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Notando tutte le cose sparpagliate sul parquet, mi affretto a cercare una soluzione, dileguandomi con imbarazzo in cucina e afferrando uno straccio e una scopa. Ritorno in salotto con un'espressione avvolta dalla vergogna. La madre di James mi guarda con disprezzo. Mi inginocchio per cercare di riparare il casino che ho combinato, ma interrompe i miei gesti.
"Cosa diamine hai intenzione di fare?! Quello straccio non è di certo per pulire questa schifezza! E poi cosa ci facevi con il mio vassoio di collezione? Ah, perché sei qui?! Non ne avevo parlato abbastanza con mio figlio? Le schifezze le fate fuori da qui!" Sbraita facendomi sussultare, con dietro a sè la figura impietrita del marito. Si toglie il cappotto che stava indossando rivelando i suoi capi d'abbigliamento eleganti, ed andando in cucina. Torna con uno strofinaccio trasandato e una spugna.
"M-mi dispiace" borbotto mortificata.
Non bada alle mie parole, le schiva schiettamente e si inginocchia sgrassando il parquet e liberandolo dalle chiazze di nutella e asciugandolo dal latte versato. Afferra i pancakes gettandoli nella spazzatura, e infine raccoglie i frammenti di vetro del bicchiere.
"Diamine ragazzina, non sai che le cose di valore degli altri andrebbero trattate ancora meglio delle tue? Che te lo dico a fare... che educazione hai per venire a casa di mio figlio per-"
"Stai esagerando, cara. Non l'ha fatto di proposito, rilassati" la interrompe la voce fine del marito, che cerca di tranquillizzarla.
Intanto io sto impalata, con i sensi di colpa che mi affliggono.
La moglie, a denti stretti, si avvicina a me.
"Dov'è mio figlio?" Mi chiede irritata.
"È in... camera" dico terrorizzata dalla sua furia. Rivolge gli occhi al cielo, correndo per le scale di casa.
"Cosa succede?" Una voce lontana e assonnata rimbomba nel piano di sotto.
È James, che appena si accorge di avere davanti sua madre spalanca gli occhi.
"Che ci fate qui? Non dovevate tornare domani dalla visita agli zii?" Chiede in panicato.
"Ah, che sorpresa! Siamo tornati in anticipo, ma qui la sorpresa l'hai fatta pure tu! Mi spieghi che ci fa qui la tua ragazza? Ti ho già spiegato che non deve mettere piede in questa casa, soprattutto per fare le cose sporche che fate voi giovani! Vergognati, è questa l'educazione che ti abbiamo dato?" Lo sgrida alterata la madre.
Suo padre, si mette le mani tra i capelli e si siede sul divano strofinandosi gli occhi.
"Mamma, non è la mia ragazza e non abbiamo fatto nulla! Lo giuro, e poi non ti devo spiegazioni, cazzo. Ho diciotto anni ed Abby mi ha fatto solo compagnia... porca troia non ci credo che tu e papà non avete mai condiviso attimi come questi, vivi e lascia vivere! In più ribadisco che non abbiamo fatto nulla" si difende James. Pff, so di non essere la sua ragazza, ma mica è un disonore.
Intanto scende le scale con ancora il suo pigiama addosso, con dietro l'ombra della madre che lo rincorre.
"Senti, la tua amichetta o chiamala come ti pare, ha pure rotto un bicchiere, usato il mio vassoio, e sparpagliato pancakes alla nutella sul pavimento!" Sentenzia di nuovo la madre.
"Ti impuntigli su tutto, cazzo!" Controbatte James.
"Smettila con questi termini! Visto che ti piace tanto difenderla, ti piacerà anche lasciare casa, fuori di qui!" Urla ancora più frustrata.
Non ci credo che stia cacciando di casa James solo perché ha preso le mie difese.
James, con la calma più assoluta e a denti stretti, si avvia in camera.
"Dove vai ora?" Chiede la madre insospettita.
