~58~

Le sue labbra gonfie e morbide sembrano come della calamite, che lentamente mi fanno avvicinare sempre di più, curiosa di sapere come possa essere anche solo sfiorarle. Non appena nella mia mente balena l'dea di prendere il coraggio e di baciarlo, la mia coscienza, per grandissima fortuna, mi avvisa riuscendo a bloccarmi dallo sbaglio, menzionando una sola parola... 'Matthew'. 

Abbasso lo sguardo e prendo un respiro profondo, facendo allontanare Cameron, che si limita a sussurrare:"Ecco... così..."

"Così, cosa?" chiedo infastidita. 

"Così­ ci si sente con il ragazzo che ti piace"dice.

Non può averlo detto sul serio. Cameron non sarebbe mai in grado di sostituire Matthew, ed è assurdo che possa addirittura pensare di aver fatto colpo su di me dopo tutto ciò che è successo tra di noi. 

"Pensi di piacermi?" Mi viene da ridere al solo pensiero. 

"Si" sembra sicuro di sè. 

"Allora ti sbagli! Ti ricordo che c'è un motivo se sto con Matt"spiego mettendomi comoda per terra. 

"Tu obblighi te stessa ad amarlo! Dai, non avresti voluto baciarmi in questo momento se fossi stata veramente innamorata di lui"

"Non volevo baciarti. L'avrei fatto, se l'avessi voluto veramente. Ma non è successo. "

"Oh si che volevi... Dai ammettilo"

Decido di smettere di rispondergli. Conosco questi giochetti, e sono sicura che fino a quando continuerò a dargli retta, continuerà ad insistere dicendo 'Io ti piaccio'. Cosa assolutamente non vera. 

"E così dovevi andare da Matt?" domanda all'improvviso. E io che pensavo non l'avesse sentito prima... 

"Si, dovrei essere da lui a quest'ora! Non posso neanche chiamarlo perché non c'è campo"mi lamento. Certe volte, mi rendo conto di quanto possano essere inutili quegli aggeggi. Se non prende ovunque, che senso hanno di esistere? In particolare, il mio super telefono di vecchia generazione ha più problemi di quelli moderni. Già è tanto se riesce a fare le chiamate senza troppi problemi. 

"A fare cosa?" Chiede.

"Non sono affari tuoi"

Fa spallucce e si stende a terra, occupano quasi metà stanza con le sue lunghe gambe. Appoggia il braccio sotto la testa e chiude gli occhi... Bene, che divertimento! Sono sicura che in questo modo il tempo passerà davvero in fretta... Ovviamente sono ironica. Menomale che dovevamo parlare e fare 'obbligo o verità'.

Alla fine, decido di recuperare il mio cellulare, giusto per controllare l'ora. Sarò strana, ma divento paranoica quando in una stanza non c'è un orologio. Devo sempre controllare l'ora. 

Mi stendo per terra e allungo la mano sotto l'armadio per recuperare quell'aggeggio... Peccato che il mio braccio piccolo non riesca a raggiungerlo, è troppo lontano. Prendo un respiro profondo prima di fare l'ultimo tentativo, e addirittura riesco a sfiorarlo, ma niente, sembra impossibile tirarlo fuori da là sotto. 'Addio cellulare' penso tra me e me.

"Cosa stai facendo?" domanda Cameron. 

"Non riesco a prendere il cellulare"sbuffo. 

"Spostati, ci penso io" si alza in piedi e prende il mio posto, abbassandosi per aiutarmi. "Potevi anche evitare di lanciarlo così lontano" si lamenta. Per fortuna riesce a recuperarlo e me lo passa. Appena sblocco lo schema, ecco che compaiono tre messaggi... E ovviamente da chi? Matthew. 

*Matthew:

Ehi, dove sei? :)*

*Matthew:

Dove sei? Se ti sei trattenuta con Cameron, mi arrabbio*

*Matthew:

Va bene, a quanto pare ti stai divertendo con lui. Potevi anche avvisarmi che preferivi stare con lui. Ciao.* 

E ovviamente Matt ha frainteso tutto, un'altra volta. Ma come devo farglielo capire che non preferisco Cameron? Quando uscirò fuori da qui, mi toccherà spiegargli tutto, dicendo qualche piccola bugia. Sono sicura che se solo sapesse che sono rimasta chiusa dentro lo sgabuzzino con Cameron, non mi rivolgerebbe più parola. 

