~47~
Certe volte, o meglio, ogni lunedì impossibile alzarsi dal letto di buon umore, a meno che non sia giorno di vacanza. è quasi come se fossa una specie di regola... Puntualmente le persone si alzano di cattivo umore, con la voglia di lavorare e studiare pari a zero. Sarà che sabato e la domenica non si fa quasi nulla, o non lo so. Sta di fatto che anche oggi, avrei una voglia allucinante di spaccare in due questa stupida sveglia.
Scendo dal letto con grandissima fatica, e il nervoso aumenta quando apro l'armadio e trovo tutti i vestiti stropicciati. Cameron... Ovviamente è tutta colpa sua. Cancello dalla testa i ricordi di ieri sera, e prendo le prima due cose che trovo, poi corro in bagno per cominciare a sistemarmi la faccia. Questa mattina ho delle occhiaie che farebbero paura a chiunque, perciò metterci sopra un po' di correttore è obbligatorio. Lo sistemo e poi allungo la mano prendere il mascara, ma qualcuno mi precede.
"Ehi!"dico a Kate.
"Allora, ti sei divertita ieri?"sorride.
"Si, io e Nash abbiamo parlato un po'. Tu ed Hayes?"
"Si, abbiamo passeggiato un po'! Comunque, oggi non vengo con te e mamma a scuola. Prendo l'autobus con un'amica"mi restituisce il mascara.
"Va bene"
Come al solito, non ci metto molto ad uscire dal bagno, anzi, giusto cinque minuti poi finalmente raggiungo mia madre in cucina per dirle che sono pronta per il passaggio a scuola.
"Mamma andiamo"l'avverto quando entro in cucina. Una cosa che mi lascia leggermente scossa è il fatto che lei sia ancora in pigiama, e che stia appena sorseggiando il suo caffè... Non promette bene, ne sono sicura.
"Cosa? Amore, te l'ho detto ieri sera che oggi non ti posso accompagnare"
"No mamma. Non me l'hai detto"sbuffo.
"Allora sbrigati, se no farai ritardo"
Mi sale il nervoso quando sento pronunciare quella frase, ma mi trattengo dal gridare perché perderei solo tempo prezioso che mi serve per arrivare a scuola senza fare un altro ritardo a lezione. Cammino a passi molto rapidi e mi manca il fiato già dopo qualche metro. Questo lunedì si sta rivelando particolarmente stressante, e non è nemmeno cominciato, perché sono più che sicura che a scuola sarà un disastro, come al solito.
"Sei di fretta?"chiede qualcuno. Quando mi volto, noto che la persona si trova all'interno di un'automobile gigante e nera e che sta andando apposita a passo d'uomo per potermi parlare. Quella persona, purtroppo, è Cameron.
"No"dico.
Lui ridacchia :"E allora perchè stai praticamente correndo?"
"Fatti gli affari tuoi"ribatto, continuando a concentrarmi sul mio obiettivo : arriva in tempo a scuola.
"Se vuoi ti do un passaggio... "
In questo momento vorrei solo che qualche altra macchina sbucasse fuori dal nulla per costringere Cameron ad andarsene via, o qualcosa del genere.
"Non mi serve"mi fermo.
Ferma la macchina:"Oh si che ti serve. L'autobus è già passato e se vai a piedi arriverai tardi"
Mi prendo qualche secondo per riflettere attentamente sulla scelta che devo fare. In realtà, non ho per niente voglia di andare in giro con la macchina di Cameron perché sono sicura che Susan potrebbe sbucare dal nulla da un momento all'altro e trovare un altro motivo per odiarmi. Ma allo stesso tempo non posso nemmeno rifiutare perché da quando sono arrivata qui, ho fatto parecchi ritardi! Non posso farne troppi, anche perché i professori potrebbero farsi un'idea sbagliata di me.
"Va bene" accetto sbuffando, mentre lui sembra prendere in modo positivo.
Mi accomodo accanto a lui e, siccome non ho nessuna voglia di parlare con lui, alzo il volume della radio per coprire il silenzio imbarazzante.
"Allora, come mai a piedi?" Chiede abbassando il volume.
Preferisco stare zitta.
"Grazie per la risposta"
"Mia madre aveva degli impegni"spiego.
Sorride e si passa la mano tra i capelli, come se la cosa lo stesse divertendo tanto. Lo guardo con attenzione per cercare di capire che cosa gli sta passando per la testa, ma i miei occhi non possono fare a meno di andare concentrarsi sulle sue morbide labbra e sul suo dolce sorriso.
"Che c'è?" Chiedo curiosa.
"Niente"risponde guardandomi per qualche secondo e poi tornando a guardare la strada. "A che ore vengo da te oggi?"
"Quando vuoi. Basta che entri dall'ingresso e non dalla finestra"
"è stato divertente" ridacchia.
"Non per me"rispondo, facendolo ridere di nuovo.
Il silenzio torna a regnare nell'auto, perciò io allungo la mano per aumentare il volume della musica... E a quanto pare lui ha avuto la stessa identica idea! Le nostre mani si toccano e poi si allontanano rapidamente, come se avessero appena toccato qualcosa di inaspettato.
