~63~
Ho deciso che oggi me ne starò chiusa in casa, a godermi la giornata stesa sotto le coperte. Ieri sera, i miei genitori sono rimasti a chiacchierare fino a tardi, mentre io e Cameron abbiamo parlato dei nostri problemi e ci siamo anche dati alcuni consigli. Sembrava così comprensivo e diceva tutto ciò che mi sarebbe piaciuto che Matthew dicesse a me... Incredibile come il nostro rapporto stia migliorando e come le cose stiano cambiando improvvisamente. Se il primo giorno di scuola, qualcuno mi avesse detto che avrei passato una serata insieme a Cameron senza provate odio per lui per almeno dieci minuti, gli avrei riso in faccia.
Sollevo la testa dal cuscino e spengo la canzoncina fastidiosa della sveglia, che sicuramente dovrò cambiare perché comincia a darmi parecchio sui nervi.
Dieci minuti dopo, mia madre entra in camera chiedendo:"Tesoro, tutto bene?"
"Non proprio... Ho un terribile mal di testa. Posso stare a casa oggi?"
"Solo perché sarebbe la tua prima assenza. Torna a letto e riposa, domani torni a scuola" mi avverte. Lo so che odia quando faccio assenze e cose del genere, ma deve capire che è stata anche colpa sua perché ha voluto lei gli ospiti.
Butto di nuovo la testa sul cuscino e chiudo gli occhi nella speranza di potermi riaddormentare subito, ma a quanto pare, qualcuno non sembra pensarla come me. Infatti, il telefono vibra... Perché tutti devono mettersi a rompere le scatole proprio quando io voglio dormire? Lo afferro e la prima cosa che faccio è abbassare la luminosità perché nella stanza buia dà davvero fastidio la luce del cellulare.
Un messaggio da Cameron.
*Da Cameron Dallas:
Hey, allora passo a prenderti a casa tua?*
Gli rispondo: *No, oggi non vengo a scuola perchè sto male*
*Da Cameron Dallas:
Va bene*arriva immediatamente la sua risposta.
Quando finalmente Kate e mia madre escono di casa e nella casa si sente il vuoto, il nulla, allora la mia povera testa comincia a rilassarsi e a percepire meno dolore. Ma, come spesso accade nella mia vita, i momenti di tranquillità vengono sempre interrotti... Infatti, qualcuno suona al campanello di casa, costringendomi ad alzarmi dal letto per andare a vedere chi diamine sia la persona che a quest'ora ha deciso di venire a casa mia e disturbarmi.
Non mi importa di come sono conciata: senza trucco, in pigiama e con i capelli spettinati... Voglio solo andare ad aprire la porta e finire al più presto la chiacchierata con quel tizio per poi potermene andare a letto e riposare.
Afferro la maniglia della porta e apro. La luce del giorno mi da subito fastidio agli occhi e solo dopo due secondi riesco a realizzare che davanti a me c'è Cameron.
Ma che ci fa qui? Appena mi vede sorride .
"Che ci fai qui?" Chiedo sorpresa.
Dopo la chiaccherata di ieri sera mi sento, in un certo senso, più vicina a lui... Ma non abbastanza da presentarmi davanti a lui in pigiama.
"Sto male anche io, quindi ... Pensavo che potevamo farci compagnia" spiega, entrando in casa. Il solo pensiero di passare con lui un'intera giornata, non solo mi mete di buon umore, ma riesce anche a farmi quasi passare il mal di testa che fino a qualche minuto fa mi torturava.
Chiudo la porta e dico in senso ironico:"Ammettilo che sei qui perché sentivi già la mia mancanza" e mi guadagno un suo sorriso, poi aggiungo :"Ehm... Vai pure in salotto, io vado a darmi una sistemata"
Si acciglia:"No. Resta così, fai tenerezza" Non so se sia un complimento o un insulto, ma in questo momento l'unica cosa che voglio è quella di andare sul divano e riposare.
"Hai già mangiato?" Domanda.
