Capitolo 2
I giorni passarono in fretta in compagnia,dovevo ammetterlo.Quei psicopatici litigavano sempre però.Jeff e E.Jack avevano sempre da ridire l'uno sull'altro!
Qualche giorno dopo il mio arrivo si presentarono anche Ben e Smiledog.Beh adesso si che c'era più casino in casa.
Quella specie di elfo era sempre attaccato ai videogiochi con il volume degli altoparlanti al massimo.Non era mica solo questo il problema,c'era anche il cibo in questione.Non c'era mai e ,se c'era, veniva cucinato in modo disgustoso,specialmente quando cucinava E.Jack(secondo me faceva cadere la roba nera che gli usciva dagli occhi nella sbobba).
Oltre a questo...nient'altro,tutti simpatici e nessuno ostile,almeno tra di noi.Quando ero a casa,passavo molto tempo con Sally o con Toby,mentre quando uscivo per uccidere facevo della strada con Jeff.
Una sera uscii,avevo voglia di far fuori almeno una famiglia.COME MINIMO.
Mentre mi incamminavo verso la villetta di campagna di una famiglia francese,sentii dei passi dietro di me.Continuai a camminare come se niente fosse e mi voltai di scatto."Perchè cazzo mi segui?",era Jeff,che mi guardava con una faccia stupefatta e un pò imbarazzata.
Jeff "no non ho molto da fare".Si si a chi la dava a bere.
Io "Jeff perchè mi segui?"
Jeff "Perchè ti muovi bene e vorrei vederti in azione"
Okay, non potei fare a meno di alzare un sopracciglio e sgranare gli occhi di stupore.Gli indicai la villa dove volevo andare "Voglio far estinguere quella famiglia di francesi.Vuoi farlo con me?".Lui annui e cominciò a correre.Lo faceva a posta!
Arrivammo in prossimitá della villa,davanti al cancello.Era altino ma aveva svariate decorazioni,quindi ci permetteva di arrampicarci facilmente.Entrammo poi in casa,fu molto semplice
Io "Allora Jeff,qui abbiamo madre padre e un figlio adolescente.Chiariamo,non farò subito,ho voglia di torturare.Non lo faccio da tempo"
Jeff mi sorrise e si diresse verso la camera da letto e io verso l'altra.Entrai di soppiatto nella stanza di Grayson Clarance,quindicenne fracese biondo.Mi sbrigai,lo sollevai e lo misi sulla sua sedia,legando mani,gambe e mettendogli una sciarpa legata alla bocca.Mi sedetti,accesi la lampada sul comodino e lui si svegliò.Aprì gli occhi e quando li rischiarò,erano pieni di paura.Mi alzai e mi avvicinai con il coltello in mano.In quel momento la portá si spalancò,era Jeff con i signori Clarance ben legati.
Li buttò sul letto "Non mi aspetti neanche,che cattivona" disse Jeff.
Gli girai attorno come un avvoltoio che ha avvistato una preda.Di solito facendo così mi venivano in mente le torture da fare.Però non mi veniva niente,forse perchè ero osservata ossessivamente da Jeff.
Cominciai ad arrabbiarmi così gli accoltellai ripetutamente la spalla e il sangue si riversò sul pavimento.Il ragazzo urlava di dolore e piangeva,e con lui anche i suoi genitori.
Jeff "Zitti,non vi sentirà nessuno.La casa più vicina è a sei km da qui,quindi non vi conviene più di tanto"
Allora si avvicinò al ragazzo e intagliò il suo stesso psicopatico sorriso.Lui piangeva e le lacrime unite al sangue gli scendevano lungo il collo.Mi piazzai davanti a lui,alla sua altezza,guardandolo negli occhi.Li aveva chiusi e piangeva
Io "Aprili"
Ragazzo "No"
Io "Guarda che te li apro con la forza e non sará tanto indolore"
Allora aprì gli occhi e con voce fintamente dolce dissi "Ma che bei occhioni verdi,vorrei però vederli un pò più da vicino",presi il coltello e glielo misi nell'orbita facendo leva,finchè l'occhio non cadde.Lui piangeva mentre io ammiravo l'occhio alla luce della lampada.Jeff poi gli diede il colpo di grazia,pugnalandolo al petto per circa una quindicina di volte.Ci sorridemmo a vicenda.
Lui poi si sporcò le mani del sangue della giovane vittima e scrisse sulla porta 'Jeff The Killer e Blood Eyes sono passati'.
Jeff "Dai così ci prendiamo entrambi i meriti"
Ci avventammo sul ragazzo morto.Gli tagliammo la pancia e ne estraemmo gli organi,poi con la corda lo legammo al balcone.Adesso toccava ai signori.
Io "Senti Jeff che dici se lo facciamo contemporaneamente,io alla testa del papino però".Allora ci mettemmo in posizione e,al suo tre,lanciammo i coltelli che fecero cadere l'ombra sugli occhi delle povere vittime.
Uscimmo e corremmo a casa,ridendo come folli.Arrivammo e vedemmo solo L.Jack che si divertiva con un piccolo braccio.Sicuramente di una sua giovane vittima.Salimmo in camera e,prima di salutarci,ci guardammo con uno sguardo complice.Entrai in camera e mi distesi sul letto.
Era stato bello,mi ero divertita.Poi mi è sembrato di aver colmato un vuoto che avevo sempre provato mentre uccidevo.
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