Se vai per nave sai a prescindere che i viaggi possono essere sia splendidi che un vero incubo, e non è necessariamente il bel tempo o il brutto tempo a definirlo.

Può essere una bella giornata, ma se non c'è vento sei nei guai esattamente come se fossi nel bel mezzo di una tempesta con tanto di gorghi marini a completare il tutto.

Quando però salii sul ponte per poi raggiungere il capitano accanto al timoniere, notai che quella giornata era a dir poco perfetta: cielo sereno con qualche nuvola vagante e vento non violento ma nemmeno troppo debole. Da quel che dicevano i membri dell'equipaggio, tra l'altro, accanto alla nave c'era un banco di pesci assolutamente commestibili.

Li osservai soddisfatto mentre pescavano allegramente il loro bottino, facendo a gara a chi pescava il pesce più grosso.

《Devo dire che una giornata più perfetta non potevamo trovarla. Concordi con me, Yuichiro?》 mi chiese il capitano.

《Concordo con lei, signore. Non vorrei essere portatore di sventure, ma spero che queste non ci arrivino. È tutto troppo perfetto》

《Se non fossi il vicecapitano ti avrei già buttato in pasto ai pescecani. Porti sempre sfiga!》 esclamò il capitano guardandomi storto.

Scrollai le spalle, noncurante. Era effettivamente vero quello che stava dicendo, ma del resto ogni tanto mi divertivo pure a portare la sfortuna sulla nave. Almeno movimentavo un po' le cose, sennò diventava tutto troppo monotono.

Mi misi a contare i quindici minuti necessari per far avverare le mie predizioni. Non c'era uno schema logico particolare, ma generalmente entro quel lasso di tempo accadevano le disgrazie.

Per questo non rimasi particolarmente sorpreso quando una voce urlò: 《Pirati a babordo! Si stanno avvicinando!》

《Yuichiro, ti farò cucire la bocca una volta o l'altra. Porti una sfiga che nemmeno la morte ne porta tanta!》 sbottò il capitano, scendendo sul ponte e iniziando a dare ordini alla ciurma.

Mi limitai a controllare la mia sciabola, preparandomi ad usarla per passare a fil di spada chiunque mi si fosse parato davanti.

La ciurma armò i cannoni e si sistemarono tutti con le mani sulle armi.

La nave si avvicinò lentamente. Il jolly roger della nave nessuno sapeva di chi fosse, anche se tutti avevano in mente di averlo visto da qualche parte. Dato che tutti i jolly roger pirateschi si somigliavano, non provai nemmeno a riflettere su chi appartenesse quello.

Quando la nave fu a portata di cannoni, il nostro galeone iniziò la battaglia.

Non mi mossi mentre osservavo la nave pirata ricambiare i colpi subiti e avvicinarsi sempre di più, fino ad affiancare il nostro galeone.

A quel punto iniziò il vero e proprio combattimento e io non attesi un solo istante a buttarmi nella mischia.

Non feci caso al fatto che i nemici erano il doppio di noi. Quando entravo in battaglia, il mio unico scopo era combattere e vincere.

Stavolta però le cose non andarono per il verso giusto.

Qualcuno riuscì a bloccare la mia spada e a respingermi indietro, facendomi inciampare nei corpi che si trovavano a terra.

Caddi a terra, sconcertato, e non certo per la testa mozzata del capitano che mi fissava accanto a me. Nessuno mi aveva mai tenuto testa.

Mi alzai di scatto e con un urlo di rabbia mi accanii contro il mio avversario, che con una singola mossa parò e mi disarmò, per poi puntarmi la sua sciabola contro il pomo d'adamo.

Rimasi di pietra. Provai a muovere un passo verso sinistra, ma la sciabola premette maggiormente.

Me ne fregai delle conseguenze e mi buttai, cercando di raggiungere la spada più vicina; peccato che mentre ero in volo mi beccai un calcio che deviò la mia traiettoria, buttandomi sul ponte senza fiato.

《Dannaz-》 feci per dire, ma un piede sul petto e una spada che mi minacciava mi fecero bloccare le parole in gola.

《Tutti sconfitti, capitano Mikaela》 disse un uomo.

Eravamo stati sconfitti.

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Ad inizio capitolo ci saranno delle foto mikayuu scelte a caso giusto per decorare i capitoli con un tocco di colore. Non saranno necessariamente scene del libro.
Spero vi piacerà ♡