1. Le sfortune non vengono mai da sole!
𝑀𝑦 𝐵𝑟𝑎𝑣𝑒 𝐾𝑛𝑖𝑔h𝑡
One.
La coppia che ho appena fatto scappare dal negozio è solo l'ultimo di una lunga serie di... fallimenti. Quando sono entrati nell'atelier sembravano felici ed entusiasti di cominciare a pianificare il giorno più bello delle loro vite: il loro matrimonio perfetto.
Ma dopo ciò che mi è successo mentre pianificavo il mio MATRIMONIO perfetto, lavorare per un'altra coppia è diventata inconcepibile.
L'amore eterno, che ci rifilano tutte le volte attraverso i romanzi, non esiste. Nicole, la mia migliore amica nonché collega, ha fatto del suo meglio, ma senza successo. C'è voluta solo un'ora in mia presenza affinché la sposa abbandonasse l'atelier in lacrime.
Ora il mio integerrimo capo, Fiona, è in piedi davanti a me.
È infuriata, o almeno così pare dal suo viso pieno di botox.
"Sierra, non mi interessa se il tuo promesso sposo ti ha buttata fuori da un'auto in movimento. Hai avuto un sacco di tempo per superare questa... depressione in cui ti trovi."
Devo attingere a tutta la mia forza di volontà per non borbottare 'stronza' sottovoce. Così mi limito semplicemente ad annuire.
Il costante dolore dovuto al tradimento di Bryan, il mio ex fidanzato, ha distrutto inevitabilmente ogni possibilità di lieto fine per me.
"Fiona, se solo sapessi cos'ha passato Sierra per quel farabutto, capiresti. Dalle solo la possibilità di spiegarsi."
"So benissimo cos'è successo." gracchia. "La mia migliore wedding planner è stata scaricata e ora ha deciso di mandare a monte i miei affari! Questa è la quarta coppia che fai scappare questa settimana. Sai quanti soldi mi stai costando?!"
Che colpa ho io, se il matrimonio è la tomba dell'amore?
"Non posso accendere e spegnere i miei sentimenti con un interruttore, Fiona. Quello che mi è successo è stato devastante!"
"La tua 'devastazione', Sierra, mi sta costando una fortuna."
"Beh, ti ha anche fatto guadagnare un mucchio di soldi negli ultimi cinque anni. Almeno cerca di capirla." Mi difende la mia amica.
Sono combattuta se guardarla con riconoscenza per il suo intervento o andare da lei e strozzarla.
"Allora, Sierra? Hai intenzione di sprecare ancora altro tempo a piangere sul latte versato, o intendi darti una svegliata?"
"Fiona, certo che sei proprio una stronza senza cuore! Ti ho resa millonaria negli ultimi cinque anni."
"Mi hai appena chiamata stronza?!"
"Fiona, per favore, non capisci lo stress a cui è sottoposta."
"Oh, capisco eccome, invece."
"Fiona, penso solo di aver bisogno di una vacanza." le riferisco.
"Allora prenditene una permanente. Sei licenziata!" Urla.
Che cosa? Ma... sta scherzando?
"Fiona, non puoi farlo! Devi metà del tuo successo a Sierra! Lei ti ha fatto guadagnare milioni!"
"Ho perso due clienti in una settimana a causa sua." Ribatte.
"E ne hai fatti firmare altri mille da quando è venuta a lavorare per te. Sierra, avanti, dille che non può farti questo!" m'incalza Nicole.
E' molto dolce a difendermi a spada tratta in questo modo, ma la gioia che questo lavoro mi dava è svanita.
Fiona ha perfettamente ragione, è ora di andare avanti.
"E va bene."
"Bene. E guai a te se sbatti la porta uscendo da qui!" ordina miss strega velenosa. Dopodiché gira i tacchi e se ne va, lasciando al suo posto solo una nuvola di profumo costoso e rabbia.
"Sei fuori di testa, Sierra. Non puoi lasciarglielo fare. Ti deve più rispetto!"
"Nic, va bene così. Adesso cerca di calmarti, non vorrai fare la mia stessa fine e venire cacciata anche tu. Questo atelier andrà avanti anche se non ci sarò."
