Capitolo 3.

<<e tu chi cazzo sei?>>
fantastico quello doveva essere il suo nuovo coinquilino, Lance era fregato.
Stava quasi per farsi prendere dal timore, insomma anche essendo più basso di lui si capiva che se avesse fatto qualche passo falso sarebbe finito conciato male.
Ma poi la rabbia prese il sopravvento.
<<ah no sai, solo il tuo nuovo coinquilino... quello che non ti sei neanche degnato di venire a salutare in questi due giorni, piacere Lance Mcclain.>> disse Lance con un sorriso sarcastico allungando la mano verso di lui. Di certo non per un gesto d'educazione.

<<Cosa? Coinquilino?>> il suo volto, già reso abbastanza indecifrabile dall'alcool, sembrò essere per un momento confuso.
<<cazzo gli avevo detto di lasciarmi in pace a quelli! Dovevano lasciarmi in pace! Non ho bisogno di altri rompi palle nella mia vita>> più che con lui a Lance pareva che stesse delirando per via dell'alcool dentro il suo corpo, ma il ragazzo si sentì ferito lo stesso.
Intanto nella stanza cominciava ad aleggiare un fastidioso odore di drink e birra.
In effetti per quanto aveva bevuto quel ragazzo era strano che non era ancora crollato semi-svenuto sul letto.

Come non detto. Appena quel ragazzo si appoggiò sul letto si addormentò all'istante, senza finire il discorso senza senso che stava portando avanti.

<<sarà un vero problema vivere con lui>> sussurrò Lance prima di mettersi sotto le coperte e dormire anche lui.

La mattina dopo fu svegliato da il suono di una sveglia, che dopo un attimo di disorientamento, riconosce come non sua.

Si alzo per andare alla ricerca della sveglia misteriosa, che poi trovò sul pavimento vicino il letto del coinquilino, per sua sfortuna era la sveglia di un telefono e quindi per sbloccarla bisogna sbloccare il telefono.

Indeciso se svegliarlo o no Lance fece scorrere lo sguardo dal ragazzo al suo telefono per un paio di volte, se non l'avesse svegliato avrebbe dovuto sopportare la sveglia per tutto il tempo che ci metteva per prepararsi.
Alla fine l'istinto di sopravvivenza delle sue orecchie ebbe la meglio.

<<ehi zazzera! Svegliati! Ci sta la tua sveglia che suona qua>> in effetti non si era reso conto di quanto fossero lunghi i suoi capelli neri rispetto ai suoi.

Continuò in quel modo per un altro paio di volte, poi capì, che la gentilezza con quello la non serviva a niente.

Perciò gli strappò le coperte di dosso, facendolo quasi cadere dal letto.
Il ragazzo spalancò gli occhi all'improvviso e Lance gli si parò davanti con una faccia alquanto seria.

<<SPEGNI. LA SVEGLIA.>>

Il suo nuovo coinquilino fu confuso di trovarsi davanti un estraneo, probabilmente non ricordava niente della conversazione della sera prima, ma comunque prese il telefono in mano, lo sbloccò e spense la sveglia.

<<ma che vuoi comunque?>> commentò il ragazzo.
È ufficiale, non ricorda niente di ieri, forse posso cambiare ancora le cose, forse in realtà è simpatico. Pensò Lance
<<sono lance il tuo nuovo coinquilino>> sorrise raggiante.

<<fantastico un rompi palle>> borbottò Keith rimettendosi le coperte sulla testa e cercando di dormire di nuovo.

Questa cosa irritó non poco il cubano <<avresti almeno la decenza di dirmi il tuo vero nome zazzera?>>
<<Keith Kogane, contento?>> sbottò Keith.
Non era un cognome occidentale... in effetti i suoi tratti del viso ricordavano quelli asiatici.
<<Kogane... ma quindi se->>
<<SENTI. Sono stanco e ho un mal di testa incredibile quindi lasciami in pace e non rompermi le palle!>>

<<no rompas la bolas>> lo scimmiottò in spagnolo Lance prima di uscire dalla camera.

Finite le lezioni Lance non aveva alcuna voglia di ritornare nella sua stanza a litigare con quel tipo, per questo si trovava davanti la pota di Hunk.
Non fece neanche in tempo a bussare però, che questa si spalancò, mostrando Hunk e Matt, il fratello di Pidge.

<<hey amico che ci fai qui?>>
<<beh... niente in realtà volevo solo passare un po' di tempo con te, è difficile stare nella stessa stanza del mio coinquilino senza litigare>>
<<cavolo te ne è capitato uno difficile?>> chiese Matt
<<ah non so se lo conosci, si chiama Keith Kogane>>

Hunk e Matt si guardarono negli occhi, poi Hunk parlò <<cavolo te ne è capitato uno tosto, diciamo che non ha una buona fama in questa scuola, Kogane>>
<<ah! Non ci voglio nemmeno pensare guarda>>

<<piuttosto dove stavate andando>> chiese curioso Lance.
<<da Pidge, qualche volta ci ritroviamo in camera sua, lei ha l'xBox, ne approfittiamo per scroccargli qualche giocata ai suoi giochi migliori. Poi la sua compagna non c'è mai, perciò possiamo parlare in tutta tranquillità>> rispose Matt.

<<grande! Posso unirmi anch'io?>>
<<certo! Vieni>> sorrise Hunk cominciando ad incamminarsi per il dormitorio femminile.

<<...e poi ha detto che sono un rompi palle, cioe! Io! Un rompi palle! Ma quando mai?!>>
Lance discuteva con Pidge di Keith mentre erano assorti in una serissima partita di tetris.

<<sisi...>> gli rispose distratta Pidge con gli occhi incollati al televisore.
<<chi fa più punti e vince questa si prende tutte le Haribo eh>> aggiunse poi, prendendo velocemente una manciata di pop corn da mettere in bocca, facendo comunque mancare il buco a quattro, cinque di loro.

<<le vincerò io quelle Haribo>>
<<certo, come no>>

Un ora dopo Lance era sdraiato sul pavimento, affamato, a guardare Pidge mangiare le caramelle che dovevano essere la SUA merenda.

Si stava facendo comunque tardi e il ragazzo doveva assolutamente finire dei compiti lasciati in sospeso.
Una volta alla porta salutò tutti.
<<auguratemi buona fortuna con quella zazzera>>
<<mi fai pena Lance, tieni un Haribo di consolazione>> lo "consolò" Pidge offrendogli una caramella al limone, il gusto che odiava di più in assoluto, ma era pur sempre una caramella! La accetto di buon grado mangiandola velocemente.

<<ciao Lance>> lo salutò semplicemente Hunk.

<<buona fortuna con Kogane-sono-incazzato-con-il-mondo>> gli auguró Matt facendogli l'occhiolino.
Già, fortuna, era proprio quella di cui aveva bisogno di li a poco.

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