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Le vacanze natalizie sono finalmente giunte, ma oltre alla gioia di poter dormire non vedo altri lati positivi.
I miei erano tornati un paio di giorni, ora sono andati in vacanza, destinazione Caraibi.
Ho sempre detestato l'armonia della festa legata alla ricorrenza del Natale, e in più ci si aggiunge il fatto legato a James, che non mi fa chiudere occhio. Da quella sera, l'ho semplicemente evitato.
Ha tentato di chiamarmi più o meno trenta, quaranta volte al giorno, ma mi sono sempre rifiutata.
Non ha nulla da dirmi.
Non ci sono spiegazioni.
Ne ho parlato con Cam, il quale si è posizionato sulla difensiva e mi ha detto che non vuole mettersi in mezzo, perchè tiene ad entrambi di noi.
Ho accettato questa sua scelta, ma penso che se mi avesse detto qualche dettaglio in più su quella maledetta conversazione avrei potuto placare qualche dubbio.
Ma forse è meglio non saperne nulla. Fatto sta che è certo, lui parlava di me.
È l'unica cosa che sono riuscita a tirar fuori dalla bocca di Cameron.
Eppure sogno James la notte.
Oppure passo la serata a pensarci. O peggio a volte cado in depressione e piango silenziosamente.
Un'altra chiamata fa vibrare il mio cellulare, che emette una suoneria. Chi potrebbe essere? È ancora lui. Perchè rende le cose più difficili? Chiudo la telefonata, sospirando in preda alla frustrazione.
Sento suonare il campanello.
Ho percaso ordinato la pizza?
Do un'occhiata all'occhiello della porta. Merda. È lui. Che faccio?
Do un'occhiata al mio aspetto fisico trasandato allo specchio, improvvisando a correggere con le mani i miei capelli scompigliati.
Mi poso una mano sulla bocca espirando per capire se ho l'alito fresco.
Va bene, ma una gomma da masticare non guasta.
Quindi metto in bocca una brooklin e inizio a masticarla.
Mi metto un profumo a caso addosso e corro ad aprire.
Si chiederà perché ci ho messo così tanto... E me lo chiedo anche io.
Come faccio a tenere a lui?
Giro la chiave aprendo.
"Ciao" mi dice tristemente.
Sento la brezza gelata d'inverno invadere il vapore che si era formato qui in casa, dove si sta bene.
"Ciao" dico seccata lasciandolo entrare.
"Wow, potevo azzardarmi a bussarti alla porta anche la settimana scorsa" cerca di sdrammatizzare invano. Sento la tensione sfiorarmi con un dito. Deglutisco.
"Non vedo il motivo per cui ti sia presentato, in realtà" mentre glielo dico, lo osservo sfilarsi il cappotto che indossava, inumidito dal freddo.
"Non vedi il motivo? Piccola, io non capisco, che ti è preso? Era tutto magico, quella sera... Ma mi hai tirato in faccia della vodka accusandomi di averti sfruttata" ammette dubbioso.
Fa finta di non capire?
Almeno Cam non gli ha detto niente, è stato onesto.
Non ha più senso tenersi tutto dentro.
"Ti ho sentito, James. Ti ho sentito in palestra, dove ammettevi spudoratamente di volermi portare a letto" sentenzio facendo un risolino isterico.
Mi guarda impietrito, mettendosi le mani tra i capelli.
"Piccola, io davvero.."
"Piccola un cazzo" lo ammonisco.
"Scusami, è stato un momento di fragilità" dice abbassando lo sguardo.
"E reciti anche bene..." Dico sarcasticamente.
"Scusami, ora capisco perchè ce l'avevi con me. Sono un disastro, scusami" si scusa disperatamente.
"Non voglio sentire ragione" dico fissandolo negli occhi con un briciolo di coraggio e di cervello.
"Lo so, piccola. Ma io ci tengo a te, sul serio... Niente è stato falso di ciò che è stato tra noi. È vero, ti volevo scopare, ma a dirla tutta, anche ora ti scoperei... Insomma, intendo che non so resisterti" dice sinceramente.
