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"...la signorina Alyson Cooper, la figlia del rettore scolastico, Jack Cooper"dice la prof facendo entrare la mia peggior nemica, la persona più odiosa sulla faccia della terra, quella tipa con cui litigavo sempre alle medie, la miss perfettina, quella doppia faccia di merda la quale si divertiva a mettermi tutti contro.
"Merda!" esclamo.
"Scusa?!" dice la prof guardandomi in cagnesco.
"Ehm... posso andare in bagno?" chiedo cambiando discorso.
"Vai e fai presto"
Passo davanti a quella vipera di Alyson e noto che ha teso il suo piede di merda in avanti, apposta per farmi inciampare, ma io avendolo notato glielo pesto.
"Ahia! Mi hai pestato il piede e per giunta hai anche sporcato le mie scarpe costosissime di Prada!" dice sbandierando ai quattro venti che sono scarpe costose e di marca, diventando tutta rossa dalla rabbia e alzando la voce contro di me.
"Abby Greed! Stai più attenta!" dice la vecchia decrepita della prof, urlandomi contro,anche lei.
"Sono solo delle scarpe di merda, non é colpa mia se questa viziata si ostina a comprare scarpe di marca" dico serrando le mani a pungno conficcandomi le unghie nel palmo della mano per mantenere la calma.
"Vai in bagno e non ribattere! Scusami tanto signorina, vado a prendere il lucido per scarpe" dice la prof facendo la lecchina con la figlia del rettore scolastico. Ovviamente la prima frase era indirizzata a me e l'altra alla sua nuova alunna preferita.
Esco dall'aula sbattendo la porta il più forte possibile, quella zoccola di merda ha giurato di rovinarmi la vita e quando lo ha detto non scherzava affatto, a quanto pare.
Decido di andare nel bagno più vicino, cioé quello dei ragazzi, perché se non sbollisco subito la mia rabbia, rischio di picchiare qualche innocente.
Appena entro mi sciaquo la faccia, senza rovinarmi il trucco.
Subito dopo sento il rumore dello sciacquone e mi ritrovo Cameron alle mie spalle.
"Hey" dico facendo un cenno con il capo.
"Hey..." dice confuso.
"Ti ricordi di me. Vero?"
"Si.. sei la tipa di sta mattina" dice imbarazzato.
"Ti ricordi ancora ció che mi hai detto?" chiedo schietta.
"Certo. Che sei bella. Non ero mica del tutto fatto, avevo ancora un briciolo di lucidità" dice fissandomi dritto negli occhi.
"Cosa ci fai nel bagno dei maschi?" chiede mentre, piano piano, inizia ad avvicinarsi a me con cautela. Io sto lì, immobile, so quali sono le sue intenzioni e non ho interesse di fermarlo.
"Sei davvero stupenda" dice avvicinandosi ancora di più a me. Resto imbambolata aspettando che le sue labbra si scontrino con le mie, invece... boom, mi spalma il sapone sulla faccia.
Rimango a bocca aperta e subito dopo scoppio in una fragorosa risata.
"Questa me la paghi" dico prendendo il sapone, bagnandolo sotto l'acqua, creando la schiuma da spalmargli su quel bel faccino strafottente.
"Questa é per avermi fatto credere che volevi baciarmi" dico spalmandogli la schiuma sui capelli.
"E questa é per avermi colto di sorpresa e avermi spalmato la schiuma sulla faccia" dico completando l'opera.
Lui mi prende per i fianchi, mi attira a se e mi da un bacio intenso e prepotente, quando ci stacchiamo incominciamo a fare la lotta di sapone e dopo alcuni minuti ci ritroviamo con i culi per terra.
"Che dolore al culo" dico massaggiandomi i glutei.
Cam si mette a ridere talmente tanto forte che potrebbe sentirlo chiunque.
"Greed! Smith! In presidenza! Ora!" sbotta il preside, interrompendo le nostre risate.
Io e Cam ci scambiamo un'occhiata furtiva ed obbediamo senza alcuna esitazione, siamo troppo esausti e pieni di schiuma dalla testa ai piedi per poter ribattere.
Una volta entrati nell'ufficio del preside, ci tocca sentire la solita ramanzina che fanno le persone diligenti per fare vedere agli altri quanto sono saggi, ovviamente io faccio come al solito i cazzi miei.
Chi se ne frega dei rimproveri di sto rompicoglioni.
"Oggi pomeriggio non andrete a casa finché non avrete pulito tutti i bagni della scuola, pure quello dei docenti. Vi conviene sbrigarvi se volete andare a casa al più presto" dice il preside alla fine.
Quanto lo odio! Sono pronta a tirargli un pugno su quel naso a patata che si ritrova quando il mio subconscio prende la meglio: Abby, stai calma. Sei già finita nei guai il tuo primo giorno di scuola... non vorrai mica andare in galera... Faccio un respiro profondo, mi alzo dalla poltrona ed esco dall'ufficio prima che io possa cambiare idea.
Cameron mi raggiunge e ci dirigiamo entrambi verso lo sgabuzzino, per recuperare gli attrezzi per fare le pulizie.
"E quindi ti lasci baciare così come niente fosse?" Mi domanda con un sorrisetto. Rispondo con un'alzata di spalle. In fondo a me piace usufruire tutti i piaceri e i divertimenti della vita,faccio sesso con chi mi pare e senza farmi scrupoli,con la consapevolezza che dopo ció che è stato fatto non mi soffermeró ad una storia seria.
