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Mi sveglio di soprassalto, sento un profumo dolce e familiare.
Sono in braccio ad un ragazzo, lo guardo in volto: é Peter.
"Ben svegliata..." mi sussurra dolcemente.
"Cosa ho combinato?" Domando allarmata.
"Hai bevuto molto e sei svenuta mentre mi stavi baciando..." sul suo volto compare un sorriso, io lo guardo confusa.
"Oh... beh, pensavo fossi svenuta per colpa mia..." dice notando la mia espressione.
Mi guardo attorno, solo ora mi accorgo che siamo nel cortile di fronte a casa mia, lui mi sta tenendo in braccio come una principessa e ci stiamo fissando intensamente.
"Come si chiamava il tuo tipo?" Domanda lui ad un certo punto, interrompendo il silenzio che regnava tra di noi.
"Come scusa?" Domando confusa.
"Hai una collana con una 'J' al collo..." mi fa notare.
Non so come abbia pensato che potesse trattarsi del mio tipo, o di quello che mi piace... insomma, poteva essere chiunque, come ad esempio l'iniziale della mia migliore amica o del mio migliore amico...
"Oh... no, non é nessuno di importante..." mento, non mi ero accorta di indossare ancora la collana che mi aveva regalato James.
"Devo... fare una cosa..." gli dico, lui mi appoggia con i piedi per terra, slaccio la collana e la lancio in un posto indefinito del mio cortile, non voglio più possedere quell'oggetto...
Quando mi volto verso Peter, lui mi guarda senza proferire una parola.
"Vuoi che ti faccio compagnia per questa notte...?" Io lo guardo male.
"Non pensare male... non faremo nulla di ció che stai pensando..." mi avvisa lui, con un' espressione innocente.
"Mh... domani ho scuola e non saprei..." cerco di analizzare ogni punto negativo e positivo della situazione.
"Ti accompagno io con la mia macchina" si offre, mi lascio scappare un sorriso, mi fa piacere che voglia passare del tempo con me per non lasciarmi da sola.
"Va bene, ti ringrazio. Ma te non vai a scuola?" Gli domando incuriosita.
"No, ho lasciato tutto l'anno scorso... mi ero stufato di studiare, volevo sentirmi libero" in fondo capisco pienamente la sua decisione... ma penso che abbia fatto male a mollare tutto all'improvviso, in fondo gli mancava ancora poco se non voleva andare al college...
Ma io non posso impicciarmi, ha fatto la sua decisione ed ognuno é consapevole delle proprie scelte.
Ci avviamo verso casa mia, quando vedo James passare proprio da queste parti.
Si ferma a fissarmi, noto che é chiaramente ubriaco, barcolla e non sembra in sé.
"Hey piccola Abby..." dice con un ghigno, lo fulmino con lo sguardo.
Mi nascondo dietro a Peter, non voglio vederlo, soprattutto in queste condizioni.
"Levati, non sei il benvenuto qui" interviene Peter, capendo al volo la situazione e prendendo le mie difese.
"Oh Abby... pensa se la compagnia viene a sapere che hai fumato... che stavamo per scopare più di una volta... che hai bevuto a loro insaputa. Vincerei la scommessa... e potrai dire addio al sogno di comprarti una macchina..." lo guardo malissimo, non lo farà, é talmente ubriaco che si sarà dimenticato di avermi vista con un altro tipo e si dimenticherà di dire quelle cose ai miei amici.
Ne sono sicura.
Peter non riferisce parola, non puó ribattere perché non sa nulla della storia della scommessa.
"Entriamo, lasciamolo perdere" bisbiglio, stiamo per entrare in casa, quando James mi sputa tutta la rude verità in faccia.
"Brava, scappa da tutti i tuoi problemi. Prima o poi mi affronterai di nuovo e ritornerai da me piangendo" sento l'istinto omicida che si propaga in tutto il mio corpo.
Devo sfogare la mia rabbia.
Corro verso di lui, una mano possente si lega attorno alla mia vita prima che io possa fare qualcosa di cui potrei pentirmene.
"Brutto bastardo! Ti preferivo prima, rivoglio il vecchio James rompi palle, ma dannatamente dolce..." non so più come continuare, non posso incolparlo di tutto.
Sono stata io a convincerlo ad accettare la scommessa, é solo colpa mia se ora é diventato così...
Vorrei abbandonare la scommessa, ma temo sia troppo tardi... temo che James Mitch, il dolce ragazzo secchione che trovavo strambo e odioso ma allo stesso tempo dolce e unico, non esista più.
Una lacrima mi riga il viso, mi faccio abbracciare da Peter e sfogo tutta la mia tristezza.
Non dovrei piangere proprio davanti a lui, significherebbe che sono solo una ragazzina debole ed indifesa, ma la verità é che mi sono rotta di tenere tutto dentro.
Lancio un'occhiata nella direzione di James e per una volta riesco a rivedere in lui il ragazzo di una volta...
Riesco a notare che nei suoi occhi c'é una scintilla di tristezza, non so a cosa sia dovuta.
"Vattene via" sibila Peter a James, lui prima li guarda torvo, poi mi lancia un'occhiata di scuse.
Lo guardo allontanarsi distrutto, mi ha ferita... più di una volta, non so se saró ancora in grado di perdonarlo.
Posso vantarmi di avere il talento di ritornare sempre dalla persona che mi ha fatto del male.
Io cerco di stargli lontano, ma quando credo di riuscirci, basta uno sguardo, una parola, un abbraccio a far ritornare tutto come era prima.
Più mi riprometto di dimenticarlo e più mi accorgo che fa male, male da morire la vita senza di lui.