"Ah, mi vorresti scopare... Buono a sapersi, ma hai altre ragazze pronte a farlo" dico scrollando le spalle.
"Con te sarebbe diverso" dice posandomi una mano sulla guancia ed accarezzandola lievemente con il polpastrello del pollice. Arrossisco.
"Sei arrossita" mi fa notare.
"È il freddo" mento.
"Ma qui fa caldo" obietta.
"Ma io ho freddo" mh, in realtà tra il caldo del soggiorno e il calore che sento dentro causato dal suo tocco, mi fa quasi sudare.
"Vuoi che ti abbracci?" Mi propone avvicinandosi, ma mi allontano.
"Assolutamente no" rispondo freddamente.
"Come vuoi... Ma ci tengo a te, davvero tanto" mi dice guardandomi negli occhi.
Guardo in basso, per evitare al mio istinto di far nascere un lieve sorriso sul mio volto.
"Stai.. Sorridendo?" Mi chiede dando uno sguardo dove sono 'nascosta'.
"È che sono cazzate" dico trovando il coraggio di rialzare lo sguardo.
"O forse è perché ci tieni anche tu" ipotizza abbozzando un sorriso. Questo confronto ha preso una brutta piega. Vuole farmi sentire in colpa?
Se era ciò che voleva ci sta riuscendo. Ma non voglio fare pace con lui, non ancora.
"Ti prego, James. Non posso, sono rimasta delusa dal tuo comportamento. Non puoi piombare qui e pretendere che con qualche frase esperta riesca a riconciliare i nostri rapporti" gli dico con forza morale.
"Hai ragione, sono un coglione e me lo merito... Ma sappilo, ti voglio bene" mi dice.
Anche io gli voglio bene, ma non come un amico!
Io lo amo... Solo che lui non me lo dirà mai.
E dato il mio orgoglio, nemmeno io.
"Vattene, James" gli indico la porta. Raccoglie il suo cappotto indossandolo con maestranza.
"Buona vigilia, piccola" mi augura lui, ma riceve una porta in faccia.
Mi fa letteralmente impazzire il suo comportamento. Sento una chiamata. Eh no, non può mica scassare dopo tutta questa discussione.
Infatti è Cam.
"Pronto, Cam?" Rispondo schiarendomi la voce.
"Hey, Abby. Stasera ti va di festeggiare il pre-Natale da me con la compagnia? Sarà carino" mi invita.
"Ma non ho i regali" mi lamento.
"Non importa, ci divertiremo lo stesso" mi rassicura.
"Okay, grazie Cam. A domani" è sempre comprensivo e gli voglio bene. Ora però mi vengono in mente pensieri legati a James.
È stato un breve dialogo, ma intenso, dove mi ha detto cose che mi hanno fatto pensare.
Il dubbio più grande è pensare se ci tiene sul serio... Non lo so.
E poi mi ha detto che mi vuole bene. In più la sua presenza ha acceso un fuoco in me... Brividi a fior di pelle, respiro affannoso ed emozione.
I suoi occhi parlavano, valevano più di mille parole.
Mi era mancata la sua voce e il suo profumo.
Avrei voluto lasciarlo abbracciarmi. Stupido orgoglio.
Stasera inevitabilmente lo vedrò, ma sarò costretta a non guardarlo. Distruggeró tutto, prima che tutto mi distrugga.
Lo faccio per me, per non soffrire, anche se fa più male pensare di doverlo evitare...
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Siamo a casa di Cameron, tutto l'appartamento é decorato con addobbi natalizi.
Guardo gli altri che si scambiano i regali e baci sulla guancia, menomale che non dovevo portare nulla...
Tutta la compagnia balla e beve a più non posso, compresa Chloe, che sta ballando con Will...
James non é ancora arrivato.
Non riesco a smettere di pensare a lui, più mi impongo di smetterla, più penso a lui. É un pensiero fisso.
Questo pensiero mi disturba, non devo pensare a lui, é un tormento, tutti i momenti che abbiamo passato insieme in questi mesi ritornano a galla e ronzano come delle mosche fastidiose nella mia mente.