"Faccio anche peggio" rispondo con una punta di malizia nella mia voce.
"Ah sì?" Mi chiede avvicinandosi. Lo respingo. "Niente distrazioni,andiamo a pulire" lo spingo dallo sgabuzzino e insieme andiamo nel bagno più conciato: quello dei maschi.
"Che opera d'arte" afferma orgoglioso Cameron guardandosi intorno. Effettivamente c'è un casino immenso,è pieno di sapone. "Eh già" confermo divertita.
"Prima di metterci a lavoro... non hai ancora risposto alla domanda che ti ho fatto prima del quasi bacio e della lotta di sapone..." mi fissa ancora dritto negli occhi esigendo una risposta.
"Beh... ho litigato con la prof per una storia lunga da raccontare... e allora sono venuta in questo bagno per sbollire in fretta la rabbia prima di picchiare qualcuno e di finire nei guai..."dico tralasciando il pezzo di Alyson.
"Una storia lunga sarebbe?"chiede alzando un sopracciglio.
"La verità é che non ho voglia di raccontarla"dico sfidandolo con lo sguardo.
"Va bene..." Mi concede.
"Iniziamo a pulire se no non ci muoviamo più" mi dirigo verso il mocio per lavare i pavimenti. Mentre passo lo straccio bagnato al pavimento mi sento osservata.
Alzo lo sguardo e noto la figura del ragazzo di fronte a me che mi guarda incantato.
"Bhe? Che c'è?" chiedo strabuzzando gli occhi.
"No nulla" schiarisce la voce imbarazzato.
"Pulisci,datti una mossa!" Gli ordino scherzosamente.
Alza le mani in segno di resa e si mette a pulire all'interno dei box con dentro i water.
Dopo una ventina di minuti il pavimento quasi brilla.
Ma che fine ha fatto Cameron?
"Hey, ci sei?"
Faccio per raggiungerlo.
Lo trovo seduto tranquillamente al cellulare e a fumarsi una sigaretta. Gliela strappo di bocca per riportarla alla mia.
"Hey! È mia!" dice battendo i piedi per terra.
Finisco la sigaretta con due tiri e la butto fuori dalla finestra.
Si alza e si avvicina a me.
Odio gli incontri ravvicinati.
Con un movimento veloce mi prende in braccio e mi mette a cavalcioni su di lui. Inizia a baciarmi.
Decido di non allontanarmi e fare approfondire il bacio.
Le nostre lingue si muovono a ritmo continuato e mi lascio trascinare dalla passione.
Faccio per togliergli la maglietta ma sento la porta socchiusa del box aprirsi.
Sussulto dallo spavento scendendo dalle gambe di Cameron.
"S-scusate l'interruzione" è ancora il tipo della cartella.
Cameron se ne va imbarazzato. Poteva anche rimanere...
"Ma oggi vuoi sabotarmi la giornata?" domando incazzata.
"No,sul serio. Non volevo... Comunque sono James" si presenta.
"E chi te l'ha chiesto?"
"Senti se ce l'hai con me per il fatto dello zaino non l'ho fatto apposta, sul serio"
"Oh povero cucciolo. Non me ne faccio un cazzo delle tue scuse"
"Ma perchè sei così acida? Qualcosa non mi torna,fai l'arrabbiata nel momento in cui sarei io che dovrei essere turbato dai tuoi insulti" mi dice.
"Oh mio dio quanto sei noioso! Ti odio di già" gli dico.
"Direi che prima di odiarmi dovresti conoscermi... Ti ritroverai sola"
"Oh,adesso piango. Fammi il piacere" gli dico roteando gli occhi al cielo.
"Se ti va ci conosciamo e diventiamo amici" abbozza un sorriso.
"Io e te amici? Sei più fatto di Cameron" dico con una risata nervosa.
"Io fatto? Ma ti sei vista? E poi non ho toccato sigarette in vita mia"
"Un fatto in più per starmi lontano"
"Ti fai del male"
"La vita è mia"
"Sei anche carina,perchè stavi dando il tuo corpo così ad un ragazzo?"
"Sembri una suora" dico annoiata dalle sue prediche.
"Ti renderai conto di cosa fai prima o poi e so che dentro di te c'è una brava ragazza coperta da uno scudo"
"Ora fai il poeta? Mi hai stancata" me ne vado ma inciampo dal  pavimento bagnato.
Invece che ritrovarmi per terra mi trovo tra le sue braccia.
Osservo i suoi occhi.
Un azzurro intenso.
Ma che sto dicendo? Mi alzo frettolosamente.
"Ma dove siamo, in una telenovela? Mica ho bisogno del principe azzurro. Io odio il principe azzurro" puntualizzo.
"C'è qualcosa che non odi?" domanda retoricamente.
"Spiritoso. Fanculo!"dico andandomene.

*Spazio autrici*
Volevamo ringraziarvi per tutti i commenti e i voti,esprimete la vostra opinione. Ci ha fatto molto piacere che il capitolo uno abbia avuto successo,nonostante fossimo andate un po' fuori dagli schemi;infatti vogliamo ribaltare un po' le fondamenta di una storia d'amore scontata,infatti lei è una ragazza scontrosa e lui è un ragazzo buono,non viceversa come le altre storie... Ma ci saranno molti colpi di scena e.. Okay basta stiamo parlando troppo. In qualsiasi modo andate avanti a leggere non ve ne pentirete! Al prossimo aggiornamento!

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