Capitolo Nove
-Sono passati due giorni ed ancora non mi ha fatto sapere nulla. Forse ha rifiutato...- dissi a Serena mentre facevo spazio nel mio armadietto per i libri. Stavo iniziando a temere di aver sottovalutato la fedeltà di Finn nei confronti di mio fratello, anche se non capivo esattamente perché dovesse essere qualcosa di brutto. Alla fine erano solo delle ripetizioni, mica incontri sessuali di nascosto.
-Conosci Finn molto meglio di me, lo sai che non vuole tradire il suo migliore amico, quindi starà solo cercando di fare la cosa giusta. Gli do un altro giorno e poi te lo ritroverai in camera con il libro di francese, stai tranquilla. Piuttosto... Sbaglio o Georgia è sempre più attaccata ad Andrew? Sta forse cercando guai?- disse con faccia annoiata, purtroppo me ne ero accorta, quella donna non faceva altro che stargli intorno, come un'ape col miele. Possibile che da un giorno all'altro avesse capito di essere follemente innamorata di Andrew? Non mi stupirebbe scoprire che in realtà è tutto un modo per infastidirmi, magari si era anche messa d'accordo con mio fratello. Due rompipalle, perfetti per stare insieme.
-Ho notato. Magari l'ha ingaggiata Noah per farci stare lontani, ma perché? Non capisco proprio cosa abbia contro Andrew, sembrerebbe un ragazzo per bene. Sono sicura che piacerebbe anche a mia madre.- dissi sistemandomi la tracolla sulla spalla, mentre ci spostavamo verso la nostra prossima lezione. Io e Serena non avevamo molte ore in comune, tranne trigonometria, inglese e scienze. Per fortuna, altrimenti sarebbero state una tortura.
-Il matrimonio è il prossimo mese, no? Evie, sei ancora qui? Che ti succede? Non ti starai mica innamorando, eh.- mi fece notare la mia amica, sedendosi al mio fianco. Aveva ragione, stavo lasciando che la mia mente fantasticasse troppo e non potevo permetterlo, altrimenti mi sarei innamorata e lì sì che sarebbero iniziati i guai. Scossi il capo, tentando di mandare via quei brutti pensieri, quando mi arrivò un messaggio che non feci in tempo a leggere, perché giunse la professoressa di scienze e cominciò la lezione.
...
Era veramente un piacere tornare a casa distrutta da sette ore di scuola e non trovare nessuno. In realtà non ero ironica, parzialmente. Ogni tanto mi sarebbe piaciuto trovare mia madre sul divano pronta a coccolarmi e abbracciarmi, dall'altro so che se non c'è è perché sta lavorando per dare a me e Noah un futuro migliore. Quindi non glielo faccio pesare.
Mi diressi verso camera mia, trascinando i piedi, solo per trovare Finn seduto sul mio letto. Spaventata a morte, saltai sul posto. Gesù, Serena era forse diventata una veggente?
-Finn! Che spavento, che ci fai qui?- dissi buttando la borsa in un angolo della stanza e buttandomi a peso morto sulla sedia di legno, vicino alla scrivania. Una parte di me sapeva cosa aveva intenzione di fare, ma l'altra, quella più timorosa, temeva che in realtà stesse per declinare l'offerta.
-Non mi avevi forse chiesto delle ripetizioni di francese? Beh io oggi ho il pomeriggio libero, quindi ho pensato: perché no? Penso che Noah capirà, alla fine non è niente di che. Giusto?- disse il riccioluto tirando fuori il libro e il quaderno di francese dell'anno prima. Per poco non feci i salti di gioia, possibile che per una volta nella mia vita tutto stesse procedendo secondo i miei piani? Incredibile.
-Ottimo! Grazie mille, Finn. Tu sì che sei un vero amico.- dissi afferrando l'astuccio ed il quaderno. Duo piccioni con una fava, avrei infastidito mio fratello e forse finalmente avrei capito qualcosa di francese, non potrebbe andare meglio.
-Ora ripeti dopo di me: j'aime sortir avec mes amis.- era da più di cinquanta minuti che parlavamo, o meglio, che lui parlava a raffica ed ero riuscita a capire solo il quaranta percento delle parole che uscivano dalla sua bocca, la quale, ora che ci penso, non era per niente male. Anzi, aveva questo vizio di mordersi e bagnarsi le labbra costantemente, che lo fac...
-Evie, ci sei? Hai capito cos'ho detto?- mi riprese facendomi tornare tra i comuni mortali, ero proprio un'imbranata. In tutto questo nemmeno l'ombra di mio fratello, il che mi faceva pensare che forse il mio piano non sarebbe andato in porto. Ma comunque erano solo le cinque meno cinque, probabilmente era ancora agli allenamenti.
-Sisi: J'aime... Sortir avec mes... Harpes.- farfugliai insicura, senza dubbio avevo appena detto una stupidaggine vista la sua faccia storta. Ero proprio un casino con questa materia, possibile che non fossi in grado di andare bene? Ma poi perché ho scelto francese? C'era lo spagnolo, l'italiano, il latino.
-Beh abbastanza particolare, ma ehi! Non sono qui per giudicare nessuno.- dissi alzando le mani mentre rideva di me. Trattenni una risata anch'io, sbattendomi una mano sulla fronte. Ah che pazienza! Ricominciammo da capo e finalmente seguii qualcosa, pensandoci bene avevo preso due piccioni con una fava, perché da un lato avrei fatto innervosire mio fratello e dall'altro forse sarei riuscita a cavarmela in francese. Possibile che per una volta fossi fortunata anch'io?
