~105~
Canzoni per il capitolo:
~ Banks - Waiting Game
~Lucius - Until We Get There
Non è stata dura passare i controlli in aereoporto e per fortuna nessuno ha sospettato di nulla, anzi, grazie a Cameron sono salita in aereo senza alcun problema!
Siamo riusciti a prendere gli ultimi biglietti appena in tempo,ne mancavano solamente tre e ammetto di essere stata davvero fortunata, per una volta nella vita.
è strano tornare a Los Angleles dopo quattro mesi, ed è altrettanto strano essere qui co Cameron.
"Bene, e ora dove si va?"chiede Cam, guardandosi attorno.
Amo la mia abitudine di custodire tutte le cose, anche quelle piú inutili. So che prima o poi potrebbero tornarmi utili. Ed è cosí. Ho ancora conservato la chiave della nostra vecchia casa che i miei genitori non sono ancora riusciti a vendere,perció non credo ci saranno problemi se faremo un salto lì.
"A prendere un taxi per andare a casa mia".
Annuisce e dopo aver preso anche la mia valigia, ci avviciniamo ad una macchina per chiedere un passaggio.
Il clima di Los Angeles è uno dei tanti motivi per i quali amo in una maniera indescrivibile questa meravigliosa città. Non importa se siamo a dicembre, non importa se nel resto del mondo in questo momento le persone stanno morendo di freddo, qui il clima è rimasto invariato e si sta benissimo.
Dico al tassista la via esatta della mia vecchia casa e lui si dirige in quella direzone.
Sentivo tantissimo la mancanza della mia città,ma adesso che sono qui la sento ancora di più.
Ripercorrendo le strade,mi tornano momenti passati con Trevor e Cass e fa male sapere che ora, nessuno dei due sarà davanti a casa per aspettarmi per il grande ritorno. In questo momento, non sembra piú quel posto che una volta consideravo casa.
"Eccoci arrivati"ci dice tassista.
Non mi ero nemmeno resa conto di quanto in fretta fossimo arrivati e, dopo aver pagato il trasporto, prendo la mia valigia e scendo dall'auto con Cameron.
"Non dormiremo per terra come dei cani vero?"chiede Cameron, ridacchiando alla fine della frase.
So bene che questo era solo un suo tentativo di tirarmi su di morale, ma non è per niente d'aiuto.
"Non credo. La casa l'abbiamo lasciata arredata e ci siamo portati via solo le cose essenziali."dico e prendo la chiave che finalmente ho trovato.
Non appena entro in casa, sento le lacrime accumularsi per la nostalgia di questo posto e per tutti i ricordi legati ad esso. è tutto rimasto uguale, tranne per qualche strano vaso che sarà stato messo dall'agenzia per poter facilitare la vendita.
"Beh, se non ti dispiace, vorrei trovare immediatamente una stanza per poter dormire, dato che sono le quattro del mattino"dice appoggiando il suo borsone a terra e stiracchiandosi.
"Non sei riuscito a dormire in aereo?"chiedo.
"Non è molto facile dormire con un bambino che ti calcia la sedia e una signora che puzza di cipolla..."dice, facendomi sorridere.
Ovviamente, avendo preso i biglietti all'ultimo minuto, i nostri posti non erano vicini e ci siamo ritrovati in due parti completamente opposte dell'aereo.
"Seguimi"salgo le scale per raggiungere la camera dei miei genitori, che ha una letto più grande e soprattutto più comodo.
Apro la stanza, e lui fa una specie di tuffo sul letto, mettendo in disordine tutte le coperte.
"Non c'è niente di meglio di un bel letto comodo dopo quelle stupide poltrone dell'aereo."
Poi si alza e comincia a togliersi i vestitiche fino a qualche secondo fa aveva addosso, restando solamente in boxer.
Spero solo che adesso non si metta a farmi domande perchè sicuramente comincerei a balbettare e a dire cosa insensate.
Cerco di ignorare in tutti i modi il suo corpo quasi nudo e mi avvicino al letto per sistemarmi tra le coperte, nonostante non abbia sonno perchè per mia fortuna sono riuscita a dormire in aereo.
Il letto si muove lentamente mentre Cameron si sistema accanto a me.
Avvolge il braccio muscoloso attorno alla mia vita e si avvicina di più, fino a quando la mia schiena non entra in contatto con il suo petto. A questo punto, il disagio dentro di me sale ancora di più e non ho per niente idea di che cosa fare o dire.
Solleva la testa e lascia un piccolo bacio sul mio collo prima di sussurrarmi:"Buonanotte piccola"
Il mio corpo si riempie rapidamente di brividi e dopo aver preso un respiro profondo, rispondo:"Buonanotte, Cam"
Peccato che il mio cervello non abbia alcuna intenzione di calmarsi e di lasciarmi riposare per bene, prima di affrontare una giornata parecchio dura.
