Capitolo 4.

<<okey Lance... tu, solo, entra, fregatene di lui e comincia a studiare>>
Lance era pronto ad entrare in camera sua.
<<se esiste un Dio ti prego abbi pietà di me>> detto questo varco l'uscio della porta.

Non fece neanche in tempo ad entrare che quasi non inciampò in una maglia lanciata per terra.
La raccolse da terra.
<<chiunque butti maglie sporche davanti la porta é pregato di raccoglierle!>>
Sbottò scocciato.
<<guarda che se mi rompo una gamba paghi tu eh>> disse lanciando il capo sporco nella cesta dei vestiti.

<<non fare il perfettino rompi palle! Guarda che io tuo letto è messo peggio di tutta la stanza insieme>>
<<questo però non ti permettere di lasciare roba in mezzo!>>

Da dietro l'anta aperta del l'armadio aperto spuntò Keith, prima la testa...
<<faccio quello che mi pare ok?>>
... poi il corpo.
<<quindi ciò mi permette anche di girare nella stanza come voglio, e io ho caldo, perciò non mi rimetto la maglietta, qualche problema?>>
Esibizionista.
Cominciava a fare freddo.
Però, cioè, però aveva un bel corpo, insomma...
Lance si rimproverò immediatamente per i suoi pensieri era solo uno sbruffone, con degli addominali, ma uno sbruffone!
<<ci sei?>> Keith lo fissava con le braccia incociate el petto e la sua stupida faccia di superiorità.
Lance non si era nemmeno accorto di non avergli risposto.
<<Certo! C-c-che ti credi? Che io... ahah, non ci credo>>
Okey delirava, Lance prese al volo il suo libro dalla scrivania e si rifugiò sotto le coperte.
Cosa cavolo aveva appena detto?!

<<tu hai problemi>> Sentì lo scricchiolio del letto che si piegava sotto il peso di Keith.
<<sei tu che hai problemi>> sussurrò imbronciato.

Erano dieci minuti che leggeva la stessa riga del libro, non aveva ancora capito una parola. Bene.

<<Mcclain se non esci da lì ti soffocherai>>
Okey! Lui! Lui non poteva dirgli cosa fare!
<<se tu puoi fare come ti pare perché io no? Eh Kogane?>> la cosa stava degenerando, se ne era accorto anche lui, ma non sarebbe uscito dalla coperta, non. Avrebbe. Vinto. Lui.
<<ah per me è uguale eh, volevo solo evitare che morissi, ma se ti piace continua pure>>
Keith accesa la televisione.
Dopo cinque secondi Lance si rese conto che effettivamente gli mancava l'aria.
Perciò emerse da sotto le coperte.
Il suo compagno lo guardava intanto con un aria di vittoria, naturalmente senza scomodarsi dal suo posto.

<<n-non è come pensi Kogane!>> lo indicó subito Lance.
<<io avevo solo... ehm...>> per pura fortuna vide il cartone di pizza aperto sul letto di Keith
<<a-avevo fame!>> a passi svelti prese una fetta di pizza dal cartone.

<<chi ti ha detto che potevi prenderla?!>> Lance per ripicca gli diede un enorme morso.
<<che farai ora? Zazzera.>>

In tutta risposta Keith gli lanciò un cuscino in faccia.
Il cubano noto finalmente che aveva ottenuto tutta la sua attenzione facendo anche alzare. Wow che progressi.

<<io. Non. Ti. Lascio. La mia ultima fetta di pizza>>
<<prendila zazzera è proprio qui in alto>>
Lance sfruttò la sua altezza per portare in alto la fetta.
Keith in tutta risposta si quasi buttò su di lui per riprenderla.

Il più alto con la mano libera fermò il braccio del coinquilino.
Praticamente ora erano pericolosamente vicini.

Si guardarono negli occhi per una manciata di secondi. La cosa stava, decisamente, degenerando. Troppo. Ma non poteva smettere.
<<ora che farai Kei->>
Il ragazzo pestò i piedi di Lance.

La fetta di pizza cadde per terra, ma ormai non era più importante.

<<ah la metti cosi?>>
<<si>> sorrise spietatamente Keith.

Si guardarono in cagnesco.
<<la fetta è caduta.>>
Fece notare Lance.
<<la vedo.>> commentò Keith.

<<chi la butta ora?>> continuò serio Lance.
Nelle menti dei due ragazzi spuntò immediatamente questo concetto, chi la butta, si abbassa all'altro. E perde.

I due si guardarono di nuovo male. Incrociarono le braccia, e si andarono a sedere su i loro reciproci letti, fissandosi imbronciati dai lati della stanza.

<<sai che c'è?!>> sbottò all'improvviso Lance mettendosi in piedi.
<<vado a studiare da Hunk!>>
<<bene!>> rispose Keith scocciato.
Il ragazzo prese il suo libro di fisica e si diresse all'uscita.
<<fantastico!>>

Una volta uscito fuori si calmò leggermente.
Andò a bussare alla camera di Hunk e Matt.
<<amico sono le sette che ci fai qui?>> lo fece entrare Matt.

<<con Keith-sono-incazzato-con-il-mondo-Kogane è impossibile studiare, non è che posso stare un po' da voi?>> sorride Lance.

<<certo puoi metterti sulla scrivania Lance, poi se vuoi qualche aiuto chiedi a me sono bravo in fisica>> gli rispose Hunk sorridendo a sua volta dal letto mentre mangiava delle patatine.

<<grazie! Finalmente un posto dove posso stare tranquillo>> esultò Lance accomodandosi alla scrivania.

<<ne vuoi una?>> chiese Hunk agitando il pacchetto di patatine.
<<con piacere Amico>>
Il ragazzo ne prese una al volo avvicinandosi a lui con la sedia a rotelle.

<<okey, mettiamoci sotto>> esclamò il cubano alzandosi le maniche della maglia.

Ci volle mezzanotte prima di finire di studiare tutto, Matt e Hunk erano già andati a dormire da un po', ma avevano detto al ragazzo che poteva restare quanto voleva.

Cosi in silenzio raccolse tutte le sue cose e uscì dalla loro camera spegnendo la luce.

Il corridoio che collegava le stanze però non era altrettanto silenzioso, c'erano ragazzi e ragazze ubriachi che si scambiavano effusioni, anche solo fra ragazzi. C'erano perfino persone che dormivano sul pavimento.

Lance scavalcò un corpo addormentato vicino la sua camera e rientrò dentro.

Sì aspettò di dover continuare a litigare con Keith ma questo pareva essersi addormentato con un quaderno in faccia.

Il ragazzo si avvicinò per toglierlo dalla sua faccia e vedere se effettivamente dormiva.

Quando glielo tolse rimase sorpreso, non sembrava neanche lui.
I capelli che di solito erano sempre davanti i suoi occhi erano raccolti indietro da una mollettina scoprendo la fronte e il suo viso di solito sempre accigliato aveva un espressione molto più serena.

Lance sospirò, prese una coperta dall'armadio e gliela lanciò malamente sopra.
<<okey quando dormi magari sei una persona decente>> sussurrò, incredulo anche di averlo pensato.

<<comunque...>> spense la luce.
<<buonanotte>>

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top