-Bene, devo dire che il tuo livello di conoscenza della lingua francese lascia un po' desiderare, ma puoi migliorare.- disse Finn dopo un'ora di studio continuato, non rimanevo sui libri così a lungo da quando avevo smesso di andare alle elementari. Sorrisi chiudendo il quaderno e alzandomi, accompagnando il moro alla porta di ingresso.
-Sappi che se prenderò un brutto voto alla prossima verifica mia madre ti verrà a cercare.- scherzai mentre scendevamo le scale, lo sentii ridacchiare da dietro. Finn non era una pessima compagnia, anzi, iniziavo a capire perché mio fratello ci passasse così tanto tempo, la sua unica pecca era l'incapacità di relazionarsi con il sesso femminile. Per sua fortuna ero a conoscenza di questo suo 'disagio' e cercavo di metterlo a suo agio, per quanto mi fosse possibile. Non biasimo quelle ragazze che gli sbavano dietro, alla fine è un bel ragazzo, con la testa apposto e anche simpatico.
-In quel caso potrei trasferirmi in Francia veramente.- scherzò mentre io mi avvicinavo per aprire la porta di casa, quando si aprì rivelando un Noah stanco e bagnato. Non si accorse subito di noi, dal momento che era troppo occupato a leggere qualcosa sul suo telefono. Io mi pietrificai all'istante, ma subito mi ricordai che era esattamente quello che volevo, purtroppo non potei dire la stessa cosa di Finn che sembrava stesse per svenire per quanto era divenuto pallido. Quando finalmente Noah alzò lo sguardo prima vide me e mi salutò normalmente, ma quando scorse il suo migliore amico direttamente dietro si bloccò confuso.
-Hey Finn, che ci fai qui?- domandò chiudendo la porta dietro di sé e facendo attenzione a non bagnare per terra, probabilmente era piovuto per qualche minuto ed, essendo mio fratello, sfortunatamente se l'era presa tutta la pioggia. Finn balbettò qualcosa di incomprensibile, a stento riuscii a trattenermi dal ridere, non era in grado di dire bugie, figuriamoci al suo migliore amico.
-È venuto ad aiutarmi con francese e se ne stava proprio andando.- dissi intervenendo e mordendomi il labbro in attesa di una sua reazione. Noah continuò a guardare tra me e Finn ancora confuso e perso, era solo una questione di secondi prima che il suo cervello riuscisse a connettere e scoppiasse. Ma la reazione che ebbe non fu quella desiderata, infatti il castano fece spallucce e diede una pacca sulla spalla all'amico che si rilassò al contatto. Cosa? Nono, non poteva fare così. Boccheggiai in cerca di parole che potessero infastidirlo, ma ero troppo sconvolta per trovarne alcune.
-Fai in modo che superi l'anno con un voto alto in quella materia, altrimenti ti faccio fare una brutta fine eh.- disse scherzando, Finn annuì ancora nervoso e sospirò quando Noah andò in cucina a mangiare qualcosa. Non ci potevo credere, il mio piano tanto sudato era andato in mille pezzi, come se nulla fosse.
-E noi che pensavamo al peggio.- sussurrò il moro, rilassando le spalle, io sorrisi forzatamente e chiusi la porta quando uscì. Non potevo permettermi di fallire al primo tentativo, dove far in modo che Noah impazzisse all'idea di vedere me e Finn anche solo guardarci. Dovevo escogitare qualcosa. Corsi in camera per scrivere a Serena, Beth e Paige, loro mi avrebbero aiutata.
A: Serena🍒, Beth🤱🏻, Paige🍬
SOS! Il piano con Finn non ha funzionato, ho bisogno dei vostri cervellini per infastidire fratello!
Da: Beth🤱🏻
In che senso non ha funzionato?
A: Serena🍒, Beth🤱🏻, Paige🍬
Nel senso che ha detto che gli andava bene, non ha neanche sbuffato ed io ora non so che fare.
Da: Paige🍬
Uhmm... Allora dovrai andarci giù pesante, mia cara
A: Serena🍒, Beth🤱🏻, Paige🍬
Che vorresti dire?
Da: Serena🍒
Beh devi dargli un motivo ragionevole per poter arrabbiarsi, no😏?
A: Serena🍒, Beth🤱🏻, Paige🍬
Continuo a non capire
Da: Beth🤱🏻
Non credo sia una buona idea🤦🏻♀️
Da: Paige🍬
Beh è pur sempre tuo fratello quindi è ovvio che vuole che la sua sorellina vada bene a scuola e sa che tra te e Finn non c'è nulla...
Da: Serena🍒
Quindi dovrai fare in modo che ci sia qualcosa😉
A: Serena🍒, Beth🤱🏻, Paige🍬
Uhm... Non avete tutti i torti, ma come dovrei farlo?
Da: Paige🍬
Oh cara... Devi provarci con Finn, semplice😚
Da: Beth🤱🏻
Questa storia andrà a finire male, me lo sento...
A: Serena🍒, Beth🤱🏻, Paige🍬
Vi tengo aggiorante👍🏼
Serena e Paige non avevano tutti i torti, in fin dei conti anche se Noah era un imbecille sapeva che tra me e il suo amico non stava accadendo nulla di amoroso, perciò dovevo far in modo che succedesse qualcosa. D'altronde non c'erano altri modi per potermi riprendere Andrew e strapparlo via dalle grinfie di Georgia.
Spazio Me!
Heey, sono tornata proprio in prossimità dell'uscita della 3ª stagione di Stranger Things! Emozionat*? Io sii
Spero vi sia piaciuto anche se corto, lasciate una stellina ed un commento, thankss💗
Byee
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