Il professore di fisica continua a spiegare, mentre la mia testa è concentrata su tutt'altra cosa : la   festa di Halloween. Non sono mai stata ad una festa di maschera, e scommetto che sarà divertente passare la serata insieme a Sam, Nash e gli altri ragazzi. 

"Cameron, correggi gli esercizi" chiama il professore. 

"Non ho il libro" risponde lui. 

Il professore si guarda attorno, in cerca della prossima vittima:"Segui con Evans"

Devo aver sentito male... Continuo a concentrarmi sulla paginetta del mio libro e scarabocchio come al solito gli spazi vuoti delle lettere. Qualche secondo dopo, ecco che il rumore di una sedia che striscia sul pavimento mi fa quasi rabbrividire. Cameron la sistema accanto a me e si siede, guardando il mio libro. Lo ignoro e riafferro il foglietto con i dettagli della festa di Halloween. 

"Ci andrai con Matt?" Cameron non sa proprio farsi gli affari suoi.

"Sì" sussurro, per non attirare l'attenzione del professore. Il ragazzo accanto a me sorride, anzi, quasi scoppia a ridere per la cosa che ho appena detto. Cosa c'è di così tanto divertente? "Cosa c'è?" 

"Ti va di fare una cosa?" Chiede.

Questa conversazione è particolarmente fastidiosa, ma già il fatto che abbia smesso di parlare male di Matt, mi fa stare meglio.

"Ti ascolto"

Cameron si appoggia completamente con la schiena alla sedia e guarda in avanti. Punto lo sguardo nella sua stessa direzione, e faccio finta di seguire ogni singola parola del professore annuendo e facendo finta di prendere appunti. 

"Avvicinati"sussurra Cam.

Mi sposto con la sedia più vicino a lui per ascoltare ciò che ha da dirmi. Mi sta davvero mettendo tanta curiosità.

"Facciamo così: scarichi Matt e passi la bella festa di Halloween con me"dice guardandomi e facendomi l'occhiolino. 

"Cosa?" scatto sulla sedia, facendo girare tutti nella mia direzione. Devo smettere di fare queste figuracce... Non posso andare avanti in questo modo. Vorrei sparire immediatamente. 

"Signorina Evans, se vuole correggere l'esercizio non c'è nessun problema... Prego"dice il prof.

Odio Cameron, odio i suoi stupidi tentativi di mettermi in difficoltà, odio mettermi nei guai. 

"Va bene... "sussurro al prof e sento Cameron trattersi dalle risate, perciò gli tiro una gomitata e lui scoppia a ridere.

"Dallas? Cosa c'è di tanto divertente?"chiede il docente chiaramente infastidito dal nostro comportamento. 

Cameron si calma e scuote la testa. Ma è possibile che noi due dobbiamo sempre finire nei guai?

"Se continuate così voi due, vi beccherete compiti extra"ci avverte. Meraviglioso! Prima a punizione, adesso quasi i compiti extra... Devo mettermi in testa di stare lontana da Cameron se non voglio continuare ad avere problemi a scuola. Il professore torna a concentrarsi sulla classe e a spiegare uno dei soliti esercizi... 

"Allora accetti? " domanda Cameron. Stava parlando sul serio? 

"Ti ricordo che io sono fidanzata"dico infastidita.

"Fidanzata, ma non innamorata... Ammettilo, se non ci fosse Matt ci saresti venuta con me senza alcuna esitazione."

Ma è davvero così egocentrico? Anche se fossi stata da sola, lui sarebbe stata l'ultima persona a cui l'avrei chiesto. Passare il pomeriggio con lui è stato faticoso, figuriamoci una serata intera. Non riusciremmo ad essere d'accordo nemmeno sulle cose da indossare o sull'orario del ritrovo. 

"Le altre ragazze farebbero sicuramente come hai detto tu, io no"

"Lo so che non sei come le altre... Ma è meglio provarci no?"

Ancora non ci credo che Cameron mi abbia chiesto di andare con lui anche se sono fidanzata.

Il suo sguardo è puntato sul libro, e io non posso fare a meno di approfittarmene per guardarlo.
Il modo in cui questo momento sembra così concentrato, in cui si lecca le labbra e in cui sfoglia le pagine del libro... è così...

No.

Devo veramente smetterla, io sto con Matt e devo pensare solo a lui. Mi ritrovo a guardare ill ragazzo dai capelli biondi che non sembra arrabbiato come pensavo, solo pensieroso e preoccupato. "Quel tipo nasconde qualcosa"sussurra Cameron, guardando nella mia stessa direzione. 

"Quel tipo ha un nome"sbuffo infastidita dal suo modo di chiamare Matt.

"Hai già pensato a ciò che ti ho detto?"

