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"... e questo è tutto. Vi consiglio di prepararvi bene questi argomenti perché molto presto vi farò un test a sorpresa. E non sarà così facile passarlo"conclude l'ultima lezione della giornata il professore di biologia.

"Scusi, professore. Ma se ce l'ha detto, non può più considerarsi ' test a sorpresa' " interviene Taylor, facendo ridacchiare tutti in classe. Questo ragazzo è l'unico a frequentare il corso di biologia nonostante sia più grande di noi, solo perché l'anno scorso non ce l'ha fatta a passarlo. Ma in un certo senso è un bene che sia rimasto in questa classe, con i suoi interventi rende la lezione meno pesante.

"Caniff, fai finta che io non ti abbia appena detto nulla" sbuffa il professore.

Il dolcissimo ( si fa per dire) suono della campanella scolastica segna anche la fine di questa lunghissima giornata scolastica, e io non vedo l'ora di essere già arrivata a casa per stendermi sul mio morbido divano e guardarmi una delle solite puntate dei Simpson.

Quando mi alzo dalla sedia scomoda, comincio a mettere via nella borsa i libri e le varie penne che utilizzo per prendere appunti, e qualche anche per semplicemente scarabocchiare le pagine a quadretti. Sollevo lo sguardo e noto gli occhi scuri di Cameron puntati su di me.

"Cosa c'è?"domando curiosa. 

Non dice nulla... Si limita a far passare le dita tra i capelli scuri e ad alzarsi in piedi. 

"Non le chiederó scusa"metto in chiaro la situazione. Se mi stava guardando in quel modo solo perché si aspettava che mi arrendessi con Susan, si sbaglia di grosso. Tutti sappiamo che ciò che è successo a lezione non era previsto e, anche se il piano era mio, non ho intenzione di assumermi tutta la colpa.

"Cosa ti fa pensare che io voglia che tu faccia questo?"chiede confuso.

Adesso sono io quella confusa. 

"Allora perchè mi fissavi?" 

Sorride... e basta. E la cosa non fa altro che spaventarmi. Che diavolo sta succedendo? Dov'è il vecchio Cameron? Questo comincia a farmi veramente paura.

"Stavo... stavo solo pensando ad una cosa e mi sono incantato. Se pensavi che ti stessi fissando ti sbagli. Non ti guarderei mai in quel modo."si giustifica subito, tornando ad assumere il suo solito atteggiamento da sbruffone.

"Che cretino" sollevo lo sguardo al cielo e decido di allenarmi subito da lui.

Non mi era nemmeno passato per la testa che mi stesse fissando in quel modo. Ma neanche per scherzo. La sola idea di Cameron che fantastica su di me mi fa stare male. 

"Cris cos'hai?" mi ferma Sam mentre stavo quasi uscendo dalla classe. Quando mi volto verso di lei, non posso fare a meno di notare in lontananza l'antipatico che sistema le sue cose nello zaino, perciò mi sposto in modo che Sam lo copra per bene. 

"Io..." comincio a spiegare, ma mi blocco quando vedo Susan che percorrerete classe di corsa per poi saltare in braccio a Cameron e riempirlo di baci. "... sono solo stanca. E poi tuo fratello antipatico non fa altro che peggiorare la situazione"

"Non è una novità che faccia l'antipatico. Ti ci abituerai, prima o poi" sorride Sam.

Qualcuno avvolge la braccia attorno alla mia vita, facendomi prendere uno spavento colossale. Ma che diamine hanno testa queste persone? Pensano di potersi avvicinare a qualcuno senza farlo morire di paura. 

Quando mi volto, vedo il volto di Matthew e tiro un sospiro di sollievo. In questo momento sento le farfalle nello stomaco e la giornata grigia sembra essersi improvvisamente riempita di colore. Menomale che c'è lui accanto a me. Senza di lui, la mia vita proseguirebbe con un ritmo triste e buio. 

Poi ecco che arriva anche Nash, e non posso fare a meno di ricordare qualche settimana fa, in cui conoscevo solo lui, Matt e Sam. Quando non avevo ancora idee delle persone che sarebbero entrate a far parte della mia vita. Quando non avevo ancora problemi con Susan e Cameron... È passato davvero poco tempo da quando sono arrivata e sono già successe davvero tantissime cose.

Non oso immaginare cosa accadrà fra un mese.

"Hayes ti ha già parlato di questa domenica,vero?" Chiedo a Nash mentre ci avviamo verso l'uscita della scuola. 

"Si. Ho confermato la mia partecipazione, tu?" 

"Anche io"

"Di cosa state parlando?" Domanda Matt curioso.

"Mia sorella e suo fratello hanno intenzione di uscire questa domenica, e siccome i genitori non si fidano a lasciarli girovagare da soli, ci hanno chiesto di andare con loro" spiego.

