Capitolo -1

Incomincio con il dire che in questa storia ci saranno bestemmie, parolacce e chi lo sa, magari anche scene di sesso. Se a qualcuno da fastidio chiedo gentilmente di non leggere questa storia, senza ritrovarmi poi più avanti gente che si lamenta del linguaggio, grazie.

💜(In alto la nostra Medea!)💜

«Dio cane.»
Penso tra me e me, lanciando via la sveglia.
«È veramente già mattina?»
Bofonchio da sotto le coperte, rotolandomi sul letto fino a cadere per terra.
Odio la vita. Odio la scuola. Odio la gente.
Decisamente troppa felicità e troppa vita sociale per i miei gusti.
Non è che mi lamento, sono una ragazza molto semplice: basta che nessuno mi rompa i coglioni!

«MEDEA! Ti muovi ad alzarti e vestirti?! Sono già le 7:30!»

Bene, felice di presentarvi mia madre, Kory Evans. Una braaava donna di campagna, 39 anni, tutta acqua e sapone e giramenti di palle inclusi.

Lavora all'ospedale pediatrico a Boston, come medico curante.
Riuscì ad entrare in carica dopo tanti studi, prima ad un liceo classico, poi all'università. Dopo la laurea dovette fare di conseguenza un tirocinio e un esame per l'abilitazione professionale, per essere poi iscritta all'Albo dei medici... okay stop, vi sto annoiando.

Torniamo a noi.

I capelli li ho presi da lei, lunghi mossi e rossi; occhi azzurri e pelle pallida, con un fisico non troppo magro, ma non troppo grosso. Una donna perfetta si direbbe.

Con fatica e senza voglia, mi sforzo ad alzarmi per vestirmi. La mia camera non si può proprio vedere, piena di vestiti ovunque e cartacce sparse qua e là.

Apro l'armadio rigorosamente nero (con vestiti senza dubbio neri), e prendo le prime cose che trovo da indossare: un maglione e un leggings. Perfetta.

Scendo le scale, arrivo in cucina e mi ritrovo lei.

«La cicciona è arrivataaaaa! Lo vuoi un pancake? Oh si, lo so che lo vuoi, vieeeeni~»

No ma dico, parla con un cane?

Ta daaaan. Mia sorella, BOOM.
Donna Campbell, ragazza diciottenne di pura crudeltà, senza cuore e senza dignità.
Non è che sia brutta, capelli castani medio-lunghi, occhi azzurri, fisico e pelle perfetta... Ma la sua smorfiosaggine prende possesso di quei pochi lati positivi rimasti della sua persona.
A scuola la odiano e la amano tutti allo stesso modo, la vip che regna all'interno del Liceo Classico di Boston.

«Mangiateli pure tutti» dico «almeno mi togli l'etichetta di "cicciona" e prendi tu il mio posto, che dici?»

Prendo la mia cartella ed esco sbattendo la porta: stupida rincoglionita! Come rovinarmi la giornata già di prima mattina.

Raggiungo la macchina, ci salgo e parto: e via per un altra giornata di merda!

Guardando la strada, ripenso all'aspetto perfetto di mia sorella. Perché non posso essere bella come lei anche io? Perché devo passare come la sfigata di turno? Come quella grassa? Come quella stupida senza amici?

Che poi il mio aspetto fisico non è che sia poi così male: sono abbastanza nella media, non mi lamento tanto.
Capelli rossi, pelle pallida, lentiggini, labbra carnose, fisico robusto ma non troppo, seno nella media.
Diciamo che una persona normale mi considererebbe decisamente una bella ragazza!

Ma non al liceo.

Una cosa mi contraddistingue da tutti gli altri: i miei occhi.
Sono sempre stata presa in giro per i miei strani occhi, in effetti li ho sempre odiati, mettono in soggezione chiunque: ho un difetto genetico chiamato eterocromia.

Essa è una caratteristica somatica, che si riconosce dalla differente colorazione delle iridi.

È molto raro negli esseri umani ed è raro che possa piacere, a scuola.

Soprattutto a scuola.

Ho un occhio grigio, e uno rosso-nocciola. Nemmeno i medici riescono a spiegarsi questo colore strano, ma é così dalla nascita; l'hanno spacciato per un alto contenuto di melatonina, boh.

Appena arrivata a scuola, incontro una delle mie migliori amiche, Cassidy Harris, capelli neri lunghi e ricci, fisico decisamente magro, ma bello allo stesso tempo.

È ricaduta da poco di nuovo nella droga, e si parla sia di marijuana che di coca o eroina: una ragazza che evitano tutti, ma che io ho sempre ammirato per il suo carattere forte e deciso.

«Meeedyyy! Non puoi capire cosa è successo stamattina con Brown. Dylan Brown.»

Sentendo il suo nome mi si ferma il cuore.

Una bellezza disumana: occhi verdi, capelli ricciolini neri con la rasatura a lato, fisico perfetto con muscoli che anche con un maglione riesci a vederli, molto alto e giocatore di basket.

Qualsiasi ragazza ci prova con lui, ma lui, strano a dirsi, non ha mai avuto una ragazza.

Sara gay forse? Dio quanta carne sprecata.

Però il detto si fa sentire... tanti muscoli e niente cervello.
E sì, prendetemi per stupida, ma dio sono cotta di lui.

Questo è il primo capitolo! So che non è perfetto, ma.. ci ho provato.
Spero che vi possa piacere!💜

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