58
Il fastidioso trillo della mia sveglia mi riporta alla realtà: sono finite le vacanze natalizie ed é arrivato il momento di ritornare a scuola...
La cosa inspiegabile é che i mesi di scuola passano lenti come delle lumache, mentre le vacanze passano in un batter d'occhio.
Odio profondo.
Apro gli occhi con malavoglia, porto un piede fuori dalle coperte e viene investito da un gelo polare.
Nah ah... io da qui sotto non esco.
Mi rifiuto.
Gli occhi stanno per richiudersi, quando sento dei passi sulle scale.
"Abby, sbrigati. Devi andare a scuola... e ti sta aspettando una persona..." dice mia madre aprendo la porta e gesticolando freneticamente per l'emozione.
Mi faccio coraggio ed esco da sotto le coperte, vado in bagno e ci impiego meno di dieci minuti per prepararmi.
Mai accaduto in vita mia.
Sono troppo curiosa perció cerco di fare il prima possibile.
Chi sarà la misteriosa persona che mi sta aspettando di prima mattina?
Scendo le scale e decido di non fare neanche colazione, saluto i miei genitori e corro fuori in giardino, ció che vedo mi provoca un sorriso a trentadue denti.
James mi sta aspettando in macchina.
"Hey piccola, salta sù, ti accompagno a scuola" dice lui abbassando il finestrino per farsi sentire meglio.
Seguo il suo consiglio e mette in moto.
"Pronta per incominciare un altro giorno d'inferno?" Ovvio che non sono pronta, che domande.
Mi limito a scuotere la testa.
Il resto del tragitto, che poi é durato neanche cinque minuti, lo passo a guardare fuori dal finestrino, il paesaggio innevato delle prime settimane di Gennaio é favoloso.
Da quando siamo tornati a casa, io e James siamo molto affiatati, siamo solo amici molto stretti... nulla di più, ma comunque é un buon inizio.
Siamo partiti con il sentimento profondo dell'odio e questo non é un brutto traguardo.
"Siamo arrivati" annuncia spegnendo il motore della macchina.
Apro la portiera e scendo senza proferire parola.
All'improvviso mi cinge la vita con il suo possente braccio, camminiamo così fino a che non arriviamo al muretto.
Fortunatamente non é ancora arrivato nessuno.
Dopo qualche minuto di puro silenzio e d'incroci di sguardi fugaci, vedo arrivare Chloe e Crystal in lontananza.
Si scambiano sorrisi e ció mi confonde, sono sempre state nemiche da quando é successo quel fatto tra Crystal e Will, non mi é mai passato per la testa che tra loro due potesse nascere un'amicizia.
Se diventeranno amiche ho paura che lei possa portarmi via Chloe... cosa che mi terrorizza molto.
É sempre stata al mio fianco, é stata la mia prima e vera amica a tutti gli effetti, non intendo condividerla con nessuna al mondo.
Lei é la mia migliore amica e la terró tutta per me.
"Ti senti bene?" Mi domanda James preoccupato.
"Sì sì..." non pensavo si notasse così tanto la mia gelosia.
Fa un'alzata di spalle e corre a salutare Cam che é appena arrivato.
Entro nei cancelli della scuola e mi dirigo verso la mia classe.
La prima ora c'é lezione di matematica, come iniziare bene una giornata di scuola...
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
La mattinata passa abbastanza velocemente, cosa molto strana.
Mi dirigo verso il mio armadietto per rimettere a posto i libri d'inglese che ho utilizzato nell'ultima ora.
Sento qualcuno che mi cinge i fianchi ed io sobbalzo, mi giro per vedere chi é ed il mio sguardo si posa negli occhi azzurri del ragazzo che ho di fronte.
"Ciao piccola, oggi pomeriggio ti aspetto a casa mia per le 3:00" mi ordina James.
Lo guardo confusa ed annuisco.
"Ah un'altra cosa... perché non indossi la mia collana?" Mi tocco il petto ed effettivamente mi accorgo di non averla messa.
"Sta mattina ero troppo di fretta e mi sono dimenticata di indossarla" spiego gesticolando dal nervosismo.