La sua bocca si apre e si chiude come quella di un pesce. Ormai ho preso la mia decisione.
Crede davvero che non lo volessi? Da quando ho rotto con Byran, fare questo lavoro è diventato tutti i giorni una vera tortura. Forse ora potrò tirare un sospiro di sollievo. Vedere tutte quelle spose raggianti, innamorate, felici... era sempre un pugno nello stomaco.
Fiona ha inscatolato le mie cose e le ha sistemate vicino all'ingresso. Nicole mi tiene per mano mentre esco.
"Andiamo a pranzo al nostro solito posto. Vai a prenotare un tavolo, ti raggiungo fra poco. Lì potremo parlare meglio."
~~~
Quando arrivo al locale preferito del mio gruppo, scopro che Nicole ha chiamato i miei altri due migliori amici, ovvero Danny e John. Sono seduti a un tavolo e indossano tutti dei sorrisi colpevoli.
"E voi che ci fate qui?" chiedo spalancando la bocca.
"Non possiamo pranzare nel nostro posto preferito senza un valido motivo?" Replica Danny, capelli biondo scuro e occhi screziati di verde.
I miei occhi cobalto si assottigliano con sospetto. "Nicole vi ha chiesto di venire? Ha fatto presto."
John s'incupisce un po'. "Beh, mi stupisco che sia ancora necessario. Non è ora di lasciarti quel bastardo alle spalle e ricominciare a vivere la tua vita? Sierra, hai appena perso il lavoro. Cosa farai adesso?" Scrollo le spalle nella direzione del moro.
È sempre stato quello più arrabbiato con Byran per quello che mi ha fatto.
"Non mi preoccupa. Quel lavoro non mi piaceva più. Non potevo più programmare matrimoni felici per coppie che avrebbero finito per divorziare in ogni caso."
"Come puoi dire una cosa del genere? Tu amavi quel lavoro! Non vedi cosa ti ha fatto Bryan? Non posso credere che ti stai struggendo ancora per lui."
"Non mi sto struggendo. Sono solo arrabbiata. Lui. Mi. Ha. Tradita!" Sbotto e quelle parole dolorose fuoriescono come un fiume in piena dalla mia bocca.
"Che mi sono persa? Avete già cominciato con i discorsi motivazionali?" Nicole si affretta al tavolo e si accascia su una sedia accanto a me.
"Quali discorsi?"
"Siamo stufi di vederti perennemente triste! Ti vogliamo bene e vogliamo vederti rinascere!" Esclama Danny.
"Stai permettendo a quel bastardo traditore di rovinarti non solo la vita, ma anche la carriera!"
"Sierra, non ci hai mai raccontato cosa è realmente successo. Forse raccontarcelo ti aiuterà a voltare pagina."
"Non voglio parlarne." sbuffo.
"Avanti, siamo i tuoi migliori amici, sai quanto teniamo a te e alla tua felicità."
"Esatto. Abbiamo le spalle larghe e siamo pronti ad ascoltare tutto. Siamo qui per te, Sierra."
"Perché non andiamo a una SPA, invece?" propongo per cambiare discorso.
"Non puoi più permetterti una SPA. Da oggi sei disoccupata." mi ricorda John.
"Ragazzi, apprezzo molto la vostra preoccupazione. Vi farò solo un breve riassunto per accontentarvi. Fondamentalmente, ho sorpreso Bryan e mia cugina Lea che litigavano. Origliando, ho scoperto che andavano a letto insieme ormai da sei mesi... e per di più, nel mio appartamento."
"Eri nell'appartamento e loro non lo sapevano?" chiede Danny.
"Diciamo di sì. A quanto pare, lui l'ha messa incinta e non riusciva a decidere chi scegliere, perché aveva già pagato per il matrimonio."
"Carogna." commenta John.
"Tesoro, uomini come lui è meglio non incontrarli mai." aggiunge Nicole.
"Non c'è da stupirsi che nelle ultime settimane sembrassi una zombie. Lo sarei anche io."
"Giusto, ma è ora di andare avanti con la tua vita."
"Ho cercato di andare avanti nelle ultime tre settimane... Ma... non me la sento proprio. Ogni volta che provo a dimenticarmene, poi riaffiora tutto. Ricordo benissimo la sua espressione mentre le diceva di abortire... Perché aveva già pagato per il matrimonio." I miei tratti facciali si irrigidiscono. "Come ho potuto fidarmi di qualcuno così?"
