~24~
"Ehm... certo"balbetto sorpresa.
Il fatto che Susan si sia avvicinata, addirittura sorridendomi, per chiedermi di parlare fa scattare un segnale di allarme nella mia testa. Che cosa le prende?
"Volevo chiederti scusa"dice.
Cerco di non sembrare troppo sotto shock, ma la verità è che è impossibile non esserlo. Dal primo momento che ho messo piede in questa scuola, questa biondina capo cheerleader non ha fatto altro che cercare di rendere la mia vita impossibile, e adesso mi chiede scusa? La cosa sembra talmente impossibile che la prima cosa che chiedo è:" Davvero?"
"Si. Tanto la storia su Matt è falsa. Poi Cam mi ha detto che ho solo frainteso perchè tu sei inciampata e lui si trovava li e gli sei caduta addosso. Mi dispiace"dice sorridendo.
Mi pizzico di nascosto sul braccio per confermarmi che questo non è un sogno. Susan Rose mi sta chiedendo scusa. Credo che questo avvenimento meriti di essere segnato sul mio calendario in modo da essere ricordato e festeggiato per il resto della mia vita!
"Mi dispiace veramente per la storia di Cameron! Non sono quel genere di ragazza"spiego guardandola con attenzione per cercare di capire che cosa stia nascondendo. Quel sorrisetto falso non mi convince per niente.
"Ah certo..."sussurra, come se avesse completamente ignorato quello che le ho detto.
Quando usciamo da scuola, riesco a riconoscere subito il gruppo di Matthew e noto le espressioni sui loro volti dei ragazzi cambiare in pochi secondi. Sembrano sorpresi tanto quanto me.
"Però..."riprende Susan.
Odio i 'però'. Non portano mai nulla di buono.
"La storia della copertina del giornalino scolastico mi ha dato davvero fastidio..."
Questa è un'altra cosa che mi incuriosisce particolarmente. Come fa a dare così tanta importanza a un giornalino scolastico? Certe volte mi sembra di avere davanti una bambina di tre anni, per i ragionamenti che fa.
"Susan, a proposito di questo, voglio mettere in chiaro una cos..."non riesco nemmeno a finire la frase perché qualcuno mi getta addosso una grossa quantità d'acqua. E come se non fosse già abbastanza, Susan mi spinge a terra facendomi sentire una grandissima fitta al polso quando atterro.
Quando riapro gli occhi, sono completamente stesa a terra e l'unica cosa che riesco a vedere è la 'cara' Susan chinata su di me con i suoi orrendi capelli biondi e ondulati: "Questo è solo l'inizio"
Quando provo ad alzarmi da terra, vedo Matt e Nash correre nella mia direzione per cercare di aiutarmi, credo. Nash fulmina Susan con i suoi bellissimi occhi azzurri e alza la voce a causa della rabbia.
"Ma che cos'hai in quella testa?"le chiede.
"Tutto bene?"sussurra Matthew porgendomi la mano per aiutarmi ad alzarmi.
Annuisco e intanto guardo Susan che se ne va via, seguita dalle sue amichette.
Nash si volta arrabbiato verso di me:"Che stronza che è ! Come diavolo fa Cameron a stare con lei? Perché non riesce a capire che è una vipera?"
Come se avesse sentito pronunciare il proprio nome, ecco che arriva Cameron con il suo solito atteggiamento da menefreghista. La sua espressione cambia quando mi vede seduta a terra con i libri sparpagliati ovunque nel prato scolastico.
Si avvicina rapidamente in questa direzione e chiede:"Che cos'è successo?"
"Chiedilo alla tua fidanzatina. Vediamo se questa volta ha il coraggio di dirti la verità"gli grido contro.
Stringe forte i pugni e il suo respiro diventa più pesante a causa della rabbia. Non dice nulla, semplicemente si volta per raggiungere la sua fidanzatina cheerleader che probabilmente se ne sarà già andata via. Lo so che in fondo, anzi, tanto in fondo, Cameron è una bella persona e lo si capisce dal fatto che, nonostante tutti siano contro la sua relazione con Susan, lui continui ad insistere e a considerare solo gli aspetti positivi di quella ragazza. Ma deve anche cercare di capire che, per quanto possa provarci, non sarà mai in grado di cambiarla! Il suo obiettivo è appunto quello di rendere Susan una persona migliore, ma la verità è che è una specie di 'Mission Impossible'. Per fare grandi cambiamenti c'è bisogno di una grande forse di volontà... Una forza di volontà che Susan sicuramente non ha.
"Ecco, credo di averli raccolti tutti"sussurra Matthew passandomi la zaino con all'interno i libri che fino a qualche momento fa erano sparpagliati ovunque per terra.
"Grazie mille"sorrido.
"Ti va se ti accompagno a casa? Sembri abbastanza sconvolta da ciò che è appena successo..."Chiede il biondino.
"Non sono abituata a un'accoglienza così calorosa" ironizzo alzandomi in piedi.
Ci allontaniamo finalmente da questa grandissimo prigione chiamata 'scuola'! Non vedevo l'ora.
Dopo qualche minuto di silenzio, Matthew chiede:"Sei sicura di stare bene?"
"Ho solo un po'male al polso"
Smette di camminare e allunga la mano per afferrare il mio polso. Esamina attentamente il piccolo rigonfiamento che si è creato e lo analizza attentamente, quasi come se fosse una specie di oggetto che si studia in laboratorio:"Non è grave! Tra qualche giorno sarà guarito"
"Tu come fai a saperlo?"chiedo.
Lui riprende a camminare e dice:"Mio padre fa il medico e mi insegna tante cose."
"Ah... capisco"
Finalmente arriviamo davanti a casa mia e l'idea di potermi mettere tra le coperte, tra qualche minuto, mi mette subito di buon umore. Cosa c'è di meglio di un bel riposino pomeridiano? Nulla.
Prima di salutarci, Matt mi chiede:"Non sono stati dei bei giorni per te, vero?"
"Diciamo che non mi sono sentita la benvenuta"spiego facendo riferimento a Susan e al suo fidanzato.
Il bellissimo sorriso che fino a pochi secondi fa occupava il suo volto scompare, lasciando spazio a un'espressione seria e tesa:"Io... ecco, lo so che non ci conosciamo da tanto, ma vorrei darti comunque il benvenuto"
Fa un piccolo passo verso di me, mi afferra la vita e avvicina il suo volto al mio. Il mio cuore comincia a battere a mille e sento l'agitazione farsi spazio nella mia testa.
Piano piano si avvicina e mi bacia.
Le nostre labbra entrano lentamente in contatto. Il tocco di Matthew è così delicato e dolce che mi fa venire i brividi. Nessuno mi aveva mai baciata in questo modo! I baci di Set erano forti, profondi e violenti, quindi l'esatto opposto di quelli del ragazzo che in questo momento sta stringendo lentamente la mia vita per avvicinarmi ancora di più a lui.
Si allontana e resta poco distante dalle mie labbra mentre sussurra : "Benvenuta"
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