Sono così mortificata, in questi ultimi giorni non me la sono mai tolta, le uniche volte che non la indossavo era per fare la doccia e per dormire.
Ma solitamente la tengo sempre con me, mi sono affezzionata troppo a quell'oggetto...
"Mh... ti credo. Peró quando vieni da me devi assolutamente indossarla" mi fa l'occhiolino e se ne va.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Aggancio il laccetto della collana regalata da James e la guardo in modo sognante allo specchio.
Guardo anche il riflesso del mio viso, che già da un po' non è più tanto appesantito dal trucco.
Mi spruzzo una goccia del mio profumo preferito, che ho scoperto che attrae James in quanto rappresenti una esotica fragranza.
"Mamma, vado" avviso mia madre andandomene.
"Divertiti. Ti aspettiamo per cena" mi ricorda.
Annuisco ed esco per andare a casa di James.
Dopo un breve tragitto, busso alla porta.
Sento il meccanismo dei pomelli della porta che girano sonoricamente per permettermi di accedere in casa.
"Piccola" mi saluta James facendomi entrare in casa.
"Eccomi" gli dico sorridendo.
"Ti sta benissimo" dice riferendosi alla collana.
"È bella, non è che mi sta bene" puntualizzo respingendo il suo complimento.
"Addosso a te risplende" ammette accarezzando il ciondolo con la 'J' facendomi rabbrividire.
"Menti" lo accuso scherzosamente.
"Andiamo, lo sai che sei meravigliosa, non serve ricordartelo. O forse ti piace farti sentire bella" ipotizza sorridendo.
"Pff" lo zittisco gettandogli le braccia al collo.
"Sai... Pensavo di prendere anche io una collana con la 'A'" mi comunica a bassa voce vicino al mio collo, per poi schioccarci un umido bacio.
"S-sarebbe fantastico" borbotto arrossendo.
Nessuno mi aveva mai considerata importante come è riuscito lui.
"Piccola... Il tuo profumo..." Dice lasciandomi ancora più baci sul collo. Che intenzioni ha?
"Bhe, anche il tuo è buonissimo" ricambio il complimento.
Voglio guardarlo negli occhi, per cui gli metto le mani tra i capelli alzandolo dal mio collo.
Mi avvicino per baciarlo, ma si ritrae.
"Scusa, piccola. Siamo sulla soglia della porta e mi sono dimenticato di chiuderla" ammette.
Ops, me lo ero scordata.
Una volta chiusa la porta d'ingresso, mi afferra la mano per condurmi in camera sua.
Saliamo le scale e poi entriamo nella stanza.
Spinge la porta frettolosamente ma con poca leva, facendola semplicemente socchiudere.
"Ora posso baciar-" mi interrompe prevenendomi ed appoggiando le sue morbide labbra sulle mie.
Ricambio il bacio aprendo bocca per concerdergli l'accesso con la mia lingua.
Così le nostre lingue si muovono freneticamente.
Gli mordicchio il piercing, mentre il bacio diventa sempre più spinto e passionale.
Nonostante il freddo di gennaio sento solo vampate di calore causate dallo sfregamento dei nostri corpi.
Mentre ci baciamo, cammino all'indietro per appoggiarmi lentamente sul letto.
Mi ci siedo afferrandogli la maglietta e portandolo su di me.
Mi fa sdraiare, mentre le nostre bocche ancora non si separano.
"Sei... Sei sicura?" Mi chiede affannosamente.
Non riesco neanche a rispondergli, gli tolgo direttamente la maglietta scontrando nuovamente le mie labbra sulle sue.
Una sua mano è appoggiata sul mio volto, mentre l'altra esplora il mio corpo sotto la maglietta.
Sento premere la sua erezione nel basso ventre.
In preda all'eccitazione gli prendo le mani posandole sulle estremità della mia maglietta per fargli intendere di volermela togliere.
Espertamente esegue ciò che voglio, tentando di slacciarmi il reggiseno, mentre continuiamo a baciarci anche dopo istantanee pause per respirare.
Sento il cigolio di una porta. Istintivamente James si leva da sopra di me e io mi metto a braccia conserte per coprire la scollatura del reggiseno. Trovo davanti a me la figura di una donna alta e bionda, con una espressione allibita.
