Capitolo 5.

Stranamente Lance si svegliò senza il suo fottuto strumento di tortura a fracassargli le orecchie, chiamata comunemente sveglia.
Perciò si alzò ad andare a prendere qualche vestito da mettere dopo la doccia.
Sfortunatamente divideva l'armadio con Keith... già davvero scocciante.
Metà dell'armadio era colorata e prevaleva il blu, il colore preferito di Lance, mentre l'altro lato era pieno di colori scuri come nero, marrone, bordeaux e qualche volta del rosso.

<<così emo...>> borbottò scocciato Lance.
Subito dopo prese un maglione blu polvere, una polo bianca da mettere sotto, i suoi insostituibili skinny Jeans e le vans bianche.
Ad un certo punto notò che su un anta dell'armadio c'era una tabella con tutti i corsi e gli orari di Keith, quello scemo seguiva quasi tutti i suoi corsi, e se non si fosse svegliato li avrebbe saltati di nuovo.

Ora Lance aveva tre opzioni:
Lasciarlo dormire e fargli saltare le lezioni, svegliarlo come un qualunque altro compagno avrebbe fatto, o, la sua preferita svegliarlo mettendogli due cuffiette nelle orecchie e mettendo al massimo il volume, si, si, questa era molto più divertente secondo lui.

<<okeey! Dove ho messo le cuffiette?>> sussurrò divertito Lance sfregandosi le mani.
Gia si pregustava la sua reazione... dopo qualche minuto di ricerca le trovò nella tracolla.
Non perse tempo a mettergliele nelle orecchie, poi selezionò dalla sua playlist una delle canzoni con più bassi che aveva.
Così fece partire Thunder a tutto volume.

Inutile dire che Keith si svegliò di colpo cadendo dal letto.
<<cosa. Cazzo. Fai Mcclain?!>>
<<ti sto solo svegliando come un qualunque compagno farebbe zazzera>> sorrise soddisfatto Lance.

<<ma che ore sono?>> chiese il ragazzo ancora sdraiato per terra strofinandosi gli occhi.
<<le sei e mezza>> sorrise ancora di più Lance.
<<okey. Io torno a dormire>> disse serio come la morte Keith.

<<no tu non non po farai>> disse il cubano con la voce più fastidiosa che riusciva a fare, mettendosi davanti al ragazzo.

<<seriamente Lance lasciami dormire! Ne ho bisogno!>> cercò disperatamente di superarlo Keith.

<<ma così arriverai tardi Keith>> continuò Lance strafottente.
<<ma a chi frega!>> disse il compagno riuscendo finalmente a buttarsi sul letto.

<<oh frega a me zazzera, non se ne parla che tu dormi più me>>
Nel mentre prese il piede di Keith e lo trascinò giù dal suo letto.

<<va bene! Mi alzo!>> sbottò alla fine questo scocciato.
Si avvicinò all'armadio e prese dei vestiti anche lui.
<<ricordati che mi devi un favore>> disse poi facendo per uscire.

<<aspetta Keith!>>
<<che c'è ora?!>> rispose esasperato.
<<hai intenzione di uscire cosi? Cioè solo con i jeans indosso?>>
<<beh tanto ci ho dormito tutta la notte, ha più senso toglierli prima di fare la doccia no?>>
<<no no io intendevo, vai a petto nudo?>>
<<uh? Si non c'è problema>> concluse Keith uscendo dalla stanza, seguito a ruota da Lance.

Per qualche arcano motivo le docce erano strapiene.
Appena se ne liberava una, ecco pronto un altro ragazzo che la occupava di nuovo.

<<okey la prossima è mia>> disse Keith sfidando Lance.
<<non ci pensare nemmeno, io ne ho bisogno...>> si fermò un attimo per squadrare il suo coinquilino e poi continuò <<sono stato a contatto con troppi germi questa mattina>>
<<ma se sei stato tu a svegl-!>> Keith non fece in tempo a finire la sua frase che un doccia si liberò, e prima che potesse fare qualunque cosa Lance lo trattenne indietro con un braccio mentre praticamente ci si tuffava dentro.

Chiuse la tenda e qualche secondo dopo spuntò la sua faccia che faceva la linguaccia a Keith.
Che fu prontamente ricambiata dal dito medio del ragazzo.

<<aah... è stata proprio una bella doccia! Non è vero Kogane?>>
<<certo! Se noi hai dovuto aspettare venti minuti per entrare! E poi... perché mi stai seguendo?>>
<<Non mi ricordo dov'è il bar perciò speravo andassi lì>>
<<aah... basta che stai a tre metri di distanza>> sbuffò sconsolato alla fine Keith, velocizzando anche il passo per allontanarlo.

Ma Lance non era di certo il tipo che si arrendeva facilmente, specialmente se si trattava di dar fastidio a qualcuno, anche nel flirtare, ma quella era un altra storia!

<<non ti leghi mai i capelli? Cioè, poi non sono fastidiosi?>> riprese Lance recuperando la distanza che aveva lasciato Keith.

Il ragazzo non rispose nemmeno e continuò a camminare, ma il fatto è che Lance non mollò fino all'arrivo al bar.
Ormai Keith non lo ascoltava nemmeno più, ma era comunque un fastidioso brusio da sentire.

<<...ecco perché dovresti quindi curare di più i tuoi capelli>> di che stava parlando, non ne aveva idea, ma era veramente stanco di starlo a sentire.