La sua domanda mi mette in confusione e non so davvero di che sta parlando.

"Che cosa mi avresti detto?"chiedo.

"Di parlargli e di dirgli che puoi essere amica di chi vuoi, e cose del genere"

"Si, ci ho pensato e hai ragione... Dovrò parlargli riguardo a questa cosa"

Spero la prenda bene sul fatto che voglio essere amica di Cameron, perché se si arrabbia non saprei veramente che cosa dire fare . Non voglio di certo lasciarlo perchè per lui provo qualcosa di forte, ma non voglio nemmeno perdere Cameron, soprattutto ora che siamo diventati... Qualcosa... e andiamo d'accordo, qualche volta. Mi sta per scoppiare la testa e per non ora non voglio pensare a fare queste scelte. Appoggio la testa sul banco per tranquillizzarmi un po'.

"Tutto bene?"chiede Cam sussurrando nel mio orecchio. Il suo respiro colpisce delicatamente la mia pelle, facendomi venire la pelle d'oca. Chiudo gli occhi per qualche secondo, e l'unica cosa che riesco a vedere sono i suoi scuri, le sue labbra morbide, il suo sorriso smagliante... Ma che diavolo mi sta succedendo? La devo smettere di pensare a lui. Torno a mettermi composta sulla sedia, e Cameron mi guarda confuso.

Il pensiero assurdo di me che provo qualcosa per Cameron sfiora la mia mente. E se avesse ragione? E se cominciassi a provare veramente qualcosa di forte per lui, oscurando il sentimento che provo per Matt?

La campanella suona e non sono mai stata così contenta di sentirla in tutta la mia vita! Almeno ora potrò distrarmi da questi stupidi pensieri che sembrano non volersene andare via dalla mia testa.

"Esci?"domanda Cameron. 

Annuisco e, non appena mi alzo dalla sedia, incontro lo sguardo di Matt. Non mi ero neanche accorta della sua presenza.

"Andiamo?"chiedono entrambi contemporaneamente.

La situazione sembra così assurda... I ragazzi che mi stanno mettendo in confusione, sono davanti  a me, che mi chiedono la stessa identica cosa. "Certo" rispondo rivolgendomi ad entrambi. 

Ce ne andiamo in giardino, al nostro solito posto, dove ci sono tutti gli altri ragazzi. Taylor è il primo a vederci, e subito domanda:"Allora, chi porterete alla mia festa?" 

Ci sediamo per terra e saluto rapidamente Sam, che sta accoccolata tra le braccia di Nash. Sembrano così perfetti, insieme. Si tengono la mano a vicenda e lui le lascia qualche bacio sulla tempia. 

"Ovviamente Maggie" risponde Carter. 

"Io sono costretto a chiederlo a Gwen... Non ci sono altre ragazze disposte ad uscire con me. Sono troppo fissate sulle voci di corridoio... Tu, Cameron?" spiega Taylor. 

Cameron si volta nella mia direzione per cercare di capire quale possa essere la mia reazione alla domanda di Taylor e io scuoto la testa, per fargli capire che non ho alcuna intenzione di accettare la sua proposta. Soprattutto adesso che io e Matthew abbiamo sistemato le cose tra di noi. 

"La ragazza a cui ho chiesto deve ancora darmi conferma"dice.

Se sta parlando di me, allora può stare certo che non riceverà alcuna conferma. Non voglio avere problemi ne con Matt, ne con Susan, che quella sera sarà sicuramente pronta a controllarmi sempre per evitare che mi avvicini troppo al suo amore. 

"Chi è?" Chiede Taylor curioso.

"Lo saprete alla festa" risponde Cameron. 

Vorrei tanto sapere chi porterà veramente, dato che da me riceverà solo un rifiuto.

"Io e Cris andremo insieme"commenta Matt, voltandosi verso di me e sorridendomi. Amo sapere che abbia dato per scontato il fatto che io e lui saremmo andati insieme alla festa.

"Fidatevi che sarà la festa più bella della vostra vita"commenta Taylor emozionato.

"Eccole" ci interrompe Nash, guardando dietro di noi. 

Quando mi volto, ecco Susan e le sue michette venire in questa direzione. Camminano a testa alta e squadrano le persone da capo a piedi come se fossero delle dee scese in terra per diffondere terrore tra i comuni mortali. Appena vede Cameron, le si illuminano gli occhi, e aumenta la velocità dei passi per arrivare fino a qui e dire:" Ragazzi" la sua voce acuta e fastidiosa mi irrita. " Andrò con Brent, alla festa di Halloween."

"Nessuno te l'ha chiesto"commenta Cameron, e l'unica cosa che vorrei fare in questo momento è battergli il cinque.