Sembra senza parole. Deglutisco.
"Mamma?" Domanda James in preda al panico.
Sua madre mi fissa, per poi andandosene intimidita.
Mi metto subito la maglietta.
"Non sapevo che dovesse arrivare" si giustifica James.
"Non importa. Più che altro che figura di merda!" Dico coprendomi la faccia dalla vergogna. Emette un ghigno.
"Tranquilla, non sarà traumatizzata. È la natura" dice senza alcun ritegno.
"Ho capito, ma é altamente imbarazzante" piagnucolo.
"È altamente naturale... Capirà, anche lei lo ha fatto, oltre tutto" dice con un'alzata di spalle.
"Sì, ma la prende male in questo caso" chiarisco.
"Poi non abbiamo fatto niente" mi ricorda.
"Già. Ma non è mica scema" gli dico.
"Le diremo che stavamo facendo un lavoro di scienze" scherza. Sorrido.
"Ho paura di affrontarla" mi lamento uscendo dalla camera.
"Sù, vai... Ti difendo io" ridacchia dandomi una pacca sul gluteo.
Scendo le scale e mi prende la tacchicardia non appena noto la donna seduta sul divano.
Disinvolta Abby, disinvolta...
"Salve" saluto gentilmente la mia futura suocera. Che cazzo dico?
"Ciao... È una tua amica?" Chiede a James. Lui le risponde annuendo.
"Scusate l'interruzione, prima. So che voi adolescenti siete molto... Bhe, innamorati... Ma vi prego di stare attenti alla vostra relazione, e di non andare troppo in fretta. Ah, e James esigo che tu non venga in casa per fare certe cose, ne avevamo discusso" blatera. Le parole che risuonano nella mia mente sono 'ne avevamo discusso'. Perché? Ha portato altre ragazze qui, oltre a me, per scoparle...? Scaccio questo pensiero dalla mia mente.
"Mi scusi, non verrò più... Tolgo subito il disturbo"
"No, Abby. Resta qui" mi ferma James.
"Bel nome" si congratula sua madre.
"Grazie" borbotto.
"Comunque non è mia intenzione imbarazzarvi, ma ció che intendo sono i rischi. Per esempio, le prendete le precauzioni?"
"Mamma!" La rimprovera James molto imbarazzato.
Abbasso lo sguardo. Questa donna si impiccia un casino.
"Scusate, scusate" alza le mani in segno di resa.
"Vieni, ti accompagno fuori" mi dice James cambiando discorso.
Annuisco lasciandomi dirigere fuori casa.
"Arrivederla" saluto la donna che mi liquida con un cenno del capo ed un sorriso forzato.
"James, mi crederà una poco di buono" dico appoggiando il volto sul suo petto.
"Non c'è nulla di male in tutto ciò che stava per accadere. Non farti paranoie, piccola" mi rassicura baciandomi i capelli.
"Dille che io e te non abbiamo fatto nulla a prescindere" lo prego afferrandogli la mano, lui bacia la mia. Abbozza un sorriso sopra alla mia mano.
"Non le dirò nulla. La sgriderò e basta perchè non si può fare i cazzi miei" dice schioccandomi un bacio sulle labbra.
"Ci servirà di lezione" gli dico sorridendo.
"Sei importante per me" mi dice baciandomi lo zigomo.
Amo il fatto che mentre parliamo di qualcosa di un po' più superfluo cade in un argomento che all'apparenza sembra sdolcinato ma che adoro.
"Lo sei anche per me" gli rispondo.
Ormai mi fido di lui.
Stanotte lo sognerò di certo.
Lo amo sempre di più.
A pensare che se non fosse stato per sua madre io e lui a quest'ora saremmo sul suo letto mi fa fantasticare a noi, al nostro futuro.
Ne avremo uno?
Io ho la speranza, io e lui saremo infinito.
*spazio autrici*
Che ne pensate?
Dite che Abby ha ragione riguardo al futuro dei Jabby?
Si metteranno seriamente insieme un giorno?
Fateci sapere le vostre ipotesi in un commento. Bacini.💁♥
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top