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"Ehi tesoro!! Siamo tornati presto oggi, per passare del tempo con te!!"urla 'mia madre' dalla cucina.
Rimango lì, a fissare quel foglio di carta che per molte persone ha poca importanza, ma per me no.
Su questo foglio c'é scritto tutto di me, tranne chi sono i miei genitori.
Non capisco più chi sono, ho una crisi d'identità, non riesco a reggere anche questa.
Mi trattengo dal versare lacrime.
Sono forte.
Le persone forti non piangono.
Oppure sì?
"Tesoro?" 'mia mamma' viene in soggiorno, notando che non le rispondo.
Appena vede che cos'ho in mano, la sua faccia diventa bianca come un lenzuolo.
"Come me lo spieghi questo?"chiedo trattenendo le lacrime, che minacciano di uscirmi dagli occhi.
Si porta le mani alla bocca, mortificata.
"Io... noi... ti chiediamo scusa..."mi guarda negli occhi.
"Perché non me lo avete mai detto?!"sbotto.
'Papà' ci raggiunge in salotto e capisce subito il dramma della situazione.
"Non te lo abbiamo mai detto per il tuo comportamento nei nostri confronti. Ci hai sempre odiati per la poca attenzione che ti prestiamo... e non ci sembrava il caso di farci odiare ancora di più"spiega 'mio padre', mantenendo la calma.
"É per questo che non mi avete mai comprato una macchina?"chiedo guardandoli in cagnesco.
"Si... comprandoti una macchina sarebbero spuntati fuori troppe informazioni e ci volevano tutti i documenti, compreso quello che hai in mano..."mi spiega sempre lui, lei é troppo occupata a piangere per rispondermi.
"E cosa ci faceva sul divano?"
"Non sapevamo dove metterlo... ci é sembrata una buona idea nasconderlo sotto il divano... ma a quanto pare non lo é stata..."nota lui.
"Siete come due estranei per me. Voglio i miei veri genitori. Dove sono? Ditemelo!!"ringhio.
"Non sappiamo nulla dei tuoi genitori... ci dispiace. Io non posso avere figli e ci é sembrata una buona idea adottarne uno... Una"questa volta é lei a parlare.
Prendo la mia borsa con tutte le mie cose e mi dirigo verso la porta, loro mi lasciano andare, sperando che mi passerà in fretta.
So solo che non li guarderò più con gli occhi con cui li guardavo prima, questa volta sono loro ad aver tradito la mia fiducia e non viceversa.
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Mi siedo su una panchina di un parco abbandonato che c'é nei dintorni... non voglio pensare a niente.
Voglio solo starmene da sola.
Sono confusa, é come se il mondo mi fosse caduto addosso, con tutta la sua ciccia che mi schiaccia e mi soffoca.
Io appartengo ad un'altra famiglia che mi ha abbandonata ad un orfanotrofio per qualche strambo motivo...
Mi accendo una sigaretta, il fumo é l'unica cosa che puó rilassarmi in un momento come questo.
Passo la maggior parte del tempo a pensare a cosa ne sarà di me... so solo una cosa fin ora... prima o poi riusciró a ricavare delle informazioni sui miei veri genitori.
Non so cosa faró una volta che gli avró trovati, sempre se li trovo, so solo che devo ritrovare me stessa.
"Abby?"domanda qualcuno dietro di me, tutti da dietro arrivano...
Mi giro verso la persona in questione:Chloe.
"Ehy... che ci fai qui?"chiedo confusa, sono venuta qui per riflettere in pace, invece no... ovunque io mi trova ci sarà sempre qualcuno a rompermi le palle...
"Beh... abito qui vicino e questo é il posto in cui vengo a riflettere... é molto tranquillo ed isolato"spiega.
"Wow... abbiamo avuto la stessa idea..."le dico con tono brusco.
"Che hai? Sta mattina mi sembravi serena... é per via di ció che vi siete dette te e Alyson?"mi guarda negli occhi, alla ricerca di un'eventuale risposta.
"No. Lasciami in pace"
"No. Non posso lasciarti in pace, tu non lo faresti... e io sono come te, testona. Ora mi dici cosa ti prende o ti mordo"mi minaccia, questa é la mia Chloe!! Avrei fatto anche io la stessa cosa che sta facendo lei...
"Va bene... te lo dico solo perché sei mia amica"lei sorride orgogliosa, é riuscita a portare a termine una cosa che si era imposta e questo la riempie d'orgoglio, la posso capire.
