21
Respiro affannata dal terribile incubo.
"Abs?" Domanda Will che si trova al mio fianco, ha la faccia ancora mezza addormentata e fa fatica ad aprire gli occhi.
"Stai piangendo?" Domanda incredulo, spalanca gli occhi,non é abituato a vedermi crollare.
Mi porto una mano sulla guancia e solo ora noto che effettivamente stavo piangendo, questo incubo mi ha scosso troppo...
Lo abbraccio cogliendolo di sorpresa, faccio sprofondare la mia faccia nell'incavo del suo collo.
"Hey Abs... ci sono io. Ci sono io a proteggerti, stai tranquilla" con queste parole mi sento più al sicuro, é bello sentirsi dire che nonostante tutto e nonostante tutti qualcuno ci sarà sul serio per te, perché ci tiene e non ti lascierà andare mai più.
Sciolgo l'abbraccio e lo guardo negli occhi, leggo la preoccupazione sul suo volto.
"Ho fatto un brutto sogno..." guardo l'orologio, sono le 6:30 di mattina.
"Non preoccuparti, racconta, ti ascolto" dice notando che stavo fissando l'orologio elettronico che si trova sul comodino.
"Ho sognato che ritrovavo i miei veri genitori... all'inizio mi trattavano bene... ad un certo punto peró hanno iniziato a dirmi cose brutte che mi hanno colpita nel profondo e ho iniziato a rispondere male... hanno iniziato a picchiarmi e ad un certo punto, quello che diceva di essere mio padre, ha preso la pistola dalla sua valigetta e me l'ha puntata sulla fronte, ho avuto una paura tremenda e subito dopo mi sono svegliata" spiego ricordando ogni singola scena di quell'incubo orribile...
"Oddio, mi dispiace Abs. Capita a tutti di fare degli incubi, questa é la tua più grande paura, hai paura che i tuoi veri genitori siano cattivi e che siano delusi di come sei diventata... ma non ti devi preoccupare, questa é la tua vita e di certo non possono dirtelo loro come passarla. Fatti forza, sii coraggiosa Abs. Vedrai che i tuoi veri genitori non sono come li hai immaginati in questo incubo" mi rassicura, mi stampa un bacio sulla fronte e mi abbraccia di nuovo.
Tra le sue braccia riaffiorano tutti i ricordi che abbiamo passato insieme da piccoli, quanto mi mancano quei momenti in cui non avevo pensieri per la testa.
Quei momenti in cui l'unico pensiero é quello di correre ai parchetti, subito dopo scuola.
"Ti amo di bene, Abs. Anche se litighiamo spesso e molte volte non ragiono più, devi sapere che io ci tengo a te" mi guarda dritto negli occhi, vedo dai suoi occhi che mi sta dicendo la verità.
Gli stampo un bacio sulla guancia e mi sdraio di nuovo sul letto, ora sono più tranquilla.
Mi accovaccio vicino a Will, chiudo gli occhi e mi riaddormento.
Un fascio di luce mi investe, apro gli occhi e li richiudo immediatamente, a causa del fastidio che provoca la luce del giorno.
"Will!! Abby?" Domanda una voce che conosco fin troppo bene, appartiene a Chloe.
Trovo la forza di riaprire gli occhi e solo ora mi accorgo di essere letteralmente sopra a Will.
Oddio.
"Non é ció che pensi" cerco di stare sulla difensiva, non voglio litigare con la mia migliore amica proprio ora che ho fatto pace con Will.
"Chloe?" Domanda Will ancora assonnato, apre gli occhi e cerca di alzarsi a sedere, ma io sono ancora su di lui, ops.
"Scusa" dico a disagio, mi sposto e mi rimetto nella mia parte di letto.
Will esce da sotto le coperte e solo ora noto che indossa solo i boxer, spero che Chloe possa capire.
Si incammina da Chloe con tutta tranquillità e le stampa un bacio sulla bocca.
"Che ci fai qui tesoro?" Domanda incuriosito.
"Sono venuta a farti una sorpresa e ti ritrovo nel letto con la mia migliore amica" dice confusa, perfortuna non é arrivata a conclusioni troppo affrettate.
"Ah giusto. Abs é nel mio letto perché ha litigato con i suoi genitori, é scappata, si é persa, mi ha chiamato, abbiamo fatto pace ed ora eccoci qua..." le spiega, non lo vedo affatto preoccupato...
"Mh. Si lo sapevo che era scappata, sono venuta qui anche per questo... ero preoccupata per lei, ma a quanto pare vedo che sta bene..." mi guarda male, ottimo, sta pensando negativamente.
"Ti posso spiegare. Non abbiamo combinato nulla, mi ha solo consolata perché sta notte ho avuto un butto sogno..." la guardo attentamente, ho paura della sua reazione, non voglio perderla.