Improvvisamente Sam sembra essere parecchio preoccupata, e la domanda che fa lo conferma:"Quindi sarete solo voi due... Tu e Nash da soli?"

Non posso fare a meno di pensare che questa sua domanda sia stata frutto della sua gelosia, dovrò cercare in tutti i modi di farle capire che non è assolutamente come crede lei. Tra me e Nash non potrebbe esserci assolutamente nulla. 

"Esatto. Così non ci annoieremo "ridacchia Nash. 

"Se ti va, puoi venire con noi. Più siamo, meglio è! Anche tu Matt... "invito entrambi. 

Sam arrossisce immediatamente al solo pensiero di una specie di uscita a quattro, e sussurra:"No. Devo andare a cena con la famiglia."

"Nemmeno io! Ho un impegno importante e non posso assolutamente rimandarlo" risponde Matt.

Usciamo finalmente dalla scuola e io inspiro profondamente per respirare un po' d'aria fresca. Fa veramente bene dopo aver passato una giornata intera chiusa dentro la scuola!

Salutiamo Nash e Sam, quando mi avvicino a Matthew per lasciargli un bacio sulle labbra per il saluto, lui sorride e mi ferma. 

"Sei libera adesso? O hai delle cose da fare?" Chiede.

"Liberissima"

"Ti va di venire a casa mia? É libera! Se vuoi passiamo il pomeriggio insieme"dice.

Quanto vorrei già essere maggiorenne e avere la possibilità di decidere da sola con chi e quando uscire. Ma purtroppo non lo sono ancora, e per qualsiasi mio spostamento devo chiedere il permesso ai miei genitori. Ma che dico? A che mi servirebbe raggiungere i diciott' anni? Tanto sono sicura che anche a quell'età i miei genitori avranno il completo controllo delle mie azioni. 

"Certo, aspetta solo un secondo che faccio una chiamata e andiamo" invento e mi allontano per fare la mia chiamata in pace. Non ho avuto il coraggio di dire a Matthew 'scusa, devo chiamare i miei genitori'. Sono sicura che mi avrebbe riso in faccia. 

"Tesoro, dimmi" risponde subito mia mamma. 

"Ehi, mamma! Che bello sentirti. Ho bisogno di un piccolo favore... posso andare a studiare a casa di Sam questo pomeriggio?" mento. Con questa scusa sicuramente non mi dirà di no. Odio mentirle, ma non ho scelta. La conosco ed è protettiva nei miei confronti, perciò sono più che sicura che se le avessi detto la verità non mi avrebbe mai fatta uscire.

"Chi è Sam?" Chiede.

"La sorella di Cameron"

"Ah Cameron! Certo,vai pure"dice.

"Grazie mille, mamma. Ci vediamo a cena!" la saluto e chiudo la chiamata. 

Quando mi volto verso Matt, sorrido e domando:" Allora, andiamo?"

Spero davvero che questa mia bugia non venga mai a galla! Mia madre è sempre stata contro a queste cose... Prima deve conoscere il ragazzo, poi mi dà il permesso di andare in giro con lui. 

La passeggiata con Matthew fino a casa sua è molto piacevole! Per tutto il tragitto abbiamo parlato delle cose che ci sono successe a scuola prima che io mi trasferissi in questa città, dei nostri gusti musicali e tanto altro. 

"Eccoci arrivati"dice.

La casa che si presenta davanti a me è così grande che la mia, al confronto, sembra un piccolo cottage poco curato. Il giardino che circonda l'edificio è immenso e i fiori colorati si abbinano perfettamente al colore roseo della casa. 

E l'aspetto esteriore è nulla in confronto all'interno. Quando varco la soglia di casa, rimango quasi a bocca aperta per la stanza gigantesca, arredata con scaffali e mobili davvero moderni, tra questi un divano lussuoso e una televisione che occupa buona parte di uno dei muri della camera. Per non parlare della vetrata trasparente che mostra perfettamente la parte posteriore del giardino, occupato in buona parte dalla piscina. 

"Wow"non posso fare a meno di sussurrare. Certo, non dovrei essere così tanto affascinata da questo lusso dato che entrambi i genitori fanno un lavoro che fa guadagnare parecchio, ma è impossibile restare indifferenti davanti a una casa del genere.

"Ti piace?" domanda Matthew. 

"Certo, è proprio bella!" certamente 'bella' è riduttivo. 

"Andiamo al piano di sopra, così mangiamo qualcosa. Oggi il cibo in mensa faceva più schifo del solito..." commenta Matt.

"Non era così male." ammetto. Ci sono giorni in cui quello che si dovrebbe chiamare ' cibo' è talmente poco commestibile che sembra quasi una creatura in grado di muoversi da sola. Altri giorni in cui ciò che preparano è davvero delizioso, e per fortuna questo capita spesso.