"Forza. Sputa il rospo. Dopo ti sentirai meglio essendoti confidata con qualcuno..."mi incoraggia.
"Okay... beh... ho scoperto di essere adottata"sputo queste parole e mi pervade un senso di dolore al cuore.
Lei spalanca gli occhi.
"Mi dispiace tesoro mio"mi viene vicina e mi abbraccia, questo mi sorprende perché non sono mai stata consolata e compatita da qualcuno.
"Come lo hai scoperto?"si siede sulla panchina, di fianco a me, tenendomi per mano, come per dire 'io ci sono e non ho alcuna intenzione di lasciarti sola'.
"Sono tornata da scuola e ho trovato un foglio con sopra i miei dati, quando l'ho letto sono sbiancata e ho provato uno strano dolore al petto e una fitta allo stomaco... mi sono sentita molto male. Subito dopo sono arrivati i miei...genitori e ho litigato con loro... ed ora eccomi qui"mimo con le dita delle virgolette alla parola 'genitori'.
"Mhh... capisco..."guarda un punto fisso, mi sa che sta pensando a qualcosa...
"Idea!! Puoi venire a casa mia, passiamo il pomeriggio insieme e poi la sera facciamo un pigiama party!!"
"Sicura? Non devi uscire con Will?"le chiedo, non voglio che per colpa mia debba rinunciare a uscire con lui.
"Sicurissima. No oggi no..."mente, si vede molto chiaramente che non sa mentire...
"Stai mentendo!!"l'accuso.
"Cosa? Io? Pff. Ma dove?"si vede ancora che sta mentendo...
"Non ci casco!! Dormo qui piuttosto... tu devi andare a quell'appuntamento con Will!!"la obbligo.
"Abby... gli dico che possiamo fare anche un'altra volta. Sta sera proprio non ho voglia..."
"Ed ecco che stai mentendo ancora..."alzo gli occhi al cielo.
"No dai, questa sera voglio passarla con un'amica. Con Will ci vediamo tutte le sere alle feste... non mi farà male passare del tempo lontana da lui"la vedo più convinta adesso...
Mi dispiace molto di essere un ostacolo in questo momento per loro due e il loro appuntamento, ma ho bisogno di un'amica se no non reggo da sola.
"Uff... e va bene. Vengo perché mi hai costretta..."alzo gli occhi al cielo.
"Sì sì..." sorride compiaciuta.
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"Eccoci!" Mi accoglie Chloe entrando in casa sua. "Bhe,scommetto che hai fame" mi dice come se fosse una madre che vuole attirare l'attenzione del figlio,questo mi fa divertire.
"Che mi offri?" Le chiedo affamata.
"Mh,patatine?"
"Vada per le patatine" accetto.
Una volta servite le patatine inizio a mangiarne in quantità.
Finita la ciotola contenente le patatine,io e Chloe iniziamo a parlare come due ragazze di gossip girl.
Non mi ero mai sentita così considerata da una ragazza,d'altronde fino alla scorsa settimana il mio parere sulle ragazze non era uno dei migliori, ma, Chloe essendo come me è riuscita ad essermi amica.
Ne sono contenta perchè non volevo restare sola in un momento così complicato per me.
Le sono grata,e sono grata a pochi.
Ad un certo punto la conversazione si ferma e cala un leggero silenzio, destinato a durare per poco.
"Vuoi vedere un film?" Mi propone ed annuisco.
"Basta che non sia un film di quelli strappalacrime,li odio" ammetto.
"Non dirlo a me!" Mi da ragione.
"Ah e non parliamo di quelle storie d'amore noiose" dico con una faccia schifata.
"Già!" Dice ridendo.
Mettiamo un film d'azione,molto carino nei suoi effetti e naturalmente accompagnato da un enorme sacco di pop corn.
Qua la dieta è proprio un optional,ma dettagli.
Dó un'occhiata al cellulare e ai miei occhi balza subito il numero '50' nell'icona chiamate.
Avevo messo il silenzioso su tutti i contatti per evitare eventuali chiamate indisiderate e ho fatto bene. Provengono tutte dai miei 'genitori'. Sbuffo e spengo totalmente il cellulare.
Non ne voglio sapere per un po' di loro.
Voglio scappare,non so ancora come, ma voglio scappare.
*spazio autrici*
Ciao a tutte! Scusateci il ritardo,ma eccoci qui con un nuovo capitolo!
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Vi proponiamo di presentarvi,così ci conosciamo meglio!
Un bacio,al prossimo aggiornamento❤️
-Ale e Sofi
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