 

<< Avere la figlia di nome Margherita che ogni quattro stagioni fa la capricciosa.>> Lui e Kate scoppiano a ridere, mentre io prenderei volentieri il mio cartone di pizza e me ne uscirei dalla stanza per paura di sentirla dire di nuovo. 

Quando finiamo di mangiare, Cameron si alza dalla sedia:<< Ora devo andare!Sono stato qui tutto il giorno e devo studiare per domani>> 

<<Tutto il giorno?>> Domanda Kate. 

Bene! Cameron è riuscito a farmi cacciare inuma altro guaio. Devo subito dire a mia sorella che non è vero, se no mia madre lo verrà a sapere e comincerà a pensare cose strane.

<< No. Tutto il giorno intende da quando l'hai visto tu, ossia da un'oretta. Sai, Cameron tende ad esagerare un po' troppo. Dovresti cercare di limitare il tuo utilizzo di  iperboli >> guardo Cameron. Lui mi guarda confuso, ma saluta mia sorella come se non fosse appena successo niente. 

La domanda la fa quando siamo finalmente fuori di casa:<< Perché non vuoi che tua sorella sappia che siamo stati insieme tutto il giorno?" 

<<Perché lo dirà a mia madre e quella si metterà strane idee in testa>> spiego. 

Lui sorride :<<Idee tipo?>> 

<< Tipo che stiamo insieme e cose del genere. Da quando abbiamo fatto la prima cena con i tuoi genitori, sembra essersi fissata>> 

<<Allora non sono l'unico ad avere genitori strani>> 

<<In che senso?>> chiedo. 

<<Nel senso che pensano che io e te saremmo perfetti insieme. >> spiega. << Ma è chiaro che non è assolutamente così >>

<< Sì, infatti. Non capisco come abbiano fatto a mettersi in testa certe idiozie >> dico. 

<< Allora... Ci vediamo domani >>  sussurra e si avvicina per lasciarmi un bacio sulla guancia. 

<<Si, a domani>> lo saluto lo sorridendo. La mia faccia sembra essersi paralizzata in questo momento... Con Cameron, ogni volta mi si forma un piccolo sorriso sul volto talmente spontaneo e vero, che non riesco nemmeno a mandarlo via. Ma che problemi ho? 


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