"Sembrava un bravo ragazzo."
"Credete che sia perché non ero ancora andata a letto con lui? Forse avrei dovuto arrendermi e basta. Stavamo assieme dal college e continuavo a farlo aspettare, perché non mi sentivo pronta. Pensate che sia stato questo a fargli perdere la pazienza?"
"Ascolta, nessuno più di me crede che tu debba perdere la verginità al più presto, ma non osare pensare che sia colpa tua!" Mi rimprovera la mia amica.
"Immagina se Bryan fosse stato il ragazzo con cui hai perso la verginità. Sono convinto che ti avrebbe tradita in ogni caso."
"Concordo. Doveva aspettare solo nove mesi per il matrimonio, e invece andava a letto con tua cugina già da sei! Scommetto che non era la prima volta." Replica il castano irritato con la fronte aggrottata.
Nicole lancia uno sguardo incredulo a Danny e scuote la testa.
"Guarda che così non la fai stare meglio, cretino. Non dirle certe cose!" Lo rimprovera.
"No, probabilmente ha ragione. Bryan aveva spesso incontri con i suoi clienti a tarda notte e io gli ho sempre creduto. Era così... beh, affidabile."
"Certo, Danny ha ragione! In passato, ti avevamo detto che Bryan non ci sembrava l'uomo giusto per te, ma tu volevi prendere la strada facile." mi ricorda John. "E com'è andata a finire, alla fine?"
"Accidenti, come amici come voi chi ha bisogno di nemici." borbotto sottovoce, ma John sente tutto e posa la mano sulla mia.
"Posso indorarti la pillola o posso essere onesto con te. Ma sono convinto che tu preferisca la sincerità, non è così?"
"Penso di sì. È solo che... Era il mio migliore amico. E pensavo fosse l'amore della mia vita."
Una lacrima mi riga la guancia, ma John l'asciuga delicatamente.
"Noi ci saremo sempre per te, Sierra. Puoi contare su di noi, i tuoi amici. Detto questo, devi farti forza e lasciarti quell'idiota alle spalle una volta per tutte."
"Sappiamo ch'è difficile, tesoro, ma è meglio così: hai schivato un gigantesco proiettile."
"E' solo che... Volevo davvero essere felice con Bryan. So che pensate tutti che fosse noioso... Ma era un uomo calmo e non era un tipo da feste e bevute. Era facile stare con lui."
"Beh, di sicuro andare a letto con altre donne gli veniva facile eccome..." bofonchia Danny a bassa voce, ma sentirglielo dire mi fa male come il primo giorno.
"Lo so che adesso vedi tutto nero, ma troverai qualcun altro, sicuramente migliore di lui."
"Sì, mi sembra di non vedere più il mondo a colori. Non so cosa fare. Non riesco a superarla."
"Fai un passo alla volta. Ad Adam va bene che tu stia da lui?"
"Sì, è stato fantastico. Ma dovrò sicuramente trovarmi un altro lavoro al più presto. Non posso fare la scroccona per il resto della mia vita." rispondo.
"Potresti sempre vendere quella roccia che hai al dito."
Il peso dell'anello di fidanzamento si fa improvvisamente sentire.
Non l'ho ancora tolto, anche se ormai il mio matrimonio è andato in fumo e non c'è speranza.
"Si può sapere perché lo indossi ancora?" chiede Nicole.
"Non lo so. Ma non riesco a togliermelo."
"Vai a venderlo. Vale almeno diecimila dollari. Ti aiuterà a stare a galla per i prossimi mesi." mi consiglia il moro riccioluto.
"Non posso venderlo. Al massimo glielo restituirò."
"Non ci provare nemmeno, signorina! Ti sei guadagnata quell'anello." sbotta Danny.
"Oh, cielo. Non girarti a guardare..."
"Cosa?"
"Cavolo! Nasconditi sotto il tavolo!" suggerisce John, guardando nella stessa direzione.
"Ma di che parlate?"
I miei amici fissano l'ingresso con aria palesemente disgustata.
Oh, non dirmi...