"A prendere le mie cose, non me lo faccio ripetere due volte!" Ringhia il figlio.
Il padre di James è basito sul divano, mentre la madre è esterrefatta, non penso si aspettasse che il figlio avrebbe davvero lasciato casa, sono stupita quanto lei.
Sto qui ferma, ad osservare un punto fermo del salotto, ancora traumatizzata dalla scena a cui ho assistito.
Ho combinato solo casini da quando ho chiarito con James, mi spiace davvero tanto.
Vedo James scendere le scale che si è cambiato in tutto il suo splendore con in mano una valigia.
"Andiamo, piccola" mi guarda afferrando il giubbotto e aprendo porta. Vado a recuperare il mio cappotto e la mia borsetta, il vestito resterà lì, non ho in mente di stare qui per un secondo di più.
Iinfilo il cappotto uscendo di casa, pronunciando un saluto spezzato, ancora pieno di timidezza. Mi sento osservata dalla madre di James e dalla sua ira, mi mette disagio.
Finalmente fuori da casa, la tensione si scioglie e tiro un sospiro.
"Mi dispia-"
James interrompe le mie scuse scontrando le sue labbra umide sulle mie, lasciandoci un morbido bacio.
"Stai tranquilla... è solo severa, molto. Non hai colpe, lascerò sbollire la sua rabbia" mi rassicura sorridendo.
"Dove starai?" Vado dritta al punto.
"Da Cam, penso" dice con un'alzata di spalle.
"Se ti va, vieni da me... i miei non ci sono e un po' di compagnia non guasterebbe" gli dico mordendomi il labbro inferiore.
Si lecca le labbra maliziosamente.
"Mh, ancora meglio allora" dice ridacchiando.
Gli sorrido soddisfatta.
Andiamo via dal portico di casa, attraversando il portone e avviandoci al parcheggio della sua macchina.
"Hey?" Chiama la mia attenzione.
Mi fermo guardandolo per farlo parlare.
"Hai i miei vestiti addosso?" Mi chiede con finto fare infastidito.
"Proprio così, e non rivedrai più la tua felpa. Ormai è mia" puntualizzo mandandogli un bacio volante.
Lui ruota gli occhi al cielo per poi ridere, e siccome ha la risata contagiosa, non posso fare a meno di ricambiare.
~~~
"Scappiamo?" mi domanda all'improvviso, metto in pausa il programma televisivo che stavamo guardando e lo fisso esaminando la sua espessione con molta attenzione.
Sembra serio, fin troppo...
"Perchè? Cosa c'è che non va qui?" glielo domando lo stesso, anche se so già la sua risposta...
"Tutto Abby..." guardo fuori dalla finestra valutando la sua domanda.
Il sole è ormai tramontato, di sicuro fuori si gela e ormai la mia vita è qui, ho già tentato di scappare, di ricostruire la mia vita in modo da farla almeno sembrare perfetta, ma la verità è che non è possibile.
"Non è possibile scappare lasciandoti tutto alle spalle, non è la soluzione giusta, ho imparato a mie spese che a volte la vita ti mette alla prova, ti ostacola in tutti i modi possibili per vedere quanto sei forte. Questo che stai affrontando non è nulla in confronto ad altra gente la fuori che sogna di aver almeno la metà della fortuna che abbiamo noi. Presto farai pace con i tuoi genitori, stai tranquillo" alla fine del discorso mi accorgo che mi sono alzata dal divano e che sto camminando avanti e indietro per il soggiorno.
"Hai ragione. Ma io non voglio scappare per lasciarmi tutto alle spalle. Io voglio scappare per costruirmi una vita con te, solo noi due, insieme" lo vedo alzarsi dal divano e avvicinarsi verso di me con il suo passo lento e snervante.
Lo guardo imperterrita.
"Sto scherzando! Non fare quella faccia, sembra che hai appena visto un alieno" sembrava serio, solo ora penso che non mi sarebbe dispiaciuto scappare via con lui...