"Hey, piccola" dice James, é seduto accanto a me, io salto dallo spavento e mi porto una mano al petto. Stronzo.
Mi volto dall'altra parte, come se questo aggiustasse le cose.
Non ho voglia di alzarmi dal divano e sono arrivata prima io di lui... perció non sta a me ad andarmene via.
Studio ogni movimento di ognuno dei miei amici, persino Ashlee ha una vita sentimentale migliore della mia, sta ballando con Cameron, si muove goffamente, ma col tempo migliorerà.
Sento una mano appoggiarsi sopra la mia coscia, un bridivo mi pervade la schiena.
Tiro un piccolo schiaffo alla sua mano e mi giro verso di lui per vedere la sua reazione, sta ridendo...
Lo guardo indispettita. Cazzo ride?
"Hey ragazzi, volete giocare ad obbligo o verità?" Domanda Cam spegnendo la musica per farsi sentire meglio.
Tutti si scambiano sguardi ed annuiscono senza alcuna esitazione.
Fisso tutte le persone venire vero il divano su cui sono seduta io...e James.
Non ho rivolto parola a nessuno dall'inizio di questa festa... non me la sento di parlare con qualcuno per il momento.
Faccio per andarmene in cucina, da sola, a riflettere, ma James mi afferra per i fianchi e mi fa risedere sul divano.
Pff, ma chi si crede di essere, io vado dove mi pare e piace...
Decido di rimanere comunque, in cucina mi annoierei e basta...
"Iniziamo" annuncia Cam.
"James, obbligo o verità?" Credo che abbia iniziato da lui perché é la prima volta che gioca ad obbligo o verità e Cam vuole che sia lui ad inaugurare questo gioco.
"Mh... obbligo" all'inizio esita un pochino, ma poi sembra deciso sulla sua scelta.
"Ti obbligo a baciare la persona più importante, per te" lo ha fatto apposta, mi guarda divertito ed io distolgo lo sguardo.
Sento una mano toccarmi la coscia, questa volta peró é per appoggiarsi per alzarsi dal divano.
Si dirige verso Alyson e la bacia, in bocca.
Pff, perfetto, aveva promesso che non mi avrebbe più fatta soffrire... e credo proprio che abbia infranto questa promessa... per ben due volte.
Sento gli occhi appannarsi piano piano, non devo piangere, sono forte.
Non ho bisogno di nessuno... ma sento la necessità di avere lui, di sentirlo mio e di non condividerlo con nessuna.
Torna a sedersi di fianco a me con quel solito sorriso sghembo, sento delle farfalle allo stomaco, solo lui puó farmi sentire così anche solo sorridendo.
Per il suo sorriso non ci sono parole per esprimerlo... é qualcosa di fantastico che risveglia le tue giornate buie.
Quando lui sorride capisco che dietro le nuvole, splende sempre il sole.
"Abby..." sento tutti gli occhi puntati addosso, cosa sarà successo mentre io pensavo a queste cose?
"Abby, rispondi. Obbligo o verità?" Mi domanda James.
Oggi sono nel mondo delle nuvole, cosa che capita spesso a noi adolescenti.
La vita in questa età é molto complicata...
Ho capito che l'adolescente é un po' come un cieco che si muove in un ambiente le cui dimensioni sono cambiate.
Dicono che questa sia l'età più bella, della spensieratezza... io sono dell'opinione che ció non sia vero.
Secondo me l'età più bella é l'infanzia.
"Obbligo" mi piace scegliere obbligo, sei curioso di sapere cosa ti faranno fare, ci sono cose molto imbarazzanti, ma dopo tutto ti diverti di più.
"Balla la lap dance sopra di me" dice James con sguardo malizioso, io lo guardo disgustata, ceh dovrei fare finta che lui sia un palo e strusciarmi contro di lui... questo mi eccita parecchio, ma devo anche ricordarmi che con lui sono arrabbiata.
Guardo Cam e lui accenna un 'sì' con la testa, questo vuol dire che posso farlo anche se trasgredisco alcune regole della scommessa, come se non lo abbia già fatto a loro insaputa...