"Lasciate che me ne occupi io." dichiara John.
"John, non fare nulla che possa farti arrestare."
"Non posso credere che Bryan sia venuto qui con tutti i posti del mondo. Perché è qui?" Girandomi sulla sedia, noto un volto familiare, con un sorriso facile e due occhioni color cioccolato.
"Merda!" Praticamente cado dalla sedia mentre cerco di nascondermi sotto il tavolo. "Mi avrà vista?"
"Si sta guardando intorno. Non muoverti."
"Cosa sta cercando?"
"Vuoi che glielo chieda? Oh no, John gli è andato vicino e sembra arrabbiato. Oh..."
"Ora sono entrambi arrabbiati."
"Voglio vedere!" protesto.
"No, non muoverti ancora!" ordina Nicole.
"Come vi sembra Bryan? Vi sembra che stia bene?"
"Farò finta che tu non me l'abbia chiesto davvero... considerato che ti ha praticamente rovinato la vita."
"Giusto. Non importa."
"Okay, se ne va. Aspetta un minuto, poi puoi tornare su."
"Ehi, signorina, va tutto bene?" Un uomo, un perfetto sconosciuto molto sexy, si è inginocchiato accanto a me. Mi sorride calorosamente e sto rischiando di avvampare come un tizzone. "Ti ho vista qui sotto e ho pensato che avessi bisogno di aiuto."
Alzo gli occhi, ritrovandomi di fronte un bellissimo ragazzo, fantasia proibita di ogni ragazza. Sembra un attore del piccolo schermo. Moro, capelli ricci, bello come il sole.
Sto avendo le allucinazioni? Vero? Sto sognando... questo tizio sembra saltato fuori da una rivista di sexy symbol!
"Eccome se le serve una mano, il suo ex fuori di testa è qui. Sai come vanno queste cose."
Lancio alla mia amica un'occhiata mortale e sguscio fuori da sotto il tavolo.
"Sto bene, è già andato via. Mi servirebbe un drink, però... lavori qui, vero?"
Tende la mano e mi fa' un sorriso che definire smagliante è altamente riduttivo. "Certo, ti prendo subito da bere. Io sono León, comunque. E tu sei?"
"Sierra, piacere di conoscerti."
"Il piacere è mio, Sierra. Spero che diventeremo amici." Le mie guance si tingono di porpora.
"Scusami, sono solo un po' timida. Devo sembrarti proprio stramba."
"Beh, diciamo che non ho intenzione di lamentarmi per aver appena incontrato una bella donna. Ma immagino che te lo dicano in molti."
"Oh, penso che la risposta ti sorprenderebbe." John nel frattempo torna al tavolo, lancia un'occhiata verso León ed è chiaramente colpito dal suo bell'aspetto.
"Sierra, e lui chi sarebbe?"
"Oh, lui... León. Voglio dire, ci siamo appena conosciuti. Mi ha solo chiesto se avessi bisogno di aiuto. A quanto pare, lavora qui." Il ragazzo sembra un po' deluso, ma sorride lo stesso al mio amico.
"Sono Léon, comunque."
"Penso che per ora siamo a posto."
"Oh, andiamo. Bevete qualcosa. Offre la casa." Mi fa l'occhiolino e dopo si allontana. Il cuore, intanto, comincia a fare le capriole.
Quando fa' portare da bere al nostro tavolo, trovo un biglietto con scritto il suo numero e il nome.
"Ohhh! Devi assolutamente chiamarlo!" mi esorta Nicole.
"Non ne' ho le forze, onestamente. Ho bisogno di una pausa dagli uomini, mi hanno appena spezzato il cuore."
"Chi dice che dev'essere una cosa seria? Divertiti e basta. Te lo meriti."
"Hanno ragione." Concorda John. "Hai perso il lavoro, sei stata anche tradita... che altro potrebbe mai capitarti?" Sto per aprire bocca e replicare, ma mi ritrovo a guardare in basso quando il cellulare squilla. Impallidisco e gli occhi mi si riempiono di lacrime.
"Sierra, che succede?"
"Adam mi ha appena scritto un messaggio. No, non posso crederci. Byran e Lea si sposano!"
**FINE PRIMO CAPITOLO*
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