3. È gradita conferma.

𝑀𝑦 𝐵𝑟𝑎𝑣𝑒 𝐾𝑛𝑖𝑔h𝑡

Three.

Purtroppo ho sentito bene, non ho bisogno di una capatina dall'otorino. Mia madre mi ha appena chiesto di andare al matrimonio di Byran e Lea.
Sono talmente sconvolta che quasi mi sento mancare le forze.
Ho subìto di tutto per mano di quell'uomo: un tradimento per mesi e mesi interi, un anello falso, un matrimonio rubato e riproposto a mia cugina... Non scherzavo quando mi reputavo la "regina" delle sfortunate, nell'ultimo periodo.
Ma questo batte tutto!

"Lo zio Jack è un uomo così buono, come ha fatto a crescere una figlia così orribile?"

"Di chi stai parlando?"

"Di tuo padre."

"Ecco. Mi chiedevo quando avrebbero trovato il coraggio di chiedertelo."

Un momento...

"Tu lo sapevi? Perché non me l'hai detto? Avresti potuto dirmelo invece di lasciarmi in balia delle suppliche di mia madre."

"Sì, ma non volevo complicare ulteriormente le cose. Onestamente, speravo sarebbero rinsaviti." Confessa Adam con una tale pacatezza da farmi sbottare all'istante.

"Come fai a essere così calmo? A me sembra di star impazzendo!"

"Be, non sono io a essere nell'occhio del ciclone. È più facile mantenere la calma quando è qualcun altro a dover sopportare certe cose."

Sospiro, esasperata, e mi prendo un momento per fare del training autogeno.

"Okay, sono calma. Credo." Annuncio. Un altro po' e mi sarei dovuta direttamente ricoverare in una clinica psichiatrica.

"Credi che tuo padre mi perdonerà se non dovessi andarci al matrimonio?"

"Certo. Ma penso che lo farebbe davvero felice se ci andassi. Ha paura che non perdonerai mai Lea per ciò che ti ha fatto." Mi lascio sfuggire un altro verso di totale esasperazione. "Ma se decidi di andarci... non farlo da sola. Devi dimostrare a tutti che ti sei lasciata tutto quanto alle spalle. Che sei andata avanti."

"Pensi che funzionerà?"

"Sierra, Byran ha resistito per anni nella speranza che tu gli concedessi la tua verginità. Fidati di me: è ancora pazzo di te. Vederti lì con qualcun altro lo ucciderà."

"Ok, ma come faccio a convincere qualcuno a innamorarsi di me in sole tre settimane così da trascinarlo a un matrimonio?"

"Oh, Sierra. Sei troppo pura per questo mondo. Non riconosceresti un piano malvagio nemmeno se te lo spiegassero passo per passo." Metto il broncio come una bambina, mentre mi bacchetta a dovere.

"Che vuoi dire?"

"Esci e trovati un ragazzo. È piuttosto semplice. Assicurati solo che sia sexy. Non ti serve altro."

Roteo gli occhi. "Questa sì ch'è una strana conversazione da avere con tuo cugino. Si può sapere dove lo trovo un ragazzo così? Non può spuntare fuori come un fungo!"

"Non ho la più pallida idea, tu esci più di me." Mi liquida.

"Anche se trovassi qualcuno di affascinante, dovrebbe essere anche ricco, inteliggente e di successo ed essere innamorato di me. Non posso presentarmi con un belloccio qualsiasi con il cervello di una nocciolina." Il ragazzo ride così forte che inizio ad offendermi e mi incupisco. "Che c'è? Non fare l'idiota! Si può sapere cosa c'è di così divertente?"

"Il tuo accompagnatore non dev'essere niente di tutto questo. Ti basterà portarti dietro qualcuno che nessuno degli invitati conosce. Dopodiché, gli chiederai di fingere. In questo caso, l'abito farà il monaco. Vestilo di tutto punto e assicurati che non sia un idiota. Dovrà solo mentire un pochino. Nessuno di noi gli farà il terzo grado. Be'... io lo farei, ma terrò la bocca chiusa."

"Dì, sei uscito fuori di testa!?"

Non sono capace di fare una cosa del genere alla mia famiglia per preservare la mia dignità e il mio cuore a pezzi.

"Credevo fossi disperata. No?" Sospiro e mi accascio di nuovo sulla sedia. La sua idea è tanto buona quanto stupida. "Se non riesco a convincerlo a dire di sì a tutta la farsa, trova un attore o qualcuno del genere, e pagalo per accompagnarti."

"E con quali soldi?" Faccio notare.