"Cos'hai?" chiede Cameron, notando la mia espressione preoccupata. 

"Niente... Matt mi ha scritto e mi ha detto che è arrabbiato con me! Per una volta che siamo tornati insieme, ecco che faccio qualcosa che non va... "mi lamento. Non è possibile che qualsiasi cosa accada, Matthew debba prendersela. 

"Non hai fatto niente di male! Nessuno sapeva che saresti rimasta chiusa dentro uno sgabuzzino con me"

"Lo so, ma è questo il punto! Matt non vuole vedermi con te e..."prendo un respiro profondo per continuare:"...Cam ti prego, non gli dire che sono rimasta qui con te per tutta la giornata! Peggiorerebbe le cose...  "

"Va bene, dirò che sei stata qui da sola... Solo una cosa : perché non vuole vedermi con te?"

"Io... Non lo so, la pensa come Susan"

"Oh, che novità..." ridacchia." A che ora ti ha scritto?"

Guardo l'ora e dico:"Alle sei"

"Eravamo già  qui dentro a quell'ora, quindi in quel punto prende il cellulare" Si alza subito in piedi e si avvicina all'armadio. Appoggia le braccia e cerca di spostarlo, in modo da liberare la zona in cui c'è campo. Quando riesce a lasciarmi abbastanza spazio da potermi spostare, la scritta 'Nessun servizio' scompare. "Prende"

"Chiama Nash"

Annuisco e cerco subito il suo numero in rubrica. La chiamata parte e metto in vivavoce, in modo che possa sentire anche Cameron. 

"Cris"risponde. 

"Nash"parla Cameron al mio posto, mettendo in confusione il ragazzo dagli occhi azzurri, che chiede:"Cam? Sei tu?"

Pessima idea. Non doveva parlare. Adesso chissà cosa starà pensando Nash... "Ma che ci fai con il cellulare di Cris? Aspetta, non è che voi due..." comincia ad ipotizzare, ma Cameron lo interrompe:"Siamo bloccati dentro lo sgabuzzino della palestra della scuola. Scendi e aiutaci ad uscire"

"Va bene, cinque minuti e sono là!" chiude la chiamata. 

Sì. Sono vedo l'ora di uscire da questo posto. Anzi, ora che ci penso... No. Dovrò dare delle spiegazioni a tutti, oltre che a Matt, anche ai miei genitori che sicuramente saranno stati in pensiero per me. Non sapevano della punizione... 

"Il tuo fidanzatino ci ha salvati"ironizza Cameron. 

Sto zitta. Non voglio gridargli contro per la cavolata che ha detto proprio ora che stiamo per uscire da qui.

"Quanto ci mette?" Chiedo.

"Abita all'ultimo piano! Finché scende passeranno almeno dieci minuti"

Sbuffo e aspetto in silenzio. Ce ne stiamo in silenzio, fino a quando non sentiamo dei passi e mi avvicino subito alla porta gridando:"NASH SIAMO QUI"

"Non gridare. Sa benissimo dove siamo. è l'unico sgabuzzino della scuola. " mi prende in giro Cameron, ma non mi importa. Mi trattengo dal mandarlo a quel paese. Sento la chiave girare e appena Nash entra lo abbraccio.

"Cris"dice sorridendo.

"Grazie mille" lo ringrazio. 

Dopo aver dato la 'buonanotte' a Nash, io e Cameron ci dirigiamo verso l'uscita della scuola, attraversando un corridoio per niente illuminato. L'unica cosa che ci aiuta sono i raggi lunari che  illuminano a tratti alcune zone del corridoio lungo e terribilmente vuoto. Sembra la scena di un film horror... E forse lo è, dato che ho appena sentito un rumore provenire a pochi passi da noi. Mi spavento così tanto che grido e mi nascondo dietro a Cameron. 

"Paura dei cellulari che cadono?" chiede lui ridacchiando e afferrandomi la mano per rassicurarmi. 

Che antipatico. Si china per un secondo, raccoglie il suo cellulare da terra e poi torna a stringere la mia mano. L'allontanerei, ma la sensazione che sento è talmente piacevole che non riesco a farlo. Inoltre, durante il tragitto siamo stati davvero bene...

"A Susan non piace la pizza?" Chiedo mentre scendo dalla sua auto.

Come fa una persona ad odiare la pizza?

"Ha tanti problemi quella ragazza"dico ridacchiando e chiudendo la porta.

"Già" sorride lui.