Non é più tutto come prima, da quando ho litigato con lui sta andando tutto storto...
In questo momento vorrei rimanere da sola a piangermi addosso, anche se so che non é una buona idea affrontare le situazioni difficili in questo modo...
Peter mi fissa dispiaciuto, glielo leggo negli occhi che gli faccio pena...
"Entriamo" ordino decisa, lui mi segue a ruota.
Entriamo in camera mia, mi spoglio senza alcun ritegno e mi infilo il mio pigiama con i teschi.
Peter mi imita, solo che lui rimane solo con i boxer.
Dopo essermi lavata i denti e mi ritrovo Peter che mi aspetta sotto le coperte del mio letto.
Mi metto al mio posto, dandogli le spalle, sento il suo respiro sul mio collo.
"Buonanotte..." mi sussurra nell'orecchio provocandomi dei brividi lungo la colonna vertebrale.
Potrei lasciarmi andare e scoparmelo... ma decido che per oggi puó bastare, é stata una serata impegnativa...
"Buonanotte" sussurro, decido di girarmi verso di lui e di stampargli un bacio veloce sulle labbra.
Lui si limita a sorridermi e a stringermi forte tra le sue possenti braccia.
Così mi abbandono in un sonno profondo.
~~~~~~~
È tempo di scuola, di voglia non ne ho. Mi alzo dal letto con il pensiero di aver accanto Peter, ma non è così.
Sul comodino c'è un bigliettino, lo apro subito incuriosita.
'Dormivi talmente bene che non volevo svegliarti. Dovevo andare, altrimenti avrei fatto tardi al lavoro. Baci, Peter'
Dopo questo messaggio è allegato anche il suo numero, il quale aggiungo subito in rubrica.
Non mi aveva detto di avere un lavoro, ma effettivamente una volta che lasci scuola non puoi mantenerti senza soldi.
Mi preparo con molta flemma, quasi senza ricordarmi che sono come sempre in ritardo.
Mi dirigo in bagno, sciacquandomi la faccia e lavandomi i denti.
Indosso i miei nuovi jeans insieme a una felpa della Nike, abbinati alle mie intramontabili superstar.
Afferro lo zainetto scendendo le scale di casa, per poi chiudere la porta a chiave e andarmene a scuola mentre infilo frettolosamente il cappotto. Attraverso il portico di casa accendendomi subito una sigaretta per evitare stress, perchè non ho davvero voglia di andare a scuola ed incontrare James.
Arrivata a scuola, non ho neanche il tempo di sedermi al muretto, ma per fortuna ho già consumato la mia sigaretta. Chissà Rachel.
Non so molto di lei, solo che è abbastanza strana, oserei dire che il suo stile è particolarmente unico. Indossa stracci e li porta come capi d'alta moda... Ha i capelli azzurri e non le stanno in modo ridicolo, fuma sigarette rosa in un pacchetto colorato da lei in fucsia e non sembra una bimbetta, ha uno zaino talmente sgualcito che sembra abbia una decina d'anni eppure a lei sta bene.
È il suo stile e le dona.
Mi chiedo il perché è così diversa dalle altre ragazze, perché lo fa.
O magari è semplicemente un modo di vestire e una acconciatura a suo piacimento. I dubbi del mattino. Cazzo, sono talmente svogliata e disagiata che l'unico problema che ho ora è capire perchè si concia in quel modo e soprattutto come può starle bene.
Attraverso il cancello scolastico con la voglia sotto zero.
Entro nell'edificio camminando lentamente per i corridoi.
Una volta arrivata davanti alla mia aula, non posso fare altro che entrare. Vedo Chloe seduta da sola al suo banco, penso che Crystal non sia venuta a scuola, altrimenti sarebbero venute insieme.
Approfitto di questo fatto per parlarle. Arrivo davanti a lei.
Appena si accorge del mio arrivo comincia ad allarmarsi.
"Vengo in pace" le dico leggermente offesa dal fatto che pensi che sia così aggressiva.
Nonostante la mia rassicurazione, Chloe si agita sulla sedia tintennando il piede velocemente.
"Bhe?" Mi chiede con una voce scocciata.
"Volevo avvertirti che Crystal ti sta portando alla cattiva strada. Nonostante il nostro litigio tengo a parlarti da sorella, sei cambiata perché il carattere di Crystal ha condizionato il tuo" le faccio notare.
"Sei matta" Dice sicura di sè.
"È tutto ciò che riesci a dire? Accusarmi di essere matta? Tu piuttosto sei impazzita, non ti riconosco più" le dico seriamente.
"Che cazzo dici? Non ti permettere di dirmi che sono cambiata, non è così. Sei semplicemente invidiosa, mi fai pena" dice con una voce malefica.
"Ah sì? Peccato che non l'ho notato solo io! La pensano tutti come me" ammetto.
"Tutti chi? William?" Dice con una risatina isterica.
"Anche lui" dico onestamente.
Penso che tutti più o meno siano del mio parere, a parte Alyson.
"Bhe, non me ne fotte del tuo parere, adesso levati che mi rovini la visuale" dice liquidandomi con un gesto della mano.
Contemporaneamente suona la campanella dell'inizio lezioni.
Lei non ne vuole sentir ragione, ma che voglia ammetterlo o no, è cambiata.
Non finisce così, la convincerò a farla tornare in sè e a capire con che vipera si è messa a che fare.

*spazio autrici*
Eccocii :)
Come pensate finirà per Chloe e Abby?
Fatecelo sapere in un commento, in particolare vorremo che voi ci faceste delle domande alle quali risponderemo con piacere sul nostro account Instagram!
Bacini💓🦄

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