Le immagini di Cass che gira da sola per il parco o che balla con sconosciuti o che fa uso di qualche droga occupano i miei pensieri per il resto della mattinata fino a quando non decido che sia meglio scendere dal letto per evitare di svegliare Cameron a causa dei miei continui spostamenti nel letto, in cerca di una posizione più comoda.
Sposto lentamente il braccio avvolto attorno alla mia vita e riesco ad uscire dalla stanza senza disturbare il suo sonno.
Percorro il corridoio e vado in bagno per sciacquarmi il viso con dell'acqua fredda, poi torno al piano di sotto per tirare fuori dalla valigia delle bustine di tè che mi sono portata dietro da Aspen. Sapevo che una volta arrivata qui ci sarebbe stato il problema del cibo e altre cose,perciò ho portato qualcosa per facilitare la situazione.
Metto il tè in un contenitore trovato in cucina,e lo appoggio sui fornelli in modo da riscaldare tutto per bene.
In attesa che tutto sia pronto,accendo il cellulare per vedere se ci sono già chiamate o messaggi e per per fortuna non c'è ancora nulla. Mi sembra ovvio. Chi si sveglia alle sette di mattina durante le vacanze natalizie?
"Dove pensi di andare?"chiede Cameron,appoggiato alla porta con il suo corpo perfettamente perfetto.
"Da quanto sei sveglio?"chiedo.
"Da quando ti sei alzata dal letto... Speravo tornassi a domire..."sorride venendo nella mia direzione con le braccia spalancate.
"Non avevo sonno, e poi avevo voglia di mangiare qualcosa prima di andare a trovare la mamma di Cass"sussurro, mentre lui mi abbraccia e comincia a lasciare piccoli baci tracciando un percorso che va dalla guancia, fino al mio collo.
Le sue labbra sono così morbide che al contatto con il mio collo danno una sensazione paradisiaca,e giuro che potessi, resterei a casa con lui per il resto della giornata.
Solleva lentamente la testa e si avvicina per sfiorare le mie labbra, e cominciare a rendere il bacio sempre più profondo. Vorrei avere un risveglio così dolce tutte le mattine.
Si allontana per qualche secondo con un bellissimo sorriso stampato in volto e dice:"Perchè non mi sono mai accorto di te in questi mesi? Mi sono perso un risveglio del genere tutte le mattine"
Il mio cuore comincia a battere forte non appena quelle parole escono dalla sua bocca e non posso fare a meno di sorridere come una scema e di abbassare lo sguardo per non fargli notare troppo il rossore sulle mie guance.
"Sei carina quando arrossisci"ridacchia sollevandomi lentamente il mento per far incontrare di nuovo il nostro sguardo e mi lascia un ultimo bacio prima di allontanarsi per sedersi sulla sedia, pronto per ricevere la sua colazione.
"Allora, quali sono i piani di oggi?"chiede prendendo dalla mia valigia i biscotti.
"Non lo so... Prima di tutto voglio andare a parlare con la mamma di Cass per sapere quando ci sarà il funerale"
"Spero che lo facciano il prima possibile"dice.
Lo spero tanto anche io,anche perchè non possiamo assolutamente trattenerci troppo in questa città. Dobbiamo tornare ad Aspen prima che finisca la vacanza, in modo da non perdere il volo di ritorno per Miami.
"Quando torniamo a casa, ricordami di controllare i biglietti per il prossimo volo di ritorno a Denver. Prima li prenotiamo, meglio è"spiego appoggiando le tazze di tè fumante sul tavolone.
Passiamo la colazione a controllare i cellulari in continuazione per vedere se qualcuno ha già trovato il mio foglietto con le spiegazioni e per mia grandissima fortuna non c'è ancora nessuna novità e nessun messaggio da parte di mia madre con minacce o cose del genere.
Ci vestiamo e dopo aver controllato che la casa sia in ordine, usciamo di casa e la chiudiamo a chiave.
"Abita tanto lontano la mamma di Cass?"chiede Cameron.
"No,abbiamo avuto la fortuna di non abitare tanto lontane"spiego, abbassando il volume della voce nell'ultima parte per la nostalgia.
Cameron afferra la mia mano per consolarmi e mi rivolge un piccolo sorriso, che mi fa sentire un po' meglio.
"Ehi, quel tipo non è il ragazzo delle foto a casa tua? Come si chiamava..."dice fermandosi di colpo e guardando attentamente dall'altra parte della strada.
Guardo nella sua stessa direzione e sussurro:"Trevor..."
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