Quando finalmente arriviamo a scuola, tutti gli studenti ci guardano come se davanti ai loro occhi stessero già vedendo la copertina di quello stupido giornalino scolastico.
"Fantastico"sussurro con davvero poco entusiasmo. Essere al centro dell'attenzione non fa per me, odio quando le persone fissano, soprattutto quando ne hanno assolutamente motivo! Che cosa c'è di così tanto interessante da guardare? Il mio compagno di classe mi ha dato un passaggio a scuola, tutto qui. 'Non sono interessati a te, ma alla reazione che avrà Susan quando lo scoprirà' mi ricorda il mio cervello.
"Cosa?" Chiede Cameron.
"Ci guardano tutti."
"E quindi?"
"Se Susan scopre che mi hai accompagnata a scuola, mi uccide"spiego. Pensavo fosse una cosa ovvia...
"La fermerò io "mi fa l'occhiolino. 'Non credo proprio...' penso tra me e me.
Scendo dall'auto e in meno di un secondo Lexy si avvicina con la sua stupida macchina fotografica per immortalare questo momento. Il flash quasi mi acceca.
"Lexy"mi lamento."Cancellala"
Scuote la testa, rendendo evidente il fatto che quella foto sicuramente le servirà per un suo articolo nel giornalino scolastico e non solo, preannunciandomi la rabbia di Susan. Ma io non mi arrendo. Riesco a strapparle dalle mani quella maledetta macchina fotografica e cancello la foto. Quando gliela restituisco, corre via... Pensavo sarebbe stato più difficile.
"Andiamo?"chiede Cameron avvicinandosi a me.
Decido di seguirlo, e mi guardo attorno per cercare i nostri amici. Riesco subito ad individuare la persona in fucsia, Susan, che appena mi vede mi guarda come se volesse polverizzarmi subito. Ci viene subito incontro scandendo bene la parola "Amore" mentre guarda Cameron. I due cominciano a fare i piccioncini, scambiandosi baci e abbracci, perciò, sentendomi come il terzo incomodo, mi allontano per raggiungere Matthew, che mi accoglie con un sorriso. Ed è decisamente la migliore medicina per la mia stanchezza alla mattina.
"Che ci facevi con lui?"mi domanda subito.
"Mi ha dato un passaggio a scuola e basta"
Sentendo le mie parole, comincia a rilassarsi, e si avvicina per lasciarmi un piccolo bacio sulle labbra.
"Cosa avete alla prima ora?" Chiede Carter, quando siamo tutti insieme.
"Inglese"spiega Cameron. E per fortuna! Immagino solo che incubo sarebbe cominciare la giornata con matematica o qualche altra materia poco interessante.
"Tra poco è il mio compleanno"sbuca fuori Taylor.
"Fai una festa?" domanda Nash.
"Penso di si. Voi ovviamente siete tutti invitati. Ho solo un problema, non so dove farla"
"Secondo me va bene anche nello stesso posto in cui l'ha fatta Susan"propone Matthew. Non mi è piaciuto quel posto, forse perché si trattava della festa di Susan.
"Ci penserò"
Susan mi guarda da capo a piedi e ridacchia tra sé e sé, come se stesse preparando un piano per una vendetta o come se mi stesse semplicemente prendendo in giro sottovoce. Incuriosita, le chiedo:"Cos'hai?"
"Evans, hai solo questi stracetti in armadio?"ride.
Ci sarà mai una giornata in cui Susan eviterà di insultarmi? Non credo. Non sicura che per lei è una bella giornata solo quando riesce a ferirmi in qualche modo.
"Scusami se non ho tutte magliette fucsia"rispondo, facendo sorridere i ragazzi.
"In realtà ne hai una"dice Cameron.
Lo guardo confusa, anzi, tutti lo guardano come se avessero dei punti interrogativi al posto degli occhi. Ma che diamine gli è saltato in testa?
"E tu come lo sai?" Chiede Susan. 'Eh Cameron, spiega alla tua fidanzata come mi hai sorpresa in reggiseno ieri sera e soprattutto come ti sei nascosto dentro al mio armadio!' penso tra me e me.
Cameron mi guarda e capisco che si è reso conto di aver detto una cosa che ci metterá nei guai.
"L'ho indossata ieri"invento."Ieri i suoi genitori sono venuti a casa mia per parlare di affari e noi siamo stati con loro. Vero Cameron?"
"Si. Abbiamo passato un pomeriggio noiosissimo"mente.
La campanella ci salva da un momento parecchio imbarazzante, e mentre ce ne andiamo tutti verso l'ingresso scolastico, raggiungo Cameron perché ci tengo a dirgli una cosa importante:"Sei un cretino"
"Scusa, mi è uscito senza volerlo"dice.
"Spero che Matt ci sia cascato. Giuro che se lo scopre e mi lascia..."comincio a preoccuparmi ma lui mi ferma subito:"Dovrebbe lasciarti perchè sono entrato dalla finestra e perchè ti ho vista in reggiseno?"
'Certo, perché una cosa normale sorprendere la fidanzata del tuo migliore amico in reggiseno' gli risponderei volentieri, ma dalla mia bocca esce solo un:"Tu... Tu non hai visto proprio niente"
"Oh si invece"ridacchia.
"Sei un cretino" me ne vado via.
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