"Con i miei. Diecimila dollari, per la precisione. È quanto sono disposto a pagare per vederti di nuovo felice. Farei qualsiasi cosa per tirarti fuori da questo pantano di perenne tristezza, anche solo per un giorno."

Queste parole mi riscaldano l'anima, mi fanno stare bene.

"Io... Penso che potrebbe funzionare. Voglio dire, non è che abbia altre alternative al momento."

"Questo è lo spirito giusto! Proprio così ti voglio! Come una combattente!" Quel tono sardonico nasconde in realtà un silenzioso orgoglio.

"No, hai ragione. Questa è la scelta migliore. Ho deciso: assumerò un bel ragazzo. Anche se non ho idea di dove trovarne uno che faccia al caso mio..."

"Continui a sorprendermi, Sierra. Sei una donna meravigliosa." Si complimenta lui. "Penso che dovresti parlare con la gentaglia che chiami amici. Sono certo che ti faranno capire ch'è la scelta migliore che potresti mai fare per avere la tua agognata rivincita." Lancio un'occhiata dubbiosa al biondo e inizio a scrivere un messaggio ai miei amici. Direi più una bozza del piano che avrei in mente.

~~~

Un'ora dopo, sono nel solito ritrovo, l'Oil Rig, circondato dai loro chiacchiericci entusiasti. Appena ho raccontato loro del piano di Adam, sono letteralmente andati in visibilio, manco avessi vinto un riconoscimento internazionale.

"Sì! Funzionerà certamente. Hai già il ragazzo perfetto che fa per questa missione." M'informa Danny.

"Chi? Io non conosco nessuno."

"Ma come chi? León! Il ragazzo che hai incontrato qui qualche giorno fa!" Replica il moro.

Terra chiama Sierra! Abbiamo appena perduto il segnale... Ripeto: abbiamo perduto il segnale!

"Ti ha dato il suo numero, vero? Chiamalo!" Mi suggerisce Danny.

"Be, non saprei. Chiamarlo così, improvvisamente..."

"No, devi farlo." Ordina.

"Ma è poco più di uno sconosciuto! E se non fosse una persona per bene?" John mi lancia uno sguardo che la dice lunga su quanto consideri inutile quel tira e molla da parte mia.

"E va bene, ok. Gli scrivo subito." Prendo il cellulare, apro la chat e digito il primo messaggio.

Sicuramente non lo visualizza.

«Ehi León, sono Sierra. Lavori oggi? Vorrei chiederti una cosa, ma ho bisogno di farlo di persona

Aspetto solo qualche minuto prima che il cellulare vibri.
Mi ha risposto? Così in fretta? E si ricorda anche come mi chiamo...

«Ciao Sierra! Pensavo di non sentirti più! Sono fuori città per il resto della settimana per questioni personali. Ma possiamo vederci lunedì alle sette?»

«Perfetto! A lunedì!»

"Allora?" Chiede Danny e automaticamente tutti gli altri mi guardano in attesa di scoprire che succederà.

Ma cosa vuoi che succeda?

Perfino uno con meno sale in zucca si rifiuterebbe di prendere parte a quella messinscena... Solo per aiutare una patetica ex fidanzata a vendicarsi del bastardo che l'ha fatta soffrire.

"Ha detto che ci vediamo qui lunedì alle sette. Ma se non accettasse?"

"Lo farà! Fidati di noi!" Mi rassicura John.

Non voglio pensarci già...

~~

Quel lunedì con la clientela del pomeriggio già andata via, il locale appare deserto. Nicole dovrebbe arrivare a momenti per farmi compagnia. All'improvviso il mio cellulare suona e appena apro mi si presenta un messaggio di scuse.

«Scusa, Fiona è in modalità "tiranna" e non posso scappare. Non preoccuparti, te la caverai anche da sola.»

Oh, no, no, no...

"È così patetico! Perché ho acconsentito a questo stupido piano? Non troverò mai un ragazzo etero in grado di fare quello che serve."

Un Margarita mi appare davanti come per magia. Alzo lo sguardo e mi ritrovo a contemplare il sorriso smagliante sulle labbra carnose del ragazzo riccio.

"Hai la faccia di una a cui serve proprio un Margarita. È bello rivederti."

"Grazie per il drink, ne avevo proprio bisogno."

"Non ho potuto fare a meno di ascoltare: a quale stupido piano avresti acconsentito? Parlavi di un ragazzo etero?"

Per poco non mi strozzo con il sorso che ho appena fatto.

"Non un ragazzo etero qualsiasi. Ma un ragazzo etero disposto a tutto per qualche migliaio di dollari." Preciso.

"È per questo che mi hai contattato? Non vorrai mica chiedermi di filmare un porno, vero?"