<<puoi stare zitto Lance?! Ci riesci?!>> sbottò all'improvviso Keith, sbattendo la testa sul bancone.

Si girarono alcune persone al suo urlò, ma a lui non sembrava importare molto, e probabilmente neanche a quelle persone, dato che continuarono farsi gli affari loro circa due secondi dopo.

<<okey, okey, sto zitto>> rise divertito Lance.
<<grazie>>
<<un ultima cosa però!>>
<<UGH!>>
<<che prendi per colazione?>>
<<non lo so! Senti scegli tu non mi interessa, voglio solo dormire cinque minuti qua sopra>>
<<okey>>

Finalmente la cameriera arrivò per servirli.
<<cosa posso fare per voi?>>
<<ah per me un latte macchiato e per lui...>>
indicó Keith addormentato affianco a lui.
<<un frappé fior di latte e fragola>>
<<arrivano subito!>>
Detto questo la cameriera attaccò l'ordine ad un filo, dove gli altri dipendenti potevano vederlo e servirli, mentre lei continuava a raccogliere ordini.

Lance continuò a fissare il suo ordine finche qualcuno non lo distrasse.
Da dietro la tenda del personale usci una ragazza dalla pelle scura e i lunghi e mossi capelli bianchi.

Okey Lance non sapeva chi era, ne come si chiamasse, ma di una cosa era certo, era la ragazza più bella che avesse visto.

Questa, raccolse l'ordine dal filo, lo lesse, e si mise al lavoro.
Poco dopo il milkshake di Keith era già pronto.

<<di chi era questo frappé?>> chiese prima hai clienti al bancone.

Anche la sua voce era meravigliosa, pensò Lance, era così interessante il suo accento inglese.

<<suo!>> la richiamò Lance alzando un braccio e indicando Keith ancora k.o. sul bancone.

<<svegliati zazzera, il tuo ordine è pronto>> lo scrollò malamente Lance facendolo svegliare di colpo.

<<uh? Cosa?>>
<<ecco il suo frappe, e il suo latte macchiato arriva subito>> disse la cameriera misteriosa riferendosi prima a Keith e poi a Lance.

<<ma che cosa mi hai preso?>>
<<un frappe! Dai mangia, altrimenti hai sprecato soldi>> disse il ragazzo rimettendo su la voce irritante.

<<ma sei tu che mi hai fatto sprecare soldi con questa roba!>>
<<hey! Hai detto che potevo prendere quello che volevo, quindi ora bevi, schizzinoso>> disse Lance mettendogli la cannuccia in bocca.

<<bevi. Non è avvelenato eh>> il cubano si portò il frappé alla bocca e ne bevve un po', leccandosi anche le labbra.

<<vedi? Sono ancora vivo! Quindi ora bevi>> gli rificcò la cannuccia in bocca.
<<okey! Okey! Lo bevo!Ma ti prego smettila! Sei imbarazzante>> sbottò Keith strappandogli il frappé dalle mani e bevendone una generosa porzione.

<<pss...ehi Keith>>
<<cosa. C'è. Ora?>>
<<vedi quella cameriera laggiù>>
<<quella con i capelli bianchi?>> chiese questo
<<si si>>
<<e allora?>>
<<ora ti faccio vedere come si approcciano le donne>>
<<o mio dio, ti prego non fate cavolate>>

Ma Lance già non stava più ascoltando Keith.
<<ed ecco qua anche il suo latte macchiato>>
Arrivò la cameriera.
<<ah ecco qui quello che ti devo, e questa...>> Lance tirò fuori una banconota da dieci <<... questa e per te>>
<<o mio dio>> sussurrò intanto Keith.

Intanto la cameriera, ignara del suo futuro, accettò con piacere la banconota.
<<io sono Lance>> ammiccò il ragazzo
<<tu sei?>>
la ragazza fece per rispondere ma Lance la interruppe di nuovo.
<<aspetta lo so!... assolutamente bellissima>> continuò flirtando.

La ragazza, che ormai aveva capito le intenzioni del cubano si limitò a sorridere e ringraziarlo, per essere educata.
<<uhm... ecco... grazie? Comunque mi chiamo Allura>>
<<Allura! Che bel nom->>
<<okey Lance! Dovremmo andare ora>> lo trascinò via Keith.
<<arrivederci Allura>> continuò poi.
Nel frattempo il suo compagno si era già bevuto tutto di un sorso il latte.
<<verrò anche domani!>> la salutò teatralmente Lance mentre veniva trascinato via.

<<si può sapere cos'era quello?>> chiese Keith
<<cosa? Il mio efficacissimo modo di flirtare, l'hai vista no? È già hai miei piedi.
<<certo.>>
Keith decise di lasciarlo nel beneficio dell'ignoranza.

<<comunque>> continuò questo
<<perché mi segui ancora? Guarda che sto andando a lezione>>
<<lo so, anch'io>>
<<ah, li abbiamo nella stessa ora?>>
<<non lo sai? Praticamente sono quasi del tutto gli stessi>> sorrise Lance.

<<questo vuol dire che ti dovrò sopportare anche in classe?>>
<<si>>
<<qualcuno mi salvi vi prego>> mormorò sconsolato Keith.

Buona vigilia di Natale! 🎄
Aggiornerò anche domani (*'ω*) come un piccolo regalo di Natale che ci tenevo a farvi ''

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