Mi hanno dato loro il consenso, quindi posso fare ció che voglio senza alcun problema.... per questa sera, poi tornerà tutto come prima.
Cam mette la musica e James continua a sorridermi, lo ha fatto apposta a scegliere questo obbligo... ne sono sicura. Vado verso James e mi muovo sopra di lui come non avevo fatto prima, provocandogli un'evidente erezione.
Dopo aver finito di ballare la lap dance sopra a James, mi ritrovo con le guance in fiamme e l'aria affannata.
Decido di andare a prendermi un bicchiere d'acqua mentre il gioco continua.
"piccola..." mi sussurra James nell'orecchio, io sobbalzo con il bicchiere in mano e l'acqua finisce tutta per terra.
"Pff, guarda cosa mi hai fatto combinare" lo rimprovero, alza le mani al cielo come per dire 'ma io non ho fatto nulla', butto gli occhi al cielo, prendo uno scottex e decido di pulire il disastro che abbiamo combinato.
"Cazzo se balli bene la lap dance..." dice sospirando, io divento tutta rossa dall'imbarazzo.
Lo ignoro, ripongo il bicchiere nel lavandino e me ne vado in soggiorno sculettando.
"Chloe, obbligo o verità?" Domanda Travis, non appena entro nel salotto sento questo, sono molto curiosa di sapere cosa hanno fatto in mia assenza, ma in fondo é stata una mia decisione quella di andarmene a bere.
"Obbligo" okay... questa é la serata degli obblighi.
"Devi twerkare sulla faccia di William" punto lo sguardo verso Will e lo vedo sghignazzare, credo che tutto ció gli piacerà molto...
Vedo Chloe alzarsi dal grembo di Will, si mette con il culo davanti alla sua faccia, lui é costretto ad inginocchiarsi per terra.
Inizia a twerkare sopra la sua faccia, fortunatamente ha i leggins... ma la cosa a Will piace comunque...
Devo ammettere che Chloe é molto brava a twerkare, mi ricordo che qualche settimana fa, lo abbiamo fatto insieme, mi ha insegnato tutto lei, sono curiosa di sapere da chi lo ha imparato.
"Direi che puó bastare" dice Trav, i due si staccano, Will sembra alquanto deluso, mi sa che voleva continuare.
"Io non ho più voglia di continuare..." mi lamento, tutti sembrano darmi ragione, per cui si decide di passare alla scommessa.
"Adam" viene estratto il primo nome, cioé quello che deve decidere la scommessa.
"E Chloe" il secondo nome estratto, quello che dovrà subire la scommessa. Sono davvero curiosa per cosa sceglierà Adam.
Con me non hanno avuto pietà, sono preoccupata per la mia amica.
Adam, prima di gettare la bomba, fa un sospiro di riflessione posando lo sguardo a terra.
Una volta alzatisi la sua testa, si capisce subito che abbia determinato la scommessa.
"Chloe, devi stare nella stessa stanza, o comunque posto abitativo di Crystal, per un mese" puntualizza Adam.
Chloe inevitabilmente sbianca, la sua espressione non promette nulla di positivo.
Chissà se riuscirà a completare questa scommessa.
Chloe deglutisce, mentre Will guarda in cagnesco Adam, mentre rassicura Chloe posandole una mano sulla coscia.
"Se vince Chloe, otterrà la stessa somma di Abby o James" chiarisce Cam.
Povera Chloe, non sarà facile per lei... Affatto.
*spazio autrici*
Eccoci :)
Come avete notato, non aggiorniamo più puntualmente una volta al giorno, per via di vari imprevisti o semplicemente mancanza di tempo. Vediamo capitoli di storie che vengono aggiornati solo una volta al mese, perciò non ne facciamo un dramma, no?
Continuate a seguirci e ci scusiamo in anticipo per eventuali aggiornamenti in ritardo...
Allora, vi sta piacendo la storia? Scriveteci le vostre più sincere opinioni in un commento.
Un bacio,
Ale e Sofi.
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