"Ti credo... solo perché so che di te mi posso fidare. In genere non mi fido mai di nessuno, ma entrambe scappiamo dalle amiche false e bugiarde, quindi non credo che tu possa essere così" i muscoli si rilassano, mi alzo dal letto e corro ad abbracciarla.
Sento freddo alle gambe, guardo giù e noto che non ho i pantaloni.
La guardo e lei si mette a ridere, ci stringiamo in un altro abbraccio, é per questo che ogni giorno che passa penso che sia la persona migliore di questo pianeta.
"Mi hai fatta preoccupare!!" Mi rimprovera.
"Scusami...sono stata sciocca" ammetto.
"Già!! Mi ha fatto piacere ció che mi hai scritto, mi sono commossa" ammette, mi stampa un bacio sulla guancia.
"Prego!!"
"Okay basta, mi ingelosisco se fate così" interviene William con tono scherzoso.
Ci stacchiamo dall'abbraccio, mi vesto, mettendomi i vestiti di ieri. Allaccio le mie adorate Dr Martens e li saluto lasciandoli da soli uscendo dall'appartamento.
Esco di casa e mi viene un'improvvisa fame.
Non ho fatto colazione, ecco il perché. Voglio il caffè. E i pancake. Ho capito,vado da Starbucks. Prima peró faccio un salto a casa per recuperare dei soldi per acquistare il necessario per oggi. Io e Will abitiamo appiccicati,quindi ci metto un minuto ad arrivare a casa mia. Devo fare attenzione,i miei genitori adottivi sono dentro e staranno dormendo,oppure no. Fatto sta che non li voglio vedere nei paraggi. Dannazione,la porta è chiusa. Cerco di aprire la porta nel modo più cauto possibile,ma perdo i miei buoni propositi facendo cadere il mazzo di chiavi per terra. "Cazzo" impreco. Entro in casa in punta dei piedi. È tutto buio,per fortuna stanno ancora dormendo. Salgo le scale molto lentamente,ma uno di questi fottuti scalini cigola. Sbuffo. Oggi la sfiga e il mai una gioia sono con me. Entro nella stanza dei miei e quasi scoppio a ridere. Sono ridicoli,il mio finto padre russa e la mia finta madre ha la bocca aperta con della disgustosa saliva che le percorre il mento. Bleah. Faccio una faccia inorridita voltandomi e dirigendomi nella cassaforte. Bingo. Afferro un gruzzolo di soldi e me ne vado. Per evitare di fare insospettire questi due scivolo dalla ringhiera delle scale per non farmi sentire. D'altronde non li sto rubando,questa è la somma che mi spetta. Sono o non sono i miei tutori? Esco di casa chiudendo accuratamente la porta. Vado da Starbucks. Appena arrivata,ordino frappuccino e pancakes. So che volevo il caffè,ma quello di Starbucks anche no. La ragazza dello stuff mi porge la mia colazione. Vedo un tavolo libero e cammino rapidamente per occuparlo. Un ostacolo mi fa frenare,ma è troppo tardi. Cado con i pancakes rovesciati a terra e il frappuccino spalmato sui miei abiti. Alzo lo sguardo e mi ritrovo davanti James. Sempre lui. Mi farà venire una crisi di nervi! "Scusami tanto! Oddio!" Dice abbassandosi per aiutarmi a raccogliere i pancakes e ripulire il casino. Sbuffo esasperata. "Mi fai sempre cadere!" Lo sgrido incazzata. "Perdonami,non ti avevo nemmeno vista!"
"Allora sei cieco!"
"Anche tu peró non sei da meno"
"Ora la butti sul ridere?"
"Beh,se è il cibo buttato che ti preoccupa,là c'è il mio vassoio con dei pancakes caldi e un frappuccino" mi avvisa sorridendo. Sospiro ancora frustrata per l'accaduto. Ma se mi 'rimborsa' il danno accetto senz'altro.
"Okay" dico sollevandomi da terra mentre lui raccoglie gli ultimi frammenti di pancake. Mi siedo al tavolo che mi ha indicato e lo vedo arrivare.
"Se non mi hai vista,perchè eri nella mia direzione se avevi da mangiare qui?" Gli chiedo dubbiosa.
"Stavo andando a recuperare una cannuccia" chiarisce imbarazzato. Annuisco. Mi sento una scema,perchè gliel'ho chiesto?
"Li mangi tutti i pancakes?" Mi chiede sorridendo lievemente. Ho l'impressione che ne voglia uno.
"Tutti tutti" gli rispondo afferrando la colazione che doveva essere sua.
*spazio autrici*
Un altro aggiornamento! Fine capitolo soft...Come vi sembra? Fatecelo sapere votando e commentando con la vostra opinione!
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