Nirvana


Anche quest'anno siamo arrivati alla vigilia di Natale, così come nel film "Nirvana" di Salvatores che batte ormai i 22 anni dalla sua uscita.

Al tempo fu un grandioso successo di pubblico, ma fu accolto dalla critica in maniera decisamente fredda. Io l'avevo visto, molto intenso, visionario e anche a suo modo profetico a parte qualche riferimento "tecnico" infelice qua e là che ci può stare per chi si avventura in un genere come questo senza essere Kubrick. 

https://youtu.be/JDDA0c1e1PU

E l'ho rivisto e lo rivedrei ancora per l'ennesima volta, per il suo ispiratissimo e filosofico Diego Abatantuono così come per la troupe storica del regista napoletano (ma milanese d'adozione) formata dai fedelissimi Claudio Bisio, Bebo Storti e Paolo Rossi con Silvio Orlando tutti capitanati da un Sergio Rubini in versione cyber-pugliese e da Christopher Lambert , se pur non sempre impeccabile, comunque sempre Lambert. 

https://youtu.be/JU5BJl59Rck

Stefania Rocca, perfetta nel ruolo e poi Amanda Sandrelli e Luisa Corna (indovinate dove) insieme all'eterea Emmanuelle Seigner (l'inarrivabile Lisa attorno alla quale tutto il film in fondo ruota) sono la controparte femminile del film. 

https://youtu.be/6ZonCSSJiyg

Un cast quindi decisamente di tutto rispetto. Il tutto condito da un ensemble di musiche azzeccate a cominciare dal pezzo dei Traffic (John Barleycorn must die che bisogna riascoltare) ,

https://youtu.be/lYMW24HgGVE

che solo un intuizione geniale poteva mettere a stacco di una delle più significative scene del film. 

Il tempo gli sta dando senso e ragione, più di quanto non ne avesse quando è uscito e lo stereotipo che condanna la filmografia italiana a non essere in grado di cimentarsi con tematiche non classiche come la fantascienza, penso seriamente che oggi ce la possiamo davvero mettere definitivamente alle spalle.

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