Scuoto la testa:"Neanche io. Ti dispiace offrirmi qualcosa?"
Il suo modo di parlare oggi è stranissimo e sono più che sicura che mi stia prendendo in giro. Prendo due ciotoline e le riempio di latte riscaldato, poi le appoggio sul tavolo e Cameron prende la scatola di cereali. Mi siedo davanti a lui e aspetto che smetta di riempire la sua con i cereali.
"Cos'hai? Febbre? Mal di testa?"Domanda mettendosi un cucchiaio in bocca.
"Mal di testa. Ieri sera sono andata a letto tardi e tu?"
"Io sto bene, solo un po'di mal di testa"
"Allora perchè sei qui se stai bene?" Sono davvero curiosa di sapere il motivo del suo arrivo improvviso a casa mia.
"Non lo so... Forse perchè non avevo voglia di andare a scuola, o forse perchè volevo stare un po'con te, o forse perchè volevo bombardarti con i cereali"ridacchia e mi lancia una pallina sul naso.
"Ehi"mi lascio scappare un gridolino sorridendo e avvicinandomi alla scatole di cereali. Ne prendo uno e glielo lancio addosso. Lui si avvicina per prendermi la scatola ma io mi alzo dalla sedia e mi allontano. Sorride e prende una pallina inzuppata nel latte e me la lancia addosso. Riesco a schivarla ma per sbaglio rovescio a terra tutto il contenuto.
"Nooo"dico e lui ride.
"Cosí impari a lanciarmeli addosso "commenta. Prendo un'altra pallina e gliela lancio contro per zittirlo.
"Eh no, adesso basta" si alza dal tavolo per venirmi incontro.
Io indietreggio ma vado addosso al ripiano della cucina quindi non posso più spostarmi. Si avvicina ancora e io sollevo la scatola per non fargliela prendere, ma sono sicura che riuscirà senza alcun problema anche perché è molto più alto di me. Passo dopo passo, si ferma quando è a pochi centimetri di distanza da me... Appoggia le mani sul mobile dietro di me e mi fissa intensamente. L'aria sembra essere completamente scomparsa dalla stanza e non posso evitare di guardare le sue bellissime labbra. Solleva una mano e prende la scatola, restando immobile davanti a me e fissandomi intensamente negli occhi.
Sorride:"Sono stanco, andiamo in salotto"
Se ne va via dalla cucina, sgranocchiando qualche cereale fino al salotto, mentre io resto imbambolata, con la testa confusa. Che diamine stava succedendo? Che diavolo mi è preso?Sono rimasta immobile come una cretina e lui ne ha approfittato.
Alla fine, decido di cancellare dalla testa quel momento, e me ne vado in salotto, dove la musica ad alto volume è già presente. Cameron è seduto comodamente sul divano e divora i cereali come se fossero popcorn. Quando mi siedo accanto a lui, dico:"Passamene un po"
Allungo la mano per prendere la scatola, ma lui scuote la testa e l'allontana:"Apri la bocca"
"Cosa?" Chiedo.
"Vuoi i cereali?"
Annuisco! Non ho ancora mangiato perchè la mia colazione è stata rovinata da 'qualcuno' che mi ha buttato addosso i cereali...
"Allora aprii"ordina.
Mi arrendo e apro la bocca. Avvicina la scatola alle mie labbra e versa un'alta quantità di cereali al suo interno, fino a quando mi risulta quasi impossibile respirare. Quando allontana la scatola e vede le mie guance gonfie, si mette a ridere. Non gli presto attenzione e mastico tutto. Stiamo immobili a guardare la televisione, fino a quando la mia testa non comincia a farsi sempre più pesante. L'unica cosa che la coscienza continua a suggerirmi è 'dormi'.
Mi appoggio sulla spalla di Cameron, e a lui per fortuna non sembra dargli fastidio. Infatti sposta il braccio, in modo da potermi stringere di più a lui. Minuto dopo minuto, il sonno comincia ad avere la meglio su di me, quindi mi addormento fra le sue braccia.
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