Ci abbiamo messo davvero poco per arrivare a casa e ammetto che un po' mi dispiace:"Beh ora è meglio se entro. I miei saranno preoccupati"

"Si, meglio se vado anche io! Ah, aspetta... I tuoi genitori  ci stanno guardando dalla finestra della cucina"sussurra. Sto per girarmi ma lui mi ferma appoggiando la mano sul mio volto:"Non guardare" le sue dita si spostano sul mio mento, e si avvicina per lasciare un bacio nella zona più vicina alle labbra. Inutile dire che il mio corpo si riempie immediatamente di brividi, facendomi provare una sensazione nuova e strana. 

"Notte"sorride mentre si allontana lentamente da me.

"Notte"ricambio.

Lo guardo andarsene via nella sua auto e appena mi volto per tornare in casa, vedo che le luci in casa sono tutte spente e non c'è la macchina dei miei genitori. Infatti, loro non sono a casa.

Mi giro verso Cameron per chiedergli spiegazioni, ma mi rendo conto che è già troppo lontano. Inoltre l'unica cosa che voglio fare è andare in camera mia, stendermi a letto e dormire. La giornata è stata più lunga del previsto, perciò preferisco chiuderla immediatamente.

Cammino verso l'ingresso e apro la porta co le chiavi di casa. Proprio come pensavo : la casa è vuota. Le luci sono spente in tutte le stanze e il silenzio regna ovunque. Mi chiedo dove possano essere finiti tutti... Decido di andare in camera mia e di buttarmi sul letto. La mia testa si scontra contro il morbido cuscino, facendomi sentire mille volte meglio.

Passare del tempo con Cameron non é stato male come pensavo, anzi, è stato divertente. Ci siamo conosciuti meglio grazie ai nostri racconti sui nostri ex, e abbiamo anche scherzato. In un certo senso, quel ragazzo non è poi così antipatico e arrogante come pensavo... Conoscendolo meglio si capisce che anche lui può essere gentile o comunque, meno arrogante di quanto voglia mostrarsi agli altri o di quanto possa sembrare a primo impatto.

Il mio sguardo si posa sul cellulare... Chiamo Matthew per spiegargli ciò che è successo? O rimando tutto a domani? No, devo chiamarlo subito. Sono sicura che non riuscirei a chiudere occhio per tutta la notta.

Cerco il suo numero tra i contatti e faccio partire la chiamata:"Cosa vuoi?" risponde subito con tono duro.

"Ho visto i messaggi... Matt, lasciami spiegare"

"Cosa? Cosa devi spiegarmi? Che hai preferito passare il pomeriggio con Cameron invece che con me? Non ti pensavo così... E io che volevo anche presentarti alla mia famiglia. Sai, Cris, pensavo di averti fatto capire che non mi piace vederti con lui. Ma ecco che mi sono sbagliato di nuovo. Perché diavolo mi è saltato in mente di perdonarti e di far tornare le cose come prima?"

"Hai finito? Posso parlare adesso?" Chiedo.

"Parla... "

"Questo pomeriggio in palestra é successo un casino. Dopo aver finito di pulire, io e Cameron abbiamo avuto un altro dei nostri soliti litigi..."

"Riguardo cosa?" Mi interrompe.

Ma ama mettermi in difficolta?

"Non è importante"

"Voglio saperlo"

"Riguardo... A chi doveva riportare gli oggetti nello sgabuzzino. Lo so, sembra una cosa stupida, ma sai che io e lui non andiamo d'accordo su molte cose" mento.

"Continua..."

"Ecco, alla fine lui si è arrabbiato e se n'è andato via. Io invece ho preso tutto e sono andata a mettere a posto le cose. Per sbaglio sono rimasta chiusa dentro e se non fosse stato per i tuoi messaggi e per Nash, sarei ancora là" spiego.

"Ah... " dice. "... Mi dispiace... Io... Sono uno stupido"balbetta.

"Tranquillo... Non importa"cerco di tranquillizzarlo. Dalla voce, sembra essere rimasto parecchio colpito dal fatto che non sia successo nulla di cui debba preoccuparsi, ed immagino sia anche parecchio dispiaciuto. Già riesco ad immaginare l'espressione rattristata sul suo dolce volto...

"Penso sempre al peggio"ridacchia.