"Be', non è esattamente un film porno, ma implica l'aspetto recitativo, per così dire."

"Okay, adesso mi hai incuriosito. Allora, Sierra, cosa volevi chiedermi di così urgente?"

"Ok..." Mi schiarisco la gola poi lo dico tutto d'un fiato. "Cosa diresti se ti dicessi che sto cercando di scritturare un uomo disposto ad accompagnarmi al matrimonio del mio ex fidanzato e di mia cugina?"

Sgrana le iridi per lo shock. "Direi che forse sei ubriaca."

"Magari fosse colpa dell'alcol... dei Margarita."

"Perché mai dovresti andare a quel matrimonio?" chiede.

"Pressioni familiari. Ma non posso presentarmi senza un accompagnatore, sarebbe solo umiliante." Poi mi rivolgo a León e lo guardo dritto negli occhi, che sono un po' nocciola ma con delle particolari striature di verde all'interno. "Quindi oggi sono venuta a chiederti: ti andrebbe di essere quella persona per me?" La tensione che sento nello stomaco d'un tratto si smorza grazie all'improvvisa audacia che ho sviluppato. "Ti... Ti pagherò, ovviamente. Prometto che né varrà la pena."

Lui ridacchia e si china in avanti. Il suo profumo mi riempie le narici. "E se ti dicessi che sono troppo costoso per te?"

"Tutti hanno un prezzo. Ti offro diecimila dollari e sarà per una sola notte. Dovrai solo noleggiare un bel vestito elegante, una bella macchina e magari un anello di diamanti da farmi indossare. Ti darò una metà come anticipo."

León rimane per un momento in silenzio a guardarmi. Poi parla. "Perché l'anello?"

"Il mio fidanzato mi ha regalato un anello da due carati quando mi ha fatto la proposta. Ha detto di aver lavorato duramente per riuscire a comprarlo, e che rappresentava il suo immenso amore per me. Ma... era un falso. Quando l'ho scoperto, sono corsa fuori dal negozio piangendo come una bambina..."

León continua a fissarmi, come se fosse photoshoppato sullo sgabello e mi fa' un sorriso enigmatico.

"Quindi pensi che sarei adatto a far ingelosire il tuo ex e farlo tornare da te in ginocchio?"

"Sei cento volte più bello di lui, più alto e più gentile. Quindi, sì. Penso che andrai alla grande."

La sua espressione si addolcisce. Fa scorrere un dito sulla mia guancia, spazzando via l'ultima lacrima sfuggita dalle ciglia.

"Va bene, ti aiuterò. Dimmi dove e quando, e ci sarò."

"León... Grazie, mio prode cavaliere! Senza di te, non saprei come fare..."

Forse stavo esagerando, ma ero così al settimo cielo che avrei potuto baciarlo senza rendermene conto.

"Una prospettiva niente male, direi." Mi fa un sorriso e si allunga per prendermi la mano. "Sarà un piacere venire in tuo soccorso, mia signora."

"Sei così eccezionale che mi sembra impossibile che tu esista seriamente. Grazie."

Dopo aver discusso sugli ultimi dettagli, lascio il bar piena di euforia.

Ho praticamente le ali ai piedi e sto fluttuando nell'aria, quando arrivo a casa. Adam è in soggiorno, intento a sfogliare una rivista seduto sul divano.

"Ce l'ho fatta!"

"Congratulazioni! E che cosa hai fatto?"

"Ho seguito il tuo consiglio e trovato il ragazzo perfetto! È sexy, è dolce, è... tutto quello che potevo sperare di trovare in un uomo con la U maiuscola!"

"Rallenta, stai praticamente inciampando sulle tue stesse parole. Quindi hai trovato qualcuno?"

"Sì."

"E gli hai raccontato tutto, fino all'ultimo scabroso dettaglio?"

"Sì. È stata dura, ma ce l'ho fatta e lui ha accettato."

"Mhm...Forse dovrei scrivere un contratto." Scoppio in una fragorosa risata.

"Sei sicuro di voler lasciare una prova cartacea di questa nostra idea?"

"No, hai ragione, ma per favore sta attenta. Domani ti darò l'assegno per pagargli l'anticipo. Così non avrà problemi a pagare le spese accessorie."

"Sei l'unica persona che conosco che definirebbe il noleggio di auto e vestiti come spese accessorie." Sorride e mi arruffa un po' i capelli.

"Sono contento di vederti felice."

"Non so cosa farei senza te. Grazie." Mi avvicino per stringerlo in un abbraccio, ma dura solo un istante, perché poi inizio a trafficare per casa, canticchiando sottovoce.

Con il bel viso di León che occupa i miei pensieri.

*FINE CAPITOLO*

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