Ma non sono abbastanza pronta per ricostruirmi una nuova vita.
Per ora mi accontento di questa.
"Andiamo a fumare?" mi domanda con una sigaretta tra le labbra ed una in mano.
Annuisco, saliamo insieme al piano di sopra e una volta arrivati a destinazione apro la finestra della mia camera da letto.
Mi porge la mia sigaretta, fisso il panorama senza proferire una parola per quasi tutto il tempo.
"Che c'è? Il gatto ti ha mangiato la lingua?" mi domanda con un ghigno alquanto inquietante.
Continuo a fissare una ragazza dai capelli biondi che si avvicina con passo svelto verso casa mia, dopo diversi minuti capisco chi è e mi precipito al piano di sotto.
Sento suonare il campanello e mi affretto ad aprire la porta.
Mi ritrovo di fronte una ragazza dai capelli biondi, con degli occhioni azzurri, delle labbra carnose e una faccia piú stanca del solito: Chloe.
"Ciao..." mi dice con voce spezzata, con tono neutrale.
Non proferisco parola, aspetto che sia lei a continuare la conversazione, aspetto che mi spieghi la motivazione della sua visita inaspettata.
Solo ora noto che ha due profonde occhiaie sotto agli occhi, la faccia stanca, gli occhi spenti, i capelli arruffati e per finire gli occhi e le guance rosse.
"Entra" le dico notando che sta tremando dal freddo.
Si accomoda sul divano del mio soggiorno e dopo di che vedo James scendere le scale fissando Chloe con aria confusa.
"Puoi lasciarci sole?" domando a James, lo vedo annuire con la coda dell'occhio e subito dopo sale al piano di sopra.
"Cosa vuoi?" domando a Chloe cercando di mantenere il controllo, non posso e non devo abbracciarla. Non posso accettare il fatto che mi abbia abbandonata in questo periodo per passare del tempo con Crystal e Alyson che fino a prova contraria erano nostre nemiche fino a qualche mese fa...
Vedo i suoi occhi riempirsi di lacrime, il labbro inferiore inizia a tremare e dopo di che scoppia in lacrime.
Mi siedo accanto a lei e appoggio la mia mano sulla sua coscia.
"Avevi ragione Abby, avrei dovuto ascoltarti sin dall'inizio..." inizia a dirmi Chloe con aria afflitta.
Decido di lasciarla parlare e di ascoltarla, voglio sapere cosa le hanno fatto quelle due vipere.
"...ieri sono andata in discoteca con Alyson e Crystal, stava andando tutto bene fino a quando ho deciso di andare in bagno. Intanto hanno filmato una tipa che mi assomigliava molto mentre ballava e si strisciava addosso ad un tipo, hanno iniziato a baciarsi e dopo di che sono saliti al piano di sopra, in una camera da letto. Io non lo sapevo perchè quando sono tornata avevano già finito di filmare..." continuo a guardarla, fa un respiro profondo e si asciuga le lacrime che le bagnano il viso.
"...oggi Will è piombato a casa mia e mi ha mostrato il video, ha chiesto spiegazioni ed io sono rimasta zitta, immobile, non gli ho detto nulla. Sono stata sciocca, in quel momento ho aperto gli occhi, ho capito che stavo commettendo un grandissimo errore, che mi stavo facendo trascinare sulla 'cattiva strada' senza neanche accorgermene... Sta di fatto che mi ha fatto una sfuriata, si rifiuta di guardarmi in faccia, ho tentato di fermarlo ma ormai era troppo tardi... Temo che questa volta tra noi sia finita... Per sempre"

*spazio autrici*
Heyy girls🙈
Eccoci di nuovo quii!
Vi chiediamo infinite scuse per questa lunghissima assenza, ci dispiace un sacco ma la scuola ci stava uccidendo. Finalmente sono arrivate le vacanzee😙
Buon Natale a tuttee🌟
-aleandsofistories

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