"Ah giusto, Cris e Cameron, in professore di storia vi vuole parlare"ci dice Susan.

Io e Cameron ci scambiamo un'occhiata. Cos'altro potrebbe volere il professore? Ci alziamo in piedi, e noto che anche Matt lo fa. Poi, si avvicina e, mettendosi al posto di Cameron, mi afferra la vita e mi stampa un bacio.

"Sei bellissima oggi"sussurra. So benissimo che l'ha fatto solo per ricordare a Cameron che sono fidanzata, ma non mi da fastidio... O almeno, non troppo.

Raggiungo Cameron e mentre cerco di stare a suo passo, lo sento imitare la voce di Matt e dire:"Sei bellissima" 

So benissimo che si sta comportando in questo modo solo perchè è geloso, e l'unica cosa che posso fare in questo momento è sorridere e dire:"Smettila"

Amo vederlo ridotto in questo stato, con il volto apparentemente indifferente:"è solo un povero imbecille. Non riesco ancora a capire come fai a stare con lui" si domanda. 

"Cam smettila! Ti ricordo che siete amici." gli ricordo. In fondo, lui e Matthew sono amici da tanto tempo, e non è assolutamente bello vederli odiarsi a vicenda per colpa mia. 

Si ferma di colpo, e mi fissa:"Cam?" chiede. 

"Eh? Cioè volevo..."balbetto, ma lui mi ferma dicendo:"No no! Da quando noi due siamo cosí amici?"

Riconosco il tono scherzoso nella sua voce e sbuffo.

"Sto scherzando... Solo che suona strano detto da te"spiega evitando di guardarmi.

"Suona male?" Chiedo.

"No... Anzi... Cioè, è strano in senso positivo... Mi piace"

"Secondo te cosa vuole?" Domando guardando il professore di storia, che ci sta aspettando nella sua aula.

"Assumerci come bidelli?" Chiede. 

Non posso evitare di far crescere il sorriso sul mio volto per ciò che ha appena detto. Ma come gli vengono in mene certe battutine?

"Buongiorno prof, Susan ci ha detto che voleva parlarci"cerco di sembrare più educata possibile.

"Si, volevo solo dirvi che i bidelli sono stati così soddisfatti del vostro lavoro che se potessero, vi assumerebbero volentieri"spiega. Non posso far a meno di guardare Cameron. A quanto pare, aveva ragione. "È tutto... Cercate di finire in punizione più spesso voi due"aggiunge il professore e si alza dalla cattedra per andarsene.

"Oh, si fidi che sarà così"sussurra Cam sottovoce.

Ma perchè tende ad essere cosí scemo? E perchè non posso evitare di sorridere come una cretina?

"Torniamo dagli altri"

Usciamo in corridoio e noto che tutte le persone hanno di nuovo in mano quello stupido giornalino scolastico.Non so che cosa fare. Lo leggo, oppure no?

"Non lo fare... "ordina Cameron sussurrandomi all'orecchio e facendomi tornare i brividi. "Cris... "dice di nuovo.

Mi muovo verso il tavolone e prendo il giornalino. La notizia in prima pagina riguarda il fidanzamento tra Nash e Sam ed è strano che non abbia messo me o Susan in copertina. Cameron si avvicina da dietro e appoggia le sue mani sui miei fianchi. Il suo respiro caldo e la sua presenza troppo vicina mi fanno rabbrividire, ma cerco di calmarmi.

Giro pagina ed ecco che compare il bel viso di Susan che bacia un ragazzo sconosciuto.

"Bella questa notizia"sussurra Cam.

"Perche?" Chiedo incuriosita.

"Almeno so che non le importa più nulla di me"sorride.

"Strano che non ci sia io... " sfoglio le pagine.

"Non sei più interessante, Cris. Rassegnati. "ridacchia. 

"Stronzo"piego in due il giornalino e mmi volto per colpirlo sul braccio. 

Alla fine, dopo qualche minuto di prese in giro, decidiamo di tornare dai ragazzi per continuare a parlare di quella meravigliosa festa. Già riesco ad immaginare me e Matthew che balliamo, ci guardiamo negli occhi e ci sfioriamo dolcemente le labbra... 

"Ah, eccoli! Allora, Evans, ricordami con chi andrai alla festa di Taylor?" il sorriso sul volto di Susan non promette nulla di buono. Guardo Matthew, e lui sembra parecchio infastidito da qualcosa. Che diamine sta succedendo?

"No,lei andrà con Cameron" risponde Matt al mio posto. Si alza in piedi e se ne va. Lo seguo. Non può andarsene via senza prima avermi dato una spiegazione.

"Ma che cos'hai?" Alzo la voce per farmi sentire. 

"E cosí hai passato un bel pomeriggio con lui?" Chiede.