Percorriamo tutte le scale fino a quando arriviamo all'ultimo piano, ossia il terzo. Un piano della casa dedicato esclusivamente alla cucina, ma non è questa la cosa che cattura di più la mia attenzione! In fondo alla stanza, c'è un'ampia vetrata con una terrazza dalla quale si vede Miami. 

La raggiungo subito e osservo la città dall'alto, decisamente bellissima. 

"Vuoi uscire?" Chiede Matt avvicinandosi a me con un sorriso veramente adorabile. +

Annuisco e lui apre la porta. Quando metto piede fuori, il vento sfiora i miei capelli e rabbrividisco. Il paesaggio mi lascia completamente senza fiato.

"Dai vieni"sussurra accanto al mio orecchio, mettendomi il braccio attorno alla vita.

Quando torniamo dentro, Matthew sistema i vari piatti con il cibo sul tavolo e io afferro la forchetta per cominciare ad assaggiare tutte le cose buone. 

"Allora... "comincia "Il piano con Susan era quello di uccidervi a vicenda?" ridacchia. 

"No" sorrido. " Dovevamo semplicemente litigare e poi, dato che il professore non ci stava calcolando, Susan ha voluto esagerare. Menomale che Nash l'ha tenuta ferma, altrimenti ci saremmo fatte molto male"spiego. 

"Siete brave a recitare."

Dubito che Susan stesse recitando quando mi ha spintonata, ma decido di non dirlo per evitare di continuare a parlare solo di questo per il resto della giornata. 

"Cos'è successo con Cameron? Voglio dire... Gli eri finita addosso... " Chiede serio.

"Nulla... Sono inciampata sulla mia borsa e gli sono solo andata addosso. Ammetto di essere parecchio sbadata, certe volte"

"Va bene, meglio così "sorride.

Finiamo di mangiare e, dopo aver dato un'altra occhiata al paesaggio, decidiamo di tornare al piano di sotto per sistemarci sul divano e guardare una delle solite serie televisive che trasmettono al pomeriggio. Matthew avvolge le mie spalle con il suo braccio e io mi abbandono tra le sue braccia. Non posso fare a meno di chiudere gli occhi e di concentrarmi al massimo su questo momento così perfetto. Da quando sono arrivata a Miami, poche volte sono stata in così tanta tranquillità accanto a una persona. 

Ad un certo punto, uno degli attori fa una battuta davvero bella e io scoppio a ridere come una scema. Matthew fa lo stesso, poi si sofferma sulle mie labbra e sussurra serio:"Hai il sorriso più bello che abbia mai visto"

Arrossire è inevitabile, soprattutto dopo delle parole così dolci. Solleva il mio mento e mi guarda dritto negli occhi. Si avvicina lentamente sfiorando le mie labbra con le sue. Un piccolo e semplice bacio, che provoca dentro di me tantissime emozioni. Appoggio le mia mani sulle sue spalle, mentre le sue mani scendono lentamente verso la mia vita.

Il bacio comincia a farsi sempre più intenso mentre lui applica dolcemente un po' di forza sulla mia vita, affinché  io possa stendermi completamente sul suo divano.

Si mette comodo sopra di me, mentre il suo piccolo assalto si sposta dalle labbra al mio collo. Le sue dita accarezzano dolcemente la pelle nuda sotto la mia maglietta, per poi spostarsi e cercare di sollevarla lentamente dai bordi, fino a rendere la mia pancia scoperta.

I suoi piccoli baci leggeri sono cosí intensi che il mio respiro comincia a farsi sempre piú pesante.

Questo momento così dolce e romantico, viene interrotto dallo squillo di un cellulare, il mio. 

Matt solleva la testa e mi guarda, facendomi cenno di andare a rispondere, ma a me non importa.

Appoggio la mano dietro la sua testa e lo tiro nuovamente verso di me per continuare il nostro piccolo momento di pace. Voglio continuare a stare cosí con lui. Non ci puó interrompere uno stupido cellulare.

Squilla di nuovo.

Si allontana:"Dovresti rispondere"

Decido di dargli ascolto, perciò mi alzo dal divano e raggiungo la mia borsa per tirare fuori quello stupido aggeggio. 

Due chiamate perse e due messaggi. 

Apro il primo:

*Cameron Dallas:

Lunedì sono libero. Casa tua o casa mia?*

Non posso crederci. Il mio momento con Matthew è stato davvero mandato a quel paese per due chiamate e uno stupido messaggio di Cameron. Apro l'ultimo messaggio:

*Mamma:

Torna a casa. Ora. * 

Rabbrividisco immediatamente.

"Amore, c'è qualche problema?" Chiede Matt avvicinandosi a me.

"Ehm... " rimettendo il cellulare nella borsa"Devo tornare a casa"

"Ah..."dice lui e si avvicina per mettere le mani sulla vita: "Sono stato benissimo con te. Peccato che ci abbiano interrotti"

"Già"sussurro. 



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