"Matt, ti prego... Cerca di fidarti di me, va bene? Voglio solo te. Non mi interessa avvicinarmi a nessun altro ragazzo. Sto cercando di conoscerti meglio e di avere una relazione con te. Solo con te" ribadisco. Voglio che la cosa gli sia parecchio chiara. Se non mi fosse importato nulla di lui, questo pomeriggio non ci avrei pensato due volte a baciare Cameron. Invece, non l'ho fatto, perché Matthew mi interessa veramente.

"Cameron non è un ragazzo qualsiasi... Lo sento quasi come un rivale" Mentre lo dice, la mia testa riproduce la sensazione che ho provato qualche minuto prima, quando Cameron mi ha lasciato il bacio sulla guancia... Brividi, voglia di sentire le sue labbra sulle mie... Devo smetterla.

"Cris? Ci sei?" Domanda Matthew, non ricevendo più alcuna risposta da me.

"Non devi sentirti inferiore a lui... Lo considero solo come un amico, niente di più. Va bene?"

Quello che c'è tra me e Cameron non credo che possa essere definito in modo esatto. Non è odio, o almeno, non lo è più. La situazione tra noi due è migliorata e quel disprezzo che avevo per lui inizialmente sembra essere scomparso, non del tutto ovviamente. Ma non si può neanche considerare amicizia. Non saprei...

"Bene... Scusami ancora. Odio quando litighiamo. "dice

"Anche io"sussurro sorridendo e sentendomi piú felice che mai. Litigare con Matthew fa male, ma è piacevole la sensazione che provo quando sistemiamo le cose. Mi fa sentire bene e migliora decisamente la mia giornata.

"Matt, con chi stai parlando?" Chiede una voce femminile accanto a Matt.

"Con Cris"

"Chi è?" Chiedo.

"Mia madre... Devo andare perchè devo cenare. Ci vediamo domani. "sussurra dolcemente.

"A domani" chiudo la chiamata.

Quando sto per bloccare lo schermo del cellulare, ecco che mi arriva un messaggio:

*Mamma:

Stiamo arrivando!!

Ps. Abbiamo anche la pizza :P*

Allora non sono spariti nel nulla, come credevo. Mia madre sa bene che odio stare in casa da sola, e quando succede, per consolarmi mi porta la pizza, dato che sa che l'adoro. Noto con grandissima sorpresa che non solo ha inviato il messaggio scrivendo tutte le parole in modo corretto, ma anche aggiunto l'emoji... Qualcosa mi dice che il messaggio non l'ha scritto lei.

In attesa del loro arrivo, decido di prendere il mio computer portatile e di dare un'occhiata al sito della mia vecchia scuola per controllare le news. Qui a Miami hanno i giornalini scolastici, nella mia vecchia scuola a Los Angeles, invece, dato che la preside non aveva dato il permesso di scrivere gossip sui ragazzi della scuola per non avere problemi con i genitori, la ragazza che si occupava delle news ha aperto un blog tutto suo, scrivendoci tutti i pettegolezzi. E ora che ci penso... Come ha fatto Lexy ad ottenere il permesso dalla preside per pubblicare cose così cattive sugli alunni?

Rimango quasi a bocca aperta quando apro la pagina del blog e la prima foto che compare riguarda il nuovo stile di Cass.

'CASS CAMBIA STILE. SARÀ LEI A FAR PARTIRE LA NUOVA MODA NELLA SCUOLA?' questo è il titolo.

I capelli rosa lungi ricadono sulle spalle della mia migliore amica, legati in due trecce. Il maglione bordeaux di due taglie più grandi, i leggings neri e gli stivaletti in pelle. Per non parlare del trucco : eye-liner e matita nere, le labbra coperte da un rossetto sul marrone... Questa non è la Cass che ho lasciato quando me ne sono andata da Los Angeles. Ma, lo stile che ha adesso le dona parecchio! Decido di salvare la foto sul computer e di mandarla su Skype alla mia migliore amica. Le mando anche un messaggio con scritto 'Stai davvero bene! ' .

Ora che penso... Possibile che anche la mia scuola attuale possa avere un sito internet dedicato al gossip? Digito il nome della scuola, ed ecco che la pagina compare subito.

'Susan e Cameron si lasciano. Qual è il motivo della loro rottura?' e già dal titolo si capisce che sarà un articolo molto lungo e pieno di testimonianze e racconti inutili e falsi.

Qualcuno suona al campanello e io corro ad aprire. Infatti, quando apro la porta, ci sono i miei genitori con quattro scatole di pizza. Il profumino mi fa venire subito l'acquolina in bocca. 

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